Il debito va pagato...
 
Notifiche
Cancella tutti

Il debito va pagato. Ma da chi lo ha generato


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
Topic starter  

In questo periodo di proteste sono stati diffusi in rete appelli come “Noi il debito non lo paghiamo. Dobbiamo fermarli”. Ma non sarebbe meglio dire: il debito deve essere pagato da chi ci ha speculato sopra, da chi ci si è arricchito più di quanto lo era già?

L’ambiguità delle affermazioni tipo “Non paghiamo il debito” derivano da una interpretazione della crisi e delle sue cause un po’ semplicistica. Si parla infatti «di una crisi provocata e gestita dai ricchi e dal grande capitale finanziario». Ma si tratta davvero di una crisi prevalentemente finanziaria? Non della crisi di un modello economico e produttivo fondato sulla crescita della produzione di merci?

I colossali debiti pubblici dei Paesi industrializzati, a cui occorre aggiungere i debiti delle famiglie e delle imprese, sono stati accumulati allo scopo di accrescere sistematicamente la domanda per assorbire le quantità crescenti di merci immesse sui mercati in conseguenza di un aumento della produttività dovuto allo sviluppo tecnologico. Il pagamento del debito deve quindi ricadere sulle spalle di chi ha gestito la domanda speculandoci sopra, mediante una tassazione mirata sui grandi capitali e i grandi profitti. Il debito va pagato da loro.

Ma questo non basta se contestualmente non si interviene per eliminare le cause che hanno portato all’accumulazione di questi debiti. Solo una decrescita selettiva del Pil, ottenuta eliminando gli sprechi e le inefficienze con uno sviluppo tecnologico diverso, non più finalizzato ad accrescere la produttività, ma a ridurre il consumo di risorse, il consumo di energia e le quantità dei rifiuti, può consentire che non si accumulino di nuovo dei debiti per assorbire una produzione crescente di merci che non sarebbe assorbita autonomamente dal mercato.

Dunque: il debito è stato contratto dagli Stati per consentire alle grandi aziende di vendere tutto ciò che producono (per esempio i contributi pubblici per la rottamazione delle automobili) o di realizzare grandi opere pagate dal denaro pubblico (per esempio il Tav, le autostrade, le strutture olimpiche). Per pagare questi costi gli Stati si sono fatti prestare i soldi dai risparmiatori e li hanno dati alle grandi imprese. Se si decide di non pagare più il debito, chi ha avuto ha avuto (le grandi imprese), chi ha dato ha dato (i risparmiatori) e non gli viene restituito ciò che ha dato. Ma chi sostiene queste proposte ha una vaga idea delle loro conseguenze? Il debito va pagato e lo devono pagare le classi sociali che ci si sono arricchite sopra.

Questo va detto senza ambiguità, senza rifugiarsi dietro frasi vuote come: «Si deve uscire dalla crisi con il cambiamento e l’innovazione». O affermazioni del tipo: «Le risorse ci sono». Se per risorse s’intendono quelle della Terra, sono in molti ad avere dei dubbi che ce ne siano ancora abbastanza per continuare a consumarne come si è fatto negli ultimi cento anni. Se per risorse s’intendono quelle finanziarie e si porta come esempio il taglio delle spese militari (che va fatto per ragioni etiche su cui non occorre spendere parole) non si ha idea di cosa si sta parlando: il bilancio del Ministero della difesa italiano nel 2010 è stato di 27 miliardi di euro, il costo dei 131 cacciabombardieri F 35 ammonterà nei prossimi anni a 17 miliardi di euro, il debito pubblico italiano viaggia verso i 2000 miliardi di euro. Il taglio delle spese militari non basta.

Tutto ciò può dare una boccata d’ossigeno. Ma non servirebbe se son si eliminassero le cause che hanno portato alla formazione dei debiti pubblici e cioè la finalizzazione dell’economia alla crescita della produzione di merci. Solo una politica economica e industriale finalizzata alla riduzione dei consumi inutili e degli sprechi, la crescita dell’efficienza energetica, lo sviluppo delle fonti rinnovabili, il recupero dei materiali contenuti negli oggetti dismessi, il blocco della cementificazione, la ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente, il potenziamento dei trasporti pubblici e forti limitazioni all’uso dei mezzi privati possono consentire alle economie dei paesi industrializzati di uscire dalla spirale dei debiti che li sta strozzando

Maurizio Pallante e Andrea Bertaglio
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it/
Link: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/03/il-debito-va-pagato-ma-da-chi-lo-ha-generato/168237/
23.11.2011


Citazione
Tonguessy
Membro
Registrato: 2 anni fa
Post: 2779
 

Il pagamento del debito deve quindi ricadere sulle spalle di chi ha gestito la domanda speculandoci sopra, mediante una tassazione mirata sui grandi capitali e i grandi profitti. Il debito va pagato da loro.

Simpatica questa frase. E come pensa Pallante di costringere il comitato di affari finanziarpolitico ad agire contro sè stesso?
Bah....


RispondiCitazione
Kovacs
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 463
 

Furbone l'autore, dove ha preso il "brevetto" di giornalista? alla CEPU?
....i debiti vanno pagati, sì, ma quando si tratta di cose reali: io faccio un lavoro, "si crea un debito nei miei confronti da chi mi ha commissionato il lavoro" e vengo ripagato per questo......ma il debito del quale si parla è la più grossa presa per il culo che ci possa essere, e ripagarlo legittimerebbe il sistema a perpetrare questa truffa ad oltranza.......


RispondiCitazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

Concetti completamente balzani e campati in aria. Il debito non va pagato perchè generato da un sistema di emissione e gestione monetaria SBAGLIATI. Pallante e Bertaglio prima di scrivere putt..ate totali sarebbe meglio studiassero come funziona il sistema (questo suggerimento vale per il 99% degli scribacchini dei giornali).
Il problema di questi giornalisti "professionisti" è che per contratto devono scrivere almeno un articolo al giorno, è ovvio che per riempire delle righe si badi alla quantità e non alla qualità di quello si scrive


RispondiCitazione
Giancarlo54
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2622
 

Non posso che concordare con le perplessità di Tonguessy, come fare a far pagare il debito a chi lo ha causato e che ha in mano le leve economiche e militari del potere è un bel mistero.......


RispondiCitazione
materialeresistente
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 393
 

E' un bel mistero anche non pagare il debito senza scatenare una guerra o una rivoluzione.


RispondiCitazione
Giancarlo54
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2622
 

E' un bel mistero anche non pagare il debito senza scatenare una guerra o una rivoluzione.

Magari qualcuno pensa che basti una bella manifestazione colorata e pacifica una volta ogni tanto......


RispondiCitazione
Condividi: