Le priorità del Pae...
 
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Le priorità del Paese ...


radisol
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Chi perde un lavoro, chi non ce l'ha, è abbandonato dallo Stato. I dati sulla disoccupazione, specie quella giovanile, sono devastanti.

http://www.today.it/politica/onu-dati-disoccupazione-giovanile-neet.html

La cassa integrazione è a rischio, ma le richieste aumentano.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/06/lavoro-linps-aumento-delle-domande-di-disoccupazione-e-maggiore-cassa-integrazione/584524/

La priorità di governo non dovrebbe essere l'Expo come dice il Nipote di suo Zio

http://www.repubblica.it/politica/2013/05/06/news/letta_a_milano_expo-58154285/

ma queste persone.

Un reddito minimo di cittadinanza e l'abolizione graduale dell'IRAP per far ripartire le piccole e medie imprese non è "follia visionaria", ma ciò di cui ha bisogno urgente il Paese.

http://www.beppegrillo.it/2013/03/lao_tse_e_lirap.html

"Io, disoccupato, 45 anni, ho lavorato per 24 anni in un Tour Operator, poi la crisi e l'azienda che chiude. Sono 8 mesi che sono senza lavoro e ho due figli. Sto cercando in ogni modo di trovare un'occupazione e sono disponsto a fare qualsiasi cosa pur di "far qualcosa". Cerco di rimettermi in gioco, di trovare soluzioni. Ho anche fatto un corso (euro 750,00 + le spese di viaggio) per ottenere la qualificazione come autista di pullman. Non mollerò mai, continuerò a provare. Ma possibile che nessuna istituzione mi da una mano per cercare di reintrodurmi nel mondo del lavoro?
Io, disoccupato, 45 anni, ho pagato tasse e continuo a pagarne che mi schiacciano a terra e non ho un aiuto concreto." Andrea C


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illupodeicieli
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Sarà anche così ma mi pare che c'è gente, ne vedo spesso in tv a cominciare dai politici per finire con sindacalisti e giornalisti, che non ha capito un'acca.

Non si creano i posti di lavoro abolendo l'Irap o altre cose simili se, parimenti, non c'è accesso al credito per le persone e le imprese (piccole, medie o grandi che siano). Puoi promettere sgravi, tagli, esenzioni, detrazioni: sai quanto me ne frega se posso detrarre spese mediche quando non me le posso nemmeno permettere? Sai quanto sia importante avere sgravi per assumere personale quando già ho difficoltà a pagare quelli che ci sono (o le liquidazioni o altro per quelli che ho dovuto, a malincuore, mandare via)?

Di queste cose non ne parlano, si limitano a spiccicare due parole sulle assunzioni ma sull'accesso al credito no. Parlano un po' di fermare Equitalia ma, anche lì sono parole : perché non si propone di ridiscutere quanto si deve dare allo stato? Diceva bene chi proponeva di fare un nuovo condono e destinare quei soldi per le persone, le imprese, i pensionati (così da farli arrivare davvero ai 1.000 €): anche se ciò non toglie che le aliquote devono essere abbassate.


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mincuo
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Se cominciassero a usare il nome proprio per le cose, in modo da capire bene cosa si intende, sarebbe già un passo avanti.
Almeno a memoria io non conosco un solo Paese al mondo, salvo la Norvegia, che è seduta su una montagna di petrolio, non ha un debito pubblico netto ma un CREDITO pubblico netto, e ha meno abitanti del Veneto, che abbia dato ai cittadini un reddito di cittadinanza.


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Anonymous
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Bisogna CREARE le condizioni perchè fare impresa sia conveniente, soprattutto per la microimpresa... oggi (cioè, da un ben po' a dire il vero) in Italia un disoccupato che si voglia dare da fare e cominciare una piccola attività in proprio, che ne so, imbianchino, giardiniere, tuttofare, piccolo trasportatore, un piccolo negozietto ecc, attività che permetterebbero di sbarcare il lunario, DEVE RINUNCIARE in partenza perchè tra burocrazia, commercialista, tasse, imposte, spese fisse, controlli tributari ecc ecc ecc ormai una attività la riesci a tenere in piedi solo se hai un fatturato minimo di oltre 100.000 euro all'anno.

