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La politica Vogon e l'isteria obbligatoria per legge: Vietato fare Domande (o pensare)


GioCo
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Di tutta questa vicenda, c'è un aspetto che rimane sconcertante. Fin da quando questa storia è inziata nel marzo del 2020, tutto è andato storto, cioé nel verso opposto rispetto il fine dichiarato. Come se volendo salvare amici e parenti li avessimo invitati a pranzo dai cannibali.

Ad esempio, c'erano protocolli pandemici che erano stati messi a punto negli anni precendenti, ma non sono stati applicati. Anche perché l'OMS ha pronunciato una volta durante una intervista la parola "pandemia", senza averla mai formalizzata. Quindi non c'erano gli estremi per attivare quei protocolli. Invece sono stati presi nuovi provvedimenti mai sperimentati prima (da quanto l'Uomo ha memoria) su questa scala, ma ogni paese in ordine sparso (dato che mancava un coordinamento unico e la faccenda passava dalle mani della sanità a quelle della politica) con la scusa che avevamo a che fare con un agente patogeno nuovo e pericolosissimo di cui non sapevamo nulla.

Nonostante questo la reazione politica da subito è stata schizofrenica. Ad esempio, fin da gennaio avrebbe avuto senso stare attenti ai folcolai da contenere e indagare da una parte su come affrontare a livello sanitario la minaccia del patogeno, senza escludere nessuna strada e dall'altra proteggere le fasce più deboli.

Invece i provvedimenti sono stati: lasciare che i contagiati circolassero liberamente, anche se provenienti direttamente dall'epicentro della epidemia in corso e poi chiudere tutti in casa, disincentivando cure e autospie, millantando che mascherine e distaziamenti (al chiuso) avrebbero contenuto la curva epidemiologica.

Mentre però passavano i mesi, molti medici si sono accorti (esponendosi) che certe terapie funzionavano, mentre veniva loro "consigliato" di esimersi dal fare autopsia (per capire meglio come morivano i pazienti) e di non usare proprio i farmaci che si stavano dimostrado efficaci. L'obbligo formale della vigile attesa con il paracetamolo che era di fatto dirimente nelle RSA dove obbiettivamente i sanitari avrebbero assunto su di loro una grossa responsabilità se non l'avessero seguita (e questo avesse poi provocato la morte dei degenti comunque anziani e fragili) ci ha fatto assistere a un rovesciamento dei termini del contratto socio-sanitario: stare nelle RSA (o in un qualsiasi ospedale) per un aziano (ma anche per tutti gli altri ) corrispondeva a non essere "al sicuro". Ovviamente essendo tra le categorie più fragili ed esposte, proprio perché i sanitari che li assistevano vendendo da fuori li esponevano a un rischio superiore che se fossero stati in casa assistiti dai parenti, sono morti a centinaia e non poteva essere diversamente.

Ad esempio, nel mio palazzo, pieno di anziani assistiti solo da parenti, non è mancato nessuno. Neppure tra i parenti di conoscenti o mie conoscenze dirette di altri paesi limitrofi. Eppure la mia zona è tra le più colpite.

Mentre il governo era impegnato, con il ministro della salute in prima fila, a dimostrare come non ci fossero cure e che l'unica speranza era attendere qualche nuovo ritrovato faramcologico, le ospedalizzazioni salivano senza controllo, anche se la maggioranza proveniva tutta da poche zone concentrate per lo più nel centro nord dello stivale, coinvolgendo tutto il paese in una isteria che cresceva con il problema delle funzioni religiose sospese ovunque e l'impossibilità di commemorare i parenti defunti (anche se erano morti cadendo dalle scale) oltre il problema del business delle mascherine che non arrivavano, i medici in prima linea si accorsero che certe medicine (vietate) se venivano usate per tempo evitavano l'ospedalizzazione, cioé "solo" il problema alla base dell'isteria.

