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In memoria di un vero patriota


Tao
 Tao
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Roma, 17 agosto – ”Con Francesco Cossiga scompare un grande italiano. La sua profonda fede cristiana cattolica non gli impedì, anzi, lo spinse a grande apertura verso le altre confessioni, in particolare con i valdesi che incontrò nel 1989 a Torre Pellice”.
Lucio Malan (Pdl), segretario di Presidenza del Senato ricorda Francesco Cossiga. ”E’ stato un vero patriota e lo dimostrò nella sua forte difesa di Stay Behind, conosciuta anche come Gladio, l’organizzazione segreta militare che, come negli altri paesi NATO, avrebbe dovuto entrare in azione in caso di invasione sovietica. Uno dei modi migliori per ricordarlo sarebbe approvare il suo Ddl n. 230, firmato da dieci altri senatori, per riconoscere lo status di militari a chi servì la Patria in Gladio, gratuitamente, in segreto e poi accusati in pubblico di essere golpisti”.
Cossiga ”ebbe il coraggio di difendere la loro causa, proponendo di concedere l’onore di fregiarsi di un distintivo specifico, e con un comma specifico propose di estendere l’onore anche a sè in quanto, a suo tempo, sottosegretario ‘specificatamente incaricato a compiti o funzioni collegate a Stay Behind”’.
(ANSA)

Roma, 17 agosto – ”Iofcg”: non è la sigla di un missile intercontinentale, ma il codice da radioamatore di Francesco Cossiga. Una delle sue tante passioni.
L’ex presidente della Repubblica è sempre stato ”malato” di tecnologia. La passione per la radio nacque dopo un brutto incidente stradale: ”Sono uscito fuori strada a 200 chilometri all’ora. Di notte non dormivo e ho iniziato a fare l’ascoltatore. Poi ho voluto fare il radioamatore attivo”, raccontava agli amici. Ma la passione di Cossiga è stata per ogni tipo di tecnologia possibile ed immaginabile.
La sua casa romana, nel quartiere Prati, è completamente coperta da più segnali wi-fi a banda larghissima ed è un mix tra un avveniristico centro di controllo di telecomunicazioni ed un museo della telefonia e dell’informatica aggiornato non all’oggi ma al domani. Nel suo studio un apparato radio che si collegava, oltre che con le frequenze normali, anche con quelle dell’Esercito e delle Forze dell’Ordine, ed il suo telefono era connesso, oltre che con un numero imprecisato di linee di varie compagnie telefoniche, con i centralini di Palazzo Chigi, del Viminale, del Senato e dei comandi generali di Carabinieri e Guardia di Finanza. Fino a qualche tempo fa c’era anche una linea del Quirinale, ma è stata dismessa nel 2007, quando Cossiga rinunciò a tutti i diritti e i privilegi che gli competevano come ex capo dello Stato.
Per non parlare delle ricetrasmittenti di ogni portata e dimensione e, soprattutto, dei telefonini; quelli Cossiga li aveva tutti, e sempre prima che uscissero sul mercato. Nessuno, forse neppure lui, sapeva quanti cellulari avesse. Li provava, li usava, li conosceva funzione per funzione ed era in condizione di consigliarli o sconsigliargli agli amici sottolineandone pro e contro. Stessa cosa per i personal computer, fissi e portatili: anche in questo caso non si sa quanti ne abbia avuti, ma arrivavano prima a lui che ai negozi, dagli USA o dalla Cina, tutti con i software più all’avanguardia ed aggiornatissimi e con i quali navigava diverse ore al giorno su internet.
(ANSA)

Fonte: http://byebyeunclesam.wordpress.com
Link: http://byebyeunclesam.wordpress.com/2010/08/17/in-memoria-di-un-vero-patriota/
17.08.2010


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Stopgun
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non gli impedì, anzi, lo spinse a grande apertura verso le altre confessioni, in particolare con i valdesi che incontrò nel 1989 a Torre Pellice”.

Anche Renato Curcio [da Wikipedia] :

Fino ai 10 anni vive a Torre Pellice (TO), con la famiglia materna, crescendo in un contesto valdese-protestante

...Omissis....

Nell'agosto 1991, Francesco Cossiga, Presidente della Repubblica, propone di concedere la grazia a Renato Curcio. È un atto inusuale perché Cossiga propone la grazia pubblicamente, condizionandola però al riconoscimento da parte delle forze politiche, e soprattutto del Governo e del Parlamento di un valore politico più generale della stessa.

