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La super cazzola teologica di Adam Smith con spread a destra


vincenzo_bar
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Sono ormai evidenti i segni della crisi. Per quanto si cerchi di convincere l'opinione pubblica che "c'è la luce in fondo al tunnel" si avverte ovunque segnali di una diffusa difficoltà. Gli indicatori economici stessi, uno su tutti la disoccupazione ormai al 12% (quella ufficiale!), danno poco spazio o nessuno all'ottimismo. Allora alla nostra geniale classe dirigente cosa ha pensato? Dove non arrivano i fatti, arriveranno le parole. Basta ripetere le cose, anche 100 volte, per far sembrare vero qualcosa che (fondamentalmente) è completamente falso. Semplice, no?

L'esempio illuminante di questa strategia comunicativa è stato il governo Monti, con il suo fantastico decreto "salva Italia". Che nella sostanza è stato un vero e proprio decreto "affossa l'Italia". Così, per logica conseguenza orwelliana, il governo Letta è impegnato a far uscire l'Italia dalla recessione, mentre in realtà la sta facendo affondare completamente. È il neologismo Lessicale moderno del political correct!

Oggi mi vorrei divertire, però, a mettere a fuoco una di quelle sfumature un po' ridicole del grottesco tsunami che potrebbe piombarci addosso. Ovvero, quello che riguarda l'aspetto più divino e mitologico che sembra aver preso il denaro. Ovvero il mercato. Meglio conosciuto come il Dio Denaro.

In realtà mi succede sempre più spesso di vedere degli economisti, ovvero quei tristi individui che ci hanno guidato in questa situazione, che fanno calare dall'alto nei talk-show le loro frasi assolute ad effetto ammutolente. Un piccolo frasario, totalmente parziale, ci farà capire meglio cosa vogliano dirci.

Dobbiamo fare sacrifici= Dobbiamo ingraziarci i mercati con dei sacrifici così (forse) il Dio Denaro ci ascolterà.

C'è lo spread!= Non avete voluto fare sacrifici e adesso Dio Denaro si è adirato!

Avete vissuto al di sopra delle nostre possibilità= Pentitevi peccatori! Da oggi pane ed acqua e forse il Dio danaro potrebbe perdonarvi attraverso un percorso di castità e povertà per la vita eterna.

Ci vuole la stabilità politica= Dobbiamo trovare un governo che non faccia un cazzo....tanto pensa a tutto il Dio Denaro!

Il mercato ha sempre ragione= questo è molto semplice infatti... quando mai un Dio può sbagliare?

La lista, forse, sarebbe infinita. Come si vede, c'è uno sfondo religioso permeante. Del resto dove non può arrivare la logica, si è andati a scomodare gli Dei. Mentre i sacerdoti di questa nuova religione si approcciano con il più classico dei "fai quello che dico ma non fare quello che io faccio"; nel frattempo sta diventando chiaro (soprattutto per chi se lo vive sulla propria pelle) che queste entità benevole chiamate "i mercati" forse tanto benevole alla fine non sono.

Il dogma classico della mano invisibile che interviene a sistemare tutto a 'mo di divina provvidenza, viene allora " puntellato" da nuovi corollari teologici. Forse, non ci avevate mai pensato, ma alla fine certe frasi che sono entrate nell'uso quotidiano (si fa per dire) del main stream sono chiarissime. È una nuova forma per sparare il papocchio nel cervello dei distratti. Così è questo il risultato: chi è stato depredato (avete vissuto al di sopra delle vostre possibilità!) resta depredato e pure rassegnato. Con grande soddisfazione di chi ha costruito pezzo per pezzo il tempio di carta del Dio Denaro. Grazie al quale adesso vive 100.000 volte sopra le proprie possibilità.

È l'arma ideologica finale del neoliberismo. Tutto si può per denaro. Tutto si può con il denaro. È la super cazzola teologica di Adam Smith con spread a destra. E la insegnano pure alle università.