Tuttavia non appena è arrivata l'estate, pochi mesi più tardi, la curva si è azzerata da sola, a perscindere un po' ovunque, anche fuori dal nostro paese dove non erano stati (ancora) presi provvedimenti così drastici come da noi. Ad esempio in Germania o in Francia, anche perché le popolazioni che potevano contare su un ombra di informazione indipendente presso i loro media, non accettavano la passività e l'acquiescenza verso provvedimenti sempre più draconiani e allucinogeni, che da noi venivano presi da un gabinetto guidato da un sedicente avvocato ignoto al pubblico solo qualche anno prima, mai eletto prima da nessuno e messo lì per volontà politica da gente come Mattarella che non ne aveva la facoltà per mandato, ma capace di sfornare a ritmo idustriale (peggio dei Vogon) provvedimenti amministrativi con valore giuridico superiore alla costituzione e ai trattati internazionali. Perché tutti li hanno accettati senza fiatare elogiandolo come il nuovo salvatore.

A curva azzerata avrebbe avuto senso criticare almeno un pochino l'andazzo e invece come un rullo compressore, i media e i governatori delle regioni si sono messi alla testa di un neo-movimento di ispirazione salvifica, manco fossero preti di una nuova religione, per confortare le genti disperate, rendendole ancora molto più disperate. Addirittura lottando ferocemente con il governo in carica, non per fare luce sulla faccenda, ma per cose come "ottenere mascherine" e anticipare campagne martellanti ovunque, che invitavano la gente a stare a casa e mantenere il distaziamento anche se la situazione andava migliorando. Così siamo andati avanti fino a ottobre, cercando di fare finta che l'emergenza "forse" non ci avrebbe di nuovo chiuso in casa, come se non fosse stata la responsabile dei provvedimenti che non avevano dato frutti oggettivamente rivendicabili, se non per partito preso, avendo di fatto dato le chiavi della gestione sanitaria in mano a chi della sanità fino a quel momento non aveva fatto altro che ridurla in briciole, disperdendo in ogni modo possibile gli sforzi del personale per contenere l'epidemia e le risorse finanziarie e farmacologiche utili. Sia legalmente che con la propaganda.

Si è formata così la coscienza (divisa) di una massa crescente di persone, sottoposte a un bombardamento di informazioni contradditorie, continuo, incessante, tsunamico, terrorizzante, la quale prendendo atto che non c'era niente da fare per conoscere la verità su quanto stava accadendo, perché c'era un nuovo nemico mortale invisibile, inconoscibile, inafferabile e in agguato ovunque, non restava che prendere due strade: fidarsi di qualcuno (magari parente) o non fidarsi più di nessuno.

Chi ha preso la strada di findarsi di qualcuno è andato per esclusione. Ad esempio chi aveva parenti o amici nella sanità che poteva vantare conoscenze specifiche in ambito sanitario, dovendosi fidare ha iniziato a credere che questi veicolassero la verità, anche se erano al centro esatto della pressione politico-mediatica che voleva da loro solo una cantilena per non rischiare il posto (o la carriera): il virus è pericolosissimo, le cure non esistono, bisogna mantenere distanziamento, confinamento (in casa) mascherine e pulizia continua delle mani, aspettare e sperare. Banalmente perché chiunque diceva qualcosa di diverso, qualsiasi cosa che minacciasse questa impostazione ideologico-religiosa su come si doveva affrontare l'emergenza, veniva immediatamente isolato e allontanato dall'unica fonte che i provvedimenti rendevano cruciale per fare domande e metterla in discussione: la rete. Anche perché tutti gli altri canali di informazione più importanti erano già da tempo alineati e sotto ricatto di "padroni" che possono esercitare un monopolio delle informazioni e che erano parecchio interessante a mantenere la barra diritta: le agenzie di pubblicità o "inserzionisti" notoriamente in mano alla finanza speculativa.

Anche la rete è in mano agli stessi soggetti, legati alla finanza speculativa, ma essendo la stessa rete alimentata per lo più da contenuti provenienti da gente comune, come nel caso dei social, divenne obbligatorio per le stesse piattaforme operare in modo differente, censurando le voci contrarie, non a tappeto ma a macchia di leopardo e proprio per mezzo di nuove tecnologie a demenza artificiale, per non rendere evidente l'operazione a troppi ma al contempo smorzare l'effetto che spingeva verso il dubbio che la nuova ideologia-religiosa era una forma di fanatismo salvifico e non molto altro. Dubbio che alimentava pericolossissima dissidenza, etichettata subito come "negazionismo" (non a caso) accusata di disinformare anche se per la maggioranza non portava risposte, non forniva soluzioni (chiare) ma faceva continuamente domande "scomode" e su tutte una: perché?

Perché la risposta all'epidemia non era comune in tutti i paesi? Perché nonostante l'ordine sparso, non sembrava che i suddetti provvedimenti avessero un qualche impatto? Perché l'Italia doveva subire le restrizioni più severe se questo la metteva in ginocchio rispetto un economia che era già troppo fragile? Come si poteva sperare di contenere un epidemia senza più soldi per via di una economia di fatto fermata integralmente per decreto? Perché venivano sistematicamente ignorati da media e legislatori i successi delle cure sul campo quando in tanti potevano testimoniare di essere stati salvati?

Quando a ottobre sono ricominciate le chiusure e si sono inventate nuove strategie isterico-fantastiche, sempre imposte legalmente per decreti amministrativi di fatto illegali, come i colori per decretare se una regione era o meno accessibile che richiamano i semafori o i cartelloni che si fanno fare ai bambini dell'asilo, iniziava a consumarsi la vera violenza, che non era più verso i troppo vecchi stavolta, ma verso i troppo giovani che nella prima tornata erano tutto sommato rimasti in secondo piano. Cioé non erano stati messi al centro come gli anzianti per fare da scudo alla retorica ideologico-religiosa, gli ormai famigerati ennemila morti cumulati nel frattempo, anche se già la propaganda li aveva etichettati come "fonte di contagio inconsapevole" in quando era stata inventata dalla nuova religione sanitaria emergenziale la categoria mai esistita prima in ambito medico: l'asintomatico. Il bambino (si diceva) essendo che non corre alcun rischio da questo tipo di patogeno, può però infettarsi e poi spargere l'infenzione senza accorgersi perché potrebbe manifestarsi in lui senza sintomi o con sintomi troppo lievi. Quindi bisogna tenere i bambini lontani dagli anziani (per lasciarli morire in massa più soli e abbandonati di prima). Peccato che non c'era nemmeno uno straccio di prova che ciò avesse anche solo senso considerarlo, solo che "suonava bene" alle orecchie di chi non ne poteva più di non sapere come affrontare il pericoloso e invisibile nemico da cui non c'era scampo (se te lo prendevi dovevi per forza morire "in vigile attesa") che si nascondeva ovunque (anche dentro di te) minacciando di morte chiunque (avesse più di ottant'anni, ma questo non veniva mai ricordato).

Il piano era semplice: forzare la mano perché si considerassero nuovi ritrovati farmacologici come l'arma che avrebbe sconfitto il patogeno incurable.

Ritrovati che (ma guarda un po' che strano!) nessuno in nessun'altro caso avrebbe accettato, nemmeno su scala regionale, figuriamoci poi quella globale e per il già folle prezzo di un miliardo di miliardi. Si lo so che la salute non ha prezzo e allora perché non rendere queste "miracolose terapie" aperte in modo che tutti possano prodursele per proprio conto? The business must go on? La follia più totale. Perché avevano dimostrato non solo di essere inefficaci contro patogeni simili (altri coronavirus) negli anni precedenti e ci voleva poco a scoprirlo, ma erano del tutto nuovi anche nel principio stesso con cui funzionavano. Erano cioè un combinato di farmacopea e terapia mai sperimentata prima sull'Uomo i cui effetti a breve, medio e lungo termine erano del tutto ignoti.