Un altro Mistero, ma non troppo.


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Maria Stella
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Anche Renato Curcio [da Wikipedia] :

Fino ai 10 anni vive a Torre Pellice (TO), con la famiglia materna, crescendo in un contesto valdese-protestante

Certo che gettare fango così per fare e senza sapere è uno sport seguito nel bel paese!

Allora con lo stesso pseudo ragionamento contorto , poichè non concordo con le idee e i modi di Ferrero, poichè Ferrero è Valdese dovrei insinuare alla tua maniera, ma non così si sragiona.

Purtroppo la sinistra, certa sinistra , senza personalizzare chè non ti conosco, ma quello che scrivi mi dà l'occasione per esternare quello che vado notando da tempo, dicevo certa sinistra seguendo il mito della lotta senza quartire a chi non la segue e non si conforma alle sue idee spesso deliranti, ha imbarcato ed allevato fin dalla tenera età, scimmie non pensanti, curando di mantenerle tali, per usarle come arma che permetta ai simil acculturati delle alte sfere di brillare e mantenere per sè tutto il potere.
Anche così si crea e si coltiva una forte e ricca oligarchia, lasciando disinformata e priva dei fondamentali del ragionamento la base che viene spinta ad operazioni e slogan di basso cabotaggio , privata della minima capacità del ragionamento logico impossibilitata ad emergere se non in operazioni di teppismo spicciolo .. a volte certi ragazzi che credevano di militare a sinistra, ma erano solo stati imbottiti di slogan utili ad altri più che a loro, mi hanno fatto pensare, quando avevo netta la sensazione che sarebbero stati solo carne da macello nei cortei prossimi venturi, mutatis mutandis ovviamente, a quei poveri bambini costretti da certo islam ad immolarsi.. una sensazione sgradevole che dà la pelle d'oca, ma capita ancira di provarla.

Allora che ne dici di ferrero e dei valdesi tutti' Gli mettiamo il bollino di amici di Cossiga e poi andiamo a braccio? mavà...


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radisol
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Torre Pellice è una specie di "capitale" dei valdesi, se non sbaglio ci è nato anche Valdo Spini .... oltre che Ferrero ...

E i valdesi italiani sono sempre stati inequivocabilmente di sinistra ... e non certo amici di Cossiga ... anche se è vero che Cossiga, pur legato a filo doppio al Vaticano, ha sempre avuto una particolare attenzione ai diritti delle altre religioni esistenti in Italia ....

Che c'entra poi Renato Curcio, che valdese non è mai stato ma casomai cattolico ? ... e fino ai 20 anni pure cattolico integralista !!! .... e che semplicemente, essendo orfano, era stato dato in affidamento ad una famiglia, non so se valdese, di Torre Pellice .... oltretutto solo fino ai suoi dieci anni di età !!!

Ve lo immaginate Curcio bambinetto che già tramava con Cossiga ? Ma che è, una barzelletta ?

Un altro discorso merita invece l'operazione "grazia per Renato Curcio" .... che tentarono sia Cossiga che Flaminio Piccoli .... il tentativo era fin troppo chiaramente quello di chiudere l' "emergenza" degli anni settanta ed ottanta .... Curcio come figura si prestava simbolicamente all'operazione ... era stato un capo riconosciuto ma al tempo stesso non aveva condanne per omicidio ...

E nella storia italiana del dopoguerra erano già stati amnistiati prima i criminali di guerra fascisti nel 1946, poi qualche anno dopo i cosiddetti "separatisti siciliani" ( di fatto in gran parte veri e propri mafiosi !) ed infine negli anni sessanta i bombaroli sudtirolesi .... tutta gente che quanto a stragi ed omicidi non aveva certamente scherzato .... non si capisce quindi perchè questa normale logica di "fine guerra" ( e nei settanta e negli ottanta una guerra civile strisciante in Italia ci fu e come ...) non si dovesse applicare anche ai lottarmatismi seguiti ai movimenti di massa del 1968/69 ed anni seguenti ... dopo le guerre civili, locali o nazionali, ci sono sempre le grazie e le amnistie ... è l'unico modo per voltare veramente pagina ....

Che poi una parte della DC volesse, con la chiusura dell'"emergenza", chiudere definitivamente anche gli armadi delle proprie vergogne ( da Gladio a Portella delle Ginestre a Piazza Fontana ecc. ecc.) è cosa politicamente altamente probabile ...

