La Germania ha crea...
 
Notifiche
Cancella tutti

La Germania ha creato un mercato per il suo Export


Rosanna
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3536
Topic starter  

La Germania manipola l’euro per creare un mercato per il suo Export. Così l’esperto di intelligence USA.

https://www.youtube.com/watch?v=QeLu_yyz3tc

George Friedman, "Europe: Destined for Conflict?"

George Friedman è un americano di origini ungheresi, fondatore e presidente del think-tank Stratfor, ”autorità in materia di intelligence tattica e strategica globale”, come lo definisce il NYTimes. Per Friedman, la Ue non ha nessun ruolo nello scacchiere internazionale. Nel suo discorso al Chicago Council of Global Affairs sobriamente intitolato ”Europa: destinata alla guerra?” prevede che ”l’idea stessa di una esclusività europea a mio avviso la condurrà a guerre”. Per lui non sembrano esistere né Bruxelles, ne un’identità europea: ”Abbiamo rapporti con la Romania, ne abbiamo con la Francia . Non esiste una ’Europa’ con cui gli Stati Uniti hanno rapporti”. E restando sulle singole identità, ecco il rischio paventato da Washington: “L’estremismo islamico non rappresenta una minaccia. La questione primaria per gli Stati Uniti, per la quale facciamo guerre da un secolo , è la relazione tra Germania e Russia. Perché insieme rappresentano la sola forza che potrebbe minacciarci, e bisogna fare attenzione che non ci si arrivi”. Per gli Stati Uniti la paura fondamentale è dunque che il capitale finanziario e la tecnologia tedeschi si saldino con le risorse naturali e la manodopera russe.

Diretto sull’Eurasia (”La politica che raccomando è finanziare entrambe le parti in modo che si battano l’una con l’altra. E’ cinico, non è molto morale, ma funziona”), Friedman non sottace temi scomodi (”La destabilizzazione è il vero scopo delle nostre azioni estere. Non instaurare una democrazia. Una volta destabilizzato un paese, dobbiamo dire ‘missione compiuta’ e tornarcene a casa”). I

Ma è sulla Germania che Friedman dice quello che noi sappiamo e che nessuno mette nero su bianco: “Il problema non è il debito della Grecia, ma la manipolazione e il dominio dell’Euro della Germania, per creare un mercato continentale per le esportazioni tedesche. La Germania esporta la metà della sua produzione nazionale e la sua stabilità dipende dal mercato. Questo si traduce in prestiti infiniti a stati che, come la Grecia, non possono ripagarli, per comprare beni tedeschi. Il risultato: austerità, depressione e default di stati membri“.

“E’ una catastrofe sociale: l’Europa del sud non si riprenderà per almeno una generazione. Quando un povero diventa più povero, nessuno se ne accorge, ma quando dottori, ingegneri, professionisti improvvisamente perdono il lavoro, e dopo 6/7 anni si accorgono che le loro speranze di riaverlo sono destinate a spegnersi, che non riavranno più la loro vita indietro, allora di solito arrivano i signori con i baffetti e prendono i voti. In Europa sono così ossessionati dalle banche che pensano che se le banche vengono salvate e i bond vengono ripagati, sono al sicuro. Arriva un momento in cui ha più senso fare bancarotta che ripagare i debiti. L’Europa ha superato questo punto di gran lunga”.

Friedman ricorda che gli Stati Uniti d’Europa sono un progetto degli Stati Uniti d’America, che però non tiene conto del fatto che ci sono grandi, storiche divisioni tra i popoli europei. “Tutti odiano i tedeschi. Gli unghersi odiano i rumeni. In Belgio i valloni odiano i fiamminghi. La Catalogna vuole lasciare la Spagna. Il nord Italia vuole lasciare il sud Italia. I francesi odiano i tedeschi. La mappa europea è un disastro, perché alla fine l’Europa non condivide una fede. Per essere una nazione, devi avere una fede comune. Il risultato è che nessuno parla con l’Europa, ma solo con i singoli stati membri. Dopo la crisi della Lehman Brothers, i banchieri americani si sono riuniti in una stanza, se le sono date di santa ragione e hanno trovato una soluzione. Perché si sentivano americani. In Europa questo è impossibile. I risultati si vedono e si vedranno“.

http://www.byoblu.com/post/2015/05/08/la-germania-manipola-leuro-per-creare-un-mercato-per-il-suo-export-cosi-lesperto-di-intelligence-usa.aspx


Citazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

" Dopo la crisi della Lehman Brothers, i banchieri americani si sono riuniti in una stanza, se le sono date di santa ragione e hanno trovato una soluzione. Perché si sentivano americani".

Amen.
Dopo si sono fatti dare centinaia di miliardi dallo Stato, ossia dal popolo.

Capisco la logica beduina del " il nemico del mio nemico è mio amico" ma la sua adozione belluina è urtante.


RispondiCitazione
PietroGE
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4108
 

A me sembra una analisi piuttosto superficiale.

"Per Friedman, la Ue non ha nessun ruolo nello scacchiere internazionale."
Non lo ha più dal 1945. Friedman ha scoperto l'America.

"L’estremismo islamico non rappresenta una minaccia."
Beh, io sarei molto più cauto. Aspettiamo che comincino ad esplodere le bombe islamiche anche in Europa e poi vediamo.

"Per gli Stati Uniti la paura fondamentale è dunque che il capitale finanziario e la tecnologia tedeschi si saldino con le risorse naturali e la manodopera russe."
La Germania ha commerciato con la Russia da sempre, anche durante il nazismo, non c'è stata nessuna alleanza perchè le alleanze si fanno con potenze che hanno bisogno di allearsi e che condividono la stessa ideologia. La Germania ha accettato l'ideologia liberale americana, non può allearsi con una Russia nazionalista che non ha bisogno di alcuna alleanza.

Il problema non è l'export della Germania, che va in maggioranza nei Paesi extra europei, il problema è l'apertura sconsiderata dei mercati e la mancanza di dazi. E per questo non c'è solo la Germania da condannare.
Per il resto Friedman, come tutti gli ebrei odia la Germania e ha paura,non della guerra in Europa, ma "dei signori con i baffetti" che prendono voti.


RispondiCitazione
Condividi: