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Leggere Parigi attraverso l'ottica di Massoni.

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Primadellesabbie
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Nell'intento di fare breccia, nonostante la prevalente malcelata consuetudine con il mainstream (i litigi e le accuse reciproche, qui, avvengono sulle stesse posizioni e con le stesse accuse e modalità del mainstream, tranne rare eccezioni), dal quale le distanze sono prese solo formalmente, cerco anche in questa occasione, di portare l'attenzione sulla prospettiva che emerge dalla descrizione degli eventi contenuta in "Massoni" e da ciò che se ne evince, nella ferma convinzione che leggendolo, molti farebbero un passo avanti, grazie alla possibilità di una comprensione del presente che affranca definitivamente dalla formula: mi distinguo dal mainstream con gli strumenti fornitimi dal mainstream.

In questo articolo, da qui: http://www.libreidee.org/2015/11/il-massacro-di-parigi-e-le-rivelazioni-choc-di-gioele-magaldi/, c'é un po' di carne al fuoco.

(In data 18/11 si trova anche quest'altro articolo sull'argomento: http://www.libreidee.org/2015/11/magaldi-dietro-al-terrore-menti-massoniche-e-007-traditori/)

Il massacro di Parigi e le rivelazioni-choc di Gioele Magaldi

Poi non dite che non vi avevano avvisato. Anche la nuova strage di Parigi era annunciata, e non solo dai proclami bellicosi dell’Isis. Da almeno un anno, nelle librerie italiane (non sui giornali che avrebbero dovuto recensirlo) fa bella mostra di sé lo sconvolgente libro “Massoni”, di Gioele Magaldi, edito da Chiarelettere. Un saggio deliberamente ignorato dal mainstream, che presenta contenuti scomodi e addirittura devastanti, al punto da costringere a rileggere la storia del ‘900. Alla storiografia ufficiale – l’intreccio di dinamiche socio-economiche di massa – il libro aggiunge l’influenza di una regia occulta. E’ il “convitato di pietra”, il vertice massonico mondiale, spesso evocato ma mai prima “presentato”, con nomi e cognomi. Una struttura di potere marcatamente progressista fino ai primi decenni del dopoguerra, e poi – col doppio omicidio di Bob Kennedy e Martin Luther King – rovinosamente degenerata in una parabola reazionaria, neo-feudale, neo-aristocratica. Dallo storico patto “United Freemasons for Globalization”, la nuova élite ha avuto mano libera fino al Pnac, il piano dei neo-con per il “nuovo secolo americano” su cui costruire il “nuovo ordine mondiale”, quindi l’11 Settembre e la “guerra infinita” (Iraq, Afghanistan, Libia, Siria) che è sotto i nostri occhi, compreso l’ultimo spaventoso massacro di Parigi. E resta sempre nell’ombra uno dei soggetti-chiave degli ultimi sanguinosi sviluppi: si chiama “Hathor Pentalpha” ed è una delle 36 superlogge internazionali dell’oligarchia mondiale.

“Hathor” è l’altro nome della dea egizia Iside, e non è un caso – per Magaldi – che si chiami proprio Isis l’armata di tagliagole del “califfo” Al-Baghdadi, terroristi e miliziani sostenuti da Turchia e Arabia Saudita, appoggiati da settori dell’intelligence Usa e impiegati in diversi teatri, sempre con la medesima missione: destabilizzare gli assetti statali, generare terrore e caos, ingaggiare l’Occidente in una sorta di Terza Guerra Mondiale che ha come obiettivo strategico il depotenziamento della Cina, vero competitor mondiale dell’egemonia del dollaro, e il suo alleato più potente, l’indocile Russia di Putin. Analisi sviluppate in questi anni da decine di osservatori internazionali, ma solo da Magaldi integrate anche con le lenti dell’élite massonica planetaria. Già “gran maestro” della loggia Monte Sion aderente al Grande Oriente d’Italia, Magaldi rivendica orgogliosamente la sua appartenza libero-muratoria e, nel libro, insiste sulla paternità massonica della modernità: «Lo Stato laico, la democrazia e il suffragio universale non li ha portati la cicogna». Rivoluzione Francese, Rivoluzione Americana. Persino la Rivoluzione d’Ottobre: «Prima di far nascere l’Urss, Lenin fondò a Ginevra la superloggia Joseph De Maistre». Inutile stupirsi più di tanto: «E’ comprensibile che il soggetto storico che ha introdotto la modernità poi cerchi anche di pilotarla a suo piacimento».

