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Il M5S "normalizzato"


PietroGE
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http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/unione-europea-sonda-movimento-cinque-stelle-circa-25-rappresentanti-120985.htm

IL MAXI SUMMIT CON I DIPLOMATICI. COSI’ M5S TESSE LA TELA IN EUROPA
Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”

I rappresentanti di quasi tutti i Paesi d' Europa seduti al tavolo con Luigi Di Maio. L' indiscrezione - che nel Movimento si sono limitati a eludere con un «no comment» - segna una svolta nei rapporti politici dei Cinque Stelle e potrebbe essere foriera di novità a livello internazionale. Il vertice con l' esponente di spicco del direttorio - a quanto si apprende - sarebbe in programma nei prossimi giorni a Roma, prima delle festività pasquali, e vedrebbe coinvolti gli ambasciatori in Italia delle principali nazioni europee oltre ad alcuni consiglieri politici.

I partecipanti dovrebbero essere tra i 20 e i 25: un summit in piena regola. Visti i numeri dell' incontro risulta difficile credere che sia stato il Movimento a chiedere (ed ottenere) il vertice, quanto piuttosto è più probabile ritenere che ci sia una volontà comune dei Paesi interessati nell' approfondire la conoscenza e i legami con il M5S. Una riunione che attesta di fatto l' attenzione verso i pentastellati come interlocutori politici anche fuori dai confini nazionali.

Molte sono le tessere del puzzle in questo scenario. Contatti che si intrecciano da mesi, con pazienza. E che stanno affiorando in superficie a volte in modo indiretto.

Non è un caso che proprio Di Maio abbia incontrato pubblicamente di recente gli ambasciatori di Germania (Susanne Wasum-Rainer il 15 marzo) e Olanda (Josephus Camille Stephan Wijnands, il 9 marzo). La percezione sui Cinque Stelle a livello internazionale sta cambiando.

L' Economist - indicando le chance di successo di Virginia Raggi a Roma - ha parlato di «normalizzazione» del Movimento. Il Financial Times a dicembre ha dedicato un ampio articolo proprio al vicepresidente della Camera, sottolineandone i toni moderati. È possibile - visti i sondaggi che avvalorano l' ipotesi di un eventuale ballottaggio alle Politiche per i Cinque Stelle con l' Italicum - che la diplomazia europea stia sondando quella che al momento è l' alternativa accreditata a Matteo Renzi.

Ma si muovono altre pedine sullo scacchiere delle relazioni. Anche gli Stati Uniti e alcuni esponenti della Santa Sede si sono avvicinati al M5S. Dopo la scelta di Beppe Grillo di lasciare libertà di coscienza sulle unioni civili qualcosa è cambiato nei rapporti con il Vaticano: si è creato un ponte, per uno scambio/confronto sulle principali tematiche etiche. E anche per Roma. Nonostante Papa Francesco sia contrario a qualsiasi ingerenza con l' amministrazione della Capitale e sia alquanto improbabile un cambio di rotta, Oltretevere c' è chi guarda con interesse alla candidatura di Raggi.

A titolo personale sono stati presi contatti e non sono esclusi colloqui nei prossimi mesi tra lei ed esponenti della Curia.Di sicuro Raggi ha avuto di recente un meeting con diplomatici inglesi assieme ad Alessandro Di Battista, un altro deputato del direttorio (e della commissione Affari esteri a Montecitorio) che si sta spendendo in prima linea per creare una rete di rapporti con funzionari e consiglieri politici.

La candidata sindaco nella Capitale, inoltre, è stata avvistata nei giorni scorsi nei pressi dall' ambasciata statunitense: si vocifera di un possibile incontro con rappresentanti degli Usa. Non è una novità che il Movimento sia in rapporti cordiali con i diplomatici americani: dopo l' approdo in Parlamento, ad aprile 2013, una delegazione di pentastellati con i capigruppo Vito Crimi e Roberta Lombardi fece visita all' ambasciatore statunitense.

In seguito i parlamentari Cinque Stelle hanno avuto diversi incontri ufficiali con diverse esponenti nel corso della legislatura e non è un mistero per nessuno che Di Maio in primis abbia stretto rapporti con la diplomazia a stelle e strisce. Lo stesso Beppe Grillo nel 2014 ha preso parte alla festa del 4 luglio per l' Indipendenza Usa a Villa Taverna.

Come si evolverà la trama delle relazioni internazionali per i Cinque Stelle dipenderà sia dalle loro capacità ricettive e propositive, sia dalla partita delle amministrative, che - anche alla luce di questi ultimi risvolti - sta assumendo contorni politici sempre più rilevanti.


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Stodler
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Staranno trattando sul prezzo per venderci...


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sotis
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Speriamo che il Papa non riesca ad inquinare l'unico movimento che per "!il momento" non ce l'ha messo ancora in c....
In futuro non so.....


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Stodler
Famed Member
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Speriamo che il Papa non riesca ad inquinare l'unico movimento che per "!il momento" non ce l'ha messo ancora in c....
In futuro non so.....

Mi sa che ci hanno già venduto, Tsipras aveva già trattato su tutto prima di prendere il potere, quindi figurati questi qui.


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AlbertoConti
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Non è una novità che il Movimento sia in rapporti cordiali con i diplomatici americani: dopo l' approdo in Parlamento, ad aprile 2013, una delegazione di pentastellati con i capigruppo Vito Crimi e Roberta Lombardi fece visita all' ambasciatore statunitense.

Che ditone nel piagone! 😡


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PietroGE
Famed Member
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L' Economist - indicando le chance di successo di Virginia Raggi a Roma - ha parlato di «normalizzazione» del Movimento. Il Financial Times a dicembre ha dedicato un ampio articolo proprio al vicepresidente della Camera, sottolineandone i toni moderati. È possibile - visti i sondaggi che avvalorano l' ipotesi di un eventuale ballottaggio alle Politiche per i Cinque Stelle con l' Italicum - che la diplomazia europea stia sondando quella che al momento è l' alternativa accreditata a Matteo Renzi.[/b]

I poteri forti non si possono permettere un altro partito come il FN in Francia o come l'AfD in Germania, quotato ora dai sondaggi oltre il 13%. Molto probabilmente avranno chiesto assicurazioni sulla politica finanziaria (l'euro) e sulla politica di immigrazione, che sono i cardini di questa Europa sgangherata.
Vogliono evitare a tutti i costi una saldatura con i movimenti sovranisti che sono già saldamente al potere in Europa dell'Est.

L'arte del lobbista è proprio quella di agire agli albori del movimento e di stabilire subito con esso relazioni di fiducia in modo da condizionarne la politica. Devo dire che gli USA hanno avuto fiuto....a meno che non siano stati proprio loro a farlo nascere.


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[Utente Cancellato]
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....a meno che non siano stati proprio loro a farlo nascere.

Io toglierei: " a meno che."


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spadaccinonero
Illustrious Member Guest
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Post: 10314
 

c'è chi ha conosciuto personalmente i grillini (ieri sedicenti nullità, oggi parlamentari e senatori) e che sosteneva certe tesi fin dal 2011


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