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"Informare per Resistere", quando il nome inganna

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Stodler
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"Informare per Resistere", quando il nome inganna

Non si è parlato mai così tanto di un sito chiamato ‘Informare per Resistere’ come in queste ore.

Un sito che, come in molti hanno fatto notare su quegli stessi social network che hanno fatto la fortuna del contestato progetto, non informa né tantomeno aiuta a resistere. Anzi.

A guardare gli ‘articoli’ pubblicati sul popolare – almeno fino a qualche tempo fa – blog ci si accorge che si tratta di un misto di punti di vista complottisti (e realizzati senza grande cura, per la verità) – contornati e accompagnati da denunce su ‘quello che la stampa non vi dirà mai’ e da qualche presa di posizione che solo ai più superficiali può apparire antimperialista o no war.

Insomma un minestrone di temi facili, a base di scie chimiche e Ufo, di quelli che ci mettono un attimo a rimbalzare sul web, e che negli ultimi anni ha contribuito non poco ad aumentare la confusione su internet riempiendo i social network di notizie false o in alcuni casi verosimili ma montate in maniera allarmistica e altisonante per aumentarne l’appeal e quindi la condivisione su Facebook e sulle altre piattaforme.

Eppure l’esperimento, quando nacque alla fine degli anni Duemila, aveva una sua dignità ed era anche all’avanguardia, nel tentativo di dare visibilità a una serie di media di sinistra e a strumenti di controinformazione che da soli avevano un loro bacino d’utenza più o meno grande ma che potenziati rilanciandone i contenuti su ‘Informare per Resistere’ si pensava potessero allargare di molto l’area di lettori sensibili ad una informazione corretta e schierata.

In poco tempo, grazie non solo alla bravura della redazione iniziale e alla magnanimità di Facebook – poi pian piano ridotta in nome di una promozione a pagamento dei contenuti sempre più pressante – il numero di ‘like’ è cresciuto esponenzialmente, facendo di ‘IxR’ una vera e propria potenza.

Ma poi la maggior parte dei promotori originari di “IxR” sono stati letteralmente fatti fuori da alcuni dei loro compagni di strada e da un certo numero di nuovi arrivati, e il progetto è gradualmente degradato in ciò che – è sotto gli occhi di tutti – è diventato questi sito che ormai non rilancia più i contenuti di blog e giornali di sinistra o dediti alla controinformazione (se non molto di rado).

Ormai da anni il sito è diventato un megafono di ambienti complottisti, razzisti, omofobi e fascistoidi, dopo esser passato per una fase sovranista, “anticasta” ed euroscettica per poi approdare al sostegno dei Forconi (e già lì era possibile capire esattamente chi c’era dietro) e gettare definitivamente la maschera pochi giorni fa alla vigilia della kermesse bigotta di Piazza San Giovanni.

Ormai da tempo non c’è neanche più quella compresenza di contenuti di ‘estrema sinistra’ e di ‘estrema destra’ che lo aveva reso appetibile a molti utenti della rete e di fatto ‘Informare per Resistere’ si è rivelato essere la manifestazione su internet di gruppi apertamente ed esplicitamente cattofascisti.

Dovrebbero bastare le decine di post pubblicati negli ultimi giorni per rivendicare il Family Day a convincere molti lettori antifascisti o semplicemente democratici a togliere il proprio ‘like’ dalla pagina che in effetti nelle ultime settimane è calata da un milione a circa 700 mila “mi piace”. Che comunque sono ancora davvero troppi per uno strumento di propaganda che rilancia posizioni e idee tipiche di ambienti politicamente poco raccomandabili (alla Militia Christi, per intenderci).

L’omofobia e il tradizionalismo militante – l’esaltazione delle ‘Sentinelle in piedi’, ad esempio - non sono le uniche ‘attrattive’ del sito e della corrispondente pagina Facebook, che incuriosisce molti per le notizie a proposito delle nefandezze compiute nel mondo dagli Stati Uniti, da Israele, dalla Nato.

Ben venga, dirà qualcuno, se un sito che ha tutta questa popolarità attacca la politica guerrafondaia e militarista di Washington. E invece no, perché l’ideologia di fondo di certe prese di posizione non è secondaria al momento di giudicarne l’autorevolezza o la sincerità.

Si può essere “antiamericani” da un punto di vista antimperialista perché si giudicano gli Stati Uniti il peggior nemico mondiale della pace e del progresso dei popoli, ma anche perché – come molti camerati – non si perdona a Washington di essere entrati in guerra contro l’asse franco-tedesco contribuendo a determinare la caduta di Hitler e Mussolini. Si può criticare ferocemente il regime israeliano e la stessa esistenza dello Stato d’Israele per le sue politiche di apartheid e di colonizzazione dei territori palestinesi e di violazione dei diritti umani dei legittimi abitanti di quelle terre, ma anche sulla base di una visione razzista ed etnicista della politica che prende di mira gli israeliani in quanto ebrei. E, ci permettiamo di ricordarlo ai lettori più sbadati, non è esattamente la stessa cosa…

Lo stesso potremmo dire rispetto alle banche, considerate uno strumento del tradizionale e sempreverde ‘complotto giudaico massonico’ e per questo avversate – ma solo a parole, non ci risultano regimi di estrema destra che si siano messo contro il capitalismo e i suoi strumenti di dominazione! – da certi ambienti internettiani e politici.

Per non parlare dell’opposizione all’Euro e all’Unione Europea, combattuti da sinistra in quanto strumenti delle classi dominanti europee per sostenere la competizione interimperialistica con altri poli geopolitici – e per questo nemici degli interessi dei popoli e della classe lavoratrice - e invece avversati dal complottismo ‘euroscettico’ in quanto ritenuti strumenti di annacquamento della razza ariana, della ‘famiglia tradizionale’ e della cultura cattolica reazionaria.

Non è un caso che gli idoli di certi strumenti di propaganda a buon mercato siano ad esempio quel Viktor Orban che ha appena annunciato la costruzione di un muro tra la sua Ungheria e la Serbia per bloccare quella che viene descritta come ‘una invasione’ di immigrati assolutamente da respingere. Che poi tra una scia chimica e un attacco ai matrimoni omosessuali spunti qualche articolo sulla Siria, o su Cuba, o sulla Russia, o sul Venezuela, è un dettaglio che aiuta i promotori dell’ambiguo sito a pescare anche in ambienti di sinistra o desiderosi di una sana controinformazione che certo non troveranno mai su IxR.

Sulla rete c’è di meglio, assai di meglio, per fortuna.

http://contropiano.org/politica/item/31503-informare-per-resistere-quando-il-nome-inganna


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omega86
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Viktor Orban sta all'Ungheria come Vladimir Putin sta alla Russia.


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helios
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Sulla rete c’è di meglio, assai di meglio, per fortuna.

si, anche meglio di contropiano, per fortuna.


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Stodler
Famed Member
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Sulla rete c’è di meglio, assai di meglio, per fortuna.

si, anche meglio di contropiano, per fortuna.

I fatti rimangono caro helios.


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helios
Illustrious Member
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Sulla rete c’è di meglio, assai di meglio, per fortuna.

si, anche meglio di contropiano, per fortuna.

I fatti rimangono caro helios.

I fatti rimangono sia per contropiano che per informare per resistere.
Ma non per uno solo.


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mincuo
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Il fatto è che continuano tutti con le etichette. Poi se uno non mettesse "chi è"
allora non saprebbero dire se è "di sinistra" o "di destra"

Dal 2010 le principali compagnie (quasi tutte straniere) operanti sul mercato ungherese in tre settori chiave (banche, telecomunicazioni e grande distribuzione alimentare) sono costrette al pagamento di un’imposta sul profitto complessivamente pari a 1,5 miliardi di euro annui. Il provvedimento è costato a Orbán una durissima campagna di stampa e un’azione legale intentata da 13 multinazionali alla Corte europea di Strasburgo.

Nel 2011 il governo ha attuato la ri-nazionalizzazione dei fondi pensionistici privati obbligatori, per un valore di oltre 10 miliardi di euro, che erano stati introdotti nel 1998 dall’allora governo socialista (N.B. che caso...) dietro suggerimento del Fmi e seguendo la ricetta cilena, come anticamera della completa privatizzazione della previdenza sociale. Metà della somma è stata destinata alla riduzione del debito, mentre un’altra parte (ovvero il margine di profitto accumulato attraverso 12 anni di contribuzione) distribuita ai beneficiari (N.B. Rasssisssta!). Un’ultima tranche è servita a riconquistare il controllo sulla più grande azienda ungherese, il consorzio energetico Mol, il cui pacchetto azionario era stato conquistato nel 2009 da una società russa legata al Cremlino, la Surgutneftegaz. (N.B Fasssissta!).

L’Orbán al governo oggi predica e in parte attua politiche contrarie all’orientamento neoliberale (N.B. Nassisssta!), di cui si parla sempre più spesso nel dibattito europeo ma che nessuno oserebbe suggerire ai “nuovi entrati” dell’Est per le gravi consequenze sulle rendite di posizione delle compagnie multinazionali, soprattutto tedesche, che controllano buona parte delle economie postcomuniste.

Il ritorno dello Stato nel controllo dell’economia produrrebbe, nella visione strategica di Orbán, un sistema a tre livelli: facilitazione agli investimenti esteri, benvenuti in settori “produttivi” in grado di produrre occupazione sul lungo periodo, come l’industria meccanica e automobilistica, ma decisamente scoraggiati nei settori bancario ed energetico; formazione di un capitalismo nazionale; infine, e questa è la novità principale, la creazione di una società basata sul “lavoro” – anche manuale; Orbán afferma spesso di volere più operai specializzati e meno laureati sottoccupati – contrapposta a quella dell’”assistenzialismo” e della “speculazione finanziaria”.

Dunque questo sarebbe il mostro di destra e Renzi, Monti, Prodi & C invece "di sinistra"....
"Ndemo ben...."
E l'unica cosa che hanno spacciato i media è "fasssista" e "nassssista" e indovinate un po' a chi dava fastidio....
Intanto fa 3,50% di PIL nonostante ricatti, minacce e una stampa che lo demonizza in cui si distinguono particolarmente i soliti democratici "de sinistra" (cioè quella divenuta l'alfiere delle banche e della schiavizzazione dei popoli).
Qui l'articolo completo di LIMES che non è nemmeno molto simpatetico...però almeno un po' obiettivo.....

http://www.limesonline.com/viktor-orban-fenomenologia-di-un-politico-europeo/32347?refresh_ce


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haward
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Famiglia naturale-conservatore-omofobo-fascista-xenofobo-razzista-nazista-antisemita.
Famiglia funzionale-progressista-gay friendly-antifascista-solidale-antirazzista-democratico.
E' lo schema hollywoodiano del Bene e del Male non più basati su categorie quali trascendenza od etica ma sul più indifferente materialismo, sia in versione liberale, sia in quella marxista.
Il Male, identificato nella visione "tradizionale", non a caso conserverebbe una traccia di concezioni arcaico-mitologiche al limite del superstizioso.


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DeborahLevi
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la rete diventa sempre più simile alla tv ogni giorno che passa...

comunque contropiano non è molto meglio di ixr, da che pulpito viene la predica...


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helios
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 16537
 

la rete diventa sempre più simile alla tv ogni giorno che passa...

comunque contropiano non è molto meglio di ixr, da che pulpito viene la predica...

e stavolta di devo proprio quotare!

Il web grazie al social forum sta diventando una pessima tv, nella migliore delle ipotesi, o anche un luogo dove prima si parla, ovviamente sempre male degli altri, parlando da un pulpito in cui di cazzate se ne sono lette e molte.

Occhio che quello che hanno detto di informareperresistere potrebbero dirla paro paro anche di Cdc ❗


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DeborahLevi
Noble Member
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la rete diventa sempre più simile alla tv ogni giorno che passa...

comunque contropiano non è molto meglio di ixr, da che pulpito viene la predica...

e stavolta di devo proprio quotare!

Il web grazie al social forum sta diventando una pessima tv, nella migliore delle ipotesi, o anche un luogo dove prima si parla, ovviamente sempre male degli altri, parlando da un pulpito in cui di cazzate se ne sono lette e molte.

Occhio che quello che hanno detto di informareperresistere potrebbero dirla paro paro anche di Cdc ❗

potrebbe nevicare dopo avermi quotata 😀

beh quando si vuole spalare letame su un sito decente basta tirar fuori le solite parole : fascismo, razzismo ecc ecc ecc e il gioco è fatto


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Vimeno2
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Ma sarà per me il sito è migliorato....mi ricordo ai tempi diffuse la notizia dell'"uccisione di Neda" e li massacrai!


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Daniele
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Registrato: 3 anni fa
Post: 371
 

Strano anche il simbolo di questo sito, ha un occhio dentro. Il simbolo dell'occhio pullula in rete, perfino nei video anti-sistema nei primi secondi potete vedere spesso un occhio. Secondo voi come mai?
Buona serata.


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helios
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 16537
 

e questo che cosa vuole dire? che cosa potrebbe voler dire?
e chissa perchè il dominio è fr 8)

Se sei un mafioso, un usuraio, un colluso, un corrotto, oppure se sei una persona senza scrupoli incapace di provare sentimenti positivi per il tuo Paese, per i tuoi concittadini, per la tua terra e per l’ingegno e la creatività del tuo popolo, non leggere INFORMARE X RESISTERE. Se non provi pena per chi soffre, se non hai un sentimento di fratellanza verso il popolo d’Italia e per il resto del mondo non leggere INFORMARE X RESISTERE. Se non te ne importa niente della povertà altrui, dei disagi, delle ingiustizie e dei soprusi, ti raccomandiamo di evitare accuratamente di leggere INFORMARE X RESISTERE. Se il tuo interesse personale calpesta l’ambiente e distrugge il patrimonio naturalistico, culturale, archeologico e ogni preziosa risorsa di cui l’Italia dispone… Fai finta che INFORMARE X RESISTERE non esista. Non ci interessa che tu ci legga, ci preoccupiamo solo di informare il resto del mondo che tu esisti.

(Citazione da Libero Reporter adattata ad IxR


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Anonymous
Illustrious Member
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Il fatto è che continuano tutti con le etichette. Poi se uno non mettesse "chi è"
allora non saprebbero dire se è "di sinistra" o "di destra"

Dal 2010 le principali compagnie (quasi tutte straniere) operanti sul mercato ungherese in tre settori chiave (banche, telecomunicazioni e grande distribuzione alimentare) sono costrette al pagamento di un’imposta sul profitto complessivamente pari a 1,5 miliardi di euro annui. Il provvedimento è costato a Orbán una durissima campagna di stampa e un’azione legale intentata da 13 multinazionali alla Corte europea di Strasburgo.

Nel 2011 il governo ha attuato la ri-nazionalizzazione dei fondi pensionistici privati obbligatori, per un valore di oltre 10 miliardi di euro, che erano stati introdotti nel 1998 dall’allora governo socialista (N.B. che caso...) dietro suggerimento del Fmi e seguendo la ricetta cilena, come anticamera della completa privatizzazione della previdenza sociale. Metà della somma è stata destinata alla riduzione del debito, mentre un’altra parte (ovvero il margine di profitto accumulato attraverso 12 anni di contribuzione) distribuita ai beneficiari (N.B. Rasssisssta!). Un’ultima tranche è servita a riconquistare il controllo sulla più grande azienda ungherese, il consorzio energetico Mol, il cui pacchetto azionario era stato conquistato nel 2009 da una società russa legata al Cremlino, la Surgutneftegaz. (N.B Fasssissta!).

L’Orbán al governo oggi predica e in parte attua politiche contrarie all’orientamento neoliberale (N.B. Nassisssta!), di cui si parla sempre più spesso nel dibattito europeo ma che nessuno oserebbe suggerire ai “nuovi entrati” dell’Est per le gravi consequenze sulle rendite di posizione delle compagnie multinazionali, soprattutto tedesche, che controllano buona parte delle economie postcomuniste.

Il ritorno dello Stato nel controllo dell’economia produrrebbe, nella visione strategica di Orbán, un sistema a tre livelli: facilitazione agli investimenti esteri, benvenuti in settori “produttivi” in grado di produrre occupazione sul lungo periodo, come l’industria meccanica e automobilistica, ma decisamente scoraggiati nei settori bancario ed energetico; formazione di un capitalismo nazionale; infine, e questa è la novità principale, la creazione di una società basata sul “lavoro” – anche manuale; Orbán afferma spesso di volere più operai specializzati e meno laureati sottoccupati – contrapposta a quella dell’”assistenzialismo” e della “speculazione finanziaria”.

Dunque questo sarebbe il mostro di destra e Renzi, Monti, Prodi & C invece "di sinistra"....
"Ndemo ben...."
E l'unica cosa che hanno spacciato i media è "fasssista" e "nassssista" e indovinate un po' a chi dava fastidio....
Intanto fa 3,50% di PIL nonostante ricatti, minacce e una stampa che lo demonizza in cui si distinguono particolarmente i soliti democratici "de sinistra" (cioè quella divenuta l'alfiere delle banche e della schiavizzazione dei popoli).
Qui l'articolo completo di LIMES che non è nemmeno molto simpatetico...però almeno un po' obiettivo.....

http://www.limesonline.com/viktor-orban-fenomenologia-di-un-politico-europeo/32347?refresh_ce

Mincuo, ma tu sei stato mai in Ungheria? Io si, e quello che ti dicono un po' tutti, è che questa politica economica è tutta fuffa, per depistare l'attenzione dal fatto che non c'è alcuna libertà di espressione nel paese, le minoranze rumene non hanno più diritti e addirittura la mendicità è un reato. E' un regime nazionalcattolico, come quello di Franco.

Ma guardiamo alla storia, tutti i regimi fanno opere che sbandierano come utili alla collettività. Vogliamo provare a chiederci ogni tanto perchè lo fanno o vogliamo rimanere ciecamente convinti che sia per amor di patria?

Senza contare tutta la retorica antieuropeista, poi vai a vedere e in Commissione a Bruxelles c'è un uomo di Orbàn...

Ma per favore diamoci un taglio, è un impostore.. lo sanno i magiari, lo sanno i rumeni, lo sa tutto il mondo tranne voi a quanto pare...


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Anonymous
Illustrious Member
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Post: 30947
 

Sulla pagina IxR non mi pronuncio, sono anni che propaganda complottismo grottesco da quattro soldi e tirate fascistoidi, la recente svolta teo-con non mi stupisce per nulla.


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