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Il razzismo, invenzione del capitalismo.

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Anonymous
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Tra le conseguenze negative della combinazione tra sviluppo capitalistico e generale rimescolamento di popoli e individui, possiamo certamente collocare il razzismo. Occorre anzitutto intendersi sul termine, e non confondere il razzismo con la xenofobia, la quale viene definita (sul vocabolario Devoto-Oli): "Avversione indiscriminata nei confronti degli stranieri e di tutto ciò che è straniero".
La xenofobia ha dunque una storia lunga come l'umanità: le sue radici risalgono infatti all'epoca in cui, dato il basso livello di sviluppo delle forze produttive e la conseguente disperata lotta per l'esistenza, gli stranieri si identificavano spesso con i nemici che arrivavano improvvisamente a mettere in pericolo ed a razziare i frutti del lavoro di una determinata comunità.(Consiglio il bel film: I sette samurai, di Akira Kurosawa, 1954). Non a caso i greci, come del resto i cinesi e molti altri popoli, chiamavano barbari tutti i non greci o non cinesi.

Il razzismo, invece, viene così definito dal Devoto-oli: "Ogni tendenza, psicologica o politica, suscettibile di assurgere a teoria o di tradursi in prassi sanzionata dalla legge, che fondandosi sulla presunta superiorità di una razza sulle altre o su di un'altra, favorisca o determini discriminazioni sociali o addirittura genocidio".

Il razzismo ha dunque una pretesa base "teorica", di cui tuttavia la scienza ha dimostrato da tempo la totale infondatezza. Infatti la scienza nega qualunque significato di rilievo alla classificazione dell'umanità in razze (intese come grandi raggruppamenti di individui della specie umana, definibili sulla base del colore della pelle o di altri particolari anatomici: in altre parole la razza nera ha un significato scientifico paragonabile a quello della razza della mascella quadrata o del naso aquilino).

In una intervista, Luca Cavalli Sforza ha affermato (Corriere della Sera 3/10/2009): "Ma tra i Bantu, i neozelandesi e gli europei non esiste alcuna differenza vera e la distanza che si può osservare nel Dna fra gli individui è quasi identica a quella geografica. C'è stata, inoltre, nei millenni una grandissima evoluzione culturale che spesso ha agito più fortemente di quella biologica, ma nei geni è rimasta scolpita la stessa impronta: non c'è diversità tra gli individui e la razza è unica".

La scienza dunque può tranquillamente negare qualunque pretesa base scientifica alla convinzioni di superiorità dell'una o dell'altra "pretesa" razza. Le basi teoriche del razzismo vengono poste, paradossalmente, proprio nei secoli delle grandi scoperte geografiche e della rivoluzione scientifica: da un lato la borghesia e l'aristocrazia europea hanno bisogno di ideologie che giustifichino la "accumulazione originaria" di cui parla Marx nel Capitale, che si basa anche sull'espropriazione delle ricchezze e del pluslavoro di interi popoli (a mezzo di spaventosi massacri e della riduzione in schiavitù di molte popolazioni indigene d'America, Asia ed Africa).

Il razzismo nasce dalla combinazione tra le conquiste coloniali e la rivoluzione scientifica che, in una prima fase, si esprime anche in una attività di tipo prettamente classificatorio (impersonata, per esempio, da grandi scienziati come Linneo). Questa attività di classificazione non poteva evidentemente risparmiare la specie umana (nello studio della quale, del resto, gli scienziati dell'epoca non potevano non partire, dato il livello delle conoscenze, dal carattere più appariscente e cioè dal colore della pelle).

Il fatto poi che i popoli dalla pelle più scura fossero anche (in quel particolare momento e per un caso della storia come dimostra Diamond) economicamente e socialmente più deboli ed arretrati, portò gli scienziati dell'epoca a collegare i due fattori (arretratezza economica e culturale e colore della pelle) ed a giungere a quelle conclusioni, profondamente errate, che apriranno la strada alle teorie ed ai pregiudizi razziali. (Prima parte).


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mincuo
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Altra pippa politically correct per social-gregge e teleutenti.
Le razze esistono e le differenze ci sono. Ci mancherebbe altro.
Le superiorità e inferiorità anche esistono. E non c'è nulla di male.
Nelle differenti prestazioni fisiche ad esempio.
La superiorità di diritti politici o la superiorità sociale, o peggio, basate su differenze razziali, sono invece una costruzione intellettuale e hanno a che fare con l'etica, la politica e la morale.

