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Napoleoni: "Se riparte Parma riparte l'Italia"


Tao
 Tao
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L'economista al lavoro con Pizzarotti

La consulente, esperta internazionale di questioni finanziarie, si è incontrata con il sindaco insieme a Maurizio Pallante e a Pierlugi Paoletti. "Chi dice che ci siamo defilati dice il falso. I ragazzi del M5S hanno un coraggio e un entusiasmo incredibile, andrebbero celebrati e invece sento solo critiche per il ritardo della Giunta"

I consulenti ci sono e stanno lavorando. "Gratis". Martedì 5 giugno hanno incontrato per la prima volta Federico Pizzarotti. In Comune, a Parma. Sono Loretta Napoleoni, economista di fama internazionale, Maurizio Pallante, esperto di tecnologie ambientali, Pierluigi Paoletti, analista finanziario. Il neosindaco ne aveva parlato in campagna elettorale, garantendone la presenza accanto alla Giunta per consigli e sviluppo di soluzioni. "I migliori economisti lavoreranno per questa città" aveva rilanciato lo stesso Beppe Grillo da piazzale della Pace. Il laboratorio Parma. La ex capitale che chiede aiuto e prova altre strade. Negli ultimi giorni, complice l'atteggiamento circospetto del M5S nei riguardi della stampa, di loro non si aveva più avuto notizie. A Repubblica Parma, ora, la Napoleoni racconta il primo giorno in Comune e fa un appello.

Allora non vi siete dileguati, come sostengono i critici di Pizzarotti...

No, il Corriere della Sera di oggi dice che non c'è più traccia di noi. Ecco, scriva pure che il Corriere in quell'articolo dice cose false. Proprio ieri, infatti, ci siamo incontrati per la prima volta con Federico Pizzarotti, insieme a me c'erano Maurizio Pallante e Pierluigi Paoletti. Il nuovo sindaco è al lavoro da pochi giorni, diamogli pace. Il nostro servizio di consulenza sarà gratis, stiamo già studiando le prime mosse.

Già preso in mano la calcolatrice? Il Comune di Parma ha appena pubblicato la relazione di gestione commissariale. Avrete da fronteggiare un debito di almeno 846 milioni di euro

Occorre prima guardare bene i numeri, fare una verifica attenta. Il calcolo del debito va fatto punto per punto.

Non vi fidate della relazione del commissario?

Dico solo che occorrerà lavorare su due fronti. Il primo: affrontare per bene il problema del debito, capirne l'entità e poi pensare di rinegoziarlo con le banche, di dilazionarlo.

Si può?

Certo che si può, lo fanno tutti.

E il secondo fronte?

A quel punto si tratterà di ottimizzare i servizi della città e la loro gestione, a costo zero. I fondi sono quelli che sono.

Qualche esempio?

C'è l'ipotesi di favorire accordi affinché le imprese specializzate in energie rinnovabili installino gratis, in cambio di pubblicità, dei pannelli solari per esempio nei parcheggi cittadini. Inoltre stiamo già valutando la possibilità di collaborare con le fattorie circostanti per la fornitura di prodotti nelle scuole di Parma, in modo da sviluppare una forma di economia a chilometri zero.

Dunque Pizzarotti non è in stallo...

No, insieme ai suoi collaboratori sta lavorando con un entusiasmo incredibile. Questi ragazzi sono bravissimi, hanno coraggio, non hanno paura e quando non capiscono una cosa la chiedono. Con noi tre consulenti c'è un sacco di altra gente pronta a dare una mano. La vera politica è questa, del resto un tempo non esistevano i professionisti della politica. Ogni progetto, inoltre, sarà condiviso. So che il sindaco ha in programma di coinvolgere, a cadenze regolari, tutti i cittadini.

E' il volere di Grillo.

Ma guardi che Grillo non ha scoperto l'acqua calda. All'estero è così, quello che sta capitando a Parma è la normalità. Ho vissuto per anni negli Stati Uniti, il mio vicino di casa era stato sindaco per cinque anni, aveva fatto delle cose strepitose, poi semplicemente era tornato a fare il suo lavoro di sempre.

Sì ma non sono un po' lenti "questi ragazzi"? Dopo due settimane Pizzarotti ha nominato un solo assessore.

Io dico che noi abbiamo un po' perso il senso vero della politica. Ci preoccupiamo se Pizzarotti tarda di qualche giorno e non pensiamo che la politica intesa in senso italiano è un'eccezione all'estero. Pizzarotti e il M5S non sono come Monti, che va prima a Porta a Porta o a Matrix e poi si rivolge ai cittadini

Ecco, a proposito: perché il neosindaco e i suoi collaboratori non si fidano dei giornali?

Semplicemente perché vogliono favorire il dialogo diretto con i cittadini. Io direi che quelli del M5S a Parma dovrebbero essere celebrati, si sono trovati con un debito incredibile tra le mani. Il fatto stesso che non avessero una Giunta pronta lo considererei un punto di merito: non avevano i soliti amici da piazzare sulle poltrone.

Continuerete a venire a Parma?

Certo, ce la stiamo mettendo tutta, lavoriamo giorno e notte, stiamo ricevendo la solidarietà di tanti. E il motivo è semplice: se riparte Parma riparte l'Italia.