Fonte: Economia&DemocraziaDiretta
Link: http://www.pumilano.it/economiaumanista/2013/10/la-super-cazzola-teologica-di-adam-smith-con-spread-a-destra/


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Truman
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Scrivevo anni fa ( www.comedonchisciotte.org/site//modules.php?name=News&file=article&sid=5033 ) che

sono molti quelli che notano aspetti religiosi (mantra e dogmi) nel modo in cui i cosiddetti esperti parlano oggi di economia. Qualcuno dice di notare addirittura degli esorcismi nel modo di parlare dei banchieri.


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Georgejefferson
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La strumentalizzazione di Smith e' alquanto semplice a mio avviso.La mia interpretazione (mia,non da imporre a verita' assoluta nelle opinioni degli altri) e' che Smith si riferisse alla leva emotiva ed a istinto di salvaguardia dei propri interessi come forma naturale ed arcaica di protezione e resistenza verso i poteri forti costituiti,le oligarchie e monopolismi che distorgono la libera iniziativa del dare/avere favorendo alcuni a danno di tutti gli altri.Ma questo che puo essere visto come forma di difesa non include necessariamente ed "a prescindere" l'egoismo estremo di sopraffazione volontaria degli uni verso altri,anzi,tutt'altro.Quel sentimento individualista estremo e' stato ostentato e portato nell'inconscio collettivo come legge di natura in se e quindi come tale giusto a prescindere,un inganno retorico,come spesso succede.


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Georgejefferson
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SMITH

“Il lavoro è la misura reale del valore di scambio di tutte le merci”

“la gente dello stesso mestiere raramente s’incontra, anche solo per divertimento e diporto, senza che la conversazione finisca in una cospirazione contro il pubblico o in qualche escogitazione per aumentare i prezzi”. Rammaricandosi che non fosse possibile impedire tali riunioni auspicava tuttavia che la legge “non dovrebbe far nulla per facilitare queste riunioni e tanto meno per renderle necessarie”

(addio Confindustria, Confartigianato, Confcommercio, ecc …)

Decisamente simpatico Adam Smith ma sapete che mestiere faceva? Commissario alle dogane di Edimburgo! Proprio lui, il vate del libero scambio!!!

Raccomanda con insistenza Parsimonia nelle spese personali ed estende con fermezza questo consiglio allo stato,che deve provvedere alla difesa comune,all'amministrazione della giustizia e a fornire le opere pubbliche necessarie

Le tasse devono essere certe,agevoli ed economiche da riscuotere.Le persone di ogni stato dovrebbero contribuire a mantenere il governo nella misura piu proporzionata possibile alle loro rispettive capacita,cioe' in proporzione al reddito di cui essi rispettivamente godono sotto la protezione dello stato


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Truman
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Smith, come tutti gli economisti classici, credeva in cose strane.

Sul denaro, in particolare, aveva la stessa visione di Say:

http://trumanb.blogspot.it/2010/02/il-paradosso-di-say.html

Il piccolo problema è che nessuna delle previsioni che si potrebbero fare pensando che il denaro sia solo un mezzo di scambio e che il mercato sia di per sé regolatore è stata confermata dall'esperienza.

Ma Federico Caffè spiegava da tempo che il mercato non è un'entità metafisica, è una creazione umana, è solitamente un prodotto dello Stato. Non c'è un mercato alternativo allo Stato, ci può essere un mercato regolato dallo Stato, oppure il profitto a ogni costo, con la sparizione di Stato e mercato. Attualmente siamo nel secondo caso (per quanto riguarda il grosso dell'economia, il mercato resta per i lillipuziani del commercio).


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vincenzo_bar
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Ma Federico Caffè spiegava da tempo che il mercato non è un'entità metafisica, è una creazione umana, è solitamente un prodotto dello Stato. Non c'è un mercato alternativo allo Stato, ci può essere un mercato regolato dallo Stato, oppure il profitto a ogni costo, con la sparizione di Stato e mercato. Attualmente siamo nel secondo caso (per quanto riguarda il grosso dell'economia, il mercato resta per i lillipuziani del commercio).

