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Maurizio Blondet e i venti cargo inquinanti. Verifica


riefelis
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Maurizio Blondet in suo articolo pubblicato lo scorso 28 luglio afferma:
"....venti navi porta containers inquinano quanto la totalità degli automezzi circolanti nel mondo. Sono cargo colossali, lunghi trecento metri ...."

Ma è vero?
Non riesco a trovare riscontri!

http://www.maurizioblondet.it/venti-cargo-inquinano-piu-tutte-le-auto-del-mondo/


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illupodeicieli
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Ciao. Come ho scritto nei commenti su rischio calcolato vai sul sito Rai o su YouTube e cerca la trasmissione petrolio e nello specifico i padroni del mare. Buona parte di quanto scritto da blondet viene da quella trasmissione.


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riefelis
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Ti ringrazio illupodeicieli. Gentilissimo.

Blondet è stato impreciso.in quanto ha parlato genericamente (volutamente?) di inquinamento. Nel caso specifico dei cargo il documentario, a cui chiaramente Blondet fa riferimento, descrive l'inquinamento da zolfo.
Pensavo invece in un'implicazione con le emissioni di .


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GioCo
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Magari sarebbe carino @riefelis che ci dicessi anche dove hai cercato. Google preseleziona le tue ricerche e tra l'altro le prefiltra. Il che significa che prima di presentarti il risultato vengono manipolati i risultati sia nell'ordine e quantità che nella qualità, rispetto a criteri come il tuo profilo web (se ne hai ad esempio uno google rimane sempre attivo anche se non hai fatto il login) le ricerche già effettuate ed altro. Questo vuol dire che le ricerche che fai dal tuo PC fisso non corrisponderanno a quelle di un altro (magari portatile?) sempre tuo, che non corrisponderanno a quelle di un PC in mano a un parente o a un conoscente che non corrisponderanno al PC di un internet café. Senza contare che sono pure dinamiche e non solo perché cambia il contenuto del web e gli indici, ma anche perché cambiano pure le regole di filtraggio, secondo la schizofrenia tipica delle aziende statunitensi (monitorate dalla difesa).
Il filtraggio è parzialmente inibito se sai esattamente cosa cercare, il che corrisponde alla gabola che una stringa di ricerca anche solo poco differente, porta a drammatiche differenze nei risultati della ricerca.
Naturalmente si possono usare alternative a google e persino al web, ma questo si trasforma spesso in un lavoro lungo e noioso, utile se sei pagato a farlo e che porta a scarsi risultati (rispetto la fatica).

Quindi passiamo ai dati e cerchiamo di fare i pignolini per quanto possibile. Però ti avviso che è una fatica tremenda e secondo me cretina, se si applica un poco di buon senso. Tuttavia, al solo fine del bene che porto all'umanità, ci provo nella speranza di migliorare la coscienza collettiva su questioni così spinose. Partendo da wikicoipiedi sappiamo che una nave portacontainer
del 2017 (di concezione giapponese) porta 20170 TEU. 20.170 x 20 = 403.400 TEU. Un TEU è un container medio di c.ca 6 mt. e porta circa 21.600 Kg. Il che vuol dire che 20 navi (o venti viaggi che è = ) come quella portano: 403.400 x 21.600 = 8713440000. Togliamo 3 zeri e abbiamo il tonnellaggio: 8.713.440 t. Questo per fugare i dubbi sulla capacità di carico rispetto il consumo. Ora, se andiamo a cercare i motori troveremo (vedi https://de.wikipedia.org/wiki/MOL_20.000-TEU-Typ&prev=searc h">QUI) che la nave monta un MAN B & W G95ME, motore di nuova generazione appositamente costruito per le navi portacontainer di nuova generazione secondo https://www.corporate.man.eu/en/press-and-media/presscenter/Record-Breaking-Engine-Leaves-Test-Bed-in-Korea-226753.html&prev=searc h">questo articolo, che dai dettagli tecnici vediamo essere si un motore diesel marino, ma secondo i progetti (qui un PDF): "The ever valid requirement of ship operators is to obtain the lowest total operational costs, and especially the lowest possible specific fuel oil consumption at any load, and under the prevailing operating conditions". Tradotto, meglio se riesce a digerire anche bitume catramoso, qualunque cosa cioè sia combustibile. Inoltre nel capitolo sette dedicato al carburante leggiamo: "The system is so arranged that both diesel oil and heavy fuel oil can be used [...]". Questo fuga ogni dubbio sul tipo di carburante, ma i consumi? La questione è piuttosto complicata e non essendo un esperto fatico a decodificare il consumo medio che dipende da troppi fattori, come la forma della nave e il pescaggio, non solo dalla spinta del motore. Comunque wiki ci informa che "mediamente la potenza del motore dei grandi portacontainer varia tra 1 e 2 CV per tonnellata. La velocità tra i 20 e i 25 nodi (30–40 km/h)". Detto questo, con un poco di fatica si scopre anche che motori simili tipo questo Wärtsilä-Sulzer RTA96C, sopra i 100.000 cavalli, consumano c.ca 6.000 litri di gasolio all'ora. Tieni poi conto che secondo questa tabella rinvenuta nel manuale tecnico del G95ME, cap 7, pag. 3, i consumi quasi raddoppiano se si usa carburante più viscoso (la tabella riguarda la rendita rispetto il pompaggio nel motore):
Marine diesel oil .......................................... 1.0 m/s
Heavy fuel oil ............................................... 0.6 m/s

Ma teniamo i 6mila litri e facciamo il calcolo di quante ore ci mette una nave di quel tipo a fare una tratta. Attualmente una MOL TRIUMPH che batte bandiera Marshall Islands (altro dettaglio confermato) si trova nel porto di Amburgo in germania. Secondo questo tracciato, è partita da Otterndorf alle 1:00 di notte ed è arrivata ad amburgo alle 17:00. Ma siccome il tratto è fluviale ed è circa 100 Km è evidente che ha navigato per 16 ore, cioè a rilento, solo a causa del percorso. Se guardiamo invece il tratto da Tangeri Med, Marocco a Southampton, Regno Unito, scopriamo tramtie questo sito che sono 1.275 miglia marine. 1 miglio marino corrisponde a c.ca 1,852 Km, quindi a c.ca 2.360 Km che a velocità media (mettiamo 20 Km/h di media, cioè leggeremente sotto l'ideale 30-40 Km/h, per ritardi vari, cambi di rotta, maltempo, etc.) avrebbe dovuto percorrere in c.ca 118 ore. La nave è partita l'1 agosto alle 21:00 ed è arrivata il 6 agosto alle 19:00. Dal'1 al 6 agosto sono 5 giorni che x 24 fanno 120 a cui vanno sottratte due ore perchè è arrivata alle 19:00. Quindi corrisponde.
In questo viaggio ha quindi avrà consumato almeno 6mila x 118 = 708.000 litri di gasolio. Sempre se era gasolio nautico e non bitume. Altrimenti bisogna aumentare di un 40%, il che ci porta a un consumo presunto che oscilla tra 700 e 900 mila litri per quel viaggio che per 20 (venti "navi") fa: 14 -18 milioni di litri non in un anno ma in 5 giorni. Il che significa in media sono 3,2 milioni di litri al giorno. Ora, ricordiamo che un litro di petrolio e derivati pesa circa 0.7 Kg e otteniamo circa 2,25 milioni di Kg/gg, cioè 2.250 tonnellate al giorno. Ci servirà più avanti.

Ora veniamo alla parte davvero molto ostica. Non è possibile distinguere facilmente i consumi per autovetture mondiale, sia perché non esiste modo di distinguere chi ca%%o si attacca alla pompa, sia perché il consumo di combustibili per trasporto non corrisponde al consumo effettivo delle auto. Blondet faceva riferimento alle auto private e non all'autotrasporto, ma bisognerebbe contare anche l'agricolo e tutto il consumo accessorio, tipo gruppi elettrogeni, etc. Per semplificare quindi ho provato a guardare solo alla benzina erogata alla pompa (stima media annua), che verosimilmente costituisce la porzione più prossima di consumo petrolifero per auto privata. Non sono riuscito a trovare documenti o dati credibili a livello mondiale circa il consumo di questo carburante. L'unico dato che ho ricavato è questo dell'UP che a pagina 101 mi dice che il consumo alla pompa di benzina del mercato interno italiano è di c.ca 8 M/t all'anno (otto milioni di tonnellate l'anno). Il dato è del 2013, quindi piuttosto recente. Per inciso il dato preciso che leggo è 8.000 migliaia di tonnellate. Ora dividiamo per 365 e otteniamo c.ca 22.000 tonnellate al giorno.

Quindi secondo questi calcoli (che sono tutti da verificare data la complessità della faccenda) verosimilmente 20 cargo di massimo tonnellaggio in data 2017 sopra i 100.000 cavalli di potenza, consumano in un giorno circa 1/10 di tutte le automobili circolate in Italia in un giorno medio nel 2013 e verosimilmente consumano bitume o altri olii viscosi a basso costo, non benzina, cioè carburante molto raffinato e costoso. Se consideri che questo documento (secondo me un fake) ci racconta traendo da chissa quale fonti e come che l'incidenza dell'autotrasporto nel consumo di petrolio è il 94% del totale mondiale (dice testualmente "secondo solo al settore civile") e che il navale incide per il 3%, alla disamina semplice qui condotta del rapporto di consumi tra auto e portacontainer, contando che il numero circolante totale delle navi non è 20, si capisce che c'è puzza di fake e che Blondet avrà esagerato per fare effetto, che ci stà nel suo articolo, ma non sbagliato nell'indicare il fake. O no?


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GioCo
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Aggiungo, che secondo questa pagina di wiki a fronte del consumo del 5% del carburante totale, l'impatto dell'inquindamento aereo deriva per il 40% dal navale. Cito: Secondo Irene Bloombing, una portavoce della coalizione ambientale europea "Mari a Rischio", il carburante utilizzato nelle petroliere e nelle navi portacontainer contiene molto zolfo, ma è più economico rispetto a quello usato sul territorio nazionale. Una nave, secondo quanto afferma la donna, emette circa 50 volte più zolfo di un camion per tonnellata di carico trasportato


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riefelis
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Cio.co ti ringrazio per la ricerca. I tuoi calcoli sonoi stati molto interessanti.

Il questo caso Blondet però ha compiuto un maquillage meno sofisticato. Non ha eseguito alcun calcolo. Ha semplicemento visto quell'interessante documentario fornito dalla trasmissione Rai "Petrolio" e dicendo che veni cargo inquinano quanto le automobili circolanti nel modo a semplicemente omesso che la comparazione è relativa al solo inquinamento per zolfo.
La circostanza è evidente è mi è stata brillantemente indicata dall'utente "illupodecieli".
Grazie ancora


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GioCo
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riefelis;234765 wrote: Cio.co ti ringrazio per la ricerca. I tuoi calcoli sonoi stati molto interessanti.

Il questo caso Blondet però ha compiuto un maquillage meno sofisticato. Non ha eseguito alcun calcolo. Ha semplicemento visto quell'interessante documentario fornito dalla trasmissione Rai "Petrolio" e dicendo che veni cargo inquinano quanto le automobili circolanti nel modo a semplicemente omesso che la comparazione è relativa al solo inquinamento per zolfo.
La circostanza è evidente è mi è stata brillantemente indicata dall'utente "illupodecieli".
Grazie ancora

Volevo dire @riefelis (senza offendere ovviamente) che le cose sono forse PARECCHIO più complicate di così. Se partiamo dalla considerazione dello zolfo (SOx) a cui hai dato peso e che è da considerare nei composti , c'è da tenere conto che nel combusto ci sono davvero un sacco di altre cose pericolose: polveri, NOx, IPA e ovviamente CO. Ma soprattutto NANO POLVERI perchè si tratta di miscele di petrolio e terra. Il problema tra l'altro del catrame c'è già alla fonte nel produrlo!! (vedi QUI)
Infatti come ti spiega questa scheda, l'olio pesante ("havy oil") è proprio il catrame. Quindi nattanti bruciano l'asfalto!!!
Ma c'è di più, tutti o motori sopra i 100.000 cav. usano "havy oil", come questo articolo suggerisce. Articolo che non fa che confermare il sospetto che cercavo di dire. Ma non sono riuscito a dirlo bene.
Scusami.
Il sospetto è che quel 4 o 5% di consumo di petrolio rispetto al totale del consumo sul pianeta non comprenda l'olio pensante e precisamente perché non arriva dai pozzi di petrolio. Quel dato potrebbe più facilmente essere il diesel marino, quello che si mette nei piccoli natanti privati per intenderci. Come il gommone con cui vai a pescare l'estate.

Per questo dicevo che Blondet è stato impreciso perché è un tale puttanaio l'intera faccenda che ci vorrebbe un indagine di mesi per cavarci fuori qualcosa di preciso, ma la sua imprecisione potrebbe essere un indicazione più complessa. Certo è che sarebbe carino approfondire con dati più precisi, magari proprio partendo dal combustibile, da dove arriva, chi lo produce, quanto costa rispetto il raffinato, se sia compreso nei prospetti del consumo di petrolio nei trasporti. Tra l'altro i conti dell'ultimo articolo che ho messo in link sul concordia, che ha motori simili a quelli considerati negli ultimi portacontainers, ci dicono che in un anno una singola nave di quel tipo consuma quanto produce una raffineria. Il che mi lascia perplesso proprio su quel 4-5% ... e da ragione alle 20 navi citate da Blondet non solo per lo zolfo ...


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