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17 Marzo 2013 10:29
Davvero non capisco la tendenza degli italiani a farsi continuamente del male.
Ho anch’io delle tendenze politiche, per la verità piuttosto disattese. Appartengo ad una destra che non c’è. Una destra liberale, ma non troppo; destra sociale di riferimento delle istanze di crescita delle industrie, delle imprese e di tutto il settore produttivo più in generale, unico vero motore propulsivo di qualsiasi società civilizzata.
Una destra,però, al contempo capace d’essere solidale verso i meno abbienti; ma non la solidarietà ipocrita ed assistenziale che tende ad amplificare le differenze fra gli uomini.Ho un'aspettativa, quella di una destra che sia capace di tirar fuori dal pozzo gli sventurati che vi son caduti dentro ed aiutarli a riprendere un cammino per restituirli alla dignità e consegnargli una buona prospettiva di vita che gli eventi stessi gli avevano tolto. Viviamo in una società dove scalare la struttura sociale è diventato sempre più impossibile; non è più come nel dopoguerra dove il povero figlio di un contadino dedicatosi agli studi riusciva ad emergere per talento e capacità. Oggi più che mai chi nasce povero morirà povero. Questo aspetto per la collettività deve costituire argomenti di riflessione imprescindibile.
Quando nei due piatti della bilancia la sproporzione fra l’imperialismo dei mercati e della finanza e la tutela dei diritti fondamentali dell’uomo sono tutti ad esclusivo vantaggio dei primi si deve prendere atto che lo stato nella funzione amministrativa della collettività ha fallito.
Per intenderci, non è che a sinistra le cose cambino sensibilmente…
Ma da cosa partire allora?
Dagli uomini,dalle idee e se possibile dai curriculum.
Ieri son stati votati alla Camera ed al Senato due presidenti di altissimo profilo morale, sociale e professionale. Penso che gli italiani dovrebbero partire dal far convergere i loro consensi su queste figure di così alto spessore invece di avventurarsi in opinioni critiche mosse solo dalle logiche di appartenenza ideologica a questo o a quel partito.
Certo la vecchia politica,ma forse anche la nuova, è fatta anche di poltrone le quali hanno un peso specifico nella vita istituzionale del paese. Quindi capisco la bagarre fra schieramenti per aggiudicarsi le più alte cariche dello stato.
Ma finita la gara si dovrebbe mettere un punto ai giochi e considerare soltanto il profilo degli eletti.
In questo senso ritengo che ieri il Parlamento ma forse sarebbe meglio dire PD e SEL hanno eletto due grandi presidenti.
www.imparzialeoforseno.blogspot.it
17 Marzo 2013 11:34
Te l'appoggerei senza esitare, se non fosse che i due figuranti eletti fanno parte di quella elite che, se dovesse (nel tuo mondo liberale ideale in cui potrei riconoscermi anche io senza moltissima difficolta') se avessero dovuto VERAMENTE entrare nel mondo del lavoro forniti solo delle loro personali capacita' senza che nell'equazione entrassero le conoscenze familiari e gli appoggi politici, i curricula non li avrebbero di certo avuti e sarebbero li' ad esibire una serie di impiegi temporanei in call-centers, se fosse loro andata bene. Di grande questi hanno solo il fatto di essere grandemente paraculati e di essere parte del nuovo fascismo della Political Correctness, al cui confronto il fascismo originario pare quasi libertario.
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17 Marzo 2013 12:49
Te l'appoggerei senza esitare, se non fosse che i due figuranti eletti fanno parte di quella elite che, se dovesse (nel tuo mondo liberale ideale in cui potrei riconoscermi anche io senza moltissima difficolta') se avessero dovuto VERAMENTE entrare nel mondo del lavoro forniti solo delle loro personali capacita' senza che nell'equazione entrassero le conoscenze familiari e gli appoggi politici, i curricula non li avrebbero di certo avuti e sarebbero li' ad esibire una serie di impiegi temporanei in call-centers, se fosse loro andata bene. Di grande questi hanno solo il fatto di essere grandemente paraculati e di essere parte del nuovo fascismo della Political Correctness, al cui confronto il fascismo originario pare quasi libertario.
non mi trovi molto d'accordo. penso che stiamo parlando di due persone che hanno acquisito meriti e competenze indipendentemente dalla provenienza politica e da qualsiasi appoggio presunto o reale. ed è proprio a questo atteggiamento che facevo riferimento nel post. dovremmo cercar d'esser più consapevoli e un po meno polemici quando una namina è di questo livello. altrimenti chi ci resta come presidente? renato pozzetto o massimo boldi?
17 Marzo 2013 15:04
Va benissimo ideali tatotripodo...ma ad una banale domanda di economia il senatore grasso ha risposto che lui non si intende ma mettera la sua onesta all'opera.Tutto bello allora quando gli spiegheranno che lo stato non puo spendere piu di quel che prende in tasse come un buon padre di famiglia lui sara favorevole e lo fara scrivere sui tribunali(e'una battuta e')..il pareggio di bilancio e'uguale per tutti,non avendo idea del firmare la condanna a morte del paese..dopo per carita,chi vivra vedra,forse bastano 3 mafiosi(piccoli)in carcere per risollevare il paese dalle grinfie di ben altri mafiosi ben vestiti a bruxell.