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Le indubbie, scomode verità ne “Il Codice da Vinci”


marzian
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L'imperatore Costantino (a destra) mentre presiede il Concilio di Nicea

Caro Rilampis
Dato che sta uscendo il film tratto dal “Codice da Vinci”, e visto che molti ecclesiastici hanno dato il via ad una campagna di demonizzazione del libro … (vedi anche l'invito del Papa a non vedere il film, anche se ricordiamo che Ratzinger ha sconsigliato i film di Harry Potter perchè "incitano alla stregoneria") mi è venuto in mente di scrivere questa mail non fosse altro perchè amo la verità.

Mi duole che dopo l'uscita del libro la chiesa abbia speso molto denaro (con cui avrebbe potuto comprare cibo per il terzo mondo) per cercare di coprire le verità scomode contenute ne “Il Codice Da Vinci”.
Purtroppo (o per fortuna) una semplice visita ad una qualunque biblioteca può dimostrare come questo romanzo contiene (assieme ovviamente ad elementi romanzati) delle verità inconfutabili.

Due parole sui "cattivi" del libro: l'Opus Dei.
Sul sito www.odan.org (in inglese, n.d.r.) si possono trovare testimonianze agghiaccianti di ex membri dell'organizzazione stessa. 5 minuti di visita al sito possono informare molto di più di quanto possa io.

Nessuno può negare né il bene fatto dalla chiesa nel mondo, né la sua brutale crociata per "rieducare" le religioni pagane e debellare l'antico culto della femminilità sacra, molto popolare fra i popoli pagani fin dal tempo delle grasse "dee madri" preistoriche.

La chiesa, infatti, solo di recente ha ammesso che la donna è spiritualmente pari all'uomo in diritti e doveri, che essa possiede un'anima, e che non è uno strumento tentatore del male (idee che, invece, per secoli sono state sostenute dalla chiesa stessa).

L'inquisizione medievale pubblicò l'opera più sporca di sangue del mondo, il "Malleus Maleficarum" (il martello delle streghe) che indottrinava la popolazione sul "pericolo delle donne che pensano liberamente". Il libro insegnava al clero come individuarle, torturarle ed eliminarle.

La categoria delle cosiddette "streghe" comprendeva tutte le donne istruite, le zingare, le amanti della natura, le erboriste e tutte quelle "legate in modo sospetto al mondo naturale".

Anche le levatrici spesso venivano perseguitate per la loro pratica eretica di servirsi delle conoscenze mediche per diminuire i dolori del parto; una sofferenza che, proclamava la chiesa, era la giusta punizione di Dio perchè Eva aveva voluto assaggiare il frutto della Conoscenza.
Ancora nel secolo scorso sono documentate numerose prese di posizioni ufficiali della chiesa contro l'uso di medicine antidolorifiche, poiché "occorre accettare tutto ciò che Dio ci manda".

La donna, un tempo celebrata come essenziale metà dell'illuminazione spirituale, è stata bandita dai templi del mondo. Al presente non ci sono né rabbine ortodosse, né sacerdotesse cattoliche, né iman donne.
Anticamente invece c'erano sacerdotesse anche nella chiesa cristiana, prima che i dogmi scritti a tavolino dai prelati cancellassero quest’usanza.
…Siamo passati nel corso dei secoli dalla donna sacra portatrice di vita alla donna tentatrice priva d’anima. Siamo passati dalla sacralità del sesso al vedere l'unione corporale come un peccato dal quale rifuggire.

Altra realtà contenuta nel Codice da Vinci: come diceva il dottore canonico Martin Percy, "La Bibbia non ci è arrivata per fax dal cielo". Per capire questa frase occorre tornare al tempo dell'imperatore Costantino.

Egli era un ottimo politico e quando divenne imperatore vide che nel conflitto fra cristianesimo e paganesimo il primo avrebbe vinto. Così decise di salire sul carro del vincitore legalizzando la religione di Gesù e, tramite il Concilio di Nicea, stabilizzandola sotto l'egida della chiesa di Roma.

Prima di allora la posizione di superiorità del vescovo di Roma era tutt'altro che accettata universalmente.

Costantino fece anche un altro ragionamento vincente: fino allora i cristiani non avevano mai preso le armi ed erano stati obiettori di coscienza (e per questo perseguitati), trasformando l'impero in un baluardo del cristianesimo Costantino si assicurò che i fedeli lo avrebbero difeso.

Al Concilio di Nicea nessun tema fu così importante come quello sulla divinità di Gesù: fino a quel momento difatti Gesù era visto da molti come un profeta mortale.

Lo status di Gesù come "essere" in parte divino fu messo ai voti al concilio di Nicea e divenne dogma di fede perchè i vescovi di allora così decisero (tramite un risicato voto di maggioranza).

Inoltre, sulla vita di Gesù erano stati scritti fino allora decine di libri e di vangeli, ma in quella sede, sempre tramite alzata di mano dei vescovi presenti, venne deciso quali vangeli erano da considerarsi canonici e quali eretici. Scelta che fu fatta sulla base di quali vangeli esprimevano i valori che la chiesa del tempo considerava più importanti.

