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L'avanguardia inglese balla il Dubstep


Tao
 Tao
Illustrious Member
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La notizia del giorno é che gli studenti sono scesi in massa, con numeri che non si vedevano da anni? Vero, ma no, non è questa. Forse è che la folla ha accerchiato la macchina del Principe Carlo e di Camilla e l’ha presa a calci fino a che non è riuscita a fuggire? Anche questo è vero, ma ancora no.

E allora la notizia è che gli studenti hanno smesso di farsi bastonare e hanno risposto alle cariche a cavallo della polizia con attacchi altrettanto violenti? Oppure che hanno assaltato la sede del Tesoro e l’hanno trasformata in una latrina? Tutto vero, ma di nuovo acqua.

La notizia di oggi ha il ritmo profondissimo e saltante del dubstep, la musica che si balla nelle warehouses abbandonate di Peckham e Croydon, le aree più povere del sud est di Londra. Quello che c’è di nuovo, oggi ancora più che nelle ultime manifestazioni, è che la protesta degli studenti inglesi ha finalmente una guida. Non stiamo parlando di intellettuali, accademici, politici di professione o attivisti a vita. Negli scontri di oggi, tra le mani che scardinavano ringhiere e le lanciavano alla polizia, tra le panchine bruciate e i vetri infranti, il movimento degli studenti inglesi ha trovato la sua avanguardia da seguire. E l’avanguardia balla il dubstep. L’avanguardia è nera, minorenne, con la voce rauca e molto poco da perdere.

Gli studenti delle università d’arte hanno copiato i colleghi italiani e oggi si sono presentati di fronte alle linee di polizia con degli scudi di cartone a forma di libro. Molto carino. Decine di professoresse universitarie si sono unite alla marcia spingendo passeggini con i loro bambini neonati. Assolutamente adorabile. Ma quello che invece conta davvero, è che alla testa del corteo più feroce, sulla linea di battaglia con le squadre antisommossa, c’erano torme di ragazzini del sud est della città. Giovanotti e signorine considerati feccia dai più, senza paura di far vedere alla folla come non si indietreggia quando la polizia carica al galoppo. Loro alzavano il volume dei loro altoparlanti, davano fuoco alle panchine, staccavano le assi in fiamme e si lanciavano contro le divise fosforescenti della Metropolitan Police.

Questa è la vera notizia, perché questo è davvero ‘news’. Fino ad ora, i diseredati figli di immigrati erano rimasti nei loro ghetti, a farsi ingozzare di canti dalle mille chiese evangeliche che pullulano nei loro quartieri e dalle ambizioni borghesi dei loro genitori assetati di integrazione. Adesso, tutto è cambiato. Alcuni di loro indossano passamontagna quando si lanciano alla testa degli scontri, ma la maggior parte di loro non si cura di nascondere la propria identità. Per una volta non sono invisibili, e non hanno nessuna voglia di diventarlo.

Abbiamo molto da imparare da loro, sia qui in Inghilterra che in Italia e in tutta Europa. E allora balliamo al ritmo della loro musica, fumiamo con loro, chiediamogli come è stata la loro vita fino ad ora. Forse, finalmente, è giunto il momento in cui la ‘pedagogia degli oppressi’ ha deciso di fare un salto mortale ed è diventata una pedagogia fatta a tutti noi dagli oppressi. Questi ragazzini a un passo dalla criminalità di strada sono la guida del movimento inglese. Forse sarebbe l’ora di chiedersi se gli scugnizzi e i guaglioni di scampia non possano diventare la guida di quello italiano.

Federico Campagna
Fonte: www.facebook.com
9.12.2010

(Parzialmente ispirato al bell'articolo di Paul Mason, qui: http://www.bbc.co.uk/blogs/newsnight/paulmason/2010/12/9122010_dubstep_rebellion_-_br.html)


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Tao
 Tao
Illustrious Member
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Una serata di fuoco nelle strade di Londra, dove gli studenti universitari hanno tentato l'assalto al ministero del Tesoro e un gruppetto ha anche preso a calci l'automobile con il principe Carlo e la moglie Camilla. Il corteo si è snodato di notte nelle vie della capitale mentre a Westminster il governo riusciva a far approvare la contestatissima riforma delle tasse universitarie: gli atenei potranno far pagare fino a 9.000 sterline l'anno agli studenti «in circostanze eccezionali», e a oltre seimila sterline rispetto alle circa 3.300 che costituiscono il tetto attuale.

FOTOGALLERY: http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=10&IDalbum=33185&tipo=FOTOGALLERY

Fonte: www.lastampa.it
Link: http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=10&IDalbum=33185&tipo=FOTOGALLERY
10.12.2010


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martiusmarcus
Eminent Member
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Continuo a pensare che la rivolta in atto nei diplomifici d'Europa (colludendo i diplomatori e i diplomandi) sia fondamentalmente la Conservazione al top della sua ideologia. Cosa è che si ribella? E' l'elemento non produttivo, ma di puro consumo, di solito convinto che un mondo con pochi schiavi che producono al suo posto e tante macchine e robot che fabbricano merci scintillanti e inutili sia il Futuro Che Ci Attende. Cosa sta succedendo in Inghilterra: le tasse universitarie vengono portate a prezzi non-politici e ovviamente chi pensa di potersi affrancare dal lavoro vero con l'Istruzione che fa? Si ribella, e con violenza. Sono costoro portatori di utopie? di nuovi progetti organici del mondo, che comprenda una visione onnicomprensiva, ecologica, sistemica? Niente affatto: sono alla difesa dei loro interessi di piccola casta in contingente disgrazia...Questa è gente che vuole entrare nel Darsela Ad Intendere del Lavoro Intellettuale, e vogliono - pretendono! - che sia la società nel suo insieme a pagar loro l'Università: chiamasi Diritto allo Studio.
Detto questo, passiamo all'articolo di Compagna: fa - scusatemi - vomitare. E' pervaso da una succube ammirazione estasiata per il selvaggio "migrante" indomito e romanticamente indifferente al pericolo, che balla e fuma e carica la polizia con quello che si trova fra le mani. "Guarda! Guarda! è nero! E' nero! che sia il liberatore che tutti attendevamo!?" Spiace dirlo, ma l'articolo emana davvero l'odore dolciastro e fetido che non può non provenire da una civiltà giunta ormai alla sua decomposizione colliquativa.


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Truman
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Post: 4113
 

Continuo a pensare

Già qui ho seri dubbi.


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GinoAnceschi
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Bellissimo articolo.
E hanno diritto a incazzarsi,perchè questi (noi) non "moriranno notai" (come giustamente aveva predetto Ionesco ai sessantottini) ma più facilmente camerieri di McDonald's.

E farci la paternale per un Ipod mi sembra un'ipocrisia.


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martiusmarcus
Eminent Member
Registrato: 2 anni fa
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Continuo a pensare

Già qui ho seri dubbi.

ottimo argomento, degno di un tru-man, un vero uomo! ma io non rispondo agli insulti


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