ll sangue dei Gheddafi sulla testa di Napolitano

Per me la morte del figlio di Gheddafi della moglie e di tre suoi figli non è certo peggio dell’eccidio attualmente in corso in Siria, e che ha coinvolto anche bambini. Ne ho le tasche piene di chi finge commozione e indignazione per i decessi che accadono per le bombe Nato e si arrampica poi sugli specchi per evitare il giudizio morale della durissima repressione in Siria.

Detto questo, le chiacchiere della Nato secondo cui questi morti di Tripoli non erano voluti, e che i veri bersagli erano delle istallazioni militari sono evidenti falsità: non possono romperci i timpani un giorno con la favola dei bombardamenti chirurgici e poi il giorno dopo sostenere che cinque membri della famiglia Gheddafi trucidati durante un bombardamento di precisione sono una fatalità. Del resto siamo già almeno al secondo tentativo di colpire direttamente Gheddafi. La verità è che siamo associati a una missione militare che fa pienamente sua la tattica degli omicidi mirati, e pretende di farlo in nome delle Nazioni Unite.

Le responsabilità di Berlusconi in quanto capo del governo non mi interessano. E’ un individuo di tale spregevole amoralità che rende insensato il sentimento dell’indignazione, che dovrebbe essere diretto verso persone da cui ci si può ancora aspettare azioni dettate da una dignità che a Berlusconi fa totalmente difetto.

Ma il sangue della famiglia Gheddafi ricade di sicuro sulla testa di Giorgio Napolitano, questo vecchio cinico, calcolatore, opportunista, carrierista che ha gettato nel fango la nostra Costituzione in uno dei suoi più nobili principi: il ripudio della guerra.

Sarebbe bello se per la festa della Repubblica il 2 giugno un po’ di gente in vista rifiutasse l’invito al Quirinale. Ma ho poche speranze.

Gianluca Bifolchi
Fonte: http://subecumene.wordpress.com
Link: http://subecumene.wordpress.com/2011/05/01/ll-sangur-deei-gheddafi-sulla-testa-di-napolitano/
1.05.2011