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Le "cammellate" di Beppe Grillo

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Razionalista
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Le cammellate di Beppe Grillo (da: http://ilrazionalista.blogspot.it/2012/09/le-cammellate-di-beppe-grillo.html )

Non mi sono mai occupato direttamente di Beppe Grillo e del suo movimento, ma dopo aver visionato un suo recente intervento, dai toni alquanto populistici, ho deciso di spenderci due paroline.

Cammellata n°1:
"Voglio vedere un piano B per i miei figli e per i miei nipoti, e allora poi andremo con un referendum a decidere se stare in Europa o non starci e se stare nell'euro o non stare nell'euro. Lo deciderà un referendum popolare. Il popolo italiano ha bisogno di questi strumenti. ITALIANI!".

Beppe mente sapendo di mentire; infatti il secondo comma dell'art. 75 della nostra Costituzione afferma: "Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali".
Quindi nel nostro Paese, come si evince dalla lettura della nostra Carta costituzionale, è espressamente vietato apporre la questione referendaria per i trattati internazionali, e dunque l'adesione o meno ai vari organismi sovranazionali.
Inoltre, è bene analizzare anche la campagna grillina per potenziare lo strumento referendario e per rendere operativi i referendum propositivi. Come afferma una prestigiosa dottrina, l'istituto referendario fornisce una soluzione maggioritaria e quindi non è sempre ben conciliabile con i caratteri di una democrazia pluralista, dal momento che penalizza la volontà della minoranza. Ciò dovrebbe indurre a un utilizzo parsimonioso del referendum; infatti essi molto spesso sono sostenuti dalle stesse forze di governo o da forze politche di rilevanza nazionale che, anziché utilizzare gli strumenti legislativi a disposizione e muoversi nel solco dei tradizionali canali istituzionali, ricorrono al popolo, generando il rischio di pericolose decisioni plebiscitarie. Ed è proprio per questo che i nostri Padri costituenti hanno deciso di costituire un istituto referendario soltanto abrogativo e per determinate materie, in modo da evitare il rischio di trasformare la nostra democrazia parlamentare in una democrazia dai tratti napoleonici.

Cammellata n°2
"L'Ecuador ha fatto una cosa meravigliosa di cui non sappiamo nulla. Il presidente Correa, laureato ad Harward, si è alzato in Parlamento e ha detto il debito non lo paghiamo perché è immorale".

Così Grillo enfatizza la "clamorosa" presa di posizione dell'Ecuador. Ma cosa c'è di vero?
In realtà, quando nel 2007 Rafael Correa e il ministro dell'economia Ricardo Patino dichiararono di rinegoziare il debito pubblico dell'Ecuador, stavano attuando una chiara strategia per manipolare il mercato, deprimendo le quotazioni di alcuni strumenti finanziari legati ai titoli di Stato ecuadoriani.
Tutto questo, per permettere al governo di acquistarli ad un prezzo vantaggioso, grazie anche al sostegno di alcune banche venezuelane. Il presidente Correa ha respinto la ricostruzione di tali fatti, sostenendo che fosse tutto un complotto dei grandi banchieri internazionali.
Questa strategia, tuttavia, non riuscì in quanto le banche venezuelane non appoggiarono fino in fondo l'operazione. Tale ricostruzione, che vuole una manipolazione del mercato favorita dal governo ecuadoriano, viene confermata da un filmato nel quale il ministro delle finanze Patino avvalora tale tesi. Dopo la pubblicazione di tale video, Correa lo ha rimosso da ministro delle finanze e lo ha destinato ad altro incarico.
Nel dicembre del 2008, Correa ha dichiarato ufficialmente la bancarotta dell'Ecuador, descrivendo come immorale il debito pubblico del Paese; ha quindi proposto un piano per il pagamento ai creditori in misura pari al 30% del valore dei loro crediti.
Naturalmente, chi propone di fare come Correa, dovrebbe tenere a mente un piccolo dettaglio: il debito dell'Ecuador era bassissimo a livello assoluto, infatti era di soli 10 miliardi di euro e di interessi pagava solo 4 miliardi all'anno. Quindi a livello mondiale nessuno si è accorto del default del piccolo Stato sudamericano, che poi l'anno successivo ha effettuato un altro mini-default non pagando altri interessi. Replicare la "rivoluzione" effettuata dal caudillo Correa, in Italia, sarebbe decisamente più complicato, in quanto il nostro debito pubblico si avvicina sempre di più ai 2000 miliardi di euro con interessi di oltre 75 miliardi di euro all'anno. Un default del nostro Paese porterebbe a scenari imprevedibili, non solo per l'Italia ma anche per il resto del mondo. Per questo è bene calibrare in maniera adeguata le parole che si pronunciano, poiché gli applausi dell'istante possono trasformarsi repentinamente nelle catastrofi del domani.

da: http://ilrazionalista.blogspot.it/2012/09/le-cammellate-di-beppe-grillo.html


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Truman
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Un referendum sull'Europa c'è stato

http://it.wikipedia.org/wiki/Referendum_consultivo_del_1989

Quando si vuole si trova una forma per fare un referendum.
E quindi o sei poco razionale o sei smemorato.


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Razionalista
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Un referendum sull'Europa c'è stato

http://it.wikipedia.org/wiki/Referendum_consultivo_del_1989

Quando si vuole si trova una forma per fare un referendum.
E quindi o sei poco razionale o sei smemorato.

Caro amico, in quel caso parliamo di referndum consultivo o anche detto "di indirizzo", che in atti pratici vale meno di 0. 😉
Tra l'altro diede anche esito favorevole per il mandato costituente del Parlamento europeo.


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peronospora
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Al minuto 1:05 circa, a me pare abbia detto anche dell'altro........

http://www.youtube.com/watch?v=HLgiGCdS2ag


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sandman972
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il debito dell'Ecuador era bassissimo a livello assoluto, infatti era di soli 10 miliardi di euro e di interessi pagava solo 4 miliardi all'anno. Quindi a livello mondiale nessuno si è accorto del default del piccolo Stato sudamericano, che poi l'anno successivo ha effettuato un altro mini-default non pagando altri interessi. Replicare la "rivoluzione" effettuata dal caudillo Correa, in Italia, sarebbe decisamente più complicato, in quanto il nostro debito pubblico si avvicina sempre di più ai 2000 miliardi di euro con interessi di oltre 75 miliardi di euro all'anno

Peccato che a conti fatti il PIL italiano sia circa 35 volte quello dell'Ecuador...ecco che i tuoi "soli" 10 miliardi di euro e "solo" (?) 4 miliardi di interessi annui assumono tutto un altro sapore. Brutta cosa la mancata contestualizzazione dei dati.


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Anonymous
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Mi sembra di leggere Focus 😯


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vimana2
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Pagava solo 4 miliardi di INTERESSE all'anno?

Bene l'ecuador è un paese con 14 milioni di persone, un PIL pro capite basso e per giunta la ricchezza è in mani a pochi....da quanti anni pagava 4 miliardi all'anno e per quanto avrebbe dovuto farlo ( per sempre )?

Il discorso è di principio, se l'ecuador si ribella ad un debito immorale possono farlo anche altri e infatti Bush cercò di isolare l'Ecuador......un articolo di merda!

PS Grillo nn mi piace.


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Georgejefferson
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Un cumulo di sciocchezze pseudo razionaliste

"dai toni alquanto populistici"

A merito del populismo sei in alto,della categoria di "repubblica dice 1,nasconde 10" o il corsera "parlo per slogan da sentito dire dall'amico del docente"

"infatti il secondo comma dell'art. 75...."

Le costituzioni non sono Dio,lo dicono per primi i mistificatori e RAZIONALISTI tecnici che più volte la hanno cambiata,vedi in ultimo pareggio di bilancio che ci portera alla rovina come mercato di sbocco dei potentati ALTRI.
Considero la costituzione italiana una delle meglio riuscite del mondo,ma non vuol dire che sia esente da sbagli teorici.Il concetto stesso di costituzione pone essa un po piu al di sopra delle leggi e decreti ordinari,ma non irrevocabilmente,altrimenti avremmo ancora costituzioni scritte secoli addietro

"Come afferma una prestigiosa dottrina, l'istituto referendario fornisce una soluzione maggioritaria e quindi non è sempre ben conciliabile con i caratteri di una democrazia pluralista,dal momento che penalizza la volontà della minoranza"

Comincia a dire QUALE E' LA PRESTIGIOSA DOTTRINA,che non e' SCENZA ESATTA RAZIONALISTA...ma idee umane opinabili per convenzione accettata a maggioranza,nemmeno le teorie economiche ne sono esenti,spiega e argomenta cosa vuol dire per te democrazia pluralista,al posto di lanciare lo slogan per niente razionali e stop...Intendi che e' ingiusto che la maggioranza abbia PIU VOCE IN CAPITOLO?Intendi che e' giusto come anche io affermo tutelare le minoranze?OPPURE CHE LA MINORANZA DEVE DECIDERE PER LA MAGGIORANZA?
Guarda tradisci da subito il tuo impianto ideologico anarco capitalista,ed E' TEORIA OPINABILE COME ALTRE,per niente legittimata a definirsi RAZIONALISTA

"Ciò dovrebbe indurre a un utilizzo parsimonioso del referendum"

E'una frase che non vuol dire niente,spesso lo si usa alla grande per questioni secondarie(anche se importanti)e per nulla per le cose che contano CHE RIGUARDANO LA VITA E LA MORTE DELLE PERSONE,come il tradimento della classe dirigente nel creare divorzio BC/TESORO...oppure far decidere a tutti se attuare GOVERNI TECNICI oppure no

"anziché utilizzare gli strumenti legislativi a disposizione e muoversi nel solco dei tradizionali canali istituzionali, ricorrono al popolo"

Questo e' un'aborto giuridico immenso...ci sono un'infinità di sventure e disgrazie portate avanti dagli STRUMENTI TRADIZIONALI(imposizioni forzose)per favorire i ricchi al posto di attuare scelte condivise da tutti,quindi parli e difendi impianti teorici di regime dispotico e manco ti rendi conto

"generando il rischio di pericolose decisioni plebiscitarie"

Cioe?..esempi,dati,analisi?nulla...solo tue convinzioni opinabili e che nulla hanno a che fare col Razionalismo

"Ed è proprio per questo che i nostri Padri costituenti hanno deciso di costituire un istituto referendario soltanto abrogativo e per determinate materie, in modo da evitare il rischio di trasformare la nostra democrazia parlamentare in una democrazia dai tratti napoleonici"

Idem come sopra,caspita che razionalita,el spauracchio napoleonico,naturalmente senza nulla a sostegno dell'opinione

"Un default del nostro Paese porterebbe a scenari imprevedibili, non solo per l'Italia ma anche per il resto del mondo. Per questo è bene calibrare in maniera adeguata le parole che si pronunciano, poiché gli applausi dell'istante possono trasformarsi repentinamente nelle catastrofi del domani"

A il catastrofismo non consone al tuo impianto ideologico e' populismo...il tuo catastrofismo e' razionalista...scenari imprevedibili...appunto,non sai nulla del futuro,e ti ricordo che gli scenari dello stato attuale(euro)sono gia realta di disgrazie sociali immense che forse dal tuo studiolo non vedi.Allora dimmi,Partendo dallo slogan facile attira gente(a pero non sei populista) CHE I DEBITI VANNO PAGATI...Specifica..debiti legittimi o strozzinaggio usuraio?Lo spieghi alla gente semplice quando lanci lo slogan?

