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6 Febbraio 2009 21:07
Il vortice della deflazione
Ieri sono stati diffusi i dati preliminari Istat relativi all'inflazione del mese di gennaio. I media hanno, come di consueto, riportato la notizia senza commentarla, approfondirla o farla comprendere alla gente.
I prezzi su base mensile sono scesi dello 0,1%, mentre l'indice armonizzato dell'inflazione è sceso dal 2,4% del mese di dicembre all'1,5% dello scorso mese.
Alcune considerazioni vanno però immediatamente fatte, la prima è che a gennaio, mese dei saldi, i prezzi tendono comunque a diminuire, la seconda è che il paniere che raccoglie le merci e i servizi con i quali si effettua il calcolo è stato per l'ennesima volta ritoccato non senza controversie e perplessità.
Ciò che comunque in pochi hanno analizzato e diffuso in Italia è il grave vortice in cui si sta avviluppando la nostra economia. Il fatto che l'inflazione stia attestandosi sullo zero o che comunque tenda a diminuire in un contesto di scarsa liquidità monetaria crea quel fenomeno che in macroeconomia viene definito deflazione, da non confondere con la disinflazione che descrive semplicemente un rallentamento dell'inflazione in una fase comunque di crescita economica.
La deflazione è derivata dalla scarsa domanda di merci e servizi, sostanzialmente meno consumi ad opera dei cittadini, e conseguente calo dei prezzi per tentare di venderli. Questa riduzione si riperquote sui ricavi delle imprese che caleranno, costringendo le stesse ad una riduzione dei costi, sia del lavoro che degli investimenti ed un minor ricorso al credito. La deflazione, per la sua natura capillare sul sistema economico, tende a creare depressione anche a seguito della riduzione dei salari dei lavoratori dipendenti.
Un vortice pericoloso si sta quindi abbattendo sulla nostra già fragile economia. I segnali di allarme ci sono tutti, e mentre i governi continuano ad adoperarsi con soluzioni che dovrebbero incentivare i consumi, ciò che non viene compreso è che sarà proprio la mancanza di liquidità la causa scatenante dell'enorme crisi dell'economia reale.
La banche centrali (società per azioni private votate al profitto), continuano ad abbassare il costo del denaro, ma emettendolo e diffondendolo a prestito con interesse non fanno che aumentare il debito pubblico dei paesi (in Italia +5% rispetto a dicembre, ora al 111,2% del PIL) e la spirale vorticosa non cessa di allargarsi.
La delfazione associata a recessione e stagnazione creerà i presupposti per una lunga crisi di difficile soluzione, a meno di non inventarsi una nuova guerra, miccia che si rese necessaria per innescare nuovamente il motore del capitalismo ed uscire dalla storica crisi del 1929.
Ma un sistema economico che non ha mai prodotto giustizia sociale e si ammala così di frequente non è che forse è imperfetto e rivedibile? Oppure dobbiamo attendere che la "divina" mano invisibile interverrà sistemando e autoregolamentando tutto? Ce lo chiediamo e lo domandiamo ai luminari di questa scienza iniqua, invasiva ed empirica.
Giuseppe Maneggio
http://stonedact.blogspot.com/
7 Febbraio 2009 0:12
la deflazione è un falso problema.
già ora le materie prime son cresciute di un 20% dai minimi e puntano su in alto.
se si considera l'ORO che è ad un nuovo massimo ASSOLUTO di tutti i tempi espresso in euro.
si capisce che sta anticipando una forte fase di INFLAZIONE.
i rimedi del potere di fronte al fallimento generale per DEBITI ,stanno facendo effetto:
l'inflazione sta arrivando,ci vorranno ancora mesi prima che la gente se ne accorga,intanto il valore del denaro sta scendendo come dimostra
il prezzo dell'ORO,che sta salendo piuttosto velocemente.
7 Febbraio 2009 9:00
Giuseppe Maneggio lei è in corposa compagnia nel mare dell'ignavia, perchè, postando un topic come il suo, dimostra di non aver letto tutti i precedenti, ospitati in questo forum, con particolare riferimento ai miei.
Con simpatia.
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7 Febbraio 2009 17:19
Concordo, ma allo stato attuale è un problema. Sto vivendo sulla mia pelle il fatto. L'azienda presso cui lavoro ha deliberatamente assorbito l'aumento annuale come da contratto interno per problemi di liquidità o cassa. E non è un caso isolato.
In questo momento non gira moneta.
E' evidente che ci sarà un'aumento dell'inflazione nei mesi a venire, i segni sono molto chiari, ma nei tempi brevi e soprattutto oggi si può parlare tranquillamente di deflazione, che non è un falso problema in un contesto di economia basata sulla crescita continua.
Non sono un economista, ho solo cercato di dare una lettura personale dei dati diffusi dall'ISTAT, sulla base di un osservazione empirica basata su testi letti. Ripeto, è un'analisi basata sull'oggi e sul domani. A fine anno discuteremo d'inflazione.
Vi ringrazio comunque degli interventi e sono ben lieto di leggere osservazioni che possano divergere dalle mie.
8 Febbraio 2009 10:13
Giuseppe Maneggio le consiglio, se me lo concede, di leggere all'interno del sito dell'ISTAT il capitolo titolato "l'Italia in numeri", sono dell'avviso che sia molto istruttivo, ma, per risolvere definitivamente l'impasse che stiamo vivendo, dobbiamo adottare l'Antropocrazia, come ho già indicato nei miei precedenti interventi.
Con simpatia.