Ma il risultato pratico è sostanzialmente stato lo stesso, la stragrande maggioranza dei lottarmatisti - in testa proprio Curcio - sono usciti comunque, anche senza grazie o amnistie, e gli armadi delle vergogne DC non sono stati comunque mai aperti ....

Sarebbe stato molto meglio che quella stagione si fosse chiusa quindi con grazie ed amnistie .... e si fosse veramente voltato pagina ....

Da parte mia nessuna, nemmeno vaga, simpatia per Cossiga - che anzi per me rimane il boia con la K e la SS - ma innegabilmente, con quella proposta, aveva dimostrato, almeno in vecchiaia, di essere politicamente intelligente e lungimirante .....


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Truman
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L'onore delle armi si tributa al nemico valoroso, non al capro espiatorio.
Non basta condannare quattro brigatisti per far credere alla gente che ci fosse una guerra civile in corso. Con il tempo qualcuno si potrebbe rendere conto che era tutta una recita, certamente tragica, condita da sacrifici umani, ma sempre una recita.
Allora per sminuire la sensazione che gli anni di piombo possano essere stati uno dei più grandi kolossal di Hollywood, diretto da un regista americano, conviene l'atto finale: il riconoscimento del nemico.
Cossiga, attore consumato, autore del colpo di teatro delle dimissioni da ministro dell'interno al ritrovamento di Moro, capisce bene le dinamiche del teatro all'aria aperta. Ha letto probabilmente Schmitt, che assegna alla dialettica amico-nemico la genesi della politica, e allora propone questo ulteriore colpo di teatro: se c'erano dei nemici allora c'era uno scontro reale.

Meriterebbe un premio Oscar per la sua recitazione da attore protagonista nel kolossal "Gli anni di piombo in Italia", forse si potrebbe assegnare alla memoria.


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Anonymous
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Ecco cosa suggeriva l'ex ministro dell'interno Kossiga all'attuale ministro dell'interno Maroni in riferimento alle manifestazioni studentesche di circa 2 anni fa :

Francesco Cossiga
Agosto 18, 2010 on 5:47 pm | In Politica | No Comments
Il grande uomo di Stato, tutto dedito alla salute della Res Publica, ci ha lasciati. Così viene celebrato. Lo ricorderemo tutti con queste parole di saggezza, che ispireranno generazioni di ministri dell’interno.

“Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interni. Gli universitari? Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Le forze dell’ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì”.


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radisol
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che kossiga sia pessimo personaggio l'ho già detto .... ma la guerra civile strisciante in italia ci fu e come .... anche indipendentemente dal lottarmatismo ....i morti a vario titolo "di piazza" furono molti di più di quelli legati ad azioni armate ... vogliamo ridurre a "complotto" pure dieci anni di lotte sociali avvenute in italia tra il 1968 ed il 1978 ?


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Maria Stella
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Dire che la lotta armata era teatro è disinformazione pura. In quella macedonia di combattenti abbiamo saputo che c'era di tutto e fra quel tutto e il contraio di tutto c'era gente che ci siè giocata la vita credendoci,gente che è stata fuorviata o si è fuorviata, ma era gente che davvero credeva che grazie alla lotta allo Stato , avrebbe contribuito ad un nuovo mondo vagheggiato e desiderato allora da molti. eravamo sudditi, compressi, tenuti in sottordine, normale che si desiderasse esprimere le potenzialità che c'erano e che erano sempre volutamente mortificate. Non trova giustificazione il modo, ma scrivere come mi sembra intenda Truman , che era tutta una recita, questo rimane ingiusto per quelli che ci credettero e pagarono anche l'ingenuità probabilmente di farsi paravento di poteri altri, mai chiariti del tutto, a me pare.