Nei libri di storia, però, di massoneria si accenna, al massimo, tra le pagine dedicate al Risorgimento italiano – essendo massoni Mazzini, Garibaldi e Cavour, anch’essi appartenenti a una corrente impegnata in una lotta secolare contro l’assolutismo monarchico e l’oscurantismo vaticano. Fuoriuscito dal Grande Oriente d’Italia per fondare una sua associazione, il Grande Oriente Democratico, Magaldi è stato affiliato anche a una storica Ur-Lodge progressista anglosassone, la “Thomas Paine”. E ora ha fondato un organismo politico-culturale, il Movimento Roosevelt, che punta al risveglio democratico e sovranista della politica italiana richiamandosi direttamente al lascito dei Roosevelt, entrambi massoni progressisti: il presidente Franklin Delano, fautore del New Deal, e sua moglie Eleanor, promotrice all’Onu della Dichirazione universale dei diritti dell’uomo. Un orizzonte liberal-socialista, nutrito di idee keynesiane, quelle che ispirarono lo storico piano elaborato da George Marshall per far risorgere l’Europa dalle macerie del dopoguerra. Tradotto oggi: fine dell’austerity disposta dall’Ue ed estensione della spesa pubblica espansiva, verso la piena occupazione. Anche qui: si parla spessissimo di Keynes e del Piano Marshall, evitando però di ricordare che l’insigne economista inglese e il famoso generale erano entrambi massoni progressisti. Magaldi rivela che il loro ultimo “discendente”, il celebre sociologo Arthur Schlesinger Jr., elemento di punta della super-massoneria progressista anglosassone, è l’uomo a cui l’Italia deve il fallimento dei tentativi di colpi di Stato rapidamente succedutisi, promossi da elementi della super-massoneria reazionaria che utilizzò pedine come Borghese, Sogno e Gelli.

«L’Italia è sempre stato un paese-laboratorio, un campo di battaglia decisivo dove attuare esperimenti democratici oppure autoritari», spiega Magaldi: «Non a caso, in Portogallo la Rivoluzione dei Garofani del 1974 venne fatta scoccare il 25 aprile, anniversario della Liberazione italiana, per rispondere al golpe dei colonnelli in Grecia». Come sempre, anche oggi l’Italia è nel mirino: nel 2011 è stata investita in pieno dalla potenza di fuoco dell’élite tecnocratica europea, dopo la lettera della Bce con cui la Troika disarcionò Berlusconi, firmata da Jean-Claude Trichet e dal “fratello” Mario Draghi, cui rispose il “fratello” Napolitano insediando a Palazzo Chigi il “fratello” Mario Monti. Le informazioni contenute nel suo libro, assicura Magaldi, sono tutte documentate in 5.000 pagine di archivio, che l’autore si è sempre dichiarato pronto a esibire in caso di contestazioni. Ma finora non ce n’è stato bisogno: “Massoni, la scoperta delle Ur-Lodges” è stato accolto nel modo più comodo, cioè con la congiura del silenzio da parte di tutti, nel mainstream politico-editoriale. Troppe rivelazioni scomode, per troppi personaggi ancora al potere, da Draghi in giù.

Silenzio anche dagli storici, presi in contropiede dalla sconcertante rilettura magaldiana del ‘900: il massone Pinochet contro il massone Allende in Cile, il sostegno della massoneria progressista a John Kennedy, lo “scudo massonico” organizzato per tentare di proteggere Bob Kennedy e Martin Luther King, dalle cui uccisioni scaturì una drammatica rottura. Dagli anni ‘70 si affermò l’ala destra, incarnata da leader come Kissinger e Brzezinski, destinati a mettere all’angolo i leader della corrente progressista. Segreti, misteri e contorsioni anche inattese: l’attentato a Reagan promosso dai sostenitori occulti di Bush e l’attentato (speculare e simmetrico) a Papa Wojtyla, orchestrato dall’élite massonica che aveva sostenuto Reagan. La stessa oligarchia del regime di Bruxelles è interamente massonica, sostiene Magaldi, e appartiene alla corrente neo-conservatrice. Per
questo oggi siamo arrivati alla recessione strutturale, alla disoccupazione-record, alla depressione storica di un paese come l’Italia. Loro, i neo-aristocratici, hanno colonizzato il pianeta (e l’Europa) col pensiero unico neoliberista: lo Stato deve capitolare, rinnegare la sua funzione storica, servire le multinazionali e non più i cittadini, rassegati a ridiventare sudditi. Per Magaldi non è solo un attentato alla democrazia, è anche il tradimento della più autentica vocazione massonica.

Nel suo saggio, l’autore rilegge gli eventi epocali che hanno determinato la situazione di oggi, a partire da libri-evento come “La crisi della democrazia” promosso dalla Commissione Trilaterale sempre con lo stesso obiettivo: collocare i propri uomini (Thatcher, Reagan, Kohl, Mitterrand) alla guida dei paesi-chiave, per occupare lo Stato e asservirlo ai diktat delle grandi lobby finanziarie e delle multinazionali. Nulla di tutto ciò è avvenuto per caso, avverte Magaldi, che nell’esplosiva appendice del suo lavoro editoriale fa dire al massone oligarchico “Frater Kronos” che qualcosa è andato storto, qualcuno ha oltrepassato i limiti. Un nome su tutti: quello del “fratello” George Bush senior, che sarebbe “impazzito di rabbia” dopo la bruciante sconfitta inflittagli nel 1980 dai sostenitori di Reagan. Da allora, ancor prima di diventare a sua volta presidente, Bush avrebbe dato vita alla «inquietante, pericolosa e sanguinaria» superloggia denominata “Hathor Pentalpha”, che avrebbe reclutato il gotha neocon del Pnac, il piano per il Nuovo Secolo Americano, da Cheney a Rumsfeld, nonché fondamentali alleati europei, da Blair a Sarkozy, incluso il turco Erdogan. Missione del clan: destabilizzare il pianeta, anche col terrorismo di Stato, a partire dall’11 Settembre.

Per questo, si legge sempre nel libro di Magaldi, è stato riciclato il “fratello” Osama Bin Laden, arruolato dallo stesso Brzezinski ai tempi dell’invasione sovietica in Afghanistan. Risultato, dopo l’attentato alle Torri: una serie di guerre, in sequenza, dall’Afghanistan all’Iraq, dalla Libia alla Siria, anche dietro il paravento della “primavera araba”. Ultimo bersaglio, la Russia di Putin. Ma la “geopolitica del caos” ormai preferisce avvalersi della più grottesca creatura dell’intelligence, il fondamentalismo islamico: nel lontano 2009, i militari americani del centro iracheno di detenzione di Camp Bucca si videro recapitare l’ordine di rilascio dell’allora oscuro Abu Bakr Al-Baghdadi, l’attuale “califfo” dell’Isis. Oggi, Al-Baghdadi è l’uomo che minaccia l’Europa e rivendica la strage di innocenti a Parigi. E c’è chi se ne stupisce: politici e giornalisti esibiscono sconcerto e raccapriccio, come se brancolassero nel buio. Eppure, tra le pagine di “Massoni”, era tutto in qualche modo già scritto. Ma non c’è pericolo che le analisi di Magaldi emergano al punto da affacciarsi in prima serata sul mainstrem televisivo, e neppure sulle pagine sempre reticenti della grande stampa.


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Rasna
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Pds, io non ho idea se il libro di Magaldi dica la verità, la sua personale verità o la verità che serve all'élite.
Ma comunque ho una perplessità: dato che sono convinto che nulla venga edito che possa in qualche modo infastidire il potere, mi chiedo perché il libro in questione è stato pubblicato.
Poi, per come la vedo io, mi pare che il succo del discorso, magari spogliato da cose esotiche tipo le UR-lodges, sia plausibile e forse anche realistico nella sostanza.


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spadaccinonero
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🙄


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Primadellesabbie
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@ Rasna

Dobbiamo avere la capacità di dubitare, ma anche quella di sospendere il dubbio quando crediamo che la nostra esperienza/cultura/sensibilità ce ne dia il segnale, altrimenti il dubbio non serve a nulla, diviene una specie di fede alla rovescia, inutilizzabile e controproducente.

Tenendo presente che non possiamo mettere la mano sul fuoco nemmeno sulle nostre madri, immaginando che non ci sia proprio tutta la verità, che qualche interesse a noi sconosciuto sia salvaguardato, ecc, ecc., interessandomi da molto tempo a questi mondi senza indugiare su testi divulgativi, senza fretta incalzante, senza secondi fini e per un mio schietto interesse, ti assicuro che questa roba é come il cacio sui maccheroni.

