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Le rivoluzioni le fa il popolo. Non le elite!

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stefanodandrea
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Robespierre proveniva da una famiglia di notai ma Marat era figlio di un ex frate e sua madre era una sedicenne figlia di un parrucchiere. Anche Danton aveva umili origini: era figlio di un uscere mentre la madre era figlia di un carpentiere. Il padre dell’abate Sieyès era esattore e benestante ma Pierre-Augustin Hulin al tempo della presa della Bastiglia, era sergente e figlio di un venditore di lenzuola. Mentre il guerriero Stanislas-Marie Maillard era figlio di un uscere e, dopo l’arruolamento, era stato presto congedato come soggetto pericoloso.
Se si considera che si trattò della rivoluzione del terzo stato, non direi che mediamente i rivoluzionari provenissero dalla elite sociale, culturale ed economica del terzo stato del tempo. Appartenevano pienamente al popolo. Erano una elite del popolo.

Lenin era figlio di insegnanti, anche se la madre era figlia di un medico e Trotsky proveniva da una ricca famiglia di contadini. Coltivatori erano anche i genitori di Zinov’ev. Ma Stalin aveva origini umilissime; e Bukharin era figlio di due maestri. Kamenev era figlio di un operaio. Krestinski (che in realtà passò la rivoluzione d’ottobre in prigione) era figlio di un insegnante. Victor Serge, che entrò nel partito bolscevico dopo la rivoluzione, era figlio di un ufficiale e, prima della rivoluzione, svolse lavori di apprendista fotografo di fattorino e di operaio. Bogdanov era figlio di un professore di liceo e Kalinin era operaio e figlio di umili agricoltori.

Dunque nessuno apparteneva alle classi sociali elevate o aveva avuto con esse rapporti di alcun tipo. Tutti o quasi i protagonisti della rivoluzione d’ottobre provenivano da famiglie povere o da quelli che oggi chiameremmo ceti medio-bassi. Erano l’elite del popolo. Ma erano popolo.

Tuttavia in Italia effettivamente abbiamo conosciuto una “rivoluzione” non nata propriamente dal popolo. Infatti, è vero che Benito Mussolini era figlio di un fabbro e Italo Balbo figlio di un maestro ma Michele Bianchi era figlio di un medico; Dino Grandi figlio di ricchi proprietari terrieri; Emilio De Bono era già generale; il guerriero Costanzo Ciano era già medaglia d’oro al valor militare e capitano di vascello; Cesare Maria De Vecchi aveva due lauree ed era un avvocato brillante e di successo; Luigi Federzoni era figlio di un letterato, aveva conseguito due lauree ed era già deputato; e a dire “ora o mai più”, per incoraggiare la marcia su Roma, fu nientemeno che Vilfredo Pareto.

E’ proprio per questo carattere non popolare che non ho mai considerato quella fascista una vera rivoluzione. Ma sul punto, come è noto, taluni hanno opinione diversa

Naturalmente è necessario che qualcuno sappia parlare al popolo. Quasi sempre questo qualcuno è persona particolarmente brillante negli studi e profonda di pensiero. Ma il rivoluzionario e il patriota si rivolgono al popolo. Ed è poi sempre il popolo che agisce e fa germinare dal suo seno la nuova classe dirigente o i guerrieri, quando la rivoluzione richiede i guerrieri.

Giuseppe Mazzini in “Ai Govani d’Italia” ha illustrato la forza de “Il Popolo senza nome, combattente senza premio di fama; l'Eroe collettivo, l'uomo-milione che non fallì mai alla chiamata ogni qual volta gli vennero innanzi, in nome della santa Libertà, uomini che incarnarono in sé l'azione e la fede":

"[...] Chi vinse, il 29 maggio 1176, contro Federico Barbarossa in Legnano, la prima grande battaglia dell'indipendenza Italiana? – Il Popolo.

Chi sostenne per trent'anni l'urto di Federico II e del patriziato ghibellino, e ne logorò le forze davanti a Milano, Brescia, Parma, Piacenza, Bologna? – Il Popolo.

Chi franse in Sicilia la tirannide di Carlo d'Angiò, e compì nel marzo del 1282 i Vespri a danno dell'invasore Francese? – Il Popolo.

Chi fece libere, grandi e fiorenti le Repubbliche Toscane del XIV secolo? – Il Popolo.

Chi protestò in Napoli a mezzo del secolo XVII contro la tirannide di Filippo IV di Spagna e del Duca d'Arcos? – Il Popolo.

Chi vietò con resistenza instancabile che l'Inquisizione dominatrice su tutta l'Europa s'impiantasse nelle Due Sicilie? – Il Popolo.

Chi scacciò da Genova nel dicembre del 1746, di mezzo al sopore di tutta l'Italia, un esercito Austriaco? – Il Popolo.

Chi vinse le cinque memorande Giornate Lombarde nel 1848? – Il Popolo.

Chi difese due volte, nell'agosto del 1848 e nel maggio del 1849, Bologna contro gli assalti dell'Austria? – Il Popolo.

Chi salvò nel 1849, in Roma e Venezia, l'onore d'Italia prostrato dalla monarchia colla consegna di Milano e colla rotta di Novara? – Il Popolo.

Il Popolo senza nome, combattente senza premio di fama; l'Eroe collettivo, l'uomo-milione che non fallì mai alla chiamata ogni qual volta gli vennero innanzi, in nome della santa Libertà, uomini che incarnarono in sè l'azione e la fede. [...]".

http://www.appelloalpopolo.it/?p=8965


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Anonymous
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stefanodandrea ,

La figura dell'eroe non mi piace , ma complimenti per la preparazione . Ma secondo me ora arriverà qualcuno a dirti che le rivoluzioni le organizzano sempre le elite ebraiche , perchè fa tutto parte del grande gioco del complotto plutodemogiudaicomassonico . Ste cose andrebbero liquidate in due secondi con un bel "ma andate aff@@@@lo nazisti di me@@a" . Ma ti assicuro che le ho già lette anche su questo sito .


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vic
 vic
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C'e' un modo piuttosto lapalissiano per evitare rivoluzioni: votare.
Cioe' dar voce all'elettore. Non solo ogni 4 anni per scegliere dei candidati che lo rappresentano, ma anche su proposte e controproposte puntuali, quindi in continuazione, per modo di dire.

Come? Con referendum a tutto spiano.
Magari all'inizio la gente si scoccia di votare in continuazione, ma con il tempo, votazione dopo votazione, le discussioni aumentano e l'elettore, senza accorgersene, se ne intende piu' di prima. Oddio, non e' detto che la maggioranza abbia sempre ragione. Anzi, di solito e' la minoranza ad averla, ma si viene a saperlo solo dopo. Con il tempo le minoranze che hanno ragione tendono a diventare maggioranze. Si prenda la tematica verde. Oggi se ne sono impadronite tutte le forze politiche, tutti sono un po' verdi, chi piu' chi meno. Solo quattro decenni fa' era un'esigua minoranza a preoccuparsi dell'ambiente.

Le rivoluzioni succedono quando si toglie la parola, quando si tappa la bocca e si ruba la penna. Il malcontento cresce, dal mugugno si arriva alle sommosse ed infine alle rivoluzioni sanguinose. C'e' la democrazia, bene che venga usata: si dia fiato al mugugno.

Il governo prende decisioni non condivise che da pochi, via ai referendum!
Il governo sta immobile su certe questioni? Via a proposte tramite raccolta firme. E' incostituzionale perche' va contro gli accordi di Lisbona? Embe', chevvordi' Lisbona se la maggioranza la pensa altrimenti?

E' l'unico modo per contrastare un governo che va per conto suo, contro la volonta' generale: esprimersi. Tramite i partiti? Non e' detto, non solo. Al giorno d'oggi cominciano a funzionare i movimenti. Chi lo dice poi che un movimento dev'essere eterno? Potrebbe anche nascere ad hoc. Per esempio un bel movimento per svincolarsi dalle grinfie dell'UE attuale ci sta tutto, o no?

Un altro per introdurre una moneta parallela, emessa da una vera banca nazionale. E cosi' via. Non lasciargli tregua a queste caste autoreferenziali e boriose della propria superiorita' perche' vengono invitati nei club piu' esclusivi. Appunto esclusivi, che escludono l'elettore qualunque, non dico dall'andarci ma nemmeno dal sapere che si dicono.

Oh, ma e' contrario agli accordi, l''Europa non vuole! Ah si', siam sicuri che non vuole? Chi lo dice che non vuole? Sentiamo i votanti d'Europa cosa dicono.

Ora piu' che mai c'e' bisogno di una evoluzione piu' che di una rivoluzione.
Una rivoluzione sbatterebbe al suolo una generazione e mezza perlomeno. Poi alla lunga non si sa mai come andra' a finire. I Canadesi sono contentissimi di non averla fatta la rivoluzione americana. Ad occhio mi pare che stiano meglio dei cugini che l'hanno fatta.

C'e' la democrazia, la si usi, anzi se ne abusi, per compensare il lungo periodo in cui non e' stata usata. Questa e' la vera rivoluzione, il resto vien da se'.

Non resta che fare una bella lista di proposte referendarie, mandare la gente a votare come la mandano quelli del marketing sportivo a vedere la partita di champion. Ogni due mesi 4 referendum, avanti cosi' per 4 anni. Poi si ricomincia. Vuoi che le cose non cambino?

Pensi che un governo non sarebbe messo con le spalle al muro? Volente o nolente dovrebbe seguire le indicazioni che vengono dal basso.

Non seguire questa via vuol dire lasciar accumulare lo scontento, come fosse vapore in una caldaia d'acqua bollente: prima o poi scoppia, ed allora sono guai seri.

La valvola di sfogo, di controllo, c'e': il voto continuo, ad libitum.
Eh eh, e' una proposta noiosa, ma se funziona senza sparger sangue, perche' no?

😉


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Ma secondo me ora arriverà qualcuno a dirti che le rivoluzioni le organizzano sempre le elite ebraiche , perchè fa tutto parte del grande gioco del complotto plutodemogiudaicomassonico

Mi hai tolto le parole di bocca (anzi le dita dalla tastiera)...


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terzaposizione
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Quando avrete la possibilità di discernere ta ebrei e sionisti - tra cristiani e gesuiti sarà tardi, fave


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helios
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Le rivoluzioni le fa il popolo. Non le elite!

infatti il popolo nelle rivoluzioni serve da manovalanza.

Le elite sobillano la manovalanza.

Chi fa le rivoluzioni allora?


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Ma secondo me ora arriverà qualcuno a dirti che le rivoluzioni le organizzano sempre le elite ebraiche , perchè fa tutto parte del grande gioco del complotto plutodemogiudaicomassonico . Ste cose andrebbero liquidate in due secondi con un bel "ma andate aff@@@@lo nazisti di me@@a" . Ma ti assicuro che le ho già lette anche su questo sito .

E dopo le parolacce però dovresti mettere due argomenti in croce.......il complotto? Fanno tutto alla luce del sole e hai dimenticato di citare i veri registi (i gesuiti)........"le barricate in piazza le fai per conto della borghesia che crea falsi miti di progresso" (f.battiato -up patriots to arms-)


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il complotto? Fanno tutto alla luce del sole e hai dimenticato di citare i veri registi (i gesuiti)

Anche tu però hai dimenticato di citare il vero regista , quello vero vero , il più vero di tutti . Secondo me è Steven Spielberg


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il complotto? Fanno tutto alla luce del sole e hai dimenticato di citare i veri registi (i gesuiti)

Anche tu però hai dimenticato di citare il vero regista , quello vero vero , il più vero di tutti . Secondo me è Steven Spielberg

Diciamo che i tuoi scritti ti rappresentano molto bene: parolacce mal celate da faccine e chioccioline (stile dodicenni) e tentativi di perculamento.........ma io ti ho chiesto di argomentare, ti ho chiesto letteralmente "due argomenti in croce".........