C'era una vera e propria guerra civile nel Paese , tenuta viva e rinfocolata da chi ci viveva bellamente su quella follia. Alcuni attizzafuoco erano intuibili, e tutti noi abbiamo creduto non ve ne fossero altri, di questa versione molti cominciano presto a dubitare, l'Italia era un posticino assai trafficato, in una posizione ritenuta interessante , uno svincolo comodo diciamo, era forte il desiderio che non alzassse troppo la testa e immagino fosse facile ottenerlo usando pedine per la lotta armata che dall'interno si "lavorassero" la classe politica, e furono intelligenti: cominciarono mi sembra dalla magistratura, poi un politico amato dalla gente di sinistra e dai cattolici, no dimenticarono i profesori di Unioversità, ma scelsero un professore non politicizzato mi pare di ricordare, benvoluto, una "pasta di pane" e fu quello che volevano: paura, choc nelle persone normali , mentre attizzavano il senso di potere nei giovani più assatanati e politicizzati, si studiarono bene la vittima, cioè la società italiana sana da destrutturare di modo che nele frattempo... io me lo ricordo che succedeva piano piano nel frattemo. furono infiltrate di nuovi arrivati le istituzione , e mana mano dall'impiegato delle poste, al vigile, all'impiegato del ministero, ai medici della mutua, ci si trovò sempre èpiù spesso di fronte ad un muro di gomma, a facce dure, spesso cattive.. il resto ha portato all'oggi: l'ultima chicca un PA che non riesce a funzionare e costa incartandosi su se stessa, fantasie? No dati di fatto. Siamo un Paese anomalo che toglie ai suoi cittadini almeno il doppio rispetto ad ogni altro Paese e non si sa bene che fine fanno i nostri soldi, nessuno sa davvero quali sono i conti, e forse è meglio così, e


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Truman
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In quella macedonia di combattenti abbiamo saputo che c'era di tutto e fra quel tutto e il contraio di tutto c'era gente che ci si è giocata la vita credendoci, gente che è stata fuorviata o si è fuorviata, ...

Certamente si. Molte persone hanno creduto a quello che facevano. Ma l'esito era calcolato dai burattinai ed era il mantenimento dell'Italia nella NATO con la DC al potere.
La controprova viene dall'episodio più significativo degli anni di piombo: il sequestro del generale Dozier, vice comandante della Nato nel sud Europa. Qui le BR dimostrarono capacità strategiche, militari, organizzative. Ed il generale venne liberato illeso poco più di un mese dopo.

Mi spiego meglio: questo sequestro non era una farsa ed infatti non ebbe storia, le BR vennero rapidamente neutralizzate. La stessa cosa sarebbe successa per il sequestro Moro, se Moro fosse stato utile da vivo. Ma al potere politico serviva più un Moro morto che uno vivo.


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radisol
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Dopo la morte di Giorgiana Masi, avvenuta nel maggio del ’77, la DC e il PCI organizzarono una manifestazione. In quell’occasione «il servizio d’ordine del Pci - secondo Francesco Cossiga, allora Ministro degli Interni - agì in coordinamento con la polizia, grazie alle radio che noi gli avevamo dato. L’on. Pecchioli del Pci seguì la situazione in contatto telefonico con me (farlo venire in Viminale sarebbe stato eccessivo...). Portuali e operai gettarono gli autonomi nelle braccia della polizia, da cui furono opportunamente "smazzolati". La parola d’ordine congiunta era: "botte senza pietà".

(Dichiarazione al Corriere della Sera di Francesco Cossiga, 23 marzo 2004)

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P.S.

In verità, da parte di Cossiga, in questa intervista c’è qualche imprecisione temporale ... quanto narrato avvenne effettivamente come lo ricorda lui ... solo che avvenne, a Roma, il 1 Maggio 1977 e cioè undici giorni prima e non dopo l’uccisione di Giorgiana Masi ... ed ovviamente nel servizio d’ordine del Pci non c’erano portuali, a Roma categoria inesistente ...

Rimane il fatto inoppugnabile che, in quei frangenti ( periodo 1976- 1980 )il gruppo dirigente e l'apparato del Pci furono complici totali del peggior Cossiga ....

Ed allora, la domanda nasce spontanea ... se Cossiga era innegabilmente un "amerikano", siamo poi così sicuri che gli Usa fossero tanto contrari all'ingresso del Pci nella maggioranza ? .... almeno gli americani che governavano allora, cioè i democratici di Carter ?

Capisco che un'ipotesi del genere fa cascare d'un colpo tutte le ipotesi "complottiste" non solo rispetto al movimento del 1977 ma ancora di più rispetto al caso Moro ( anche lì, se Cossiga fu uno dei più irriducibil contrari ad ogni trattativa con le BR non è che il Pci fosse da meno, anzi ... ) ma questa è la vera realtà storica di quegli anni .... e non le "suggestioni" appunto "complottiste" ....


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Truman
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Rimane il fatto inoppugnabile che, in quei frangenti ( periodo 1976- 1980 ) il gruppo dirigente e l'apparato del Pci furono complici totali del peggior Cossiga ....

