Notifiche
Cancella tutti

Il "sociale"


mincuo
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6059
Topic starter  

Il "sociale" per il politicamente corretto sarebbe un mix confuso di "ambiente" "solidarietà" "buoni propositi" "socialmente utili" e blablabla nel quale basterebbe investire risolvendo così magicamente ogni problema (naturalmente quanto, dove, come e con che previsione di spesa e con quale copertura, con quali ritorni ecc....mai un numero. Basta la parola "nel sociale" che naturalmente solo quelli veramente buoni d'animo e dotati di quella sensibilità, cioè i politicamente corretti, possono capire).

Dirgli a quelli che sociale è innazitutto e soprattutto avere una scuola che funziona, una giustizia che funziona, dei servizi che funzionano, per qualità, tempi e costi, delle infrastrutture adeguate, una sanità efficiente, un sistema pensionistico in equilibrio che consenta una vecchiaia decente, una tassazione non vessatoria, una politica industriale certa, un quadro normativo e fiscale stabile e semplificato, maggiori facilitazioni possibili a operare per creare impresa, commercio e servizi, cioè creare lavoro e una prospettiva di lavoro per i giovani e i meno giovani, è pressapoco fiato sprecato.

Come dirgli che è NON sociale una Regione che raccoglie tot kg di spazzatura pro capite con 1 addetto e un'altra Regione che ne raccoglie la metà col triplo o il quintuplo degli addetti.
E NON sociale è che questa inefficienza in Italia in 10 anni sia aumentata come costi del 57% contro una media Europea del 16% e del 13,1% in Germania. Dove anche, orrore!, funzionano.
NON sociale è una giustizia civile che costa più di tutte in Europa, dopo la Francia, che ha tempi di 11 anni e sta al 150° posto al mondo su 181.
NON Sociale è una Regione che fornisce una sanità a buon livello e fa circa pareggio a fine anno e un'altra che invece fornisce un livello di merda facendo un buco di bilancio crescente ogni anno. Che bisogna ripianare costantemente da decenni, sottraendo risorse a quelli che si comportano bene.
NON sociale è una Regione che fa avanzo di 25 miliardi e un'altra, con un quarto di cittadini, che fa un buco di 23,5 miliardi all'anno. Sempre fornendo le stesse cose, anzi fornendole peggio.
NON sociale sono 11.000 partecipate con più dirigenti che impiegati e che costano 15 miliardi all'anno e dove è imbucato 3/4 del sottobosco politico e parapolitico. E oltre a quelle poi ci sono le decine di migliaia di associazioni, società, cooperative, ONG impegnate nel "sociale" e nel "culturale", dalla promozione del prezzemolo ricciolino fino a quella della sagra del fagiolino o della festa di San Vattelapesca.

Perchè questi sono tutti soldi sottratti in realtà al sociale compresa anche la visuale del bel giardino con le margherite e del boy scout che accompagna la vecchietta che è il massimo del "sociale" che sta nella sensibile zucca politicamente corretta.

NON sociale è soprattutto uno Stato che taglia il futuro ai suoi cittadini, cioè gli investimenti, per finanziare invece spesa corrente, che va anche bene, non fosse che dentro a quella ci stanno centinaia di quelle belle meraviglie "sociali" di cui ne ho appena accennate solo qualcuna per brevità.

Spesa corrente balorda che i Governi variopinti finanziano da sempre per il loro consenso elettorale, premiando un ceto "sociale" trasversale di furbi, cialtroni, incompetenti, raccomandati, profittatori, fancazzisti, paraculi e furfanti.
Governi che poi fanno finta di metterci le mani per riformare quel blocco "sociale" di parassiti su cui - e anche grazie al quale - stanno seduti.
Dopodichè si dimettono uno dopo l'altro tutti gli incaricati che ci provano in buona fede, da Giarda, a Bondi, a Cottarelli e ora anche Perotti, che ha gettato la spugna pure lui di fronte al blocco "sociale" Italiano di mangiapane a ufo, capoccia, vice capoccia, parenti, affini e amici, e poi amici degli amici, parenti degli amici e amici dei parenti, più consorterie, clientele e beneficiati vari, che è una bella fetta del reale "sociale" Italiano.

E così l'Italia continua imperterrita con i suoi "sociali" che hanno perennemente il "sociale" in bocca ma sempre col culo degli altri però.
E gli altri, cioè gli "asociali", che lavorino, che paghino e che tacciano.

E così, tagliando gli investimenti dal 2008, che erano già pochi, e riducendoli anno dopo anno fino al livello del 2001, cioè di 15 anni fa, di "sociale" se ne vedrà in futuro molto poco.
Sia le cose serie sia anche i boy scouts che accompagnano le vecchiette.
L'unica cosa positiva è che finiranno i soldi anche per i "sociali" all'Italiana.
L'unica riforma realmente possibile.


Citazione
mincuo
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6059
Topic starter  

A corredo del post, oltre che per quelli del "sociale" del prato con le margherite e dei boy scouts che accompagnano le vecchiette e che risolve tutto, scrivo due righe semplici anche per "i tecnici monetari da blog" quelli della "moneta", del "circolo", della "stampa" dal "nulla" che altrettanto magicamente risolve tutto.
Così almeno faccio un tutt'uno dello stupidario politicamente corretto da blog.