Quindi possiamo affermare che la Bibbia come la conosciamo al presente è stata formata, a mò di collage, dalla chiesa cristiana del quarto secolo dopo Cristo sulla base di una scelta fatta a tavolino dei vescovi di quell'epoca.

Con questo non voglio affermare che la Bibbia sia un falso, la fede non c'entra nulla con questa analisi. Anche io sono credente, di fede protestante. Semplicemente, veri o non veri, molti dogmi che oggi la chiesa cattolica dà per scontati (la divinità di Cristo, la trinità, ecc.) non provengono dai profeti o dalla parola di Gesù, ma dalle speculazioni dei teologi.

Fortunatamente non tutti i libri sacri che non furono scelti finirono distrutti: i rotoli del Mar Morto ed i rotoli copti trovati nel 1945 raccontano una vita di Gesù non meno nobile ma molto più umana, evidenziando le incongruenze storiche e le divergenze coi testi canonici.
Nel vangelo apocrifo di Filippo si legge che la compagna di Gesù era la Maddalena, che lui amava forse più di tutti gli altri apostoli.

Nei rotoli copti trovati a Nag Hammadi nel 1945 è stato trovato anche un vangelo secondo Maria Maddalena (sulla cui veridicità per ovvi motivi ci sono accese dispute), in cui si legge che Gesù diede istruzioni alla Maddalena, e non a Pietro, su come guidare la chiesa dopo la sua morte.

... Ho scritto questa mail perchè mi dispiace vedere come tante realtà scomode vengono etichettate come " bugie" solo perchè l'autorità ecclesiastica ha speso del denaro solo per denigrare.

I fatti elencati in questa email – esistenza del Priorato di Sion, testimonianze di ex membri dell'Opus Dei, posizioni che la chiesa ha avuto nel corso dei secoli sulla donna, storia del concilio di Nicea con tanto di divinità di Cristo messa ai voti, Bibbia creata a tavolino sulla base delle esigenze dei vescovi di allora – sono storicamente riscontrabili. Una semplice visita in biblioteca lo potrebbe dimostrare.

Una voce controvento
Fonte: http://www.communicationagents.com/
Link: http://www.communicationagents.com/rinaldo_lampis/2006/05/24/le_indubbie_scomode_verita_ne_il_codice_da_vinci.htm
24.05.2006


Citazione
Zret
 Zret
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A proposito di Paolo.

Absit iniuria verbis

Indignatio facit versum e non solo...

Non è mio proponimento dimostrare che Paolo l’apostata è il fondatore del Cristianesimo, poiché legioni di esegeti seri, tra cui Sabato Scala, Riccardo Calimani, Mario Pincherle, David Donnini… hanno già accertato in modo incontrovertibile che il fariseo della Cilicia fu un “gran bugiardo” ed uno spregiudicato eresiarca. Bisogna, però, riflettere sulla portata e sulle conseguenze delle elucubrazioni di Paolo, uomo il cui talento letterario è pari alla sua spudorata falsità.

Quando un albero non dà più frutti ed aduggia con la sua misera chioma altre piante da cui ci si attende un gran copia di pomi, non lo si pota più, ma lo si sradica per ricavarne ceppi e rami da bruciare. Orbene le chiese che in gran parte mutuano i loro dogmi e la loro dottrina da tale infido personaggio, devono essere rifiutate in toto, perché sono alberi sterili cresciuti mostruosamente su una terra fecondata solo col sangue.

Com’è possibile, fuor di metafora, che milioni di “cristiani” (d’ora in poi paolini), basino il loro credo sulle brutture teologiche di quell’impudente mentitore? Spesso per nascondere una bugia, se ne racconta un’altra più grossa e così via, fino a quando diventa impossibile discernere tra il mendacio ed un barlume di verità. I nostri politici, veri maestri nell’arte della mistificazione, ne sanno qualcosa, ma non hanno inventato nulla: hanno soltanto preso spunto dai grandi impostori della storia e Shaul-Paolo fu un grande impostore.

Come obietteranno i tautoteologi? Obietteranno, affermando che Paolo e Pietro furono divisi da qualche screzio, ma che entrambi furono veraci apostoli del Signore, talmente concordi, pur dopo qualche incomprensione iniziale, che la chiesa li celebra nello stesso giorno, nel dì in cui i Romani festeggiavano i gemelli divini, Castore e Polluce. Di nuovo un influsso del paganesimo: chissà perché… Obietteranno, asserendo che, dopo il concilio di Gerusalemme, Paolo ricevette dagli altri apostoli il compito di evangelizzare i Gentili. Peccato che li evangelizzò con un insegnamento non molto fedele a quello dei giudeo-cristiani.

Che cosa inventò colui con la collaborazione di qualche “ispirato” falsario? Una nuova vetustissima religione incentrata sul mito del dio pagano che si sacrifica per gli uomini: egli, effondendo il suo sangue e con la resurrezione, redime l’umanità dal peccato e dal male. Che strano: non me n’ero accorto! La resurrezione è ovviamente quella del corpo: l’ottusa forma mentis di un ebreo-pagano gli impedisce di concepire idee che non siano materiali e grossolane. Così, Shaul attingendo al repertorio della religione di Zarathustra, filtrata ed assorbita da alcune correnti ebraiche, estrae dal cilindro la credenza nella resurrezione dei corpi. Che cosa si può pensare di tale dottrina alla luce non solo del buon senso, ma dei concetti della Tradizione, ma anche delle acquisizioni filosofiche e scientifiche recenti, ma non solo recenti? Ormai molti ricercatori, pensatori e scienziati ci insegnano che l’universo materiale è probabilmente un ologramma, la proiezione della coscienza che è l’unico ente reale, mentre gli altri (spazio, tempo, energia) sono virtuali. Che cosa risorgerà allora? Ciò che non esiste, il nulla, lo stesso nulla su cui si fondano le religioprigioni costruite attorno all’anima per impedirle di espandersi e di vedere la luce. Come osserva Carlo Barbera, insigne studioso di esoterismo, “le religioni sono gli istituti di controllo, manipolatori della mente umana, inquisitori del libero pensiero, carcerieri della coscienza… Hanno definito i connotati di Dio e del demonio, hanno generato la giusta coscienza e la coscienza iniqua. Gli artefici del mostruoso inganno si nascondono talmente bene da celare all’umanità il loro vero segreto.”

Nel VI secolo un concilio convocato dal basileus Giustiniano, un “uomo” succubo dell’imperatrice Teodora ex prostituta ed ex ballerina, dalla brillante e fulminea carriera, condannò la dottrina della metempsicosi come eretica. Ignoranza o mala fede? Ignoravano quei vescovi che tale dottrina è adombrata in alcuni passi del Quarto vangelo, un libello originariamente gnostico? Oppure decretarono un anatema per rafforzare il potere di una chiesa-camera di tortura? A voi la risposta.

È certo che la metempsicosi, considerata non ingenuamente come il travaso dello stesso liquido da un orcio ad un altro, ma come l’epifania di una realtà spirituale attraverso transeunti ed esteriori forme materiali, è una dottrina assai meno ridicola della zoroastriana resurrezione dei corpi.

Ma che cosa chiedo? Chiedo che gli incipriati tautoteologi paolini rinuncino al loro trucco mattutino nel boudoir? Che si imbellettino pure: noi sappiamo che sono soltanto dei fatui, patetici cicisbei.


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remo
 remo
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Ma possibile che continuate a raccontare le solite vecchie, vecchissime storielline per bambini ignoranti per confutare ciò che oramai nessuno storico serio di qualunque credo o filosofia oserebbe confutare? Ma è possibile parlare di culto del feminino sacro quando nell'antichità la divinità femminile era temuta e odiata e per questo impersonificata quasi sempre con sembianze mostruose? Possibile che si continui a parlare di Opus citando le solite conosciutissime, vecchissime denunce tralasciando le migliaia e migliaia di testimonianze contrarie? (per non parlare della retorica terzomondista da voltastomaco).
Ancora con Costantino? Ancora con S. Paolo inventore del cristianesimo?

Ma per favore, prendetevi una camomilla e leggetevi un buon libro...La Sapienza per esempio o il libro dei Proverbi o la Siracide...(non citati a caso, chi ha orecchi per intendere....)


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Zret
 Zret
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A te consiglierei la lettura di Topolino. Non ti ergere a teologo e storico, se ti vuoi pascere delle tue fole. Lascia la storia e l'archeologia a chi le conosce. Con rispetto.


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Nello61
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Sono ateo, della chiesa in genere m'importa abbastanza poco.
Sicuramente però il disinteresse non è reciproco, visto che preti vescovi e papi entrano prepotentemente nella vita di chiunque (anche mia) quotidianamente, a rompere le palle.
Tenendo conto del mio punto di vista, ossia per dirla con Odifreddi, che la religione cristiana non è altro che "una superstizione mediorientale", non mi pare così turpe che la vicenda raccontata da Brown (ovviamente basate su fatti storici e condita con il romanzesco) venga dal libro convertita in film.
Perchè tutto questo scandalo?
Il potere della Chiesa romana non verrà certo messo in discussione dal fatto che Salvatore avesse avuto rapporti sessuali con una donna...
Tutto ciò ci dà la misura di quanto gretti e meschini, di mente "piccola", siano i TEOLOGI, questi studiosi definiti da termine altisonante, i quali mi pare studino soprattutto il modo di spedirlo nel culo al genere umano, nella maggior misura possibile.
In tutto ciò aiutati dallo stesso genere umano, composto troppo frequentemente da coglioni.


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Zret
 Zret
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Come darti torto?


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