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La rivoluzione di velluto del complottismo


Zenica
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Non so se siamo ancora al livello di "massa critica", preconizzato da Giulietto Chiesa. Sicuramente, ci si sta arrivando per passi. Ieri sera "Report", basandosi su quella menzogna chiamata Auditel, ha ottenuto un risultato storico. Ma proprio perchè consideriamo l'Auditel una panzana, non ci "vantiamo". Diciamo che ieri sera, comunque, ho ottenuto la mia piccola vittoria.
Il fidanzato di mia sorella, Angelo, è stato obbligato a guardare la trasmissione.
Premettiamo che Angelo rappresenta l'italiano medio, in tutta la sua mediocrità e bonomia. Prima di ieri sera, or dunque, credeva a tutte le stupidaggini che ineriscono a quella menzogna grottesca chiamata "versione ufficiale dell'11 settembre".

A fine programma, la nostra cavia, ha esclamato, non senza una punta di compiacimento "Beh, ben pensandoci, avevo sempre creduto che era impossibile che un palazzo d'acciaio di cento piani crollasse per un piccolo incendio. E poi, si vedeva chiaramente che era una demolizione !". Non nego che la mia soddisfazione è stata grande: quanti piccoli Angelo ci sono per l'Italia ? Io credo tanti. Credo che ormai i "complottisti" stiano raggiungendo quei numeri che cinque anni fa erano impensabili.
La tesi complottista sta raggiungendo i crismi dell'ufficiosità, se è vero che un americano su 3 non crede più alle palle rumsfeldiane, ai pianti di coccodrillo di Cheney...
Certamente, non ci si illude. Il boicottaggio si farà sempre più serrato, mano a mano che le maglie della falsità si allargano , mano a mano che i muri dell'omertà mostrano le prime crepe.

Negli Usa, il "9-11 Truth Movement" è sotteraneo, organizza dibattiti, conferenze...non ha la possibilità di approdare al teatrino dell'informazione ufficiale, non può farlo.
La battaglia di noi, orgogliosamente complottisti, è una battaglia che che si concentra nell'opinione pubblica. La cosa interessante dei movimenti complottisti di mezzo mondo è che stanno proponendo un modo di fare informazione alternativo e diretto, senza mediazioni.
Una battaglia culturale, una "Kulturkampf "che va ben al di là del, pur importantissimo, compito di smascherare la teppaglia che ha realmente organizzato l'11 settembre. Smascherarli senza processi, senza condanne. Semplicemente con la parola, con la prova filmata.
Una metodologia razionale, che va a riprendere quel rapporto "cittadino-informazione" che è stato incrinato, che è stato rapito da una banda di burattini miliardari che ha inteso la notizia come la "velina" dei tempi che furono.

Il nostro obiettivo rimane quello: che tra 50 anni ci ricorderanno come coloro che per primi sub-odorarono la "New Pearl Harbour", voluta da ripugnanti esseri dalla forma umana, chiamata "neoconservatori".
E, chi può dirlo, in noi c'è la speranza che ci ricorderanno anche come i precursori della formazione di una nuova OPINIONE PUBBLICA, in trincea contro il Potere e contro la mediocritas del popolo.

Ai posteri, l'ardua sentenza

Zenica
http://winstonsmith.ilcannocchiale.it/
25.09.06


Citazione
Nico
 Nico
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Registrato: 2 anni fa
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Non viene nessun dubbio che anche l'informazione alternativa sia pilotata da qualcuno favorendo certe tesi a scapito di altre???
Non vedo di che esultare per un qualcosa che passa in TV, come è che prima era menzognera e adesso tutto ad un tratto, portatrice di verità.
Bisognerebbe aprire gli occhi, non solo sul 9/11, ma su tutto il resto.

Saluti Nico


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Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
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L'ultimo arriva e chiude la porta.

In un mondo normale, Gabanelli sarebbe stata le prima - e probabilmente l'unica, a quel punto - a parlare di undici settembre. Avrebbe fatto "splash", l'eco sarebbe durata un paio di giorni, e poi tutto passava nel grande dimenticatoio nazionale fatto di goal, tette, e formaggini a 27 pollici. La "solita" Milena l'avrebbe fatta grossa, "ma d'altronde da lei cosa ti potevi aspettare?"

E invece è stata Milena ad aspettare - strategia o distrazione a questo punto poco importa - e arrivando per ultima ha messo il sigillo definitivo alla questione. Il problema ora è capire chi è rimasto chiuso fuori, e chi è rimasto chiuso dentro. Report infatti, con la puntata di questa sera, ha "chiuso l'arco costituzionale", e questo lo ha potuto fare, non dimentichiamolo, grazie ad un Mentana che ha capovolto lo schema della partita fin dal fischio iniziale. E' partito attaccando fuori casa, ha sorpreso tutti, ...

... e li ha obbligati a un rapido riassetto difensivo. Risultato? Ora gli equilibri sono ristabiliti, e la partita torna a giocarsi a centrocampo. Chi è dentro è dentro, chi è fuori fuori.

Sarà infatti difficile, a questo punto, tornare a sentire gli squittìi isterici di uno Zucconi, o gli anatemi ai quattro formaggi di Bondi & Company. Sarà difficile, perchè a questo punto rischiano di sentirsi raccontare la barzelletta di quello che andava contromano in autostrada, ed era convinto di aver "già visto almeno un centinaio di pazzi guidare contromano."

Alcuni abbaieranno lo stesso - non sanno fare altro - ma quelli alla fine sono i più simpatici, perchè almeno sono coerenti fino in fondo. Ma la maggior parte di "loro", ci scommetto, scomparirà in un momentaneo silenzio inanimato, nel tentativo di defilarsi al più presto dalla luce, ora scomoda, dei riflettori, per ripresentarsi fra un paio di settimane belli freschi e vestiti di nuovo, come se fossero appena tornati da una gitarella su Marte: "L'undici settembre? Ma è stato un autoattentato, perdiana! Non mi dite che lo avete capito soltanto adesso! Dài, era ovvio, scusa. Non avrai davvero creduto che quattro beduini sciamannati che non hanno mai giudato un jet siano capaci di prendere e andare in giro per l'America come se fosse la strada dell'orto?"

Pensate, ci toccherà persino sentirci dire, un giorno: "Guardate che anch'io lo avevo detto, che c'erano dei punti oscuri nella faccenda. E' che prima bisognava scartare il grano dal loglio… solo quello…. Ma anch'io …. Hei, dove andate, aspettatemi….!!!"

Diceva infatti Schopenhauer: ogni novità scomoda viene prima accolta con scherno, poi combattuta violentemente, poi finalmente accettata da tutti.

E' difficile a questo punto resistere alla tentazione di illudersi che ci si stia avvicinando alla terza fase.

Massimo Mazzucco
Fonte: http://luogocomune.net
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24.09.06

25.09.06


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