PRIMO

Il debito e' illegittimo per via del tradimento della classe dirigente che ha svenduto il paese nel 1981 divorzio BC/TESORO.La giustificazione era
:"siccome i politici sono inaffidabili,togliamo a loro lo strumento piu potente di direzione e controllo del bene comune...la sovranita della propria moneta"...non dicendo pero che LO STUMENTO e' stato tolto ALLA POLITICA IN SE,descrivendo l'operato distruttivo DI ALCUNI POLITICI osservando empiricamente corso storico.E la politica in se' e',riconosciuto a maggioranza,LA GESTIONE della cosa pubblica e NON gli uomini che la rappresentano...quindi anche chi ha controllato la politica monetaria dopo ERANO POLITICI,intendendo il suo piu alto e nobile significato.Ed hanno dimostrato empiricamente di aver fatto piu danni degli stessi politici prima del 1981

Qui la tabella che dimostra come il DP fosse sostenibilissimo fino a quella data,nonostante I POLITICI di allora

A questo punto la piu logica e umana scelta nello stato attuale di insostenibilita del DP(che non vuol dire misura espressa in assoluto,come spacci nel tuo pseudo ragionamento,e non lo dico io ma tutti i professionisti del settore,ma rapporto debito/pil)...e'...

Distinzione...chi e' veramente bisognoso come creditore?la vecchietta con pensione 700 euro e 10.000 euro faticosamente risparmiati?L'operaio che sgobba da una vita con miseria e precarietà?TUTELATI SUBITO

Miliardario privato che hai il problema che questo mese guadagni 9 mln al posto dei soliti 10?ASPETTI,Con calma che non sei indigente,e...consapevolmente o no,hai partecipato alla spartizione della torta che e' stato un furto di democrazia e giustizia...di nuovo,non sei indigente e quindi con calma,a situazione migliorata ne parliamo

A ma allora lo stato non e' piu affidabile e perde la sua leggittimita...sbagliatissimo,la fiducia la ha persa da tempo dopo che e' stato svenduto ai potentati delle oligharchie,un ritorno alle sovranita ripristina in automatico la fiduca e conseguente legittimazione,puo anche essere idelamente STATO EUROPA,ma in questo contesto storico dove regnano incontrastati elite non elette e illegittimate che LA STANNO DISTRUGGENDO e' il caso di rimandarlo il progetto di Europa dei popoli e per la pace,vista la situazione di guerra economica che sono andati a costruire,come dimostra quello che posto piu sotto


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Georgejefferson
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La Commissione europea e la B.C.E.

Monti è stato Commissario europeo tra il 1995 e il 1999…cosa e' la commissione europea?
Le leggi fatte da questo super Stato d’Europa sono vincolanti sulle nostre leggi nazionali, e sono persino più forti della nostra Costituzione. Le leggi verranno scritte da burocrati che noi non eleggiamo (Commissione Europea), mentre l’attuale Parlamento Europeo, dove risiedono i nostri veri rappresentanti da noi votati, non potrà proporre le leggi, né adottarle o bocciarle da solo. Potrà solo contestarle ma con procedure talmente complesse da renderlo di fatto secondario(noi votiamo solo chi ha un potere consultivo e non esecutivo ma in pochissimi lo sanno)

http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=139

Angelo Panebianco,in un editoriale di prima pagina sulCorriere della Sera scrive:«si pretende che i Paesi membri dell' Unione siano democrazie, ma si pretende anche che se ne dimentichino tutte le volte che sono in gioco questioni di interesse europeo.Fino a Maastricht (1992) e oltre,il silenzio/assenso degli elettori garantì mano libera
alle élitesnella costruzione dell'Europa. Le classi dirigenti si erano abituate a credere che gli elettori, nelle faccende europee, non fossero poi tanto importanti.
competenze esclusive: solo l’UE ha il potere di legiferare in settori come l’unione doganale, la politica commerciale comune o la concorrenza.

http://archiviostorico.corriere.it/2011/novembre/28/MONETA_AMMALATA_DEMOCRAZIA_DEBOLE_co_8_111128003.shtml

competenze esclusive: solo l’UE ha il potere di legiferare in settori come l’unione doganale, la politica commerciale comune o la concorrenza.