Quando i politici si riempiono la bocca con la parola "lavoro" non spiegano COME intendono fare! Ci vogliono strategie potenti e molto chiare per liberalizzare e rendere assolutamente abbordabile aprire una propria micro attività, e insieme a questo delle proposte forti che convincano i grandi imprenditore a riportare le fabbriche in Italia: detassazione, niente burocrazia, energia a prezzi di costo, capannoni ad uso gratuito...

togliere tasse e imposte dagli stipendi, lasciare a chi lavora non 1000 euro ma 1500 così la gente ricomincia a spendere. Invece di fantasiosi "redditi di cittadinanza" lo stato deve usare le sue risorse per assicurare a 65 anni una pensione di almeno 1000 euro PER TUTTI, indipendentemente dalla storia lavorativa... evitando le super pensioni oltre 1500 euro, chi vuole di più e se lo può permettere che si paghi una pensione privata.

E un pochino di sani dazi contro le merci estere per favorire il consumo del made In Italy!

Queste sono secondo me le uniche strade per rilanciare il lavoro e risanare la situazione economica. Tutto il resto, sempre secondo me, è solo una presa per il culo, oopps, volevo dire fondelli. 😯


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radisol
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Forme di reddito di cittadinanza ( o almeno di salario sociale minimo) ci sono in tutti i paesi europei ( persino quelli dell' Est europeo post "comunista" ) meno che in Italia e Grecia.

Così come negli stessi Usa ed in GB, che pure non sono propriamente il regno del welfare.

Certo, nessuno raggiunge i livelli ( veramente stellari !) della Norvegia, ma in verità non solo di questa ma di tutti i paesi scandinavi ...

Però, pur non conoscendo a menadito il sottoscritto tutti i particolari delle varie legislazioni, questo è.

Poi è evidente che l'eventuale soluzione dei problemi non sta tutta in questo tipo di misura ... e nemmeno solo nell'abolizione dell'Irap ... ed ha certamente ragione illupodeicieli a mettere in particolare l'accento sulle banche e sul problema del credit crunch ....tenendo poi ben presente il ruolo delle stesse banche all'origine di questa crisi .... e dello stesso problema dei cosiddetti "debiti sovrani" ... per non parlare poi di Equitalia e del suo strozzinaggio legalizzato ...

Ma questa è un'altra storia ... che non inficia il discorso su reddito di cittadinanza , Irap, Imu ecc. ecc. .... ma casomai lo rafforza ...


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mincuo
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Il reddito di cittadinanza è una cosa. Il salario minimo garantito, di integrazione, di sussistenza, ecc... sono delle altre cose.
Siccome sono diverse anche tra di loro sarebbe bene sapere cosa sono, chi riguardano, cosa coprono, cosa sostituiscono e per quanto tempo durano.
Perchè pasticciando con le parole si fa quel che si vuole.

Quello che però non è di sicuro è un reddito di cittadinanza.
Quello è un concetto completamente diverso proprio.
Perchè è un reddito di esistenza, che riguarda TUTTI i cittadini, alti e bassi, mori e biondi, grassi e magri, ricchi e poveri, fin dalla nascita, purchè cittadini.

E infatti si chiama di "cittadinanza".


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Anonymous
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Secondo me invece di distribuire a pioggia qualche cento euro a testa chiamandolo "reddito di cittadinanza" o come volete voi, è molto più importante creare le condizioni perchè tutti si possa avere un lavoro (che sia dipendente o autonomo) dignitosamente pagato, e assicurare, questo si, a TUTTI, di poter vivere la vecchiaia (magari dai 60 anni, per chi lo voglia, e non dai 65/67/70 o oltre!) senza problemi di sussistenza, indipendentemente dai contributi e dalla storia lavorativa.


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radisol
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Secondo me invece di distribuire a pioggia qualche cento euro a testa chiamandolo "reddito di cittadinanza" o come volete voi, è molto più importante creare le condizioni perchè tutti si possa avere un lavoro (che sia dipendente o autonomo) dignitosamente pagato, e assicurare, questo si, a TUTTI, di poter vivere la vecchiaia (magari dai 60 anni, per chi lo voglia, e non dai 65/67/70 o oltre!) senza problemi di sussistenza, indipendentemente dai contributi e dalla storia lavorativa.

Per fare questo che dici bisogna abbattere il capitalismo ed instaurare il socialismo .... non basta nemmeno uscire dall'euro e ristabilire la sovranità monetaria, che pure sarebbe cosa buona e giusta ...

E' proprio il sistema nel suo complesso ad essere in crisi .... nelle condizioni date non sarebbe possibile assicurare la piena occupazione .... nè chissà quale tipo di sviluppo economico ....

Mentre invece l'articolo iniziale si limitava a suggerire qualche misura immediata e possibile per arginare la situazione .... la soluzione definitiva del problema è, come dicevo, tutta un'altra .... e non si può certo ottenere pacificamente ....


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