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Il "liber ingenuo"


Georgejefferson
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
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La retorica ideologica del conservatore radicale difende l'ideologia di sua preferenza e posizione, pur negandola a parole. La prassi argomentativa distingue a fasi alterne e non e' interessata al dialogo.
Quando c'e' da denunciare, giustamente come e' d'obbligo, il privilegio, clientelismo e nepotismo; non cita il singolo furfante (piu singoli, piu nomi e cognomi) ma classifica questi deprorevoli comportamenti in senso geografico (un tempo si diceva per razza) quindi condiziona l'immaginario e i singoli funzionari greci, o italomeridionali (per fare un'esempio) non vengono chiamati per nome e cognome, eventualmente derivanti da inchieste giudiziarie, ma "per gruppo"...cosi i furfanti (che pure esistono) vengono chiamati "i greci i meridionali i latini gli indigeni" ecc...oppure i "buoni" (fatti percepire come tali nelle masse) i tedeschi gli inglesi ecc...Quando esiste il tedesco onesto e quello no, l'italiano onesto e quello no ecc.. Allora le ruberie in grecia diventa " i greci hanno intascato i soldi", il clientelismo in campagna diventa "i meridionali lazzaroni" facendo di ogni erba un fascio. Ma il manager pubblico greco da lauti stipendi, non E' UGUALE all'operaio, infermiere, maestro, artigiano greco...il capetto mafioso del riciclo dei rifiuti con illegalita e prebende non E' UGUALE al siciliano che pulisce le strade o pesca nel mare o lavora in bottega ecc...

Al di la dei dati statistici che provengono dai centri studi del potere economico organizzato, con i suoi campioni che servono ad indurre nell'immaginario collettivo che l'insieme di aneddoti fanno "il tutto", comprese quelle statistiche che misurano "la percezione" delle persone intervistate, comprese quelle da sempre condizionate dal martellamento mediatico dei mezzi di comunicazione di massa...

Qui la realta ideologica non sta nella denuncia dei conti sproporzionati e legittima critica, che vanno perseguiti come e' ovvio, ed ognuno ragionevole concorda, la realtà ideologica sta appunto nel porre una questione morale in classificazioni di etnia arbitrarie.
Ora, e' vero che possono esistere differenze di proporzione nelle varie categorie geografiche, ma le stesse riflettono storie e condizionamenti ambietali NON UGUALI. E spesso e volentieri, i volontari ideologi conservatori se ne guardano bene dal inserirsi nel confronto con esperti e studiosi che di queste diversità storiche si occupano, come anche gli studiosi che mettono in dubbio "i dati" forniti dalle istituzioni ufficiali o meno.

E questo per un motivo ben preciso. Lo scopo, e' quello distruggere le volontà di redistribuzione nello stato sociale, per difendere a priori la "sacra proprietà privata" in un mondo voluto cosi all'estremo in cui i piu ricchi, non sono tenuti a pagare per i piu deboli, perche la verità e' riconosciuta come sola relativa allo stato di cose presente, occultando la mancata progressivita fiscale e patrimoniale avvenuta nel corso storico del passato.

Redistribuzione se non le briciole permesse, e questo vale piu o meno in tutto il mondo, tacendo sul fatto che (per esempio) circa il 10 per cento delle persone in Italia, probabilmente possiede almeno la meta dei beni materiali di tutto il paese, per non parlare della sproporzionatissima sperequazione della ricchezza meteriale nel mondo.

Per fare questo serve indurre e spingere nell'immaginario la visione dei buoni e dei cattivi, suddivisi "per natura" nelle diverse etnie a priori. Questo non detto e' il risultato voluto nelle masse da chi sta dietro al condizionamento ideologico.

Spiego meglio. E' vero che gli scontri tra "elite" nel corso storico esistono, ed e' anche vero che nella loro storia millenaria i protagonisti, ne fecero questione di diversità di razza, ma questo e' ovvio, perche riflette le convinzioni ideologiche e religiose derivanti dal passato che caratterizzava le guerre tra "elite" in funzione della (da tutti riconosciuta giusta religiosamente) legge del piu forte.