http://europa.eu/lisbon_treaty/glance/democracy/index_it.htm

la mattina del 13 dicembre 2007, mentre in italia si dibatte sugli inciuci del PD,per le urla di Beppe Grillo,o per l’ultima signorina del cavaliere…ventisette capi di governo europei si riunirono a Lisbona e decisero di inaugurare la costituzione europea…chiamata TRATTATO DI LISBONA per non incorrere nell’obbligo istituzionale di alcuni paesi al REFERENDUM. Nel Trattato è sancito il nostro futuro… Ma quelle corsie dove portano? Al nostro interesse di persone? Al nostro benessere? Alla nostra pacifica convivenza? Ce l’hanno chiesto? Abbiamo voce in capitolo?No,nessuno ce lo ha chiesto e quasi nessuno della gente comune ne sa nulla. è formato da migliaia di emendamenti a centinaia di regole già in essere per un totale di 2800 pagineL’intera opera è architettata in modo da essere incomprensibile e illeggibile dagli esseri umani ordinari, inclusi i nostri politici. Come spiega il parlamentare europeo daneseJens-Peter Bonde “i primi ministri erano pienamente consapevoli che il Trattato non sarebbe mai stato approvato se fosse stato letto, capito e sottoposto a referendum. La loro intenzione era di farlo approvare senza sporcarsi le mani con i loro elettori”. Il nostro Giuliano Amato ribadì il concetto appieno, in una dichiarazione rilasciata durante un discorso al Centro per la Riforma Europea a Londra il 12 luglio del 2007: “Fu deciso che il documento fosse illeggibile, poiché così non sarebbe stato costituzionale”
(evitando in tal modo i referendum)

http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=139

Il Transatlantic Business Dialogue (TABD),senza dubbio la più ampia alleanza tra grandiMultinazionalie Stati,forse la più potente lobby industriale del mondo. Fondata nel 1995,costituisce una piattaforma di dialogo costante tra la Commissione Europea.permettonodi visioni e discussioni intorno alle scelte politiche tra i leader del business mondiale, ed i commissari dell’UE, al fine di sviluppare una stretta connessione tra il grande business ed i governi per risolvere specifici problemi, promuovere la cooperazione transatlantica e migliorare le opportunità di affari”.Con queste belle parole si presentano,ma, Come documentato dal giornalista Paolo Barnard(REPORT-RAI TREI GLOBALIZZATORI),la Lobby arriva al punto di presentare annualmente sul tavolo dell’europa una lista di priorità, sulla cui attuazione la Commissione si esprime dandosi letteralmente dei voti e manifestando tutte le migliori intenzioni per soddisfare le loro richieste, Nella lista dei suoi membri compaiono veri giganti multinazionali quali Ford, British American Tobacco, British Petroleum, BASF, Deloitte, Hernst&Young, Deutsche Bank, Microsoft, Pfitzer, Siemens, Thyssenkrupp, solo per citarne alcuni. Solo la Pfitzer, il colosso farmaceutico, ha un fatturato che eguaglia quello dei 18 Stati africani più ricchi.D’altronde, sulla “incisività” dell’azione del TABD si è espresso, nel 1997, l’allora Commissario europeo al Commercio, affermando come“il Trans Atlantic Business Dialogue è diventato un meccanismo efficace per ancorare le politiche dei governi agli interessi dei gruppi di affari.”

http://www.eurasia-rivista.org/la-crisi-e-l-unione-europea-conflitto-d%E2%80%99interessi-o-solo-interessi/12526/

Paolo Barnard/I globalizzatori http://www.youtube.com/watch?v=43HxGvIYCa0

Si stima vi siano a Bruxelles 15000 lobbisti che difendono gli interessi delle grandi aziende europee

http://it.wikipedia.org/wiki/Gruppo_di_pressione

In uno studio svolto da ALTER-EU(organizzazione che si occupa di proporre strumenti per la trasparenza alle influenze lobbystiche sulla politica europea)si conclude:«la Commissione cerca la sua legittimità di governo non dalla società civile europea, ma esclusivamente dal settore finanziario privato».

http://www.alter-eu.org/sites/default/files/documents/bursting-the-brussels-bubble.pdf

il commissario europeo responsabile per il personale, Sim Kallas ha affermato di non poter impegnare la Commissione a favore di norme vincolanti,questa e' stata una sua risposta all'idea di varare un regolamento per le tante lobby che prosperano a Bruxelles,richiesta da una coalizione di 140 organizzazioni non governative-

http://www.vita.it/news/view/47691

La commissione europea e' impregnata di enormi conflitti di interesse,impallidiscono i politici nostrani...rappresentanti del "Businnes" ENTRANO ED ESCONO CONTINUAMENTE DAI LUOGHI DI POTERE

http://it.euronews.net/2011/04/01/ue-europarlamento-discute-norme-anti-lobby/

http://www.glieuros.eu/Conflitto-d-interessi-all-europea,4229.html?lang=fr

http://www.blog.art17.it/2011/12/04/la-crisi-e-l%E2%80%99unione-europea-conflitto-d%E2%80%99interessi-o-solo-interessi/

Il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy,il 30 nov.2010, agli ambasciatori dichiara:

"Per stare nell’Euro che abbia una struttura credibile occorre sacrificare la sovranità nazionale"

http://www.repubblica.it/economia/2011/11/30/news/rehn_giorni_critici_per_euro-25830125/

http://wwww.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2011/11/30/visualizza_new.html_12010151.html

Poi all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Istituto universitario europeo a Fiesole:

”L’Italia ha bisogno di riforme, non di elezioni”
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2011-11-11/rompuy-italia-bisogno-riforme-163427.shtml?uuid=Aaud4fKE

Nessuno, fra i cittadini europei, lo ha eletto e si sbilancia nel dire se siano necessarie elezioni o meno..sacrificare sovranità in uno degli stati piu grandi che gli pagano lo stipendio.

Mario Monti dichiara solennemente quanto sia importante attuare le misure(a suo dire)necessarie per la crescita suggerite(imposte?)dalla COMMISSIONE e BANCA CENTRALE EUROPEA,vediamo queste misure estraendo le dichiarazioni piu sconcertanti che troviamo nella famosa lettera della BCE per il parlamento italiano:

1. È necessaria una piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali, Questo dovreb
be applicarsi in particolare alla fornitura di servizi locali attraverso privatizzazioni su larga scala
2. riformare ulteriormente il sistema di contrattazione salariale collettiva
3. da ritagliare i salari e le condizioni di lavoro alle esigenze specifiche delle aziende
4. accurata revisione delle norme che regolano l’assunzione e il licenziamento dei dipendenti
5. prendere immediatamente misure allo scopo di migliorare l’efficienza amministrativa e la capacità di
assecondare le esigenze delle imprese
6. il Governo dovrebbe valutare una riduzione significativa dei costi del pubblico impiego, rafforzando le regole per il ricambio e, se necessario, riducendo gli stipendi

C’e’ da sottolineare che lo stesso MARIO DRAGHI(governatore della BCE).aduna conferenza stampa datata 8 dicembre 2011 dichiara:”in effetti nel breve termine l’austerità e l’aumento delle tasse (pacchetto Monti)causeranno impoverimento economico”. Ma aggiunge subito che si tratta di un effetto collaterale sulla via di una splendida guarigione per un motivo: perché mentre verrà applicata l’austerità, confermata come essenziale e i popoli europei sottoposti a questa cura diventeranno “competitivi, potranno contare sull’export”

http://www.mecpoc.org/2011/12/not-only-in-germany-the-ecb-now-wants-export-driven-growth-for-whole-europe/

http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=284

resta da capire cosa intenda per splendida guarigione,a chi andranno questi presunti benefici,e come potranno contare sull’export in un paese impoverito,visto che l’unico modo rimane quello di tagliare il costo del lavoro (masse di lavoratori alla cinese?)

Mario Draghidal 2002 al 2005 è stato vicepresidente e membro del management Committee Worldwide della Goldman Sachs,proprio nel periodo in cui in America le banche d’affari erano scatenate in manovre speculative e scavavano il disastro finanziario che si è materializzato nel 2008, trascinando il resto del mondo.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/11/goldman-sachs-lato-ombra-draghi-monti/169987/


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Razionalista
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Piccola postilla: il debito pubblico dell'Ecuador, nel 2008 prima del default, ammontava al 26,5% del pil. 😉


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vimana2
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Dai ragazzi almeno ha migliorato, ha evitato di spammare i suoi video deprimenti.