P.S: Il capitalismo non c'entra un beato caxxo.
La decosacchizzazione del 1919 ad esempio non è certo capitalista.
E l'ordine del Comitato Centrale del Partito Bolscevico recitava: "I Cosacchi dovranno essere sterminati come etnia, liquidati fisicamente dal primo all'ultimo". Invece lo furono solo in gran parte. Non tutto riesce a puntino.


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MarioG
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Il razzismo ha dunque una pretesa base "teorica", di cui tuttavia la scienza ha dimostrato da tempo la totale infondatezza. Infatti la scienza nega qualunque significato di rilievo alla classificazione dell'umanità in razze (intese come grandi raggruppamenti di individui della specie umana, definibili sulla base del colore della pelle o di altri particolari anatomici: in altre parole la razza nera ha un significato scientifico paragonabile a quello della razza della mascella quadrata o del naso aquilino).

Sarebbe bello che interiorizzasse lo stesso principio anche riguardo ad altre classificazioni fantasiose, come ad esempio la 'classe operaia'.

PS. Immagino che per Cavalli sforza non esistano nemmeno le razze canine.
O le razze equine (a cui egli appartiene).
Oppure si? In tal caso mi dovrebbe spiegare la differenza.


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spadaccinonero
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per i testimoni di levi anche il concetto di famiglia è un'invenzione capitalista...

😯

p.s.

e questa è solo la prima parte
ma... andiamo avanti
non ho finito
rivoluzione mondiale

8)


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Anonymous
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Se i primi scienziati borghesi che giunsero a simili conclusioni non furono altro che vittime dei limiti della scienza della loro epoca, altrettanto non si può dire delle classi dominanti che nel XIX e XX secolo (cioè quando ormai la scienza, a partire da Darwin, aveva dimostrato l'infondatezza di ogni teoria razzista) hanno fatto un uso spregiudicato della scienza e delle ideologie razziste, spesso in chiave antioperaia per dividere i lavoratori, come è successo ad esempio negli Stati Uniti dopo la guerra di Secessione, ma anche nella vecchia civile e colta Europa, dove lo sviluppo capitalistico con le conquiste coloniali e la comparsa del proletariato e delle sue lotte, aprew la via al diffondersi del razzismo etnico ( per giustificare il colonialismo ed i suoi 60 milioni di morti...) e del razzismo di classe (per giustificare la durissima repressione delle lotte sindacali e politiche del proletariato). Nel suo libro, "La violenza nazista" (Ed. Il Mulino, Bologna.) lo storico Enzo Traversa indagando le radici storiche e ideologiche del nazismo, analizza il fenomeno del "razzismo di classe" e ne sottolinea il legame con le grandi scoperte scientifiche dell'epoca: ... (Seconda parte).

Nb: I chiacchieroni xenofobi non sono obbligati a leggere, ne tanto meno gli imbecilli!!!


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Bletch
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per i testimoni di levi anche il concetto di famiglia è un'invenzione capitalista...

😯

p.s.

e questa è solo la prima parte
ma... andiamo avanti
non ho finito
rivoluzione mondiale

8)

La Famiglia così come la conosciamo oggi è un concetto del tutto recente rispetto alla intera storia dell'Homo Sapiens,che chiaramente si differisce da cultura a cultura da etnia a etnia,da un certo grado di sviluppo in termini socio-economici ad un altro. Abbiamo avuto diversi tipi di famiglie. Madre, Padre, Sorella, Fratello, Figlio, Zio,etc. non sono affatto concetti innati nella società naturale.

Poi,
L'Homo Sapiens,a dispetto delle altre specie animali possiede una grande omogeneità genetica,causata dal fatto che gli esseri umani si sono diffusi nel mondo intero assai recentemente (in tempi geologici),e le differenti pressioni evolutive (le quali hanno modificato il genoma non di molto) sono state "assottigliate" dalle numerose migrazioni avvenute nel corso dei millenni.
La biologia non parla di Razze Umane poichè le differenze genetiche tra varie popolazioni costituiscono frazioni irrisorie e sono (soprattutto) somatiche.