Non credo che sia giusto dare a Smith tutta la responsabilità del tipo di economia che vediamo oggi. Facendo un minimo di autocritica (a me stesso) devo dire che a suo tempo, ovvero nel 1700, Smith proponeva un miglioramento (progresso). Il fatto di aprire mercati, presupposto al capitalismo, portò al mondo industriale che conosciamo. Effettivamente in quel momento storico fu un passo avanti, seppur conflittuale.

Ma oggi, nel 2000, continuare a credere a teorie ottocentesche è come credere che Hitler fosse un non-violento democratico.

Cosa è realmente il mercato? Su questo si potrebbero scrivere libri interi. Per me, non solo il mercato è costituito-controllato da esseri umani (come noi ma con etica vicino a zero); ma è altre sì una vera e propria gerarchia piramidale. Ed è esattamente la tirannide del denaro; la visione religiosa di cui parlo è solo lo strumento di controllo da parte del "mercato".

Ciò che credo veramente sia deviante nella visione di Adam Smith, ma sarebbe più appropriato parlare dell'interpretazione postuma della sua visione, lo è in particolare nella mano invisibile. Visione che personalmente penso derivare dal calvinismo; quindi in sostanza veramente interviene una "divina provvidenza" a sistemare le distorsioni del mercato.

Visione che, in seguito, ha indotto a costruire una logica di volontà soprannaturale (divina) dei mercati.

Il mercato è un fenomeno umano; non è affatto un fenomeno naturale. La natura non ha intenzioni o progetti. Gli esseri umani hanno i progetti, i sogni, le intenzioni. A volte queste intenzioni vanno in conflitti che causano guerre, scontri fra gruppi umani.
Il mercato è, visto da un altro punto di vista, è l'imposizione violenta di un modello economico favorevole a pochi perpetrato a svantaggio di milioni (miliardi) di persone.


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Truman
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@vincenzo_bar
Credo non si possa fare chiarezza sul tema se si continua a fare riferimento ad "il mercato". Nei libri di testo che io ricordo si parlava di mercati al plurale, ed essi erano di vario tipo.
Quello che oggi sui mass media chiamano "il mercato" credo andrebbe definito "il mercato oligopolistico dei titoli di stato", con eventuali varianti per altri beni, ad esempio esiste anche un mercato oligopolistico dei cosiddetti strumenti derivati.

Un mercato regolato concorrenziale è un'altra cosa, qui si sviluppa la concorrenza tra diversi fornitori e non è mai perfettamente concorrenziale, ma ci si può avvicinare parecchio.

Il problema è che ci fanno l'esempio del mercato concorrenziale, che qualche funzione regolatoria la assolve, per poi parlarci del mercato finanziario dei titoli di stato, dove la concorrenza è praticamente assente e solitamente è un gioco truccato dal banco.

In effetti, sotto altri aspetti, quando i media ci parlano di mercato, fanno riferimento a un tipo di compravendita che assomiglia, più che a un mercato regolato concorrenziale, allo spaccio di droga da parte della criminalità organizzata. Qui il disprezzo della legge è supremo e si appoggia ad un forte controllo del territorio.


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Georgejefferson
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A mio avviso tante cose ruotano attorno al concetto di denaro.Come al solito non si individuano chiare responsabilita' che hanno e avevano nomi e cognomi,ma si individua spesso e anche in forma inconscia il bersaglio in uno strumento,che in se,sarebbe nulla.Il concetto di moneta nasce anche per stimolare il lavoro,prima che gli scambi,agevolare la collaborazione nell'intento di lavorare.Solo nei tempi recenti(secoli recenti) e' diventato strumento buono per accentrare ricchezze la dove non e' piu possibile accentrarle con la forza o coercizione come i tempi antichi.Una furbata geniale,dal loro punto di vista.


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