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Giancarlo54
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Un referendum sull'Europa c'è stato

http://it.wikipedia.org/wiki/Referendum_consultivo_del_1989

Quando si vuole si trova una forma per fare un referendum.
E quindi o sei poco razionale o sei smemorato.

Caro amico, in quel caso parliamo di referndum consultivo o anche detto "di indirizzo", che in atti pratici vale meno di 0. 😉
Tra l'altro diede anche esito favorevole per il mandato costituente del Parlamento europeo.

Vero, purtroppo. Sono orgoglioso di potere dire che già nel 1989 sono stato tra i pochissimi ad aver votato NO! Non è servito a niente ma son comunque soddisfazioni.


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Giancarlo54
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Le cammellate di Beppe Grillo (da: http://ilrazionalista.blogspot.it/2012/09/le-cammellate-di-beppe-grillo.html )

Non mi sono mai occupato direttamente di Beppe Grillo e del suo movimento, ma dopo aver visionato un suo recente intervento, dai toni alquanto populistici, ho deciso di spenderci due paroline.

Cammellata n°1:
"Voglio vedere un piano B per i miei figli e per i miei nipoti, e allora poi andremo con un referendum a decidere se stare in Europa o non starci e se stare nell'euro o non stare nell'euro. Lo deciderà un referendum popolare. Il popolo italiano ha bisogno di questi strumenti. ITALIANI!".

Beppe mente sapendo di mentire; infatti il secondo comma dell'art. 75 della nostra Costituzione afferma: "Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali".
Quindi nel nostro Paese, come si evince dalla lettura della nostra Carta costituzionale, è espressamente vietato apporre la questione referendaria per i trattati internazionali, e dunque l'adesione o meno ai vari organismi sovranazionali.
Inoltre, è bene analizzare anche la campagna grillina per potenziare lo strumento referendario e per rendere operativi i referendum propositivi. Come afferma una prestigiosa dottrina, l'istituto referendario fornisce una soluzione maggioritaria e quindi non è sempre ben conciliabile con i caratteri di una democrazia pluralista, dal momento che penalizza la volontà della minoranza. Ciò dovrebbe indurre a un utilizzo parsimonioso del referendum; infatti essi molto spesso sono sostenuti dalle stesse forze di governo o da forze politche di rilevanza nazionale che, anziché utilizzare gli strumenti legislativi a disposizione e muoversi nel solco dei tradizionali canali istituzionali, ricorrono al popolo, generando il rischio di pericolose decisioni plebiscitarie. Ed è proprio per questo che i nostri Padri costituenti hanno deciso di costituire un istituto referendario soltanto abrogativo e per determinate materie, in modo da evitare il rischio di trasformare la nostra democrazia parlamentare in una democrazia dai tratti napoleonici.

Cammellata n°2
"L'Ecuador ha fatto una cosa meravigliosa di cui non sappiamo nulla. Il presidente Correa, laureato ad Harward, si è alzato in Parlamento e ha detto il debito non lo paghiamo perché è immorale".

