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La satira di Sabina Guzzanti


melina
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La satira di Sabina Guzzanti e la dimensione pubblica di Mara Carfagna

12/7/08
di Antonello Tomanelli - da difesadellinformazione.com

Non sono passati inosservati gli attacchi lanciati da Sabina Guzzanti dal palco romano del "No Cav Day" all'indirizzo delle più alte cariche istituzionali, papa Ratzinger compreso. Ma quello che con ogni probabilità avrà uno strascico giudiziario è l'attacco al ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna, che ha già annunciato di voler querelare l'autrice satirica.

Ecco la frase della Guzzanti che ha scatenato l'ira della ministra: “Non me ne frega niente della vita sessuale di Berlusconi, ma tu non puoi mettere là alle Pari Opportunità una che sta là perché ti ha succhiato l'uccello […] non la puoi mettere da nessuna parte ma in particolare non la puoi mettere alle Pari Opportunità”. Seguono applausi, ma soprattutto le risate del pubblico che riempie piazza Navona.

La critica della Guzzanti è durissima, certo. E si basa sul contenuto di un'intercettazione tra Silvio Berlusconi e l'amico fedele Confalonieri, che però non è mai stata pubblicata. Secondo diverse voci, quell'intercettazione sarebbe stata distrutta dal Gip perché ritenuta irrilevante ai fini del processo. Sta di fatto, però, che il succo di quella conversazione è sulla bocca di tutti; e riportato, pur se fra le righe, dai maggiori quotidiani nazionali.

Se si dovesse valutare la frase della Guzzanti secondo i parametri del diritto di critica, potrebbero sorgere alcune difficoltà. Difficoltà derivanti principalmente dal fatto che tecnicamente quell'intercettazione non esiste più, essendo stata distrutta per ordine della magistratura. Quanto contenuto in quella intercettazione è, allo stato attuale, una vox populi. Vincolata alla prova della verità dei fatti, la Guzzanti, nel giudizio per diffamazione intentato dalla Carfagna, potrebbe subire una condanna, proprio perché potrebbe non riuscire a fornire quella prova. A meno che colui che è in possesso delle trascrizioni autentiche di quell'intercettazione non le passi alla Guzzanti. Cosa che tuttavia appare alquanto improbabile.

Ma una soluzione diametralmente opposta deriverebbe valutando il contesto nel quale si inserisce la frase incriminata. La Guzzanti sale sul palco di piazza Navona e incomincia canticchiando la nota filastrocca dell'osteria opportunamente adattata a Palazzo Chigi (“Osteria delle ministre… paraponziponzipò”), alludendo alle prestazioni sessuali che la Carfagna, da quanto trapelerebbe da quella intercettazione, avrebbe reso a Berlusconi in cambio della sua nomina a ministro per le Pari Opportunità. Ironizza sul paradosso che caratterizzerebbe la moralità di alcune figure pubbliche. Come l'ex sindaco di New York, che pubblicamente accosta il sesso al demonio, salvo essere pescato nel dare 200 mila dollari ad un'agenzia che gestisce prostitute. Pier Ferdinando Casini, “divorziato tre volte”. Cosimo Mele, parlamentare Udc e sostenitore di un giro di vite su droga e prostituzione, finito nel luglio 2007 sulle prime pagine dei giornali per aver organizzato un droga party con due squillo in un albergo di via Veneto. E sul significato di “moralismo” invita i “moralisti” a consultare il vocabolario, o in mancanza ad imparare dai film di Alberto Sordi.

Non c'è dubbio, quindi, che la frase della Guzzanti, anche in considerazione del personaggio, si inserisca in un contesto più di satira che di critica. Conclusione rafforzata dalla constatazione che notoriamente la satira della Guzzanti si caratterizza proprio per l'improvviso alternarsi tra il serio e il faceto. E che la frase incriminata sia riconducibile al diritto di satira risolve il problema circa l'attuale impossibilità di ricondurre con certezza ad una “fonte ufficiale” (quale un provvedimento giudiziario) i fatti descritti dalla Guzzanti.

Perché la satira, non soddisfando esigenze informative, può prescindere dal requisito della verità. Quello che rileva nella satira è esclusivamente la dimensione pubblica del personaggio preso di mira, che va vista come un enorme contenitore di vetro nel quale confluiscono tutte le informazioni che lo riguardano. L'autore satirico pesca in questo contenitore e utilizza quelle informazioni per costruire il messaggio satirico. Ma senza curarsi se quelle informazioni siano vere o false. Gestire informazioni vere, ossia notizie, è compito del giornalista, non dell'autore satirico.
Di conseguenza, la satira può basarsi su fatti ufficialmente non veri, purché di dominio pubblico. Nel caso in questione, l'attuale dimensione pubblica di Mara Carfagna mostra una giovane ex show girl senza alcuna esperienza politica che viene dal presidente del Consiglio Berlusconi improvvisamente nominata ministro per le Pari Opportunità, ma grazie ai favori sessuali propinatigli, stando al contenuto di quella intercettazione. Non si sa se e in che misura quelle affermazioni sulla Carfagna siano vere. Ma è certo che sono di dominio pubblico e senza dubbio ne caratterizzano l'attuale dimensione pubblica. E se ciò è assolutamente insufficiente perché quelle circostanze possano legittimamente confluire in un messaggio informativo, diversamente deve concludersi nell'eventualità in cui quelle circostanze vengano citate in un contesto satirico, come appunto fatto dalla Guzzanti dal palco di piazza Navona.

Visto su : Megachip -Democrazia nella Comunicazione-

vedi anche:
Video integrale del No-Cav day a Piazza Navona. Interventi tra gli altri di Travaglio, Grillo, Guzzanti, Di Pietro


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mendi
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Spero la condannino a lavarsi la bocca otto volte al giorno con la varecchina.


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Maria Stella
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già cominciano gli spennacchiamenti per dimostrare che quella roba un po' goliardesca, un po triviale, un po' rozza, era satira e non una zozzeria buona solo a sollevare sghignazzi per gente di bocca buona.

Ma non affannatevi, Sabina Guzzanti guadagnerà molto di più nella veste di vittima, non credo proprio che la giovinotta apprezzi difensori che potrebbero toglierle cotanta pecunia, guadagnata con quattro parolacce e quattro insulti da carrettiere e che pretende pure di fare passare per satira politica..manco la vergogna!


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linda
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Moderazione...moderazione...moderazione...a forza di essere moderati stiamo precipitando in un precipizio...chi si salvera? potete immagggginarlo! mi sento molto carrretttiera e sto' co Sabina!


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indo
 indo
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ma facciamogliela "sta domanda
Il problema è che in Italia non si trova uno (dico uno!) capace di fargliela "sta domanda.
Eppure di giornalisti (iscritti all'albo!) ce ne sono a iosa.
A Bill gliel'avevano fatta: "Presidente, lei ha fatto sesso con Monica?"
Lui ha detto "no", ma una commissione investigativa ha accertato il contrario e sappiamo tutti com'è finita.
Allora, cari giornalisti iscritti all'albo, c'è uno tra di voi capace di fare il suo lavoro e quindi fare 'sta domanda?
La situazione italiana è più grave rispetto a quella americana, perché là ... Monica non è diventata ministro.
E qui non mi si può dire "sono fatti loro", perché il ministro ... lo pago io!
Quindi, se siamo in questa situazione di "stallo", la colpa non è sua di lui (del presidente, intendo, che ha sempre fatti i suoi porci comodi), non è sua di lei (della ministra, intendo, che ha messo a frutto le sue doti più disparate) ma di un giornalismo incapace di fare il suo lavoro.
E quando solo i comici ... hanno il coraggio di fare le domande (senza ottenere risposta, però!), vuol dire che siamo proprio messi male!
Paolo


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melina
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Spero la condannino a lavarsi la bocca otto volte al giorno con la varecchina.

Potresti spiegare, almeno, chi delle due dovrebbe subire questo trattamento 😯 , Sabina o Mara? Un po' agressivo come commento,o no?


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Maria Stella
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io mi chiedo melina, davvero trovi aggressivo il commenti di chi ritiene doversi Sabina( credo), lavare la bocca con la varecchina e magari confacenti le critiche di satira triviale fatte in piazza?

Basta con i due pesi e le due misure, possibile non vi siate accorti dove vi stanno portando?

Si può e di deve criticare il potere se dal potere ci si sente offesi, eccome!! la satira è il pane della democrazia, eccome! ma la satira efficace, quella che produce effetti contro il potere che attacca è quella che UNISCE contro quel potere tutti i cittadini che la ascoltano, se invece divide persino a sinistra, non è satira, ma turpiloquio rozzo e inutile che lascia intravedere il marasma di interessi, trabocchetti, piccinerie che le stanno dietro. Fa intravedere la lotta e la avidità per il potere di certa sinistra ei il livore ed il veleno che schizzano, dimenticando e sconfessando i bei principi fin qua favoleggiati..mettono a nudo... una parte della sinistra, armata contro l'altra e tutte e due ansiose di arraffare il potere, dopo due anni di moltiplicazione di posti, autority inutili ed impotenti, ma costosissime, posti d'oro per figli, mogli ed amanti, consulenze da cardiopalma, viaggi e pernottamenti in alberghi da 2000 euro e passa per notte, Bella sanità firmata a spese nostre, missioni elefantiache per nulla fare in posti di villeggiatura all'estero. Tanto sgomitare per tornare al comando... dà da pensare, perchè d'improvviso non si può più stare fuori dalla plancia di comando? E no, cca, nesciuno è fesso.. a pensare male si fa peccato... ma vi fate del male da soli ... Tafazzi .. tafazzi


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melina
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Fa intravedere la lotta e la avidità per il potere di certa sinistra ei il livore ed il veleno che schizzano, dimenticando e sconfessando i bei principi fin qua favoleggiati..mettono a nudo... una parte della sinistra, armata contro l'altra e tutte e due ansiose di arraffare il potere, dopo due anni di moltiplicazione di posti, autority inutili ed impotenti, ma costosissime, posti d'oro per figli, mogli ed amanti, consulenze da cardiopalma, viaggi e pernottamenti in alberghi da 2000 euro e passa per notte, Bella sanità firmata a spese nostre, missioni elefantiache per nulla fare in posti di villeggiatura all'estero. Tanto sgomitare per tornare al comando... dà da pensare, perchè d'improvviso non si può più stare fuori dalla plancia di comando? E no, cca, nesciuno è fesso.. a pensare male si fa peccato... ma vi fate del male da soli ... Tafazzi .. tafazzi

Non sapevo avessero pubblicato un "Bignami" de "La Casta". (...)


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Maria Stella
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Visto Melina? Ora lo sai , sai una cosa in più, è il tuo giorno fortunato


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