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Martiri europei: Dominique Venner


Lif di euro-holocaust
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La morte dello storico e scrittore identitario francese Dominique Venner sta facendo discutere molto. Il suo suicidio, avvenuto ieri nella cattedrale di Notre Dame a Parigi, viene presentato come dovuto alla questione "omosessualista", ma basta leggere le righe di commiato, da lui lasciate, per capire che tale questione si lega ad un questione ben più ampia, ossia il genocidio in atto in Europa, ad opera di una potente minoranza (le cui coordinate culturali e antropologiche vanno ricercate tra liberalismo, progressismo, massonerie e dirittumanismo), nell'indifferenza dei più, compresa l'ancora potente Chiesa Cattolica, non particolarmente preoccupata rispetto al tema della natalità autoctona e del rimpiazzo etnico (genocidio), quanto semmai dal florido business delle ONG e delle associazioni di volontariato (spesso pagato), col dubbio che la stessa Chiesa sia ormai rintracciabile in quelle coordinate, che non altrove.

Ed è, probabilmente, questa la ragione del suicidio di Venner nella più famosa cattedrale parigina, ossia il silenzio, spesso, e la timidezza, sempre, delle gerarchie cattoliche e del Vaticano, anche solo nei riguardi di un tema che dovrebbe essere di immediato interesse e di immediata reazione da parte degli stessi, in termini chiari, forti, decisi e possibilmente coraggiosi. Si sa, la Chiesa Cattolica in Francia non gode di un seguito paragonabile ad altre nazioni, ma le manifestazioni degli ultimi mesi contro matrimonio e, soprattutto, adozione "omosessualisti" sono un segnale importante. Cavalcando ciò, avrebbe potuto, se voluto, bloccare la Francia, non lasciando solo associazioni e singoli individui sfilare per le strade, ma portando avanti coordinate azioni di sciopero in ogni ambito della vita sociale e lavorativa.

Il futuro che dirà? La Chiesa Cattolica vorrà convivere con l'espandersi dell'ideologica adozione di bambini da parte di coppie omosessuali, ad esempio e non solo in Francia? O deciderà che alcuni limiti vanno fissati, realmente e non solo per principio, magari durante una predica nella chiesetta di cemento del quartiere? Perché se un tema così "immediato" come questo non scuote in maniera decisa le gerarchie cattoliche, temi più complessi e di ampia portata, come il genocidio, il dominio tecnocratico e capitalistico sul mondo, la predazione della Natura, ecc., che possibilità avranno di venir affrontati dalle stesse gerarchie? Sfugge che non si cambia il mondo dando solo la pagnotta al povero, né lo si "salva"?

Il gesto tragico di Venner viene dipinto e commentato da molti nei modi più diversi, con oscillazioni estreme che vanno dal rispetto alla derisione e all'incitamento che ciò avvenga ancora, sino alla solita attivista dell'organizzazione Femen che, topless d'ordinanza, ha inscenato un finto suicidio nella stessa Notre Dame, dileggiando sia Venner che la stessa cattedrale. Quest'ultimo gesto, in particolare, finisce per sottolineare, per assurdo, il sacrificio di Venner, piuttosto che infangarlo, proprio per la mancanza di sensibilità nei confronti del luogo e dei possibili astanti da parte dell'organizzazione Femen. E' come se venisse detto: vedete, questo è ciò che viene fatto oggi a tutto ciò che è sacro.

Intendiamoci, Venner non era cattolico praticante, né probabilmente credente. Ma è indubbio che certe questioni fondamentali possano far convergere ambienti differenti, anche in maniera non esplicitata, come il suicidio di un probabile ateo in una cattedrale. E non si creda che tale gesto sia semplice debolezza di un vecchio. I suicidi clamorosi, per quanto sbagliati nel loro togliere persone motivate dall'orizzonte dell'esistenza, sono anche dichiarazioni violente, bagnate e battezzate dal sangue.

Un suicidio non dovuto a ragioni totalmente personali, ma inquadrabile in una questione nazionale o religiosa o altro, è sacrificio propriamente detto (Jan Palach, Mohamed Bouazizi, quanti altri?). E' sangue che chiama sangue. E' sangue che produce eventi. Da questo punto di vista, coloro che stanno allegramente e gaiamente invitando gli "altri Venner" a compiere lo stesso gesto, non stanno facendo altro, non consci, che rispondere a quel richiamo.

P.S. (non collegato): sembra che a Genova sia morto un certo Andrea Gallo...

http://euroholocaust.blogspot.it/2013/05/martiri-europei-dominique-venner.html


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Mullaloo
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Bah, l'accostamento di Jan Palach, un martire a favore della libertà, non solo sua ma della sua nazione, con il suicidio di protesta di Venner contro i diritti umani e la libertà di altre persone squalifica tutto l'articolo.


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Truman
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Bah, l'accostamento di Jan Palach, un martire a favore della libertà, non solo sua ma della sua nazione, con il suicidio di protesta di Venner contro i diritti umani e la libertà di altre persone squalifica tutto l'articolo.

Per chi vuole capire, il tuo commento rinforza l'articolo.
E' la libertà di pensiero che sta sparendo:

http://trumanb.blogspot.it/2008/11/back-to-1984.html


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Mullaloo
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@ Truman

E' la libertà di pensiero che sta sparendo

Hai ragione su questo, e l'articolo del tuo blog mi trova decisamente d'accordo.
Sarebbe bello poter sviluppare una discussione su questo tema decisamente dimenticato e sottovalutato.

Può darsi che non abbia capito il senso del messaggio di Venner. Perdonami però, perchè per me c'è una differenza enorme tra chi compie un gesto eclatante ed estremo, e si sacrifica per permettere a qualcuno di avere dei diritti e delle libertà, e chi fa la stessa cosa per toglierli a qualcun altro.

Io penso che il suicidio sia un atto violento che non c'entra nulla con la libertà di pensiero, ma solo con la volontà estrema di affermazione delle proprie idee, di imposizione del proprio pensiero. Qualche volta può essere usato a fin di bene, qualche volta no. Ma forse mi sbaglio.


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Truman
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per me c'è una differenza enorme tra chi compie un gesto eclatante ed estremo, e si sacrifica per permettere a qualcuno di avere dei diritti e delle libertà, e chi fa la stessa cosa per toglierli a qualcun altro.

La libertà non è qualcosa di assoluto.
La tua libertà di girare col SUV tende a contrastare con la mia libertà di respirare aria pura.

La tua libertà di dichiare matrimonio un'unione tra persone dello stesso sesso tende a svalutare il mio matrimonio tradizionale.

Il discorso è complesso ed andrebbe affrontato in modo sistematico. Solitamente ciò viene fatto nelle costituzioni.

Se prendiamo ad esempio la Costituzione della Repubblica italiana, vediamo che essa parla di "diritti e doveri dei cittadini". Ecco, a me (presumibilmente non solo a me) sembra che i diritti (cioè le libertà) non siano separabili dai doveri.

Parlare di libertà senza dire quali costrizioni comporta è il suono di una mano sola.


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Mullaloo
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per me c'è una differenza enorme tra chi compie un gesto eclatante ed estremo, e si sacrifica per permettere a qualcuno di avere dei diritti e delle libertà, e chi fa la stessa cosa per toglierli a qualcun altro.

La libertà non è qualcosa di assoluto.
La tua libertà di girare col SUV tende a contrastare con la mia libertà di respirare aria pura.

La tua libertà di dichiare matrimonio un'unione tra persone dello stesso sesso tende a svalutare il mio matrimonio tradizionale.

Il discorso è complesso ed andrebbe affrontato in modo sistematico. Solitamente ciò viene fatto nelle costituzioni.

Se prendiamo ad esempio la Costituzione della Repubblica italiana, vediamo che essa parla di "diritti e doveri dei cittadini". Ecco, a me (presumibilmente non solo a me) sembra che i diritti (cioè le libertà) non siano separabili dai doveri.

Parlare di libertà senza dire quali costrizioni comporta è il suono di una mano sola.

Sui diritti e doveri sfondi una porta aperta, perchè penso che la mia libertà finisce dove comincia la tua, e che per convivere civilmente c'è bisogno soprattutto di rispetto verso gli altri.

Ma per favore spiegami perchè un matrimonio tra persone dello stesso sesso tende a svalutare un matrimonio tradizionale.
Perchè non possono coesistere?
Se due persone dello stesso sesso si amano, perchè non possono stare insieme avendo gli stessi diritti di chi è di sesso diverso?
Perchè la costituzione sancisce diritti per alcuni e non per altri? La costituzione si può aggiornare alle diverse esigenze delle nuove generazioni: non è indiscutibile. E d'altra parte ultimamente la stanno pesantemente modificando togliendoci diversi diritti e nessuno batte ciglio.

Non mi sembra giusto che possa accadere che qualcuno ha un compagno per tutta la vita e poi, non avendolo potuto sposare, non può assisterlo all'ospedale, perchè non è parente, oppure non può ereditare la casa in cui sono stati insieme, oppure non può decidere come e dove seppellirlo. Mi sembra una cosa umiliante e disumana, nel senso che ti rende proprio meno umano, anzi reietto. Una cattiveria gratuita dettata dalle convenzioni e dalle religioni che hanno stabilito per dogma che il matrimonio è giusto soltanto tra due persone dello stesso sesso.

Non so, non riesco a convincermi che sia una cosa giusta limitare un diritto di questo tipo a delle persone che non hanno fatto nulla di male, ma sono solo innamorate di una persona dello stesso sesso, e non per questo debbono essere punite.


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