Ancora una volta avrebbe avuto senso "fermare le macchine" della burocrazia e farsi delle domande. Ad esempio: come poteva una nuova terapia essere l'unica arma se non poteva garantire praticamente niente perché nuova? Ma la tiratura globale dell'informazione (sempre contradditoria ma ferma sulla tesi del "pericoloso agente patogeno, mortale per tutti, ignoto e incontrollabile verso cui non abbiamo difese") era già tutta concentrata sull'informazione tecnica: il nuovo ritrovato, si diceva, stimola la risposta immunitaria al nuovo patogeno (ignoto anche se studiato da vent'anni e forse creato in laboratorio tramite il GoF) in modo generico così siamo protetti da questo e tutte le sue varianti (che tutt'ora falcidiano anche chi si è vaccinato) e ci consente di raggiungere l'immunità di gregge (ma non si sa quanto tempo dura e se si possono sviluppare proprio per la risposta immunitaria varianti più resistenti e pericolose ancora). Lo fa grazie a una nuova tecnologia che stimola le nostre cellule a produrre una proteina che è quella espressa sulla guaina del patogeno e che il nostro sistema immunitario usa per identificarlo. Peccato che esprima solo la proteina e che non c'è modo di sapere per quanto tempo la cosa va avanti (nel nostro corpo) e quindi di fatto "quale terapia" seguiremo. Un po' come dare in mano a qualcuno dell'antibiotico e dire: "lo prenda a caso nella quantità che gli viene di prendere al momento". Poi iniziano le reazioni avverse, la gente muore o ha conseguenze etremamente spiacevoli subito dopo aver fatto questa nuova terapia genica e di nuovo la santa inquisizione della nuova religione interviene: nessuna correlazione. Semplicemente delirante. Come se un vecchio ultraottantenne che muore per essere caduto a casa sua e avere battuto la testa, positivo a un test che non può essere usato per effettuare diagnosi secondo il suo stesso inventore, sia per forza morto per causa di un patogeno incurabile pericolossisimo, mentre chi si sottopone a una terapia genica sperimentale di cui nessuno sa gli effetti è certo che non può avere effetti collaterali dalla stessa.

Ca%%o questo non è solo doppiopesismo, ma paraculismo astrale!!! Chiunque sostenga una roba del genere ha dei problemi seri. Eppure...

Ecco, volevo solo ricordare un po' queste cose, bisognerebbe rimetterle insieme, perché se guardiamo il quadro generale, secondo me, nemmeno i più scettici possono continuare a perseverare con il sostegno dell'insostenibile religione (grottesca) di sta "terapia genica che ci salva" dal "pericolosissimo patogeno incurabile". Ma non è necessario sciorinare dati e conoscenze scientifiche o testimonianze "col pedigree" accademico per alimentare il dubbio che si venga presi per il culo dai soliti furbacchioni, basta tornare al buon vecchio ragionamento che a tutti madre natura ha donato e osservare un poco meglio quello che è accaduto. Con occhi appena un poco più distaccati e meno prevenuti.

Insieme, guardando il panorama intiero per il bene di tutti.


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Kami
 Kami
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Ciao @GioCo.

