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Ministero delle "semplificazioni"


paolofederici
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Registrato: 2 anni fa
Post: 16
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Abbiamo assistito al falò: una volta i "falò" segnavano il passaggio da una stagione all'altra.
Oggi segnano l'abbandono delle complicanze burocratiche per arrivare alla modernità di internet, delle aziende aperte in 24 ore, del commercio "on line".
E allora, qualcuno mi può dire perché - solo nell'ultimo anno - la nostra attività (spedizioni e logistica) ha visto un continuo nascere e prolificare di leggi, leggine, regolamenti, aggiunte, chiarificazioni ... che stanno rendendo impossibile lavorare?
Non ci credete?

Ecco un "non" esaustivo elenco:

A) l'invenzione della scheda di trasporto (e delle innumerevoli circolari chiarificatrici che, a tutt'oggi, ancora non hanno chiarito quasi niente)
B) la nuova regolamentazione per operare come trasportatore conto terzi (con esami impossibili da superare, necessità di accendere fideiussioni, obbligo di frequentare corsi anche per chi fa l'autista da una vita)
C) la nuova legge sull'IVA e sugli articoli da riportare nella registrazione delle fatture (somme esenti, somme non imponibili, somme escluse ... suddivise a loro volta in art. 7, 7.2, 7 ter, 9, etc etc. Ormai per compilare una fattura ci vuole la laurea!)
D) l'attivazione dell'INTRASTAT anche per i servizi (con continue proroghe sulla data di inizio dell'applicazione perché nessuno ha ancora capito cosa si debba fare. Una novità c'è: tutte le fatture "estere" ricevute vanno riemesse come AUTOFATTURE, quindi il lavoro aumenta alla grande!)
E) le nuove regole "anti-radioattività" (misure di sorveglianza radiometrica su rifiuti radioattivi e combustibile nucleare): una cinquantina di pagine scritte in burocratese puro. Non temete: a breve la dogana ci farà avere un'altra cinquantina di pagine di spiegazioni!
F) le nuove regole relative al "Made in Italy": utili solo per far spostare i traffici ai porti ed agli aeroporti del Nord Europa (forse, prima di promulgarle, era il caso di coordinarsi con tutta l'Europa!)

Beh, potrei continuare ma tanto a cosa serve lamentarsi?
Non viviamo forse nel migliore dei mondi possibili (no, non l'ha detto Silvio, l'ha detto Leibniz!)

Paolo Federici
Fonte: http://paolofederici.splinder.com/
Link: http://paolofederici.splinder.com/post/22549576/
13.04.2010


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