In linea di massima, a me viene da pensarla come molti miei amici e contatti: ridurre la rappresentanza non è un bene, né è un bene diluire il rapporto tra elettore ed eletto, indebolirne le radici, e il Parlamento-base-della-democrazia andrebbe valorizzato non avvilito, e così via.
Poi però se passeggiate un mercoledì mattina nel centro di Roma, in quell'ettaro di Palazzi che sta tra la Galleria Alberto Sordi e la gelateria Giolitti, scansando i numerosi crocchi di orridi ceffi incravattati e arroganti col codazzo di portaborse e lobbisti vari, non è che i parlamentari li vorreste un po' ridurre: li vorreste proprio decimare - numericamente parlando, s'intende.
Sì, lo so, è bruttino e "populista" da dirsi, ci sono anche ottime persone tra onorevoli e senatori, e con loro mi scuso.
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