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Morto un Casaleggio se ne fa un altro


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
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Morto un Casaleggio se ne fa un altro (se proprio serve)

Il concetto è esattamente quello espresso nel titolo: Morto un Casaleggio (nella fattispecie Gianroberto) se ne fa un altro, ma solo se serve al sistema per creare false opposizioni. La seconda parte della frase è quella decisiva, perché all’interno della liberaldemocrazia, ancella del neocapitalismo finanziario, non possono nascere alternative reali. Al più possono nascere un cinque stelle oppure, in futuro, un suo sostituto.

Gianroberto Casaleggio è morto a soli 61 anni, dopo una vita riservata ma di successo. E’ stato un grande, un veggente, un creativo, in felice simbiosi con Giuseppe Grillo. Ha creato un partito – da un blog in rete lanciato dalla sua Casaleggio Associati – mascherato abilmente da movimento di popolo, apparentemente esterno al sistema ma desideroso di entrarvi, accomodandosi sugli scranni parlamentari. C’è riuscito alla grande nel suo intento, Casaleggio assieme a Grillo, e proprio ora che il cinque stelle potrebbe diventare, entro un paio di annetti, partito di governo e non più “di riserva”, il genio dell’informatica applicata alla politica che fa? Tira improvvisamente le cuoia! Che ironia della sorte … e che sfiga!

Ei fu un brillante imprenditore “del terziario avanzato” (come si diceva un tempo), uno che vedeva lontano (con il necessario opportunismo), un profeta di quel nulla che è la società occidentale di mercato, afflitta sempre di più da carenze di valori e di etica.

Egli fu un liberista? Senza meno ma desideroso di attenuare le mostruose differenze sociali, in termini di reddito e patrimonio, che strangolano la nostra società. Infatti, dichiarò che nessuno dovrebbe avere un patrimonio personale superiore a tre o quattro milioni di euro (non ricordo bene il numero esatto), che basta e avanza per campare bene. Evidentemente, nello stabilire il fatidico tetto di ricchezza, prendeva le misure su se stesso, così come avrà preso le misure su se stesso nel creare, con il comico Beppe, il falso movimento dei grillini.

Lo devo confessare … Casaleggio non mi è mai piaciuto e ciò che diceva, in qualità di padre e ideologo dei grillini (in solido con Grillo), non mi ha mai entusiasmato veramente, ma gli si deve riconoscere, almeno con il senno di poi, una buona capacità tattica e strategica, nel miserabile teatrino della politica italiana. Nonostante quel suo aspetto, un po’ svagato, da vecchio Beatles, da artista attempato, da John Lennon di provincia.

Lui e Grillo si dividevano i compiti nel gestire la creatura che avrebbe sancito il loro successo personale. Grillo, dopo aver abbandonato le speranze di diventare un attore cinematografico da Oscar, diede il suo nome al blog, la sua voce e la sua immagine ai primi V-Day. Casaleggio comparve qualche volta, ma per lo più fece l’eminenza grigia, il tessitore di trame, l’ideologo nella torre d’avorio e di bit. Così anche in occasione della campagna elettorale per le politiche 2013, coronata da un grande successo in termini di voti.

Oggi, invece, Casaleggio è morto e Grillo è sempre un po’ più stanchino. Allora emergono i giovani parlamentari rampanti, in carriera, come Di Maio, Di Battista, Fico, eccetera. Segnalo che al posto di Grillo e Casaleggio, nei fatti, ci sono ormai Di Maio e Di Battista, che però rappresentano un’accoppiata molto diversa, anche come “modus operandi”, da quella originaria. Di Maio è il volto istituzionale, quello che tratta con gli ambasciatori dell’unione, quello che piace anche a qualche “moderato”, quello che potrebbe addirittura ricoprire cariche nell’esecutivo. Di Battista, invece, deve fare il ribelle (o, più probabilmente, fingere di farlo), con dichiarazioni di fuoco o provocatorie (si dovrà trattare con l’isis!), al limite del politicamente corretto e del “populismo”, per trattenere consensi e mantenere viva l’ingannevole fiammella rivoluzionaria, che si attribuisce ancora al falso movimento.

Senza Casaleggio, quindi, il cinque stelle continuerà la sua corsa ancora per un po’, arrivando forse al governo. Potrebbe cedere anche Grillo, ma ormai il nuovo partito è ben impostato e non si schianterà di botto. Girano voci su un interesse peloso delle élite finanziarie a riguardo del cinque stelle, nel caso si arrivasse a dare il benservito a Renzi, che oggi pare in fase calante.

Non credo che i poteri esterni che decidono le sorti dell’Italia – voi e le elezioni non contate un cazzo! – vogliano disfarsi completamente del piddì, miglior entità collaborazionista nella penisola e loro servo prediletto, ma è possibile che cerchino di mettere in gioco i grillini dopo il benservito a Renzi. A meno che non decidano di creare una nuova, falsa opposizione provocando il collasso, in termini di consensi e seggi, del partito che fu di Grillo e Casaleggio.

Il povero Gianroberto Casaleggio non vedrà il futuro che si prospetta, ma sicuramente, prima di morire, l’ha immaginato … E’ stato o non è stato un creativo, una specie di profeta, un guru de noantri?

Eugenio Orso
Fonte: http://pauperclass.myblog.it
Link: http://pauperclass.myblog.it/2016/04/12/morto-casaleggio-se-ne-fa-altro-se-proprio-serve-eugenio-orso/
11.04.2016


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helios
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 16537
 

Morto un Casaleggio se ne fa un altro... Il figlio di Casaleggio.


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ohmygod
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 570
 

è uno scoop: lo sanno tutti tranne quelli che non lo sanno.


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sotis
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 715
 

E perchè non dovrebbe subentrare al padre?


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ohmygod
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 570
 

LOL


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[Utente Cancellato]
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3719
 

ohmygod scrive: LOL.

Lasci perdere!!!!


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