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31 Luglio 2013 14:56
Francesco De Gregori rilascia un'intervista al Corriere della Sera e incanta i lettori con le sue considerazioni politiche.
Il cantautore romano ci fa sapere che non si riconosce più nell'attuale Sinistra alla quale, tuttavia, sente ancora di appartenere per via ideale. Fin qui la notizia ci interessa davvero poco. Più interessante è la risposta che l'uomo cannone dà al giornalista, che lo interpella chiedendogli "Ma secondo lei cos'è oggi la sinistra italiana?". E l'artista risponde:
«È un arco cangiante che va dall'idolatria per le piste ciclabili a un sindacalismo vecchio stampo, novecentesco, a tratti incompatibile con la modernità. Che agita in continuazione i feticci del "politicamente corretto", una moda americana di trent'anni fa, e della "Costituzione più bella del mondo". Che si commuove per lo slow food e poi magari, "en passant", strizza l'occhio ai No Tav per provare a fare scouting con i grillini. Tutto questo non è facile da capire, almeno per me» .
Quel che stupisce di più - o forse non stupisce affatto - è che gli aspetti criticati dal Francesco nazionale sono quei pochi che ancora ci emozionano e che, a dirla tutta, trovano ascolto nella base della sinistra italiana ben più che nei suoi miserrimi rappresentanti. L'interesse per nuovi stili di vita che ci aiutino a fuoriuscire dalla civiltà dello stress, la lotta contro una distruzione dei territori perpetrata in nome della crescita a tutti i costi, l'attaccamento commosso e convinto alla nostra Costituzione, l'apertura al dialogo con le forze politiche meno compromesse: tutto ciò sembra a De Gregori un'insopportabile degenerazione della Sinistra.
E se invece proprio questi fossero i vettori che indicano un superamento della vecchia politica in direzione di qualcosa di nuovo e oggi più che mai necessario? Un ringraziamento a De Gregori voglio farlo dal cuore, perché con le sue parole ci illustra il cammino migliore per rigenerare la politica italiana. Basterà infatti, ogni qual volta incontreremo le perle di saggezza di questo elettore di Mario Monti e Pierluigi Bersani, volgerci altrove e andare "in direzione ostinata e contraria".
Paolo Bartolini
Fonte: www.megachip.globalist.it
31.07.2013
31 Luglio 2013 15:55
Francesco De Gregori lo conosco bene. E sempre rimasto comodo fuori dalla vere lotte politiche e ha fatto fortuna con le sue canzonette proprio perchè queste sembravano mostrare i bagliori delle lotte
31 Luglio 2013 16:01
Francesco De Gregori lo conosco bene. E sempre rimasto comodo fuori dalla vere lotte politiche e ha fatto fortuna con le sue canzonette proprio perchè queste sembravano mostrare i bagliori delle lotte
Concordo.
31 Luglio 2013 16:31
D'altra parte nessuno stupore: si sta parlando di De Gregori, mica di uno autenticamente comunista come Daniele Sepe (per rimanere sempre nell'ambito artistico.. il primo, come Jovanotti, Mannoia e compagnia ha come obiettivo vendere il più possibile e quindi essere fisso da Fabio Fazio; il secondo vuole solo fare ottima musica e rimanere fedele ai suoi principi)
31 Luglio 2013 18:26
«È un arco cangiante che va dall'idolatria per le piste ciclabili a un sindacalismo vecchio stampo, novecentesco, a tratti incompatibile con la modernità. Che agita in continuazione i feticci del "politicamente corretto", una moda americana di trent'anni fa, e della "Costituzione più bella del mondo". Che si commuove per lo slow food e poi magari, "en passant", strizza l'occhio ai No Tav per provare a fare scouting con i grillini. Tutto questo non è facile da capire, almeno per me»
ah ah ah ah come il silvio che vede i comunisti.....ndo sta sta sinistra qua?????? sindacalismo vecchio stampo quello che ha avallato "l'assunzione di 18MILA schiavi" per l'expo????
Mah
Conosce esposito che strizza l'occhio ai notav?
I feticci del politically correct purtroppo sono in auge proprio ora per instaurare la dittatura del pensiero unico.
1 Agosto 2013 8:39
ah ah ah ah come il silvio che vede i comunisti...
non è preoccupante che un silvio veda dei comunisti quanto gli altri che non avvertono silvio che i comunisti non si possono vedere perchè non ci sono più.
Ma d'altra parte sono anche quelli che non vedono i reati di silvio per cui è evidente che di vista non ne hanno molta.