Questo è un grafico dei QE precedenti, in Europa, USA, Giappone e UK.

Come si vede la base monetaria (M1) è aumentata (banconote, monete...) ma la M2 no, o molto poco.

La politica monetaria può fare quello che spetta alla politica monetaria.
L'ha fatto e lo fa. Aumenta il circolante, abbassa i tassi, allevia l'onere sui debiti. E li monetizza anche in parte.

Un imprenditore però non investe solo "perchè c'è più moneta" in giro. Nè un negoziante compra più merce.
E se le sue aspettative erano grame e continuano a rimanere grame non investe nemmeno perchè costa meno il denaro.
Restano aspettative grame.
Investe se c'è un quadro e delle aspettative positive, sia nel suo settore che in generale.
E non è la politica monetaria che le crea, non è "più moneta", ma semmai è quella fiscale e soprattutto è una politica industriale e di investimenti che fa uno Stato. Che innesca un processo di investimenti, ad esempio infrastrutturali, o edilizi, o mirati, che abbiano una leva rapida e trascinino vari settori. Li favorisce, crea un volano e poi gli imprenditori seguono, rischiano, investono, assumono, aumentano a loro volta la fiducia ecc...
E' il loro mestiere.
E la politica monetaria accompagna.
Se invece lo Stato è il primo che li taglia gli investimenti, se aumenta le tasse, se fa una politica di austerity che deprime i consumi, quale imprenditore con la testa sul collo investirà in maniera importante in un quadro simile?
Con quali prospettive? Per vendere più prodotti fabbricati a chi?

Non è poi che se c'è più credito a disposizione allora c'è anche più credito erogato.
Se uno non si vuole comprare una casa non lo domanda un mutuo.
Se non lo domanda il fatto che glielo darebbero non cambia nulla.
Non ci sarà nessun mutuo erogato.

Un imprenditore se non investe perchè non ne vede la ragione, analogamente non domanda credito.
Investire significa indebitarsi, con banche, fornitori, personale ecc...prevedendo che il ritorno paghi come minimo quelli.

L'unico stimolo parziale diretto della moneta è sugli investimenti finanziari. Che già sono molto inflazionati. E che con tassi a 0 stimolano investimenti più a rischio. Azionario innanzitutto.
Prima erano anche obbligazioni degli Emergenti, ora molto meno perchè sono ballerini anche quelli. Poi obbligazioni di corporated, a medio standing, un po' rischiose. Meno anche quelle perchè sono più ballerine pure loro. Poi l'immobiliare, ma è depresso perchè la domanda di case è depressa dal modesto andamento dell'economia e dei redditi.

Non ci sono magie. Senza investimenti, senza una politica fiscale e senza riforme strutturali, che però agiscono solo nel medio-lungo termine, la moneta non produce da sola nessuna magia, al pari del "sociale".

Salvo nei blog, naturalmente.


RispondiCitazione
Petrus
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1037
 

Intanto grazie, come sempre, per il post.
Poi una domanda:

Questo è un grafico dei QE precedenti, in Europa, USA, Giappone e UK.

Forse non ho capito bene il grafico, ma come mai M1 è più grande di M2, se M2=M1 + "near money"?


RispondiCitazione
mincuo
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6059
Topic starter  

Perchè la base monetaria è stata tenuta come riserve, ridepositate.


RispondiCitazione
Petrus
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1037
 

Perchè qui è un uso Anglosassone cioè è scorporata. E' una M2-M1 diciamo per noi.

Ah ecco, mi pareva! Grazie.


RispondiCitazione
Petrus
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1037
 

Ancora una domanda sul QE, se posso: dal grafico il QE del Giappone pare il più efficace, di gran lunga, mentre quello fatto dalla BCE pare non aver cambiato minimamente l'andamento di M2.
E' corretto? E se si, cosa c'è di diverso in Giappone, come mai risponde diversamente?


RispondiCitazione
mincuo
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6059
Topic starter  

Perchè qui è un uso Anglosassone cioè è scorporata. E' una M2-M1 diciamo per noi.

Ah ecco, mi pareva! Grazie.

No ho sbagliato vedi sopra. Ho riguardato. Non lo specifica.
Anche se mi pare un po' eccessivo però per gli USA in effetti.


RispondiCitazione
mincuo
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6059
Topic starter  

Ancora una domanda sul QE, se posso: dal grafico il QE del Giappone pare il più efficace, di gran lunga, mentre quello fatto dalla BCE pare non aver cambiato minimamente l'andamento di M2.
E' corretto? E se si, cosa c'è di diverso in Giappone, come mai risponde diversamente?

Bisognerebbe stare a vedere i quantitativi e poi le altre politiche attuate, anche fiscali.
Trovi qui una storia e confronti.
http://www.slideshare.net/LTCM/four-stories-of-quantitative-easing


RispondiCitazione
Ossimoro
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 211
 

Perchè la base monetaria è stata tenuta come riserve, ridepositate.

ma così, in un certo senso, non è come se non fosse stata emessa?


RispondiCitazione
Condividi: