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La non comunicazione politica sbarca sul web


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
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Ieri Pierferdinando Casini ha dato la sua dimostrazione di essere un politico moderno e attento alle nuove tecnologie presentandosi nella redazione del portale Libero per rispondere alle domande dei lettori sui Dico, la Chiesa e la politica. La causa scatenante è stata un post di LiberoBlog (1) tratto da Terzo Occhio (2) nel quale si accusavano i parlamentari italiani di ipocrisia: "Nella discussione sui DiCo, oltre alle fastidiose ingerenze ecclesiastiche, ciò che risulta più curioso è l'impegno ferreo di taluni esponenti politici contro l'estensione dei diritti alle coppie di fatto. Cosa accomuna Silvio Berlusconi, Umberto Bossi, Pierferdinando Casini, Daniela Santanché, Dorina Bianchi (ex Udc, oggi Teodem), Roberto Calderoli, Gianfranco Fini ed altri? Oltre all'assoluta contrarietà ai Pacs-DiCo, contro i matrimoni e le famiglie di serie B, hanno dalla loro l'essere Divorziati e/o attualmente Conviventi".

L'occasione viene a fagiuolo per dimostrare che in Italia un serio dialogo tra sfera pubblica e politica è oggi impossibile. Casini si è mosso con l'abilità che gli è propria tra domande e provocazioni, evitando gli argomenti a cui era difficile rispondere oppure liquidandoli con una battuta, saltabeccando qua e là tra slogan ("Il referendum è sempre una scelta di democrazia"), risposte ideologiche ("Gli omosessuali non sono cittadini di Serie B. Ci mancherebbe!!! Non è colpa mia, però, se il matrimonio naturale è tra un uomo ed una donna.", ma poi nessuno si è alzato in piedi per chiedergli una definizione di "naturale"...), e repliche non-repliche ("Non ho scelto la mia convivenza per piacere o per convenienza. E' frutto di una convinzione che non ha meno valore che la sua". Sì, va bene. Ma se la Chiesa vuole il matrimonio, perché lei non si sposa?). Pierferdinando con grande durezza ha poi smentito le leggende metropolitane che circolano sul suo rapporto con Azzurra Caltagirone - figlia dell'editore del Messaggero e del Mattino - come quando ha detto: "Molti sostengono che abbia chiesto o addirittura ottenuto l'annullamento della Sacra Rota del mio matrimonio. Totale falsità che smentisco anche se, francamente, non riesco a capire cosa centra con il dibattito odierno".

Poi, però quando un'altra internauta gli ha replicato: "Lei non ha chiesto l'annullamento alla Sacra Rota solo perchè l'aveva già chiesto Sua moglie dal primo marito per sposare proprio Lei e non farLe perdere la faccia sposando una divorziata, altrimenti avrebbe già annullato il suo matrimonio!", lì l'onorevole non ha più risposto.

Certamente l'episodio, di per sé, non vuole dire nulla. Ma basta cercare confronti con le interviste ai politici in tv - non per forza quelle di Vespa: anche alcune di Ballarò - per capire che oggi lo spazio del libero dibattito e del libero confronto non esiste. Perché domande e risposte ormai vengono concordate prima della messa in onda - perché Berlusconi nel confronto con Prodi non ha fatto riferimento alla seduta spiritica di Moro, a Telekom Serbia, ad alcune vicende poco chiare dell'epoca dell'Iri? E perché il Professore non ha parlato dei centomila processi del Cavaliere? - e perché è rarissimo trovare un dibattito nel quale gli interlocutori non siano in qualche modo d'accordo sul "non affondare il colpo", non troppo. E quando si arriva, come in questo caso, al confronto con 'la gente comune', il politico è fin troppo allenato al rispondere senza rispondere, al cavarsela con una battuta, al dire e non dire, al dimostrare senza dimostrare. Tanto, chi se ne accorge? E se per caso se ne accorge qualcuno, cosa vuoi che succeda? Questo vale per Casini come per Fassino e per Moggi. E' per questo che oggi, come diceva Habermas nel 1962, "la sfera pubblica diventa la corte davanti al cui pubblico si dispiega il prestigio, e non più, invece, il luogo in cui si manifesta la critica". Sono passati più di cinquanta anni. E anche con Internet non è cambiato nulla.

Gregorj
Fonte: http://giornalettismo.ilcannocchiale.it/
16.02.07

Note:

1) http://liberoblog.libero.it/cronaca/bl6187.phtml
2) http://www.terzoocchio.org/index.php?id=P396


Citazione
marko
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 224
 

Mah, io penso che i nostri politici sottovalutino internet. Certo, conoscono bene il caprone italiano medio ("un bambino di 12 anni, neanche tanto sveglio"), l'ipnotismo della tivvù, l'immobilismo di telecom nei conronti delle nuove tecnologie, e tirano a campare. Però forse sopravvalutano il tempo che resta loro a disposizione per continuare la farsa.


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bstrnt
Trusted Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 59
 

Cosa accomuna Silvio Berlusconi, Umberto Bossi, Pierferdinando Casini, Daniela Santanché, Dorina Bianchi (ex Udc, oggi Teodem), Roberto Calderoli, Gianfranco Fini ed altri?
Forse differenti tipi di disordini mentali?
"Fate quello che dico, non fate quello che faccio" parole di altri tempi come non mai attuali.
Questi sono i nostri politici, o meglio politicanti, sia di destra che di sinistra.
Dobbiamo tenerceli così, non si può andare contro la legge di Murphy e in particolare il principio di Peter!
Principio di Peter
In una gerarchia ogni membro tende a raggiungere il proprio livello di incompetenza.
Corollari
1. Col tempo, ogni posizione tende a essere occupata da un membro che e' incompetente a svolgere quel lavoro.
2. Il lavoro viene svolto da quei membri che non hanno ancora raggiunto il proprio livello di incompetenza.
Teorema di Peter
Incompetenza più incompetenza uguale incompetenza.
Il Parlamento italiano è l'esempio più significativo della validità di questi teoremi!


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