Che poi a molte menti che si sono condannate a un fuori strada permanente, per il timore di capire qualcosa che rompa i giocattoli con i quali amano trastullarsi, non serva granché, é cosa inevitabile e non vale solo per questa circostanza. Ma lì c'é poco da fare e, nel loro intimo, lo sanno anche gli interessati.


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mincuo
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Pinochet nemmeno la Gran Loggia Massonica di Columbia lo afferma Massone.
http://freemasonry.bcy.ca/biography/pinochet_a/pinochet_a.html

Heraldo Munoz afferma invece che lo fu. Un altro autore che lo fu dal 1941 al 1942 e si dovrebbe al fatto che sposò la figlia di un Massone, il Sen. Osvaldo Hiriart, che lo convinse, e che lui accettò per convenienza e poi si dimise, ma nessuno sostanzia queste affermazioni, e anzi precisano che non appare nelle biografie.
Ma essere Massoni non era all'epoca disdicevole, specie in Cile.
Di Allende che viene da una famiglia Massonica molto importante del Cile abbiamo tante foto col grembiulino.
https://www.google.it/search?q=allende+mason&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0CAcQ_AUoAWoVChMIy474tamdyQIVxPYOCh3lWw_Q&biw=1280&bih=871
Quindi non era da nascondere.
Non si comprende bene allora perchè le biografie di Pinochet lo avrebbero, nel caso, taciuto.

La Congregazione per la dottrina della fede (CDF) nega che sia stato Massone.

La Ashlar Company lo mette tra i famosi NON Massoni.
http://famousmasons.com/non-masons/

Io credo che non lo sia mai stato, per le evidenze che ho.

Quel che è certo invece è che Pinochet mise fuori legge la Massoneria segreta subito dopo essere andato al potere.
https://books.google.it/books?id=aYPqZfA4H9EC&pg=PT115&lpg=PT115&dq=Pinochet+masonry&source=bl&ots=wXRqnS8y1l&sig=puPStXRqdmib-9J6kf_X2Jq_nxA&hl=it&sa=X&ved=0CEUQ6AEwBWoVChMI74Wg6aedyQIVRnwPCh2ougf6#v=onepage&q=Pinochet%20masonry&f=false


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Jor-el
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L'assunzione in cielo di JFK fra i santi della sinistra mi ha sempre lasciato basito.


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mincuo
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I Kennedy non furono mai Massoni.
Magaldi dice che "Lenin fondò a Ginevra la superloggia Joseph De Maistre" ma l'unica fonte è lui stesso. Io non l'avevo mai sentito questo e di Lenin sapevo quando lo studiavo a fondo quasi quando andava a fare la pipì. 🙂
Può essere ma bisogna vedere i riscontri.

Molte fonti danno Lenin Massone, nel 1908. Ad esempio Nikolai Svitkov's "About Freemasonry in Russian Exile", pubblicato a Parigi nel 1932.
Per me non molto affidabile perchè da un oppositore non particolarmente accurato.
Karl Steinhauser e altri lo danno appartenente alla loggia Art et Travail di Parigi.
Oleg Platonov lo da 31° grado.
Alexander Konovalov conferma che fu Massone.
Winston Churchill confermava che Lenin e Trotsky erano Massoni.
Ma mentre di Trotsky è certo ed anche che fu di alto grado, e altrettanto certo è il padre di Karl Marx, (1813, Loggia L'Ètoile Anséatique) mentre Karl Marx viene detto membro della loggia "Le Socialiste" iscritto il 17 Novembre 1845 (ma io non ho riscontri e personalmente non lo assumo) resto sempre con alcuni dubbi riguardo a Lenin.

Lenin, Zinoviev, Radek e Sverdlov sono dati poi appartenere anche al B'nai B'rith (Massoneria Ebraica) da alcuni autori. Anche seri.
Ma io resto dubbioso.


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Primadellesabbie
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La Ashlar Company lo mette tra i famosi NON Massoni.

veramente leggo: they are commonly cited as being freemasons but no evidence of such exists, che é diverso, e non metterei la mano sul fuoco a proposito di alcuni dei nomi che leggo elencati assieme a quello del Nostro.

Dalla massoneria non ci si dimette.

Che un'organizzazione neghi che tizio o caio siano tra i suoi membri é assolutamente normale per motivi e circostanze diverse.

La CDF, se permetti, la consulterei per altre cose, prova a chiedere loro se papa Roncallli era massone, sarei curioso di sapere cosa risponderebbero.

Il modo in cui la Tatcher si é precipitata a rendergli visita e le cose che ha dichiarato, quando é stato fermato a seguito dell'indagine di un magistrato spagnolo, mi avevano fatto nascere più di qualche sospetto.

Ad ogni modo io non lo so, l'unica cosa che potrei fare, ma non credo che farò, sarebbe di esaminare le foto in circolazione per vedere se, in qualche occasione, fa i segnali che ci si aspetta da un massone, ma non é un obbligo farli, sebbene molti leader siano molto espliciti.

"Massoneria segreta" é una dizione ambigua che non individua niente di preciso.

Come il solito provo a inseguire i tuoi aggiornamenti.

I Kennedy non furono massoni, ma pare fossero ad un passo dall'aderire.

Trotsky fu il gran maestro della massoneria russa, e come tale garante del famoso prestito dei tedeschi (sospetto che morì per quello).

Di Lenin non ci sono molti dubbi, anch'io ho scoperto lì della loggia De Maistre, vedremo.

No, non è ambiguo. Anche in Italia prima della P2 erano ammesse logge segrete. Dopo la P2 no. Non c'è nulla di ambiguo.

Non funziona così, é una cosa complessa da spiegare, ma semplice in pratica, si tratta di seguire la storia per capire.

Ambiguo per me, che cerco di capire cosa intendi, perché massoneria segreta non vuole dire nulla.


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mincuo
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No, non è ambiguo. Anche in Italia prima della P2 erano ammesse logge segrete. Dopo la P2 no. Non c'è nulla di ambiguo.

Abbiamo un approccio differente. Non uno solo. 🙂

Per me non c'è alcuna evidenza, NON UNA SOLA che Pinochet fu Massone.
Al contrario ce ne sono che non lo fu.
Quindi uno che scrive Massone deve portare evidenza, E' LUI CHE LA DEVE PORTARE. Non è che basta scrivere Primadellesabbie è Massone e Primadellesabbie poi deve provare il contrario.
Quello è prima dell'Inquisizione, che fu un salto avanti notevole nel processo, contrariamente, ma non sorprendetemente, rispetto a quel che sa il cittadino medio.
La CDF ha rilevanza perchè non è compatibile la Massoneria con alcune onorificenze. Io la consulto come consulto altre fonti. A me della morale non frega nulla, ho un altro approccio, non se moralmente o cosa avrebbe detto.......Di Papa Roncalli io non ho nessuna evidenza altrettanto. Se Magaldi me le fornisce.....

Anche di Lenin, nonostante più di una fonte concordi, come ho scritto, resto dubbioso. E lì di fonti ce ne sono abbastanza.


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Rasna
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@ Rasna
Dobbiamo avere la capacità di dubitare, ma anche quella di sospendere il dubbio quando crediamo che la nostra esperienza/cultura/sensibilità ce ne dia il segnale, altrimenti il dubbio non serve a nulla, diviene una specie di fede alla rovescia, inutilizzabile e controproducente.

Non è questione di dubbio. Anche senza certezze ho occhi per vedere e un cervello per pensare. Questo è abbastanza per "sentire" che ciò che dice Magaldi non lontano dalla verità. La mia domanda era più relativa al perché gli si consenta di raccontarla senza neanche infarcirla di rettiliani e amenità varie.
Forse ha ragione Spadaccino: si permettono di dirci la verità perché non li si può più fermare. O forse lui ha voluto mostrare un solo lato delle verità, quello funzionale ad altri scopi che non vedo.


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Primadellesabbie
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Abbiamo un approccio differente. Non uno solo. Smile

Sì, lo so da molto tempo.

D'accordo con la tua osservazione a proposito della prova (OVVIAMENTE) da quel che capisco credo che ci arriveremo.

(Leggi indietro, ho aggiunto qualcosa)


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mincuo
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Abbiamo un approccio differente. Non uno solo. Smile

Sì, lo so da molto tempo.

D'accordo con la tua osservazione a proposito della prova (OVVIAMENTE) da quel che capisco credo che ci arriveremo.

Se non avessi avuto quello avrei creduto che Galileo lo volessero mandare al rogo, o che l'avessero processato perchè diceva che la terra girava intorno al sole, o che disse "eppur si muove". Nessuna delle 3 è vera. Eppure sta scritto in qualsiasi divulgativo e giornale.
Tra fonti primarie, fonti secondarie o nessuna fonte c'è la stessa differenza tra giorno in pieno sole, giorno di nebbia e notte fonda.

