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Il mantra del Gov greco che non fa proposte


pippo74
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A proposito di mancanza di proposte da parte greca, divenuto ormai un mantra da parte dei media mainstream, (e qui nulla da osservare essendo la mistificazione il loro mestiere, dispiace invece constatare che pure molti guru della contro informazione si siano adeguati a tale luogo comune), dicevo a proposito di proposte, il governo greco ne ha fatte, e anche ben dettagliate, mi pare. Come ad esempio questo documento di 47 pagine di maggio 2015 (non la paginetta tirata fuori negli ultimi giorni di trattativa) http://www.enikos.gr/data/files/3145c3ab732cf8cb3fc45710a9d806f9.pdf , che ovviamente "le istituzioni" non hanno nemmeno avuto la bontà, non dico di analizzare, ma nemmeno di leggere.
Posso sbagliarmi, ma a me pare chiaro, quasi cristallino, che da parte delle "istituzioni" non ci sia mai stata una reale volontà di trattare col governo greco sulla base di un'analisi oggettiva della disastrata situazione economica greca, ma solo quella di umiliare un governo democraticamente eletto sulla base di una programma elettorale che rigettava completamente la piattaforma di austerity su cui poggiavano i piani di salvataggio del passato. A tale umiliazione il governo e il popolo greco hanno detto NO, un no chiaro e netto, nonostante il terrorismo mediatico, nonostante la decisione (politica) della BCE* di chiudere i rubinetti, di conseguenza di far chiudere le banche e costringere il governo greco al controllo dei capitali e quindi allo svolgimento del referendum in condizioni da terzo mondo, se non peggio.
L'ultima parola in questa farsa non è stata ancora scritta, vedremo come andrà a finire; io spero nella soluzione 1 prospettata da Mincuo qui http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=85642 , ma ci credo poco

* fior fior di economisti la pensano diversamente da Mincuo ed altri che affermano che la BCE non poteva fare diversamente dal chiudere i rubinetti, da DeGrauwe http://www.voxeu.org/article/greece-solvent-illiquid-policy-implications a Charles Wyplosz http://www.voxeu.org/article/grexit-staggering-cost-central-bank-dependence da Karl Whelan a Jeffrey Sachs e altri che potete cercare su google


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istwine
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pippo, De Grauwe scrive che il debito è sostenibile, ora che l'ha scritto pure l'FMI che non lo è. Ma se è sostenibile, allora perché dovrebbe chiedere una ristrutturazione il governo greco? Poi, l'articolo di Wyplosz è in contraddizione con quello di De Grauwe, a meno che il primo non consideri valida l'idea che il debito sia sostenibile. Cioè, è la differenza tra insolvenza e illiquidità. De Grauwe sostiene che siano solventi ma privi della liquidità disponibile, e mi sembra che Varoufakis abbia ripetuto costantemente che la Grecia è insolvente. Quindi non capisco, delle due l'una, o la pensi come Varofaukis e allora l'azione della BCE ha senso (seppur politica), nel senso che il prestatore di ultima istanza ha senso solo in casi di illiquidità non di insolvenza, se no è accanimento terapeutico (sebbene non sia sempre facile distinguere tra le due).

PS: Spero di non dover ripetere che non parteggio per la BCE o chi per loro, ma spero non cali le braghe come alcuni articoli qui su CDC stavano riportando. Se cala le braghe però, prendiamone atto e si cambi strategia.


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ilnatta
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chiedo anche a te istwine: la proposta che avanzò Varoufakis dei gdp-linked bonds poi respinta non era la soluzione migliore?


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istwine
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Mi spiace, ilnatta, te lo direi, ma non ho idee chiare a riguardo!


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ilnatta
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sto leggendo la paginetta di wikipedia, vedo che ci possono essere diversi vantaggi e svantaggi per le due parti... difficile valutare per me. vediamo se mincuo ci aiuta un po di più 🙂


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pippo74
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pippo, De Grauwe scrive che il debito è sostenibile, ora che l'ha scritto pure l'FMI che non lo è. Ma se è sostenibile, allora perché dovrebbe chiedere una ristrutturazione il governo greco? Poi, l'articolo di Wyplosz è in contraddizione con quello di De Grauwe, a meno che il primo non consideri valida l'idea che il debito sia sostenibile. Cioè, è la differenza tra insolvenza e illiquidità. De Grauwe sostiene che siano solventi ma privi della liquidità disponibile, e mi sembra che Varoufakis abbia ripetuto costantemente che la Grecia è insolvente. Quindi non capisco, delle due l'una, o la pensi come Varofaukis e allora l'azione della BCE ha senso (seppur politica), nel senso che il prestatore di ultima istanza ha senso solo in casi di illiquidità non di insolvenza, se no è accanimento terapeutico (sebbene non sia sempre facile distinguere tra le due).

PS: Spero di non dover ripetere che non parteggio per la BCE o chi per loro, ma spero non cali le braghe come alcuni articoli qui su CDC stavano riportando. Se cala le braghe però, prendiamone atto e si cambi strategia.

Istwine ci sono differenze certo tra quello che dice DeGrauwe e quello che dice Wyplos, ma dicono la stessa cosa sulla decisione di chiudere i rubinetti da parte della BCE, cassandone il comportamento.

Ciò che rileva infatti per la BCE non è l'insolvenza del governo greco, ma quella delle banche greche; ovviamente le due cose sono correlate, ma non sono esattamente la stessa cosa. Mi dici cosa ha fatto cambiare opinione alla BCE sulla solvibilità delle banche greche tra il 29 e il 30 giugno? Solo la rata non pagata al FMI di 1,6 mld di Euro? Oppure non pensi Istwine che la BCE abbia fatto solo ed esclusivamente politica, non avendo però nessuna legittimità per farla?


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spadaccinonero
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qui si sta dimenticando una cosa :
la Grecia è un esperimento di ingegneria sociale e la troika lavora per comprendere quanto una Nazione può sopportare prima che arrivi al collasso (o alla guerra civile)

lo strumento per fare ciò è l'euro

ci sarebbero delle (vere) proposte da parte di ambo le parti nel momento in cui ci fosse un VERO interesse nell'aiutare la Grecia

ma dato che non c'è...


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pippo74
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Non sarebbe male un commento di qualche esperto, anche sulle 47 pagine del piano presentato dal Governo greco a maggio. A me, che però non sono nessuno, non sembra che sia campato in aria, ma potrei sbagliarmi. Ovviamente lo chiedo per arricchire il dibattito, non per spirito polemico


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istwine
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Ci son differenze sostanziali negli articoli secondo me. dichiarare l'insolvenza del debito greco, significa dichiararne l'impossibilità alla ricapitalizzazione delle banche, il che significa in questa situazione insolvenza delle banche, una cosa che Varoufakis peraltro mi pare abbia detto più volte.

Cosa abbia fatto cambiare idea non so, è avvenuto il 28 pomeriggio, e la rata scadeva il 30, quindi non credo sia conseguente, nonostante fosse chiaro sarebbe finita così. Ciò che non mi è chiaro però è, la BCE, stante l'insolvenza del governo greco e le banche che si reggono sull'ELA non sta facendo il prestatore di ultima istanza, ma sta tenendo in piedi il sistema. E da parecchi mesi io credo. Dunque, se da una parte abbiamo un atto politico improvviso, dall'altra abbiamo un azione ai limiti della legalità (e ripeto, non è facile pare, cogliere tra insolvenza e illiquidità), cioè una BC che sta fornendo prestiti che non dovrebbe teoricamente. La Grecia di questi ne ha beneficiato, e molto, e anche questo conta, perché è una scelta asimmetrica.

Il punto quindi è: sì, è un atto politico vile e antidemocratico, ma essenzialmente legittimo, perché a mio avviso era già ai limiti del legale l'ELA portato avanti così tanto. Immagino che loro lo giustifichino legalmente con l'insolvenza oggettiva, e tu che gli puoi dire? Sicuramente è ovvio il momento, ma di nuovo, che gli vuoi dire? Saranno stronzi, ma hanno anche loro delle responsabilità a livello europeo e per come si stavano mettendo i negoziati, la sua logica ce l'ha. Quindi, ancora ancora Wyplosz ma De Grauwe è proprio contradditorio.

Detto ciò, sono atti politici la maggior parte delle cose che si scelgono lì, quindi non vedo perché continuare ad accanirsi, per dire che è l'Europa che eventualmente ha voluto la Grecia fuori? Già. Per quello dovrebbe secondo me avere un piano d'uscita. Solo questo, mai pensato che i creditori fossero ragionevoli o che avessero ragione politicamente sulle misure recessive.


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pippo74
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qui si sta dimenticando una cosa :
la Grecia è un esperimento di ingegneria sociale e la troika lavora per comprendere quanto una Nazione può sopportare prima che arrivi al collasso (o alla guerra civile)

lo strumento per fare ciò è l'euro

ci sarebbero delle (vere) proposte da parte di ambo le parti nel momento in cui ci fosse un VERO interesse nell'aiutare la Grecia

ma dato che non c'è...

Beh, io non l'ho scritto proprio così, ma penso che il senso non fosse poi molto diverso! 🙂


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spadaccinonero
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qui si sta dimenticando una cosa :
la Grecia è un esperimento di ingegneria sociale e la troika lavora per comprendere quanto una Nazione può sopportare prima che arrivi al collasso (o alla guerra civile)

lo strumento per fare ciò è l'euro

ci sarebbero delle (vere) proposte da parte di ambo le parti nel momento in cui ci fosse un VERO interesse nell'aiutare la Grecia

ma dato che non c'è...

Beh, io non l'ho scritto proprio così, ma penso che il senso non fosse poi molto diverso! 🙂

concetti simili con lingue diverse, capita XD


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sankara
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
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pippo, De Grauwe scrive che il debito è sostenibile, ora che l'ha scritto pure l'FMI che non lo è. Ma se è sostenibile, allora perché dovrebbe chiedere una ristrutturazione il governo greco? Poi, l'articolo di Wyplosz è in contraddizione con quello di De Grauwe, a meno che il primo non consideri valida l'idea che il debito sia sostenibile. Cioè, è la differenza tra insolvenza e illiquidità. De Grauwe sostiene che siano solventi ma privi della liquidità disponibile, e mi sembra che Varoufakis abbia ripetuto costantemente che la Grecia è insolvente. Quindi non capisco, delle due l'una, o la pensi come Varofaukis e allora l'azione della BCE ha senso (seppur politica), nel senso che il prestatore di ultima istanza ha senso solo in casi di illiquidità non di insolvenza, se no è accanimento terapeutico (sebbene non sia sempre facile distinguere tra le due).
PS: Spero di non dover ripetere che non parteggio per la BCE o chi per loro, ma spero non cali le braghe come alcuni articoli qui su CDC stavano riportando. Se cala le braghe però, prendiamone atto e si cambi strategia.

Ciao Istwine, approfitto del tuo intervento per chiederti lumi su una questione teorica che forse è solo una mia fissazione...se per assurdo, facendo astrazione dalla realtà e dal suo funzionamento giuridico, la BCE mettesse da parte ESM ed EFSF vari ed acquisisse dagli altri Stati europei i titoli del debito greco "stampando moneta" -un po' come nell'Italia negli anni 50-70, con il cosiddetto "finanziamento monetario dei disavanzi dello Stato", con la Banca Centrale che tra le altre cose sottoscriveva i titoli emessi dal Tesoro-, e quindi li strappasse a pezzettini, a tuo avviso assisteremmo alla fine di questa tragedia del debito e del default greco? Quali sarebbero le complicazioni? Ipotesi del tutto astratta, sia ben chiaro! Era solo un ragionamento sul ruolo della Banca Centrale e la sua funzione di "prestatore d'ultima istanza", su cui mi sembra proprio De Grauwe ha scritto diversi articoli...sperando di non aver detto strampalerie, grazie per tue eventuali delucidazioni!

P.S: quando parli di calare le braghe ti riferisci al governo greco?


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