L'ideologia moderna conservatrice e fanatica, riflette queste traccie dell'infanzia dell'umanita, quando (con piu consistenza di oggi), si riteneva ,per via sempre della legge del piu forte accettata dai potentati e fatta accettare forzatamente dalle masse, "giusto" non narrare e portare a luce la realtà delle masse stesse oppresse e condizionate da loro stessi elite.
Per disprezzo e ideologia "il parco buoi" ed il perche sia da sempre costruito e mantenuto "parco buoi" non e' considerato "storia" dalle suddette elite. E' ovvio, perche loro stesse in larghissima parte condizionano e determinano lo stato delle masse, relegandole all' ignoranza perenne, sia forzatamente, sia con l'estremo Laissez-faire che li esonera dalle responsabilità, altrimenti VERREBBE MENO la condizione piu importante che garantisce il loro privilegio.

Per questo motivo serve diffondere la teoria della "lotta di razza" (e i migliori Q.I. sono i primi ad abboccare all'amo) per adescare e cooptare una parte delle masse che serve da cerchio di difesa alle stesse elite. E lo puoi fare solo costruendo artificialmente un simulacro del senso di appartenenza "alla razza" cosi da illudere che loro, siano "migliori" per natura, cosi a cascata verso l'ammirazione servile della massa che cerca disperatamente di scimmiottare "i migliori" per non sentirsi nullita nell'unico senso di appartenenza che gli fanno conoscere... e poco c'entra nell'immaginario il condizionamento ambientale e storia personale con i suoi perche ma sopratutto, che "la storia d'elite" con i suoi vincitori che la scrivono, e vinti pronti a scriverla qual'ora le circostanze si presentassero a loro favorevoli....SIA L'UNICA STORIA ESISTENTE. Cosi da ideologicizzare i possibili camerieri cooptabili e fargli credere che la storia relativa alle masse dei piu (fatti divenire e mantenuti) deboli sia inesistente.

Perche un conto dire che quella storia nascosta viene fatta poco incidere (e' ovvio, le chiavi del comando ce le hanno le elite), che e' una banalità, un conto convincersi religiosamente che "NON ESISTE" che da li l'equazione "MAI ESISTERA" e' fondamento ideologico.

Questa visione indotta e malata porta l'immaginario nelle masse ad "ammirare" il banchiere o industriale o comparto militare o istituzionale ecc..che possiede 1000 volte tanto di lui e a "condannare" il singolo "meridionale" (per semplificare) che fanno in 4 il lavoro di uno solo in altre localita (che ovviamente in se non e' da elogiare ma da perseguire).

Ma e' alla creazione di questo immaginario che mira lo scopo dell'ideologo conservatore radicale, facendo credere che le storture di queste sperequazioni, siano derivanti dalle singole mele marce, e non dalla struttura del sistema funzionale a produrre anche quelle storture.

Citazione (Sergio R, non so chi sia)

Si inventa uno spauracchio (lo Stato totalitario socialista) per giustificare di fatto il laissez-faire, ossia per giustificare che chi è più ricco non è tenuto a pagare per chi è più povero. È il solito trucco: fai paura alla gente e la gente farà quello che vuoi. Devi far credere ai gonzi che lo Stato limita la libertà dell'individuo, così i gonzi accetteranno di buon grado di rinunciare allo stato sociale e a quel poco di diritti che ancora rimangono loro. Non si accetta che i pezzenti possano obbligare i più ricchi a cedere una parte della propria ricchezza a chi ha di meno. Il povero, per l'ideologia conservatrice, è uno sfigato che è stato incapace di provvedere a se stesso, non merita alcuna assistenza se non quel minimo che lo renda innocuo e lo faccia desistere dal rubare al più ricco, per giustificare, di fatto, il diritto di quella stessa minoranza a sfruttare eternamente i meno f
ortunati.


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