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Massimo Fini - Ultràbombe


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Per capire cos’è successo martedì sera a Genova bisogna rifare un po’ di storia. Non del calcio. Della politica.

Nei primi anni ’90, dopo la disgregazione della Jugoslavia, si creò in Kosovo, considerato da Belgrado “la culla della Nazione serba” (un po’ come per noi il Piemonte), un forte indipendentismo albanese. Negli ultimi decenni, per ragioni demografiche, in Kosovo si era formata una maggioranza albanese che pretendeva la separazione da Belgrado. Dall’altra parte lo Stato serbo voleva conservare una regione che era sempre stata, storicamente e giuridicamente, sua. Gli albanesi facevano guerriglia non disdegnando l’uso del terrorismo, com’è inevitabile in ogni lotta partigiana, la Serbia reagiva con le maniere forti, con l’esercito, con la polizia, con le milizie paramilitari di cui i giovani che hanno impedito la partita Italia-Serbia sono gli eredi.

C’erano quindi due ragioni, entrambe valide, a confronto: l’indipendentismo albanese e il diritto di uno Stato all’integrità dei propri confini, perché una terra non appartiene solo a chi in quel momento ci vive e ci abita ma anche alle generazioni che vi hanno vissuto, abitato e lavorato nel passato. Era quindi una questione che serbi e albanesi avrebbero dovuto risolvere fra di loro, secondo i reali rapporti di forza, o al massimo con l’intermediazione diplomatica dell’Onu. Ma gli Stati Uniti, che foraggiavano la guerriglia, decisero che le ragioni stavano solo dalla parte degli indipendentisti. Per tre mesi si misero a bombardare una grande capitale europea come Belgrado, facendo 5500 morti, finché la Serbia dovette arrendersi. Il tutto con l’appoggio degli europei e con l’Italia di D’Alema nella poco onorevole posizione del “palo” (i bombardieri partivano da Aviano).

Era una guerra ingiusta, non autorizzata dall’Onu (ma si sa che ci si richiama all’Onu quando serve, come in Afghanistan, quando non serve la si ignora). Era una guerra contro l’Europa e particolarmente “cogliona” per l’Italia come dissi al presidente D’Alema a Ballarò senza che lui osasse replicare. Noi non abbiamo mai avuto contenziosi con la Serbia, caso mai con la Croazia che per decenni ha vessato i nostri profughi in Istria. Anzi con la Serbia avevamo storicamente degli ottimi rapporti. Ma ci sono anche ragioni più attuali. Il “gendarme Milosevic”, con alle spalle una Serbia forte, checché se ne sia detto e scritto in contrario, era un fattore di stabilità dei Balcani. Ora in Kosovo (dove c’è, guarda caso, la più grande base militare Usa), in Montenegro, in Macedonia, in Albania sono concresciute grandi organizzazioni criminali che vanno a concludere i loro sporchi affari nel Paese vicino più ricco, cioè l’Italia. Come se non bastasse ai serbi è stata inflitta l’ulteriore umiliazione di portare Slobodan Milosevic, che non era un dittatore ma un autocrate (a Belgrado esisteva un’opposizione che faceva opposizione più di quanto la si faccia, oggi, in Italia) davanti al Tribunale internazionale dell’Aja come “criminale di guerra“. Il processo iniziò con gran clamore ma a poco a poco non se ne parlò più perché Milosevic, uno dei protagonisti della pace di Bosnia quale firmatario degli accordi di Dayton, aveva troppe buone carte nelle sue mani. Poi è provvidenzialmente morto d’infarto. Dico, incidentalmente, che aver avallato da parte della cosiddetta Comunità internazionale l’indipendenza del Kosovo è un insidioso precedente per tutti. Poniamo che fra 50 anni in Piemonte ci sia una maggioranza di cittadini musulmani che reclamino l’indipendenza di quella regione dall’Italia. Cosa potremmo rispondergli?

Comunque sia i duemila serbi che sono calati martedì sera a Genova non c’entrano nulla con un discorso sportivo, hanno usato un avvenimento sportivo, come è accaduto altre volte, per manifestare la loro umiliazione, la loro frustrazione, la loro rabbia per i soprusi che la Serbia ha dovuto subire negli ultimi vent’anni. Io – e non solo io – ero sentimentalmente con loro.