Babuskin mi sembra voglia partire,come giusto che sia dalle fondamenta materiali dell'ideologia razzista,
C'era un interessante articolo su Prometeo pubblicato il 1 Gennaio 1964,che presentava la questione in tutta chiarezza (per chi riesce a comprendere),e che Battaglia Comunista ha anche pubblicato sul suo sito internet.
http://www.leftcom.org/it/articles/1964-01-01/il-declino-del-razzismo

Ps
"Testimone di Levi"? 😛


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Anonymous
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@Bletch, grazie del contributo!

Meno male che CDC non ospita solo ignoranti, presuntuosi...

Andiamo avanti, cosa dice Traverso nel suo interessante libro:
"... L'impulso quasi parallelo, tra il 1860 ed il 1890, di nuove discipline come la microbiologia (Pasteur), la medicina sperimentale (Claude Bernard), l'antropologia (Paul Broca, Paul Topinard), l'eugenismo e l'antropologa razziale (George Vacher de Lapouge), l'antropologia criminale (Lacassagne), la neurologia (Charcot), la psicologia delle folle (Le Bon, tarde) e la sociologia (Durkheim), creava le premesse di un amalgama positivistico tra scienze sociali e politica che si tradurrà in un approccio biologico ai comportamenti sociali e in una sorta di medicalizzazione delle strategie del potere. Fenomeni di natura diversa come la sifilide, l'alcolismo, la prostituzione, l'isteria, la criminalità, la contestazione delle nuove gerarchie sociali, gli scioperi e le insurrezioni erano visti come manifestazioni multiformi e mutevoli di una stessa malattia del corpo sociale, se non come tare ereditarie, focolai patogeni che avevano trovato nella società urbana e industriale un terreno di coltura propizio...


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Nieuport
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Babuskin ha ottime intenzioni, e scrive bene, ma il veteromarxismo ha i suoi limiti, se continua a citare Cavalli Sforza che dice che la razza è unica. La specie è unica, le razze no e lo dice la scienza quando ammette che ci sono malattie specifiche per diverse etnie, per esempio la talassemia che colpisce soprattutto i nostri amici sardi.
Peggio mi sento quando dice “ormai la scienza, a partire da Darwin, aveva dimostrato l'infondatezza di ogni teoria razzista”. Darwin dice esattamente il contrario, che le specie si evolvono e sopravvivono nuove specie attraverso la selezione naturale che premia i più forti. Il darwinismo non ha smentito il razzismo ma invece lo ha esaltato, gli ha dato la base (pseudo) scientifica generando prima l’eugenetica e poi il razzismo nazista.


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spadaccinonero
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caro bletch o meglio, neo arrivato nel forum e già scudiero del testimone di levi, sappi che il tuo "dio" (quello che scrisse il capitale) era profondamente razzista

non scriverò le ragioni, andatevele a cercare

si, la famiglia e le razze sono invenzioni del capitalismo

🙄

questa mi sembra un po come la storia dell'ateismo che porta la pace

iniziate a prepararvi, giovedì c'è il circolo operaio che vi aspetta

XD


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MarioG
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Babuskin ha ottime intenzioni, e scrive bene, ma il veteromarxismo ha i suoi limiti, se continua a citare Cavalli Sforza che dice che la razza è unica. La specie è unica, le razze no e lo dice la scienza quando ammette che ci sono malattie specifiche per diverse etnie, per esempio la talassemia che colpisce soprattutto i nostri amici sardi.

Gia' la considerazione sulle malattie specifiche e' superfluamente raffinata per il livello di falsificazione dell'evidenza da parte di questi individui.
Capite? Non ci sono siamesi o soriani, ci sono solo gatti!
E al buio tutti i gatti son bigi.


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Bletch
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Darwin dice esattamente il contrario, che le specie si evolvono e sopravvivono nuove specie attraverso la selezione naturale che premia i più forti. Il darwinismo non ha smentito il razzismo ma invece lo ha esaltato, gli ha dato la base (pseudo) scientifica generando prima l’eugenetica e poi il razzismo nazista.

