Notifiche
Cancella tutti

Marcon - L'utopia della pace


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
Topic starter  

Fallujia, Jenin, Guantamano, Kosovska Mitrovica e da noi Bolzaneto e Lampedusa: sono solo alcuni dei luoghi simbolici dei tanti diritti umani violati nel mondo e in Italia. E' bene ricordarlo a pochi giorni dal 10 dicembre, giornata internazionale dei diritti umani. E' quello che succederà in tante parti d'Italia e a Roma, dove la Presidenza del consiglio della Provincia - insieme al Forum per i diritti umani e Lunaria - organizza una quattro giorni di conferenze e dibattiti (dal titolo: «Pace e diritti umani: un'utopia concreta») con tanti ospiti importanti: Luigi Ciotti, Heidi Giuliani, Susan George, Johannes Galtung, Mohammed Al Deraji, direttore del Centro diritti umani di Fallujia e molti altri (programma dell'iniziativa su www.lunaria.org). In questi anni sono stati fatti molti passi in avanti verso il rispetto dei diritti umani: sono stati liberati molti prigionieri politici, è cresciuto il numero di regimi democratici nel mondo, è aumentata generalmente la sensibilità umanitaria e democratica - grazie alla pressione di tante organizzazioni pacifiste e umanitarie e anche grazie al ruolo positivo di una parte dei massmedia - a livello globale. I diritti umani sono usciti dalla ristretta cerchia degli specialisti per approdare all'arena più ampia dell'opinione pubblica e politica mondiale.

Spesso però i governi li hanno utilizzati per fini geopolitici e bellici: così è stato con la guerra («umanitaria») in Kosovo e con la guerra in Iraq (per «esportare la democrazia»). Si è propagato quello che Antonio Gambino ha chiamato in un suo libro di qualche anno fa «l'imperialismo dei diritti umani». Anche i diritti umani sono stati embedded e a «geometria variabile»: molto variabile per i casi di Putin in Cecenia e Musharraf in Pakistan, o per il fosforo bianco gettato dagli americani su Fallujia. Anche in Italia ne sappiamo qualcosa, con la brutta pagina di Genova 2001 non ancora chiusa e per i quotidiani soprusi nei Cpt a danno degli immigrati.

L'Italia in questi anni ha promosso tre commissioni consultive, di studio, ecc. di rango istituzionale (Senato, Ministero degli affari esteri, Presidenza del consiglio) sui diritti umani con tanto di viaggi fatti e documenti approvati - sicuramente alcuni importanti - ma non è riuscita (unico paese nell'Unione europea) ad approvare - con la responsabilità bipartisan di entrambi gli schieramenti - una legge sul diritto d'asilo, pure sancito dall'art. 10 della nostra Costituzione. E a proposito di «commissioni» più serie, quelle parlamentari di inchiesta se ne fanno tante e delle più svariate (Mitrokhin, Telekom Serbia, ecc. e oggi anche sulla legge 194), ma una sullo stato di applicazione della «dichiarazione dei diritti umani« in Italia non ha mai visto la luce.

I diritti umani sono oggi un tema sempre di più importante: tutti i diritti umani, anche quelli sociali ed economici, ambientali e di cittadinanza, allo sviluppo e per le generazioni future. E' quello che ci dicono le mobilitazioni dei movimenti sociali di questi anni. La «dichiarazione dei diritti umani»del 1948 - pur con tutte le sue incrostazioni e i suoi 57 anni di vita - è un testo rivoluzionario e radicale, uno strumento fondamentale per affermare la dignità della persona e un principio di piena eguaglianza tra tutti gli abitanti nel pianeta. Questi quattro giorni di iniziative della Provincia hanno il valore di riproporne la centralità in un'azione più generale declinata con l'impegno per la pace e una globalizzazione dal basso. I diritti umani non sono solo questione di tribunali, avvocati e codici: riguardano la costruzione di un mondo diverso dove i diritti umani si declinano con la giustizia, la pace e la solidarietà.

Giulio Marcon
Presidente di Lunaria
Fonte: www.ilmanifesto.it
7.12.05


Citazione
Condividi: