http://imparzialeoforseno.blogspot.com/2011/04/la-mia-italia.html
L’Italia che vorrei è un’Italia diversa; l’Italia che vorrei è fatta d’italiani capaci di fare la storia; di uomini veri capaci di pensare, di gridare e agire!
Nella mia Italia tutti sono fieri d’essere italiani e nessuno chiede la secessione soprattutto se poi mangiano in urbe. La mia Italia è troppo bella per non essere fiero di esservi nato e di appartenervi!
Da uomo di destra –una destra diversa che non esiste- dico che nella mia Italia tutti possono candidarsi senza l’avallo del partito; anzi nel mio paese i partiti non esistono perché nessuno sente l’esigenza di dividersi la torta!
La mia è un’Italia capovolta o forse meglio dire raddrizzata; i miei parlamentari percepiscono uno stipendio alto ma le imprese dei parenti diretti non possono partecipare a gare d’appalto pubbliche per tutta la durata dei loro mandati e i miei parlamentari nella vita d’ogni giorno non hanno privilegi e non prendono indennità aggiuntive e neanche la pensione dopo una legislatura!
Vorrei un’Italia multietnica dove fosse riconosciuto il diritto all’emigrazione dei profughi ab origine e non a destinazione; non sia mai che anneghino prima!
Vorrei un’Italia dove un processo non duri più di tre anni nei suoi tre gradi di giudizio e dove se un giudice sbaglia per colpe gravi ne possa rispondere in sede civile.
Nella mia Italia le pene per corruzione sono molto alte e le truffe non esistono. Nel mio paese “ delle regole certe” se qualche commerciante non paga una fornitura si vede chiudere il negozio dopo 90 giorni di ritardo e potrà riaprirlo solo dopo l’avvenuto pagamento! Perché nella mia Italia non si compra ciò che non si può pagare! Nel mio paese gli onesti stanno in libertà e i delinquenti in galera chi soffre viene compreso e il disagiato viene aiutato ad uscire dal suo stato! Se volete venire nel mio paese troverete un luogo dove il debito pubblico viene privatizzato a fronte di uno scambio conveniente per chi si fa carico del debito:( conosco una amministrazione statale che vende il mercato del lavoro, più esplicitamente le assunzioni in enti pubblici e chi li compra li può affittare trattenendosi dallo stipendio del lavoratore piccole aliquote mensili su stipendio prima e pensione dopo! queste aliquote costituiranno il guadagno complessivo dell’operazione)!
La mia Italia è piena di contraddizioni e possono coesistere striscia la notizia e ballaro! Non c’è spazio per annozero è popolata da vittori arrigoni ma se il mio paese diventasse come il vostro certamente non mi piacerebbe più!
L'articolo può andar bene, ma lo dovresti mettere qui nel forum, non va bene il solo link.
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pensavo fosse uguale ok!