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Le rivoluzioni le fa il popolo. Non le elite!

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Matt-e-Tatty
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Scusa Istwine,
ma questi preparavano il partito rivoluzionario da anni. Hanno passato dieci anni in esilio o in Siberia prima della rivoluzione.
L'aver ricevuto finanziamenti (ma al tempo non servivano o comunque non servivano come oggi: Tolstoj aveva previsto la rivoluzione e perciò aveva chiesto riforme che non ci furono - mica si trattava della rivoluzione arancione!) non cambia l'origine popolare e quindi anche eventualmente piccolo borghese della gran parte delle guide del partito bolscevico.

E poi non bisogna dimenticare che la russia aveva subito milioni di morti tra i soldati. Infatti Lenin, quando scende dal treno che lo porta in russia arringa così: operai, soldati...". Senza il consenso dei soldati la rivoluzione non avrebbe mai vinto.

Quanto ai finanziamenti, fino ad esso tutti sapevano che Lenin non aveva un soldo nemmeno per raggiungere la russia e che la germania, stanca della guerra, gli mise a disposizione il treno per passare attraverso la germania e raggiungere la russia, pensando che Lenin sarebbe stato l'unico in grado di far vincere la rivoluzione, alla quale sarebbe seguita la pace. Quindi tutti questi finanziamenti non c'erano. Tutto durò 10 giorni in un contesto che naveva avuto una rivoluzione sei mesi prima.

Bisognerebbe poi tener conto quanti degli ebrei a capo dei bolscevichi furono poi fatti giustiziare da stalin o inviati in Siberia. Credo che la risposta oscilli tra "quasi tutti" e "moltissimi".

Finanziamenti ai bolscevichi ce ne furono da parte del Kaiser, a quanto ne so io per le ragioni che sopra esponi negando i finanziamenti. Anche l'intesa finanziò, ci tenevano a che la Russia continuasse a dare man forte sul fronte orientale, e mi par di ricordare che andarono a dare anche qualche cannonata ai bolscevichi nel 1918, prima della fine della guerra.

Anche dopo l'armistizio ci furono degli "aiuti esterni", non ci furono interventi perché non c'erano le forze, ma l'esempio della rivoluzione russa faceva molta paura in tutta Europa, sia alle aristocrazie che alle borghesie.

Anche le confische, le detenzioni sarebbero da vedere in un quadro di insieme... 15000000 circa tra morti e feriti (potrei sbagliare sui numeri, cose lette anni fa), altri milioni di morti per malattie (spagnola, tifo colera tubercolosi), i problemi nelle varie colonie a cui era stato promesso ma non mantenuto, i problemi con i reduci a cui era stato promesso e non mantenuto, ste donne che le avevano mandate in fabbrica ma che dovevano tornare a far la maglia e le faccende come se nulla fosse accaduto.

E' come un puzzle vecchio a cui manca la scatola, mancano dei pezzi, altri sono rovinati e sbiaditi... è difficile da completare e così c'è chi si ferma al contorno o alla composizione di qualche area, ma per aver l'insieme serve molto di più.


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giorgefferson
ma chi ti caga... si fa prima a smontare i tuoi idoli


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Georgejefferson
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Perche non rispondi fernesto?Perche cambi discorso?Non ho alluso che tu abbia idoli,ti ho solo chiesto se consideri lenin un criminale assassino oppure no,tutto qui.E'cosi difficile?Quale e'il problema?Io considero hitler un criminale assassino,cosi come lenin.Presumo che tu sia daccordo con la mia opinione su hitler.

Cosa dici di lenin?Puoi anche dirmi di no,che non e' conforme alla tua opinione se cosi e',quale e'il problema?


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Ascolteni georgejefferson , te ti sei presentato a me con frasi tipo "anche se ecc. l'importante è il rispetto" , e io ti avevo risposto " certo ci mancherebbe l'importante è il rispetto" . Un minuto dopo hai iniziato a pigliare per il culo tra l'altro con un sarcasmo da latte ai maroni .. Quelli come te secondo me sono i peggiori , almeno questi altri ( gianni , minchio ecc.. ) fanno direttamente gli stronzi senza finte . Che poi è uguale .. ma almeno si mostrano subito per quel che sono..

Quindi adesso ti rispondo , ma poi basta : ci sono stati morti in entrambi i casi , ma Hitler aveva l'intento di uccidere , era nella sua ideologia . Lenin nelle intenzioni era un rivoluzionario , Hitler un imperialista razzista .


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Georgejefferson
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Quindi lenin NON E' STATO un criminale assassino?Be,almeno hai risposto


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Quindi lenin NON E' STATO un criminale assassino?Be,almeno hai risposto

quello che ho risposto è chiaramente leggibile .

e ho risposto a modo mio perchè la tua domanda è sbagliata , non ha senso , implica un si o no come le domande idiote dei quiz televisivi , ti impone un'ottica di giudizio fuorviante.
un pò come le domande sopra "ma come mai erano tutti ebrei ?" "chi ci ha guadagnato dalla rivoluzione ?"


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Merio
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Interessante discussione...

Alcune diciamole contro argomentazioni mi fanno tornare alla mente questo video di David Duke:

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=1RNQvGJfqAg

Che poi uno me lo deve spiegare come possa farle il popolo le rivoluzioni...

Servono le armi per farle... quelle ce le ha l'esercito... quindi bisogna rubare le armi all'esercito, oppure convincerne una buona parte a combattere per te... c'è pure il golpe... però diventa più complesso...

Il concetto di popolo è ambiguo a mio avviso...

Chi fa' parte del popolo, chi non ne fa' parte...

Il popolo poi ha un difetto: non è unito.

Anzi direi proprio che il popolo è la cosa più disunita sulla faccia della Terra...

Assomiglia al calore... un moto disordinato che si disperde ogni dove... massima entropia...

Per sfruttare il calore devo incanalarlo... dargli "ordine"... cioè qualcosa per cui "combattere"...

ma fare questo non è affatto semplice... di certo non è alla portata di un'operaio... dopotutto non è mica il suo compito...

Per creare ordine ci vuole qualcosa che è già ordinato... magari un insieme di individui molto ben istruiti... o aventi esperienza di comando...

Poi ci vuole qualcosa che leghi questi individui...

il potere sotto forma di denaro, o di future cariche politiche...

Dopo aver dato uno scopo a questo piccolo gruppo di persone, servirà altro denaro... un bel po' direi... per mettere su un'organizzazione più ampia e che abbia carattere nazionale...

Adesso sì che è possibile canalizzare il "popolo"... e con la giusta dose di propaganda(che è uno strumento negativo, ma pur sempre strumento è) rendere lo scopo del piccolo gruppo, lo scopo del popolo...

L'esercito di norma conta molti elementi popolari... se inizi a smuovere i gradi più bassi e magari qualche ufficiale, avrai compiuto buona parte dell'opera... servono almeno qualche migliaio di fucili... ma qualche decina di migliaia è meglio...

Se i soldi sono tanti si potrebbe corrompere invece le cariche più alte dell'esercito così da renderlo "innocuo"...

Oppure addestrare direttamente il popolo... dipende da molti fattori...

Da lì basta far traboccare il vaso... e tutto avverrà da sé... dipende molto dalla propaganda... deve essere molto emotiva ed urlata... bisogna far incazzare le persone... renderle incazzate... cioè renderle dei coltelli affilati...

e poi dire dove andare ad infilarsi...


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Arazzi
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Quindi adesso ti rispondo , ma poi basta : ci sono stati morti in entrambi i casi , ma Hitler aveva l'intento di uccidere , era nella sua ideologia . Lenin nelle intenzioni era un rivoluzionario , Hitler un imperialista razzista .

Ah ora ho capito! Basta dichiararsi "rivoluzionario" per andare in giro ad ammazzare la gente senza essere considerato un criminale assassino razzista e fascista.

Dove si compra la certificazione da rivoluzionario? basta la raccolta punti del topolino?


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no ma infatti si vede che "hai capito!" "Ora!" . che fortuna , quando uno capisce è sempre un bel momento .