Massimo Fini
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it
Link: http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/16/ultrabombe-per-capire-cose-successo-martedi/71925/
16.10.2010


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Luca Martinelli
Noble Member
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Post: 1984
 

perfettamente d'accordo


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GIGIOTTONE
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Massimo Fini è uno dei pochi giornalisti che si riescono a leggere perchè hanno qualcosa da dire. E non sai mai cosa dirà di un evento.
A differenza di molti altri che ripetono sempre le stesse cose, per esempio Travaglio sui fatti di Genova dirà che il governo non ha previsto i disordini, che berlusconi è come Milosevic, che sembra che lo stalliere Mangano fosse amico di Ivan il terribile...zzzz


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dotaste
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PER GIGIOTTONE...LA VERITA' FA' MALE, EH?
SEGUO CON ATTENZIONE I TUOI COMMENTI....MI SEMBRI IL CLASSICO BERLUSCONIANO COME DANA 74 E MARISTAURRU...


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dana74
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PER GIGIOTTONE...LA VERITA' FA' MALE, EH?
SEGUO CON ATTENZIONE I TUOI COMMENTI....MI SEMBRI IL CLASSICO BERLUSCONIANO COME DANA 74 E MARISTAURRU...

wow, che argomentazioni....basta affibbiare un'etichetta così non si deve entrare nel merito dei commenti, forse semplicemente non hai un idea da contrapporre?
"seguo con attenzione i tuoi commenti" meno male, allora non li capisci e questo sinceramente è un sollievo


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A_M_Z
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Non sono d'accordo con massimo Fini, come avevo argomentato in un altro topic sui tifosi serbi. Lui mi piace come giornalista ma questa volta credo abbia toppato.
Anche lui purtroppo, spinto dal clamore mediatico, accomuna 20 facinorosi ad un'azione politica che di politico ha avuto ben poco.

In questo periodo devono andar di moda queste argomentazioni...

scrivere di un Drago quando si è visto un pulcino..


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dotaste
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nessun affibbiamento di categoria...ve la date da soli spargendo il solito veleno contro gli immigrati e gli ultimi. I vostri argomenti dimostrano sempre invidia sociale, egoismo e una grettezza morale di rara entità... siete la dimostrazione del perchè il berlusconismo vince...non preoccuparti, fra breve la melma che avete contribuito a creare vi sommergerà. Speriamo di essere lì per godermi lo spettacolo.


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GIGIOTTONE
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In un certo senso hai ragione, Berlusconi mi fa meno schifo di Fini, Bersani o Fassino, però stai sicuro che non lo voto.
Quello che non ha molto senso per me è dare tutte le colpe a berlusconi perchè quando non ci sarà più lui i problemi rimarranno e non scompariranno magicamente col papi.
Serve secondo me una visone più ampia sui problemi dell'occidente che non sia sempre destra vs sinistra, fascista vs comunista. Perchè qualcuno molto in alto se la ride di queste contrapposizioni...


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dotaste
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chiedo scusa a Gigiottone, avevo interpretato male. Io sono un antiberlusconiano convinto, ma non perchè voti il PD, ma perchè ritengo che sia controproducente e non decorosa la sua presenza al governo. Anche a me non piacciono FINI e FASSINO, e penso che siano altri a comandare, molto più in alto. Comunque rimango sempre dalla parte dei più deboli e degli oppressi, e credo che quest'Italia debba ripartire da questi concetti, facendo piazza pulita di questo marciume.


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GIGIOTTONE
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Beh, il discorso è sempre quello, dopo berlusconi verrà qualcuno sicuramente più decoroso (ci vuole poco) ma non credo migliore.
Vedi in America, dopo Bush è venuto Obama il magnifico che continua le guerre, fa leggi anti internet, contro la marijuana, una riforma sanitaria che aiuta solo le multinazionali (a spese della comunità), continua gli aiuti alle banche ecc ecc.
Se non si ripensa alla democrazia valutando i suoi punti deboli (che per me rimangono sopratutto gli interessi particolari economici e di lobby) non si risolverà niente.
Invece in tv e suoi giornali si discute solo se è meglio berlusconi o bersani...


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