Loretta Napoleoni - La bufala dei 3000 miliardi

Nessun giornale internazionale ha dato notizia del fondo salva stati messo in risalto dai media italiani. Qui viviamo di propaganda, mentre i politici non hanno idea di come salvarci dalla crisi

Continua la propaganda del nostro Governo. In particolare questa mattina sono usciti su tutti i giornali italiani dei titoloni circa la notizia secondo cui i leader che hanno partecipato alla riunione del Fondo Monetario Internazionale hanno deciso di stanziare 3 mila miliardi di euro per aiutare l'Europa in questa crisi profonda, e che questa decisione è stata presa praticamente all'unanimità. Ma, guarda caso, questa notizia non è uscita sui giornali stranieri. Sul Financial Times di oggi il titolo principale è sull'UBS e non riporta assolutamente questa notizia. Anzi, riporta invece in un editoriale "Zero hours for the euro" della situazione tesissima emersa alla riunione dell'FMI tra tutti i membri dell'Europa Unita e manifesta scetticismo riguardo le politiche che si stanno perseguendo.

La stessa cosa succede con il Wall Street Journal, il titolo è "Europe split threatens rescue plan", e riferisce dell'impossibilità di raggiungere un accordo e di come questa indecisione da parte degli europei molto probabilmente porterà alla bancarotta della Grecia e quindi possibilmente anche al contagio indotto dalla bancarotta della Grecia su tutta l'area dell'euro.

Quindi si ripete un copione già visto. Qui viviamo di propaganda non viviamo di informazione reale e la gente deve sapere quello che sta succedendo, deve sapere che questi politici, non solamente i nostri ma anche quelli europei, non hanno idea di come salvarci da questa crisi. Molto probabilmente la Grecia andrà in bancarotta e noi seguiremo il destino della Grecia se qui non si fa qualcosa. O si decide per gli eurobonds, ma sarà molto difficile vista l'opposizione del resto dei Paesi europei, oppure si apre un dibattito su un default pilotato da parte del nostro governo, che convinca anche l'Europa unita a farci uscire dall'euro e a riprendere la crescita economica attraverso una svalutazione e una ristrutturazione del debito.

Loretta Napoleoni
Fonte: www.cadoinpiedi.it
26.09.2011