Così Grillo enfatizza la "clamorosa" presa di posizione dell'Ecuador. Ma cosa c'è di vero?
In realtà, quando nel 2007 Rafael Correa e il ministro dell'economia Ricardo Patino dichiararono di rinegoziare il debito pubblico dell'Ecuador, stavano attuando una chiara strategia per manipolare il mercato, deprimendo le quotazioni di alcuni strumenti finanziari legati ai titoli di Stato ecuadoriani.
Tutto questo, per permettere al governo di acquistarli ad un prezzo vantaggioso, grazie anche al sostegno di alcune banche venezuelane. Il presidente Correa ha respinto la ricostruzione di tali fatti, sostenendo che fosse tutto un complotto dei grandi banchieri internazionali.
Questa strategia, tuttavia, non riuscì in quanto le banche venezuelane non appoggiarono fino in fondo l'operazione. Tale ricostruzione, che vuole una manipolazione del mercato favorita dal governo ecuadoriano, viene confermata da un filmato nel quale il ministro delle finanze Patino avvalora tale tesi. Dopo la pubblicazione di tale video, Correa lo ha rimosso da ministro delle finanze e lo ha destinato ad altro incarico.
Nel dicembre del 2008, Correa ha dichiarato ufficialmente la bancarotta dell'Ecuador, descrivendo come immorale il debito pubblico del Paese; ha quindi proposto un piano per il pagamento ai creditori in misura pari al 30% del valore dei loro crediti.
Naturalmente, chi propone di fare come Correa, dovrebbe tenere a mente un piccolo dettaglio: il debito dell'Ecuador era bassissimo a livello assoluto, infatti era di soli 10 miliardi di euro e di interessi pagava solo 4 miliardi all'anno. Quindi a livello mondiale nessuno si è accorto del default del piccolo Stato sudamericano, che poi l'anno successivo ha effettuato un altro mini-default non pagando altri interessi. Replicare la "rivoluzione" effettuata dal caudillo Correa, in Italia, sarebbe decisamente più complicato, in quanto il nostro debito pubblico si avvicina sempre di più ai 2000 miliardi di euro con interessi di oltre 75 miliardi di euro all'anno. Un default del nostro Paese porterebbe a scenari imprevedibili, non solo per l'Italia ma anche per il resto del mondo. Per questo è bene calibrare in maniera adeguata le parole che si pronunciano, poiché gli applausi dell'istante possono trasformarsi repentinamente nelle catastrofi del domani.

da: http://ilrazionalista.blogspot.it/2012/09/le-cammellate-di-beppe-grillo.html

Qualche "complottista" potrebbe pensare che già i "padri costituenti" erano inquadrati nel progetto mondialista e io sono uno di questi "complottisti". Riguardo all'assurdità del referendum proposto da Grillo devo, purtroppo, convenire con Razionalista. Impossibile e assolutamente demagogico. Dall'euro si esce con atti governativi ben ponderati non con un referendum (tra l'altro tecnicamente e costituzionalmente impossibile)


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Georgejefferson
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Certo che e'una stronzata il referendum ora,purtroppo,ma solo ed unicamente perche la gente e'totalmente avvolta dalla propaganda catastrofista pro euro,nonostante nella catastrofe sociale ci siam dentro fino al collo ora,nell'eurozona.Sul richiamo alla costituzione mi son gia pronunciato,comodo richiamarla quando fa comodo ad alcuni,e cambiarla.celermente appena gli interessi di altri si aprono.I contestatori italiani hanno urlato per anni allo scandalo del puttaniere che voleva cambiare alcuni punti per suoi interessi...dove invece per imprimere il sigillo al pareggio di bilancio condannando il paese a decenni di disgrazie sociali ,nessuno ha fiatato dei pseudo contestatori passati,ed in un mese han fatto tutto...alla faccia del garantismo costitutivo


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Truman
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Una replica del referendum del 1989, consultivo, con eventuale revoca del potere costituente alle Istituzioni europeee, sarebbe già una bomba.

Nel merito:
- il referendum confermava ciò che è scritto nell'art. 1: "La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione". Allora il popolo può delegare dei poteri, ma può anche riprenderseli.

Insomma un referendum consultivo che risultasse in una revoca del mandato alle istituzioni europee avrebbe un effetto mediatico esplosivo nell'intera Europa.

(E quindi i referendum consultivi valgono e come, solo che di solito sono usati per confermare il potere istituzionale quando esso è convinto di poter manovrare il popolo per potenziare le proprie prerogative. Ma non sempre è così. )

A parte questo, l'art. 75 non fa parte dei principi della Costituzione, quindi può certamente essere abrogato. Finora i cambiamenti alla Costituzione sono stati fatti con leggi costituzionali, ma a rigore l'art. 75 non è protetto dal referendum. Sarebbe come minimo una interessante provocazione un referendum per abrogare tale articolo.


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