Io mi sono accorto prestino di essere stato "attenzionato". E' stata la mia fortuna. E forse dovuta al fatto che sono un logico.

Ad esempio su Pinochet la mia logica è questa.
1) In Cile non era disidicevole
2) La Massoneria ha gli elenchi. Dunque se lo era perche non li mostra.
3) Pur in macanza di 2) che già è grave allora hai testimonianze o evidenze iincrociate.

Altrimenti, per esperienza è una frottola al 100% salvo miracoli. Perchè gli eventi portano sempre documentazioni e atti. E anche le testimonianze, che pure vanno sempre prese con cautela, devono essere precise.
Se tu fai parte del Club di Bocce i soci li conosci, ci hai mangiato ecc... Devi dire quando, dove. Se eri socio non fai fatica dici: c'era anche Pippo, Pluto Paperino, era a Settembre del 19xx in quel posto ecc...e poi l'altra volta e poi...
E una altro paio di soci dicono lo stesso...

Io non ho letto il libro, come ho detto aspetto di vedere qualche stralcio.
Io ho dei criteri sui libri di storia. E sono le fonti di archivio.
Se non ci sono non apro nemmeno il libro. Oppure lo leggo come fiction. Ma non come storia. Quella ha dei criteri scientifici.


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Primadellesabbie
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La mia domanda era più relativa al perché gli si consenta di raccontarla...

La risposta alla tua domanda si trova in una conversazione riportata nelle ultime pagine del libro.

Ragazzi, ma cosa costa leggerlo? Fatevelo prestare se non volete acquistarlo, andate in una biblioteca.

Insisto che é uno strumento indispensabile a chi si interessa della storia contemporanea, prima si capisce e meglio é.

É un'opinione.


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Primadellesabbie
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@ mincuo

Appartenere alla massoneria non é certo una cosa disdicevole, potrà essere disdicevole il comportamento del singolo, o di alcuni, o di tanti, ma non l'organizzazione o l'appartenenza.

Ci sono tanti motivi perché alcuni o tutti i nomi non vengano resi noti, e non può esserci legge che tenga, nonostante le smentite.

Io credo di aver capito che i motivi per i quali tu studi, la storia nella fattispecie, sono diversi dai miei. Io non cerco la versione inattaccabile, distillata e sicura al 100%, che mi sembra a te sia indispensabile.

Questo implica che io vado incontro a dei rischi, ma lo so. Bada bene, vado incontro a dei rischi non significa che raccolgo tutto quello che trovo, all'opposto, ma proprio all'opposto. Ho anch'io delle regole adatte alle mie finalità, e sospetto le maglie siano strette almeno quanto le tue, ma non sono quelle che mi sembra siano indispensabili a te.

Se ho ben capito.

Non posso rinunciare a delle fonti o a dei racconti che tu butteresti nel cestino e la scientificità, a volte, non mi dice nulla.


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mincuo
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Nessuno dice nulla ma un momento però, non è che è lo stesso.
I ciriteri scientifici di un libro di storia non sono personali, cioè non sono di Mincuo.
O ci sono o non ci sono. Non so in Italiano, in Inglese si dice scholarly.
E definisce dei criteri. Non di Mincuo. E o ci sono o non ci sono.
I riferimenti, le note e le fonti sono un obbligo.
Non un optional a seconda dei gusti. E' chiaro?
Peraltro io leggo di tutto. Anche CdC. Quindi...
Mica è storia scientifica però. Non faccio confusione.

Ma chi lo scrive lo sa bene quali sono.
Non è che sei tu che lo perdoni ecc...o meglio quelli sono fatti tuoi.
Ma l'autore non ha standing scientifico. Punto. Poi può essere interessantissimo e tu ti puoi fidare di quel che ti pare.
E lui dire tutte cose verissime.

Faccio un esempio: "Pinochet è massone." Cosa non già nota o verificata storicamente.
Bene, dov'è la nota d'archivio?
Non c'è. Basta, non è un libro di storia. Punto. E' un'altra cosa, magnifica magari, ma questo è un altro discorso.
Uno storico è squalificato altrimenti. Uno storico scriverebbe "non si sa se Pinochet sia stato massone o no". Se invece scrive che lo è mette i riferimenti con le note d'archvio. Se no è uno scrittore, romaziere, giornalista quel che ti pare...


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