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La schizofrenia politica del M5S


ManlioContrasti
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di LUCA MANCINI (FSI Roma)

Leggendo le dichiarazioni dei grillini nel corso degli ultimi due tre anni, sembra di essere dinanzi ad un caso di schizofrenia collettiva. Un giorno si è liberali e a favore dell’euro, l’altro si è socialisti e contro l’euro.
Prima si abolisce il reato di clandestinità per gli immigrati, poi si diventa contro gli immigrati.
Se poi si leggono le dichiarazioni di Di Maio, sembra di essere davanti ad una novella Alice nel Paese delle Meraviglie.
La somiglianza con la protagonista del romanzo di Carroll è spaventosa: il leader grillino appare come un ominicchio spaesato, circondato da strani militanti con idee molto differenti e talvolta stravaganti, grazie ai quali nel M5S tutto è il contrario di tutto, esattamente come nel Paese delle Meraviglie.

Ora c’è da chiedersi come sia possibile che all’interno del movimento coesistano anime così differenti: dai liberali ai fascisti, passando per socialisti e validi sovranisti, per giungere a persone che fino a ieri non sapevano nulla di politica. La risposta è molto più semplice di quanto sembri.
Il Movimento è semplicemente un contenitore senza una coerente e studiata ideologia. Ancora ho nella mente i raccapriccianti casting online per eleggere i deputati alle politiche del 2013.
Se si pensa alla follia di questo strumento ci si rende immediatamente conto di come nel Movimento siano subentrate persone con animi politici totalmente differenti.

Siamo davanti a quello che tecnicamente è un partito che però dice di non esserlo, con al suo interno personalità politiche completamente diverse e non unite da uno straccio di ideologia che svolga da collante per i militanti e che dia la garanzia che il mio compagno di lotta la pensi come me e che il leader e l’ultimo arrivato abbiano le stesse idee. Per alcuni grillini questa non-ideologia è anche un vanto e perciò essi sarebbero il primo caso nella storia dell’umanità a fare una rivoluzione senza un’ideologia politico-economica.
Tra l’altro, questa rivoluzione avverrebbe per via parlamentare, sostenendo il sistema elettorale proporzionale (non sempre, ci sono alcuni giorni in cui si è per l’italicum) e raggiungendo il 51% dei consensi senza alleanze con altre forze politiche, cosa mai successa nella Storia d’Italia.
Con questo non-programma il successo nel Paese delle Meraviglie è pressocché scontato.
Già vedo il cappellaio matto e la lepre marzolina pronti a spendere tutto il loro reddito di cittadinanza in costosissime tazze di té.

Il tentativo di passaggio all’europarlamento nel gruppo liberale ALDE e il successivo ritorno nel gruppo di Farage è l’ennesima e la più grave dimostrazione di come veramente nel M5S tutto valga il contrario di tutto.
La pesante assenza di un’ideologia fortemente antiliberale all’interno del Movimento lo rende un partito senza un’identità ben definita e voler combattere in queste condizioni il liberalismo, l’ideologia che ha dominato la storia contemporanea, è praticamente una follia e un suicidio assicurato.
L’elemento più grave di questa riflessione è che il M5S, consapevolmente o no, in questo modo rischia di diventare lo strumento principale dell’ideologia che cerca di combattere, la quale non può essere abbattuta definitivamente senza un forte e radicato contraltare ideologico.
È giunta l’ora che i grillini consapevoli di questo smettano di cercare di modificare il Movimento dall’interno e si uniscano a forze realmente sovraniste e anti-unioniste.

Viva la Repubblica Sovrana!

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massi
Honorable Member
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È giunta l’ora che i grillini consapevoli di questo smettano di cercare di modificare il Movimento dall’interno e si uniscano a forze realmente sovraniste e anti-unioniste.

La domanda è: chi sono "i grillini consapevoli di questo"?


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