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il complotto? Fanno tutto alla luce del sole e hai dimenticato di citare i veri registi (i gesuiti)

Anche tu però hai dimenticato di citare il vero regista , quello vero vero , il più vero di tutti . Secondo me è Steven Spielberg

Diciamo che i tuoi scritti ti rappresentano molto bene: parolacce mal celate da faccine e chioccioline (stile dodicenni) e tentativi di perculamento.........ma io ti ho chiesto di argomentare, ti ho chiesto letteralmente "due argomenti in croce".........

Perchè sarebbe un argomento quello del complottoplutodemogiudaicomassonico ? o quello del complotto dei gesuiti ? All'irrazionalismo puro come si deve rispondere ? con un ragionamento o con un regista di fantascienza ?

Durante la Rivoluzione Francese di ebrei non ce n'erano ( non avevano nemmeno la cittadinanza ) , e i Gesuiti erano stati sciolti già da qualche anno ... nella rivoluzione d'Ottobre c'erano ebrei , non ebrei , ortodossi , atei , di gesuiti neanche l'ombra ...

poi certo , arriverà quello che dirà che
"Marx era parente di un ebreo , Trotsky e Lenin pure , anche CheGuevara sarà stato parente di un qualche ebreo .. ma poi anche i controrivoluzionari erano ebrei ... cioè tutti ebrei , rivoluzionari e controrivoluzionari ... perchè capitalisti e anticapitalisti fanno parte dello stesso complottoplutodemogiudaicomassonico ... i veri rivoluzionari sono fascisti e nazionalsocialisti , loro si che erano rivoluzionari perchè erano per l'interesse della Nazione , mica come i cosmopoliti capitalisti o anticapitalisti... perchè è tutta colpa del signoraggio bancario ... grande problema il signoraggio bancario , come no ... perchè poi tutto il denaro è controllato dal sangue ebraico ... perchè anche mio cugino che è ateo piu di er monezza , ma poi ci va a mettere i soldi in banca , c'avrà il sangue ebraico ..ecc.."

E che gli rispondi ? io rispondo che il vero regista , quello vero vero , è Steven Spielberg


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mincuo
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Lenin era figlio di insegnanti, anche se la madre era figlia di un medico e Trotsky proveniva da una ricca famiglia di contadini. Coltivatori erano anche i genitori di Zinov’ev. Ma Stalin aveva origini umilissime; e Bukharin era figlio di due maestri. Kamenev era figlio di un operaio. Krestinski (che in realtà passò la rivoluzione d’ottobre in prigione) era figlio di un insegnante. Victor Serge, che entrò nel partito bolscevico dopo la rivoluzione, era figlio di un ufficiale e, prima della rivoluzione, svolse lavori di apprendista fotografo di fattorino e di operaio. Bogdanov era figlio di un professore di liceo e Kalinin era operaio e figlio di umili agricoltori

Qualcuno verrà a dirvi?

Ma di quelli citati, che sono solo una parte, di proletari non ce ne sono.
Ci sono invece furbate come per Kamenev, figlio "di operaio".
Non di operaio era, ma figlio di ferroviere (capo macchinista), che all'epoca era circa come pilota d'aereo oggi.
Il resto vediamo l'onestà:
Lenin non era figlio di "insegnante" ma di uno dei principali funzionari Zaristi all'educazione. E inoltre era un possidente terriero. Come anche Trotsky.
I "coltivatori" erano possidenti, non contadini.
Il padre di Stalin stesso, aveva negozio, e la madre aveva discreta dote.
Ed erano parte di piccola borghesia.
Ma il padre aveva il vizio dell'alcool e la famiglia impoverì.

Per quanto riguarda il complotto "pluto giudaico massonico" basta riferirsi all'Enciclopedia Giudaica che evidentemente "complotta" anche lei indicando un ruolo di assoluto primo piano dell'elite ebraica.
Oltre a quella si possono prendere praticamente tutti gli storici Ebrei che si preferiscono.
Da Yuri Slezkine, ad Arkady Vaksberg, Howard Sachar, Shmuel Ettinger, Leonard Shapiro, G.Aronson, D.S. Pasmanik, L.I. Kritchevsky, S.S. Montefiore, S. Margolina ecc...Tutti.
Si possono fare quante citazioni d'epoca si vogliono, ambasciatori, giornalisti, uomini d'affari, gli stessi scrittori e intellettuali Ebrei che ne erano orgogliosi di questa preminenza, o se si preferisce perfino W. Churchill, di suo pugno sul Sunday Herald dell'8 Febbraio 1920.
http://hidhist.wordpress.com/churchill/winston-s-churchill-zionism-versus-bolshevism/

