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Massimo Fini - Il caso Priebke e le regole della guerra


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Post: 33516
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Paul Tibbets è il pilota che sgancio' l'atomica su Hiroshima. Nel 1985 un giornalista del The Columbus Dispatch, Mike Harden, lo intervistò e, alla luce delle spaventose conseguenze di quella Bomba, gli chiese: «Lo rifarebbe oggi?». «Certo» rispose «Sono stato educato alla disciplina. Ai miei tempi se uno riceveva un ordine da chi ne aveva l'autorità, obbediva». Non capisco perchè quello che, a quel tempo, valeva per Paul Tibbets non dovesse valere anche per Erich Priebke. Perchè gli americani la guerra l'hanno vinta e i tedeschi persa?

Nel 1947 fu processato Kappler, le ferite del secondo conflitto mondiale erano molto più sanguinanti di quanto possano essere oggi, ma proprio perchè si era ancora vicinissimi alla guerra se ne conoscevano le leggi. E infatti Kappler, il diretto superiore di Priebke, non fu condannato per la rappresaglia in sè, che era ammessa e legittimata dalla Convenzione di Ginevra, ma perchè in un macabro eccesso di zelo fece fucilare cinque persone in più di quanto previsto.

Quando gli Alleati occuparono la Germania, i francesi emisero bandi di rappresaglia nella proporzione di 20 a uno, i russi di 50 a uno e gli americani, sempre grandiosi, di 200 a uno. Ma poichè la Germania era rasa al suolo e non ci fu nessuna resistenza partigiana mancò l'occasione di applicarli.

Tibbets in un'altra occasione, intervistato da un giovane giornalista televisivo, disse: «Posso raccontarle quello che ho fatto, ma dubito che noi due riusciremo a comunicare. Lei è troppo giovane. Lei non può capire».

Non si può capire in tempo di pace ciò che è avvenuto in tempo di guerra. Perchè sono due dimensioni incommensurabili, in cui vigono regole completamente diverse. Ciò che è lecito in guerra, uccidere, è assolutamente proibito in pace. Per questo, in tutti i tempi e presso tutte le culture, il passaggio dalla pace alla guerra è sempre stato segnato da rigorosi riti di demarcazione. In epoca moderna dalla dichiarazione di guerra. Negli ultimi decenni queste sane abitudini si sono perse.

Oggi la guerra si fa, con cattiva coscienza e perciò non la si dichiara.

Si preferisce chiamarla 'missione di pace', 'operazione di peacekeeping', 'intervento umanitario'. Con cio' ingenerando non solo una grande confusione ma spazzando via quel poco di 'ius belli' che aveva sempre regolato le guerre (per esempio nel trattamento dei prigioneri di cui, non essendoci più una guerra dichiarata, si può fare carne di porco, vedi Guantanamo).

Quando parliamo di crimini commessi durante l'ultima guerra mondiale (che naturalmente ci furono come dimostra la sacrosanta condanna di Kappler o la strage di Cefalonia dove i tedeschi uccisero i soldati italiani loro prigionieri) dobbiamo fare lo sforzo di riferirci al contesto in cui avvennero.

Se Priebke si fosse rifiutato di obbedire a Kappler sarebbe stato un eroe. Ma non era Salvo D'Acquisto, non era un eroe. Era un uomo dallo spessore intellettuale e morale di un domestico che vestiva un'uniforme da soldato.
E vorrei proprio vedere fra coloro, giornalisti, opinionisti, conduttori televisivi, che oggi fanno tanto i muscolari e le 'anime belle' chi, nel 1944, avrebbe osato resistere a un ordine che veniva direttamente da Adolf Hitler.

Massimi Fini
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it
26.10.2013


Citazione
mendi
Reputable Member
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"Era un uomo dallo spessore intellettuale e morale di un domestico"

Non sono d'accordo. Era ed è stato una persona perbene.


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Anonymous
Illustrious Member
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Post: 30947
 

Puoi spiegare meglio questa tua affermazione?

Perché lo consideri una persona perbene?


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Eshin
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3620
 

E in quanti oggi ad obbedire?
Scienziati, amministratori, politici,militari anche ..
a salvaguardare poltrone, lavoro o anche le loro vite.......

il cielo ci sovrasta - è pieno di menzogne!l


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Primadellesabbie
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 5039
 

Si, le cose stanno come le spiega Fini.

Ció non impedisce che ciascuno possa avere e coltivare le sue convinzioni, e smettiamola di fare valutazioni favorevoli a, o denigratorie della figura del protagonista: si tratta di puro pettegolezzo.

Altro discorso va fatto sui dilettanti che hanno gestito e organizzato il tutto riducendolo ad una oscena pagliacciata.

Non ho visto, ne voglio vedere nulla di quanto o letto essere accaduto nei giorni passati.

Sarà banale ma non posso fare a meno di ripensare all'Antologia di Spoon River della mia prima giovinezza.


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helios
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 16537
 

E infatti Kappler, il diretto superiore di Priebke, non fu condannato per la rappresaglia in sè, che era ammessa e legittimata dalla Convenzione di Ginevra, ma perchè in un macabro eccesso di zelo fece fucilare cinque persone in più di quanto previsto.

ma con quali criteri Kappler uccise quelle persone? il criterio di un tedesco per 10 italiani erano regole di guerra ?

La condanna per aver ammazzato cinque persone in più è ancora più macabra.Se una rappreseglia è ammessa dalla convenzione di Ginevra, come possono poi condannare qualcuno perchè ha ucciso qualche persone in più e non condannarlo di per se perchè ha ucciso delle persone civili senza nemmeno essere armate?

Ma che razza di processi hanno fatto contro i nazisti?

Quanti giapponesi in pià hanno ucciso gli USA mandando due atomiche sul Giappone? Nessuno si è ancora sognato di parlare di convenzioni varie su questo.


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