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Anonymous
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Quindi Durruti i libri di storia sono tutti uguali,dicono tutti la verita e con una versione unica dei fatti?Interessante.

Come si fa a rispondere ad una argomentazione parlando d'altro?
Io affermo che le elite e le avanguardie non creano le rivoluzioni, tuttalpiù le cavalcano, o se ne appropriano, o le riducono ad una questione di dominio dell'uomo sull'uomo, quando dal popolo iniziano quasi sempre come una spinta alla cooperazione tra uomini (e donne, ca va sans dire).
Che c'entrano i libri di storia adesso?

Per quanto riguarda la polemica riguardo Lenin, concordo con ciò che dice Fernesto...


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Georgejefferson
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I libri di storia li hai citati tu.

Quindi concordi che lenin non era una criminale assassino?


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helios
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Quindi adesso ti rispondo , ma poi basta : ci sono stati morti in entrambi i casi , ma Hitler aveva l'intento di uccidere , era nella sua ideologia . Lenin nelle intenzioni era un rivoluzionario , Hitler un imperialista razzista .

Ah ora ho capito! Basta dichiararsi "rivoluzionario" per andare in giro ad ammazzare la gente senza essere considerato un criminale assassino razzista e fascista.

Dove si compra la certificazione da rivoluzionario? basta la raccolta punti del topolino?

😀 😀 😀

a proposito, di che cosa state parlando?di chi ha i meglio libri di storia forse ❓


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Anonymous
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I libri di storia li hai citati tu.

Ho detto che bisogna saper leggere la Storia, non che bisogna leggere i libri di storia. Andiamo, su, cerchiamo di usare la nostra bella lingua usandola in maniera un po' più elevata del solito...

Quindi concordi che lenin non era una criminale assassino?

Catalogare i personaggi storici collocandoli fuori dal loro contesto e dalla società in cui si muovevano è l'errore tipico dell'opinionista "fai da te" come il 90% dei frequentatori di questo forum. Poi ci sono altri, come mincuo, che cercano nella Storia le conferme alle proprie teorie, manipolando certi dati e nascondendone altri. Basta presentarsi come un appassionato molto erudito e critico verso le strategie di comunicazione di massa per salire nella classifica della credibilità. Chi se ne frega della metodologia usata, o del retroterra culturale. E invece no, per me queste due cose contano, e parecchio.
Come diceva anche Fernesto, la tua domanda è senza senso.
Riduce la complessità della Storia ad una risposta da Rischiatutto.
Quindi no, Lenin non fu un criminale assassino. Criminale assassino fu lo zar Nicola (tanto per rimanere nell'epoca) o Stalin o Hitler o Pinochet...
Lenin ha fatto quello che poteva fare per assicurare almeno al suo paese la "rivoluzione del proletariato" in cui lui ed il popolo russo credevano, in quel momento storico, con la guerra civile in corso e con le condizioni che si trovava a fronteggiare. La repressione della classe operaia e contadina era premeditata? Era prevista come temporanea? La cosa gli è sfuggita di mano? Lenin ed i bolscevichi erano consapevoli delle conseguenze della loro implementazione del socialismo reale? Di tutto questo si sono scritti milioni di pagine e se ne potrebbe parlare mesi, ma queste sarebbero alcune delle domande da farsi...


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Matt-e-Tatty
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Catalogare i personaggi storici collocandoli fuori dal loro contesto e dalla società in cui si muovevano è l'errore tipico dell'opinionista "fai da te" come il 90% dei frequentatori di questo forum.

Quanto hai ragione e quanto è difficile capire quale aria si respirasse 100 200 1000 anni fa, in particolar modo per chi come me è giovane e cresciuto in una condizione che non è nemmeno lontanamente paragonabile alle condizioni di un secolo fa. Forse un novantenne può aver le idee più chiare, perché un pochino di quel pane lo ha mangiato.


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Kansimba
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Catalogare i personaggi storici collocandoli fuori dal loro contesto e dalla società in cui si muovevano è l'errore tipico dell'opinionista "fai da te"

Quale sarebbe quindi la tua opinione su Hitler?


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