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La verità che fa paura


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
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I movimenti sono come le maree. Alti e bassi. La sortita romana ci ha compattati. E le manganellate hanno risvegliato l'orgoglio dei montanari. Tante persone nuove si stanno avvicinando all'assemblea di piazza Duomo. Il consenso è tangibile. L'amministrazione comunale sembra esserci vicina. Non conosciamo gli intenti che la animano, ma, per ora, parla come noi. Aspettiamo i fatti che non sono ancora arrivati. Nulla abbiamo ottenuto, se non visibilità. Che non si vada cianciando di proroga del pagamento delle tasse, ché non è vero. Dal primo luglio gli Aquilani pagano più tasse, rispetto agli Italiani tutti.E tanto meno di risposte alle nostre istanze. Nulla è cambiato. Il governo sostiene che il danaro c'è. Il presidente della regione Chiodi si uniforma ai dictat berlusconiani: che si dica che tutto va bene. Come per la crisi economica, presto, dopo aver sostenuto che i problemi a L'Aquila non ci sono, si dirà che sono stati superati. Bypassando dolore e disperazione. E povertà.Ma noi ci sentiamo più forti. E sappiamo che la cittadinanza si sta svegliando. L'immobilismo di quindici mesi sta smuovendo anche gli animi più resistenti. E allora le proposte sono tante. E la mobilitazione continua. La rabbia e l'indignazione servono. Per non soccombere. Sappiamo che la strada è in salita. Sappiamo di essere invisi alla maggior parte degli Italiani creduloni, a coloro che non si pongono domande e preferiscono credere che tutto va bene. Sappiamo di essere tacciati quali menagrami irriconoscenti. Ma la verità è dalla nostra parte. Basta venire qui per capire.E la verità fa paura. Non ci facciamo intimorire. Continuiamo a lavorare indefessamente. Una lettera al ministro Maroni chiede chiarezza sui (mis)fatti romani. E le dimissioni di Manganelli. Allo stesso proposito è prevista un'interrogazione parlamentare dell'on. Lolli. Si sta organizzando un faccia a faccia nel tendone con Chiodi e Cialente.

Commissario e vice-commissario alla ricostruzione. L'uno dice che i soldi ci sono, l'altro asserisce che siamo alla corda. E noi, i cittadini, vogliamo capire. Vogliamo soprattutto capire con chi sta il presidente commissario. Con la propaganda di stato che la sua appartenenza politica sembra imporgli, o con i diritti dei terremotati. E' in preparazione una piattaforma di richieste da inoltrare alle istituzioni locali. E la bozza del regolamento di partecipazione è stata stilata dai tecnici dell'assemblea dei cittadini. In attesa di essere discussa ed approvata dal consiglio comunale in tempi brevissimi.Pretendiamo chiarezza ed inclusività.Sappiamo che i tempi della ricostruzione saranno lunghissimi, ma vogliamo vedere l'inizio della risalita. Per poter decidere di restare, con dignità, sulla nostra terra. E per poter partecipare attivamente alla costruzione del nostro futuro. L'Aquila non può e non deve morire. Con buona pace dell'onorevole Stracquadanio, PdL ça va sans dire, che ha sentenziato " L'Aquila stava morendo indipendentemente dal terremoto, e il terremoto ne ha certificato la morte civile".

Guardate il video ( http://www.youtube.com/watch?v=Zotz5ijeibo&feature=player_embedded ), è bello e dice la verità. Come chiamate uno Stato che oppone le forze dell'ordine alle istituzioni?

Fonte: http://miskappa.blogspot.com
LinK: http://miskappa.blogspot.com/2010/07/i-movimenti-sono-come-le-maree.html
11.07.2010


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