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La globalizzazione macina solo ciò che si lascia rovinare


Tao
 Tao
Illustrious Member
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La globalizzazione macina solo ciò che si lascia rovinare. La nostra prospettiva, quella di italiani per esempio, è residuale e periferica. Nessun campione scelto a caso dalla sondaggistica potrebbe risultare utile per testimoniare la capacità di trasmissione dei codici e dei valori della nostra identità nazionale attraverso le varie schegge di target sociale e ideologico. Il cittadino medio, infatti, è solo un consumatore. Fa parte del pubblico e non può che essere preda di manovre di marketing. Veri e proprio esperimenti di manipolazione dove tutto quel che c’è stato, sparisce.

Fino agli anni ’70 del secolo scorso un adolescente poteva condividere il bagaglio culturale e sociale di almeno tre generazioni a lui precedenti. Il fatto stesso di sedere a tavola con la famiglia e consumare la stessa trasmissione di varietà faceva sì che si saldasse un unico codice dove figlio, padre, nonno e memoria di quest’ultimo potevano creare un corto-circuito fruttuoso. Adesso, già subito dopo la pubertà, le ragazze e i ragazzi vivono un mondo separato. E indottrinato.

Solo le società emergenti e ricche, quasi tutte intrise nella tradizioni, come Cina e India, hanno saputo mantenere vivo il codice comune tra le generazioni.

Pietrangelo Buttafuoco
Fonte: http://www.ilprimatonazionale.it/
Link: http://www.ilprimatonazionale.it/2013/11/10/intervista-a-buttafuoco-la-destra-cerca-solo-camerieri/
15.11.2013

Estratto da: “La destra cerca solo camerieri”, intervista a Pietrangelo Buttafuoco


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Primadellesabbie
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Registrato: 2 anni fa
Post: 5039
 

La situazione che si lamenta qui ha, come causa importante, l'imporsi e sovrapporsi di ondate successive di abitudini culturali insensate, dirette, rozze e con pretese di globalità che si sono imposte per i loro contenuti seduttivi su una struttura preventivamente allontanata dalla realtà.

E non mi riferisco solo all'allontanamento dall'equilibrio spirituale determinato dall'illuminismo e alla la successiva "riscoperta" delle radici e affermazione dei nazionalismi nell'illusione di ritrovare gli equilibri perduti.

Ma sopratutto a fenomeni recenti come l'affermarsi di acquisizioni quali, ad esempio, l'adozione dell'istruzione scolastica di massa e la frattura culturale conseguente, l'affermarsi dello spirito sportivo; lo stabilirsi della nuova forma di autorità ad alto contenuto emozionale rappresentata dalla comunicazione visiva (cinema e televisione); la pratica ossessiva del turismo (nel senso che permette e rappresenta un'evasione da se stessi); l'abitudine, diffusissima, di attingere la soluzioni dei problemi da una vasta scelta offerta dall'apparato informativo anziché dalla propria capacità di riflessione; l'adozione e l'uso di oggetti o intere strutture atti a risolvere dei bisogni che, fino a quel momento, non si sono avvertiti, ecc.

La Cina e l'India, grazie alla struttura culturale "monolitica" la prima, derivata dalla combinazione di taoismo e confucianesimo, e alla complessa storia che ha permesso la soluzione e di enormi problemi di convivenza, e l'acquisizione della cultura conseguente, senza comprometterne la spiritualità la seconda, sono più vicine ad una "verità difendibile" e fruibile.

Spero di essermi spiegato decentemente nonostante la stringatezza che ho adottata.


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Hupazoli
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Post: 9
 

Primadellesabbie, potresti approfondire, se ti va, l'affermarsi dello spirito sportivo? Mi sembra un fenomeno poco discusso nell'accezione, se ho ben capito negativa, che gli dai


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oriundo2006
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Post: 3217
 

Cito: ''..imposte per i loro contenuti seduttivi..'': rectius: i loro contenuti sedativi. Solo per questo sono state imposte ed introiettate come divieto di pensare. E' la prima regola ( rettificata ) degli automi semi-umani: se usate il cervello peccate contro il dio di questo mondo. Dunque, muovete i muscoli quanto volete, ma NON il cervello. Questo ha da esser tenuto in una quiete vegetativa totale. Nulla deve perturbarlo. Allo scopo, può essere utile ad esempio immergersi nel calderone dominicale delle partite, in quella fucina di grand'uomini il cui esempio ha da esser seguito, i calciatori e l'apparato delle società. Oppure in Sa Pietro a dar sempre e comunque ragione al Papa, quale che sia e se siete strabici tanto meglio: ne vedrete due. Insomma è una società dell'applauso a comando purchè socialmente accetto dalle autorità impersonali che governano. Decerebrati di tutto il mondo appaludite: qualcosa resterà.


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Primadellesabbie
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 5039
 

@ Hupazoli

Indico una direzione di indagine, ce ne sono altre.

Lo sport divenuto fenomeno di massa e trasformatosi surrettiziamente da sana ordinaria pratica a maniacale ossessione (si pensi solamente al costo e alla degenerazione tecnologica delle attrezzature), ha assunto un ruolo non insignificante nella demolizione dell'ordine dei punti di riferimento tradizionali nelle menti che ha "conquistato".


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Black_Jack
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Post: 1577
 

Il problema dello sport è che è diventato, nell'immaginario collettivo, esclusivamente competitivo; se non è per la gara è per essere più belli degli altri. L'aspetto competitivo esiste ma non è l'unico che dia senso alla pratica.
Comunque si torna a quello che avevo scritto e cioè che l'aspetto religioso è fondamentale; se ci fate caso le uniche civiltà in grado di fornire un'alternativa sono quelle che hanno mantenuto una forte tradizione.
Il problema è cercare una sintonia fra la tradizione antica, forte ma inadatta ai tempi a prezzo di poter resistere solo in regimi o contesti del tutto inaccettabili come Cina e India, e la capacità di innovarla con un processo autonomo.
Il punto debole è che la necessaria evoluzione della tradizione oggi passa solo attraverso uno scardinamento dell'intera coesione sociale messa in atto tramite l'imposizione di nuovi paradigmi che alla fine fanno solo il gioco del sistema attualmente dominante (il che porta da un sistema forte ma antiquato a uno moderno ma totalmente sradicato in cui solo apparentemente si guadagna in libertà).
L'unico via a mio avviso è il ritorno "critico" alle radici religiose.
Ho l'impressione che sia proprio quello che stia cercando di fare questo Papa ma forse mi illudo; certo che se veramente sta provando a raggiungere questo scopo lo sta facendo nel modo migliore arrivando addirittura a sminuire la sacralità della sua carica il che in un certo senso è una straordinaria prova di forza impensabile per qualsiasi altro leader secolare. Ci vorrano alcuni anni per poter giudicare l'operato di questo Papa ma già molti osservatori hanno rilevato come in effetti l'unico che si presenta come vero leader per i tempi moderni (ossia per i tempi durissimi che stanno per arrivare) sia lui.
Direi un cinque anni di tempo e poi si potrà valutare.


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Primadellesabbie
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Registrato: 2 anni fa
Post: 5039
 

Con troppa facilità abbiamo assimilato, nel modello di vita che pratichiamo, abitudini che esulano dalla tradizione, che coinvolgono pesantemente il modo di pensare e svolgono un ruolo nocivo che non sospettiamo. Ho detto questo ai fini di spiegare in parte quanto Buttafuoco lamenta:

Fino agli anni ’70 del secolo scorso un adolescente poteva condividere il bagaglio culturale e sociale di almeno tre generazioni a lui precedenti.

Il punto debole è che la necessaria evoluzione della tradizione oggi passa solo attraverso uno scardinamento dell'intera coesione sociale messa in atto tramite l'imposizione di nuovi paradigmi che alla fine fanno solo il gioco...

Si tratta di un'acrobazia difficilissima più che di punto debole. Per la cronaca, ho seguito a lungo gli ostinati tentativi di un amico, che cerca di individuare nel comportamento contemporaneo le tracce di alcuni aspetti della tradizione.

I cambiamenti che abbiamo introdotto da quando ci siamo affidati alla modernità, hanno reso difficile persino cogliere gli aspetti essenziali, ai quali far riferimento per equilibrare le nostre individualità.

Leggo come te il tentativo in atto da parte del Papa.


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