Giusto un paio di giorni fa mi interrogavo sul motivo per cui alcuni miei conoscenti sulla quarantina, apparentemente rimasti immuni dalla psicosi (mai indossato mascherine al chiuso e continuato anche a fare i festini in casa sin dal principio) abbiano iniziato solo di recente a mostrare "sintomi" di contagio; mascherine ben calzate anche quando soli (?!?), distanziamento sociale verso quelle stesse persone con cui prima si comportavano normalmente e più in generale presenza nello sguardo di quella vacuità che ormai è fin troppo distinguibile come segno di contagio. Mi domandavo questo e la risposta è arrivata oggi da un amico; apparentemente la "variante delta o indiana" che dir si voglia (lasciamo perdere per pietà) colpirebbe maggiormente i giovani, specialmente sulla 30ina/40ina ed è appena arrivata nell'Irlanda del Nord (io sto in Irlanda)..mistero svelato, mi sono detta, non senza un po' di magone; in pratica, non erano "dei nostri" (che espressione sfigata, ma si capisce), non erano rimasti UMANI, cioè immuni da una psicosi che sta letteralmente lacerando tutto ciò che è vita, sia dentro che fuori di noi..semplicemente se ne sbattevano le palle perchè prima APPARENTEMENTE morivano solo i vecchi. A parte giudizi di valore, quello che salta agli occhi è che il grado di fidelizzazione è estremo, non riesco nemmeno a concepire come si faccia ma il risultato è questo. Una domanda che ti faccio è, a tuo avviso, quale potrebbe essere il movente dietro a questo. Mi spiego meglio; per te la punturina birichina È la punta di diamante dell'operazione 2020, con obiettivi più o meno estremi che variano dallo sterminio a una sterilizzazione coatta (a tal proposito un amico mi parlava di "The children of Men" come a un film piuttosto "profetico"), o è un ulteriore passo nella fidelizzazione delle masse (e nel rafforzamento dell'identità del culto)? Ovviamente la domanda è aperta a chiunque leggerà queste righe e avrà voglia/tempo di intavolare un confronto. Un saluto! 


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GioCo
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@kami, l'una non esclude l'altra. Ma non è la punta è solo un mezzo utile a prepararci a quel che viene. Come dire "una salva" di colpi per un danno prossimo venturo.

Ad esempio, cosa succede se a ottobre vedremo una recrudescenza epidemica tale da riportare indietro gli orologi a marzo 2020, ma questa volta in obitorio ci finirà gente di tutte le età?

Semplice che qualsiasi giustificazione partirà da "nessuna correlazione" con la terapia genica. Potranno inventarsi qualsiasi stupidaggine, per esempio come ci hanno già detto la storiella della variante più pericolosa che circola grazie a chi non si è ancora fatto inoculare sto siero sperimentale.

Penso puntino a far fuori un po' di gente ma non tutti. Gates parlava di un 10% di popolazione globale, se facciamo i conti circa 700-800 milioni di persone che prevedo spariranno tra i prossimi 2-3 anni per via di queste "pandemie". La gran parte dovrebbe sopravvivere (procreando molto meno penso che infatti un punto rimane la sterilizzazione per chi sopravvive) ma forse saranno più interessanti proprio i reduci. Tanto per cominciare non è detto che ne escano indenni. Probabilmente sofriranno di una serie nutrita di problemi neurologici, non escludo anche la perdita di capacità di intendere e volere.

Ma di fatto quello che hanno già creato è un cambio radicale antropologico della percezione del diritto che da qualità intriseca dell'Uomo che deve essere esercitata da oguno e difesa da tutti è diventata concessione di una élite discesa in campo per difenderci da noi stessi e dal nostro futuro, in quanto bestie incapaci di intendere e volere. Chiaramente chi si è trovato in posizione di potere è stato ubriacato dallo stesso, vedendo come bastava seguire l'onda dell'isteria e cavalcarla per diventare novello santo della nuova religione sanitaria.

Quel che mi chiedo io invece, @Kami, è come diamine concilia sta gente alla guida di questa trasformazione il confronto con la Russia e la Cina (che oltre ogni evidenza non accettano quella agenda in quei termini) perseguendo una politica suicida di indebolimento interno dei nostri paesi.

Infatti, basterà a questo punto che la Russia e la Cina aspettino un po' più a monte il cadavere dell'occidente passare nel famoso fiume, senza sporcarsi le mani.

Per ciò temo che una guerra alla fine sarà inevitabile e mi chiedo con quali mezzi verrà combattuta. Temo con armi bio-tecnologiche. Cioé agenti patogeni mirati geneticamente, liberati apposta. Ma è ovvio che non basterà, quindi mi aspetto tutta una classe di nuovi armamenti spuntare "dal nulla" a breve.


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