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L'America Latina e la casta degli scribi


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
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Pochi sanno che il padre della patria, Camillo Benso conte di Cavour, pagava la stampa "moderata" per scrivere articoli in cui si sosteneva che il vero e grande nemico dell'Unità d'Italia non era l'Austria ma l'arciterrorista Giuseppe Mazzini. E quando dico "pagava" lo intendo letteralmente, come fanno fede gli archivi dello stato sabaudo. Che oggi i due vengano celebrati insieme come artefici del Risorgimento -- quasi fossero stati amici o colleghi di insurrezione --, sorvolando sulle calunnie e le insidie mortali che il primo tese al secondo, fa parte del carattere menzognero della celebrazione delle cose patrie a cose fatte.

Mi ha fatto sovvenire di questo precedente la notizia data ieri dal TG1 delle 20:00, per l'ennesima volta, che la vittoria in Venezuela della proposta referendaria avrebbe consentito a Chávez di essere rieletto a vita, quasi come se, seguendo il suggerimento di Benigni, in Venezuela volessero adottare il sistema elettorale vaticano, e non l'elezione del presidente senza limiti che esiste già in Francia (e ricordiamo che sia Bill Clinton che Ronald Reagan sollevarono la stessa questione per gli USA). Inoltre c'è il commento di questa mattina di Maurizio Ricci su Repubblica in cui, dando prova di una superba capacità di leggere nel pensiero, si è sostenuto che Chávez abbia soprasseduto all'idea di rovesciare manu militari lo sfavorevole risultato del referendum perché l'esercito venezuelano ("Il più costituzionale dell'America Latina"), non lo avrebbe seguito.

Ciò che è cambiato dai tempi di Cavour nel giornalismo italiano è che i pagamenti ai giornalisti ora si chiamano Fondi all'Editoria (e nel caso di testate come Repubblica e il Corriere della Sera costituiscono dotazioni principesche), e la prestazione di servizio viene contrattata attraverso matrici ideologiche più sottili e complesse per sollevare i giornalisti dall'imbarazzo di incontri troppo compromettenti con funzionari di governo che gli spieghino la linea. Inoltre l'acre piacere che si prova a constatare la totale assenza di deontologia dei giornalisti di regime (come nel caso della stampa moderato-cavourriana) appartiene ai lettori di storia, dato che nella dimensione della cronaca il grado di fiducia che scioccamente la maggior parte della gente tende a riservare loro è ancora troppo grande.

Di sicuro, lo sguardo sul mondo della nostra Grande Stampa è caratterizzato in blocco da un angusto conservatorismo molto più tetro e conformista di quello che c'era ancora negli anni 70 o 80, seguendo il riorganizzarsi delle gerarchie internazionali intorno all'unica superpotenza USA succeduto al crollo dell'URSS. E' molto significativo che la campagna internazionale di delegittimazione di Hugo Chávez sia condotta dalla CNN e dal quotidiano spagnolo El País, due testate convenzionalmente identificate come liberal-progressiste, a riprova di quanto queste etichette siano prive di significato al di fuori delle divisioni interne alle classe dirigenti dei paesi occidentali.

Vorrei evitare formule magniloquenti come il Declino dell'Occidente o la Decadenza dell'Europa che in genere rivelano solo i pregiudizi ideologici di chi li usa, ma come sfuggire alla sensazione che questo recupero sfacciato di una mentalità neocoloniale, anche oltre quel tanto di senso critico e attitudine problematica di cui la nostra cultura era stata capace qualche decennio fa, si manifestano quando il blocco del pacifico (o il subcontinente indiano) mostrano una dinamicità economica che già oggi annebbia il primato europeo, e quando le oligarchie latinoamericane mostrano sempre più affanno a garantire la presenza predatoria delle multinazionali straniere? L'enorme aumento dei prezzi delle materie prime è già oggi una prova dell'incapacità dell'occidente di controllare politicamente i mercati internazionali secondo gli interessi delle proprie economie, come ha fatto a lungo in passato.

Quelli del TG1, di Repubblica, della CNN o di El País... li chiamiamo giornalisti, ma sono gli scribi di un sistema in putrefazione.

Gianluca Bifolchi
Fonte: http://achtungbanditen.splinder.com/
3.12.07


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