Per il gruppo dirigente può bastare mettere a fianco i nomi veri, (con stellina quelli "eletti"):
V. Ilyich Ulyanov (Lenin)*, Lev Davidovich Bronstein
(Trotsky)*, Ovsei-Gershon Aronovich Radomyslsky Apfelbaum (Zinoviev)*, Lekhiel-Mikhoel Alexandrovich Zalmanovich Lurje (Larin)*, Moisei Boretsky (Uritsky)*, Moisei Markovitch Goldstein (Volodarski)*, Lev
Borisovich Rozenfeld (Kamenev)*, Pyotr Germogenovich Smidovich*, Yankel Movshevich Eiman (Sverdlov)*, Ovshey Moiseyevich Nakhamkis (Steklov)*. Nikolai Vasilyevich Krylenko, Anatoly Vasilyevich Lunacharsky, Iosif Vissarionovich Dzhugashvili (Stalin), Nikolaj Ivanovic Bucharin, Karol Sobelsohn (Radek)*, Alexandra Domontovich (m. Kollontai)*, Yuliy Osipovich Tsederbaum (Martov)*, Meir Henoch Mojszewicz Wallach-Finkelstein (Litvinov)*.

Comunque il gruppo ristretto che resse la Russia fino alla morte di Lenin era conosciuto come la Troika: Lenin*, Kamenev* e Zinoviev*. E come importanza subito a fianco: Trotsky* (Armata Rossa) e Sverdlov*.
Fin qui 100%.
A capo della Cheka invece stava Feliks Ėdmundovič Dzeržinskij che era un nobile di padre Ebreo, ma non madre. Parlava yiddish, comunemente.

Di questi qui proletari proprio zero. Di quelli citati sopra ognuno può andare a vedere provenienza sociale, e semmai chieda.
Dal che "si deduce" il contrario di quel che è scritto nel post.

N.B. ufficialmente gli Ebrei erano l'1,8% della popolazione.

Eventualmente posso fare una lista anche per il Comitato Centrale Esecutivo, per la Commissione Straordinaria di Mosca [Chrezvychaynaya Komissiya, cioè la Cheka, detta anche Vecheka] e per il Consiglio dei Commissari del Popolo (Soviet).


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Anonymous
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mincuo ,

ma Lenin svelò ai palestinesi gli accordi tra Sionisti e Inglesi...
Ma a parte questo , i capi bolscevichi saranno anche stati tutti ebrei come dici tu . E allora ? Cioè , cosa si dovrebbe dedurre da ciò ?


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mincuo
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Si deduce che c'era un'elite precisa, e si deduce che non era per niente "popolo", ma medio alta o alta borghesia, salvo qualche rara eccezione.
Certo se fai contadino un possidente e figlio di insegnanti Lenin allora....
E anche per le altre Rivoluzioni siamo sulla stessa tacca.
Non vale neanche la pena.
Va bene TUTTI proletari.
Finanziati da proletari (quelli invece poveri impiegati di banca) Schiff, Parvus, Warburg, Aschberg etc....

Il "complotto" condito con varie ed eventuali, l'avevi messo tu.
Quindi ho chiarito meglio il "complotto".


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Anonymous
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e allora ? Saranno anche stati media o piccola borghesia , ma hanno fatto strabene a buttar giù lo Zar ..

PS : "elite precisa"?!?! Che vuol dire ? Che erano pignoli ?


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gianni72
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Schiff della banca Kuhn, Loeb & C. con sede a New York (dove risiedeva Trotsky prima di essere catapultato in Russia), e Fels-Rotschild, membro della Fabian Society. Ma tanto, credono sempre che sia il "popolo" o i "proletari" a fare le rivoluzioni. Cosa ci vuoi fare?


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