Ed allora, la domanda nasce spontanea ... se Cossiga era innegabilmente un "amerikano", siamo poi così sicuri che gli Usa fossero tanto contrari all'ingresso del Pci nella maggioranza ? .... almeno gli americani che governavano allora, cioè i democratici di Carter ?

Dimentichi Yalta, ed il fatto che l'URSS rispettò sempre i patti che assegnavano Italia e Grecia all'Occidente. Del resto quando l'URSS inviava carri armati in Ungheria e altri paesi dell'est, gli USA stavano a guardare.
Non mi sembra complottismo pensare che il PCI obbedisse a ordini di Mosca per rispettare gli impegni di Yalta.
E che gli USA fossero disposti a tutto per escludere il PCI dal potere lo dice Galloni, citando parole di Moro. Evidentemente le minacce fatte a Moro non furono prese del tutto sul serio, ma gli avvenimenti successivi qualcosa dimostrano.

Diceva qualcuno (non ricordo più chi) che nelle BR c'erano infiltrati sia del KGB che della CIA, e che forse l'infiltrato della CIA e quello del KGB coincidevano nella stessa persona. Tanto gli obiettivi erano gli stessi. Non so se è vero, ma è credibile.


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radisol
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Ma infatti il Pci - che peraltro già da tempo si muoveva in una logica socialdemocratica di totale rispetto delle compatibilità capitalistiche e che nel 1977 era già in rotta con Mosca - entrava nella maggioranza e non nel governo ...

E, pur pesando il giusto - era arrivato nelle politiche del 1976 al 36% dei voti - in quella maggioranza non era nemmeno numericamente determinante.

Naturalmente lo scopo di una serie di "poteri forti" italiani, in testa la FIAT, era quello di cooptare il Pci nella maggioranza - ma non direttamente nel governo - in modo che facesse da freno e da "pompiere" rispetto alle durissime lotte sociali in corso in quegli anni ... e così fu .... e poi magari scaricarlo quando questo suo ruolo di "pompiere" non fosse servito più ... ed anche in questo caso così fu ...

In questo senso può essere credibile che i democratici americani andati al potere proprio nel 1977 con Carter potessero vedere di buon occhio l'operazione ... anche se certo i repubblicani, ed in primis tra loro Kissinger, continuavano ad avere un ruolo internazionale importante pur stando negli Usa all'opposizione .... e potrebbero certamente a loro volta aver giocato un ruolo in senso contrario a quello di Carter ...

Galloni comunque parla di minacce di Kissinger a Moro avvenute nel 1974, cioè in epoca politicamente diversissima con ancora al potere negli Usa la "cricca" di Nixon e dello stesso Kissinger .... e di minacce riguardanti non tanto l'ingresso del Pci nell'area di governo - nel 1974 ancora impensabile - quanto invece la politica filoaraba ed antisraeliana dello stesso Moro e di gran parte della Dc .... politica filoaraba non sempre del tutto nobile e disinteressata ( l'entourage di Moro sarà implicato in vari scandaletti riguardanti tangenti petrolifere provenienti dai paesi arabi ) ma cosa che certamente al filoisraeliano Kissinger doveva dare un gran fastidio ...

Rimane comunque il fatto che Kossiga, certamente uno degli "amerikani" italiani più potenti e più fedeli, fece in quella fase da ufficiale di collegamento tra Dc e Pci, ricevendo in cambio dal Pci un appoggio del tutto acritico alla sua opera di bestiale repressione del movimento del 1977 ...

E questo qualcosa vorrà pur dire ....

Per quanto attiene le Br non credo fosse in assoluto una realtà "teleguidata" da alcuno .... ciò nonostante negli anni successivi al sequestro Moro emersero però inequivocabili segni di sostegno "interessato" alle stesse Br da parte degli apparati dei paesi "socialisti" dell' Est europeo ...

Come spiegare altrimenti, ad esempio, i massici rifornimenti di armi che le Br hanno ricevuto dai palestinesi di Arafat - all'epoca strettamente legati a Mosca - nel 1980 ?

Che poi, in quel momento internazionale, gli interessi rispetto all'assetto di potere in Italia dei russi e della destra amerikana potessere coincidere è cosa assai probabile ...ma questo è un altro discorso ...

Ed in ogni caso Arafat non avrebbe mai aiutato un gruppo anche solo minimamente sospetto di avere legami con la destra amerikana e quindi con Israele ...


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