Perdonami,ma è importante specificarlo,ci tengo,
Il Darwinismo non afferma che la selezione naturale premia i più forti,ma i più adatti,è diverso, solo coloro che si adattano a certe pressioni sono in grado di mandare avanti la propria prole.La nostra specie,quando le condizioni climatiche mutarono l'ambiente etiopico,era fragilissima,e per adattarsi ci vollero milioni e milioni di anni di sviluppo psichico.
Comunque hai ragione,con lo sviluppo tecnologico chiunque riesce ad adattarsi,ed in futuro si accumuleranno molte anomalie genetiche,ma non è una prerogativa della società comunistica,anche oggi c'è questa tendenza in atto,e siamo nel capitalismo.
Il Marxismo poi,si occupa di tutt'altra branca.
(Come dici tu, pseudoscientifica,il capitalismo ha fatto proprio la scienza darwiniana deformandola nell'ideologia nazista,frutto di una data epoca storica.)

caro bletch o meglio, neo arrivato nel forum e già scudiero del testimone di levi, sappi che il tuo "dio" (quello che scrisse il capitale) era profondamente razzista

non scriverò le ragioni, andatevele a cercare

si, la famiglia e le razze sono invenzioni del capitalismo

🙄

questa mi sembra un po come la storia dell'ateismo che porta la pace

iniziate a prepararvi, giovedì c'è il circolo operaio che vi aspetta

XD

1.Testimone di Levi,come espressione non ha senso...
2.Io non ho capito la suddetta espressione,ma penso sia offensiva,in questo caso violerebbe il regolamento.
3.Da cosa deduci che Marx fosse profondamente razzista nell'attuale concezione di questo termine?Porta informazioni,non parole vuote perfavore.
4.Non ho affatto detto che la Famiglia e le Razze sono invenzioni del Capitalismo, la Famiglia attualmente concepita è sorta quando sono sorte le classi sociali,è un dato di fatto che che le scienze hanno accertato.Le Razze non sono frutto di un invenzione, sono categorizzazioni, il Razzismo è l'ideologia mediante cui il Colonialismo del Capitalismo Mercantilista prima,e Ottocentesco poi,hanno giustificato le loro guerre.
5.L'Ateismo che porta la Pace? 😯


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Nieuport
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Considerazione raffinata, va bene, ma è vero o no? E chi sono questi individui, e che evidenza falsificano?
Ottimo l’esempio: al buio tutti i gatti son bigi. Se invece si fa luce, la differenza fra i siamesi e i soriani si vede. Però anche fra gli uomini io la differenza fra un siamese e un siriano la vedo.


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MarioG
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Considerazione raffinata, va bene, ma è vero o no? E chi sono questi individui, e che evidenza falsificano?
Ottimo l’esempio: al buio tutti i gatti son bigi. Se invece si fa luce, la differenza fra i siamesi e i soriani si vede. Però anche fra gli uomini io la differenza fra un siamese e un siriano la vedo.

Forse ha frainteso il destinatario a cui rivolgevo l'appellativo di "falsificatori".
Mi riferivo alla frase di Cavalli Sforza "le razze non esistono".
Evidentemente non esistono rispetto a una connotazione specifica che lui gli attribuisce.
Di certo non nel senso condiviso del termine.


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spadaccinonero
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testimone di levi è un neologismo di mia invenzione, chi mi conosce sa il perché di questa cosa

circa il razzismo di levi non posso scrivere quello che penso (e nemmeno mi va), però se cerchi capirai perché lo fosse (e anche parecchio)

non ho detto io che l'ateismo porta la fine dei conflitti, è una tesi che sostiene il tizio che hai difeso...

utilizzo spesso il sarcasmo e l'ironia quindi è facile fraintendere quello che scrivo


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tuccia
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Le "ultime" ricerche genetiche (a partire dal 2008 se non erro) sul DNA hanno dimostrato che le varie popolazioni umane del nostro pianeta non sono esclusivamente i diversi frutti dell'adattamento ambientale della stessa specie, ma sono il risultato di diversi percorsi evolutivi ben differenziati: ad esempio noi europei presentiamo all'interno del nostro patrimonio genetico neandertaliano, mentre alcune popolazioni del sud-est asiatico presentano Dna di un'altra specie ominina (i "denisoviani"), mentre gli africani sub-sahariani presentano Dna (ad oggi) esclusivamente sapiens.

La teoria mondialista dell'out of Africa, divenuta l'unica teoria accettabile a partire da un articolo del 1984 (se non sbaglio; articolo di recente pesantemente criticato in quanto a metodologia e nei risultati "leggermente" forzati), che fu la fautrice dello smantellamento dell'idea multiregionalista che a suo tempo aveva fornito i presupposti teorici ai colonialismi prima e ai nazionalismi poi, sta venendo decisamente superata.


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