Marco Severo
Fonte: http://parma.repubblica.it/
Link; http://parma.repubblica.it/cronaca/2012/06/06/news/napoleoni_se_riparte_parma_riparte_l_italia_l_economista_al_lavoro_con_pizzarotti-36669838/
6.06.2012


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Anonymous
Illustrious Member
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Post: 30947
 

Sono Loretta Napoleoni, economista di fama internazionale, Maurizio Pallante, esperto di tecnologie ambientali, Pierluigi Paoletti, analista finanziario

Solo in tempi confusi e di pensiero-unico come questi è possibile mettere insieme 3 persone così diverse come queste. Sarà anche perchè in realtà nel fondo non sono così diverse.
Staremo a vedere, ma ho la sensazione che finirà come con Vendola quando chiamò proprio Pallante.


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Gattonerosso
Honorable Member Redazione
Registrato: 2 anni fa
Post: 718
 

Sono Loretta Napoleoni, economista di fama internazionale, Maurizio Pallante, esperto di tecnologie ambientali, Pierluigi Paoletti, analista finanziario

Solo in tempi confusi e di pensiero-unico come questi è possibile mettere insieme 3 persone così diverse come queste. Sarà anche perchè in realtà nel fondo non sono così diverse.
Staremo a vedere, ma ho la sensazione che finirà come con Vendola quando chiamò proprio Pallante.

A me la Loretta Napoleoni piace. Ho visto molti dei suoi video e mi pare abbia le idee chiare.


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Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

A me la Loretta Napoleoni piace. Ho visto molti dei suoi video e mi pare abbia le idee chiare.

Una ricca snob con la puzza sotto il naso, che guarda il mondo dall'alto in basso e crede di tenere la verità in tasca. Guai a chi tocca le sue teorie.
Pallante per certi versi è simile: si crede l'unico detentore del verbo della decrescita e dell'acqua pubblica. (Il terzo non lo conosco).
Persone rigide, incapaci di ascolto e dialogo costruttivo.
Grillo docet.
Il punto non sono le competenze o le idee chiare, quelle ce le hanno in molti.


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eresiarca
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Post: 761
 

Non andranno da nessuna parte perché non vogliono ammettere come stanno realmente le cose. È la democrazia a dover essere messa in discussione, ma loro macché, sono ancor più "democratici"! Che ci fa poi la Napoleoni sempre a Londra?


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dana74
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Post: 14377
 

belle iniziative.

"Avrete da fronteggiare un debito di almeno 846 milioni di euro "

questa sì che è competenza, lasciamo continuare a lavorare chi invece ha creato ste voragini...


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Awa
 Awa
Estimable Member
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Post: 143
 

belle iniziative.

"Avrete da fronteggiare un debito di almeno 846 milioni di euro "

questa sì che è competenza, lasciamo continuare a lavorare chi invece ha creato ste voragini...

esatto quelli senza sosta 🙁 :

Mafia, la via Emilia sempre più terra di conquista

BOLOGNA, 12 GIU – L'Emilia-Romagna si conferma terra nemica della mafia, anche se l’allarme è alto perchè i segnali di un continuo tentativo di espansione lungo la via Emilia sono forti. È il quadro che emerge dalla 'relazione sulle infiltrazioni mafiose in Emilia-Romagnà realizzata da Enzo Ciconte, già senatore, esperto dello studio e dell’analisi dei fenomeni legati alla criminalità organizzata. Realizzata all’ interno delle attività della legge regionale sulla prevenzione dell’infiltrazione mafiosa e la promozione della legalità, approvata un anno fa dalla Regione, la ricerca verrà presentata domani a Bologna in un incontro pubblico che, tra gli altri, vedrà la partecipazione del Procuratore della Repubblica di Bologna Roberto Alfonso, della vicepresidente e assessore alle Politiche per la Sicurezza della Regione Simonetta Saliera, di Andrea Campinoti di Avviso Pubblico e dello stesso Ciconte.

«Si tratta di un appuntamento di grande importanza soprattutto per il valore dello studio che sarà presentato e l'alto livello degli ospiti che interverranno», anticipa Saliera. Il volume, oltre 200 pagine, analizza il rapporto tra Emilia-Romagna e criminalità organizzata dall’immediato dopoguerra ad oggi. La ricostruzione si ferma a inizio 2012 e offre un quadro aggiornato della situazione. Si conferma che i primi tentativi di infiltrazione mafiosa in Emilia-Romagna risalgono agli anni '50 e '60 come conseguenza dei soggiorni obbligati, mentre le prime indagini rilevanti e i primi segnali di presenza mafiosa risalgono all’inizio degli anni '90.
Nel corso di questi anni il fenomeno è però molto mutato: se negli anni del boom economico i boss erano in gran parte siciliani, oggi, specie nel Modenese, a farla da padroni sono i Casalesi che, come confermano molte inchieste giudiziarie e operazioni di pubblica sicurezza citate da Ciconte, stanno facendo di tutto per conquistarsi spazi nel settore del movimento terra e delle bische clandestine. La ricerca conferma che l’Emilia-Romagna rimane terra ambita, prima perchè terra ricca dove era possibile fare affari e ora, negli anni della crisi, perchè proprio la cattiva congiuntura economica e le difficoltà per le imprese di accesso al credito offrono alle organizzazioni criminali nuovi terreni d’azione. Allo stesso tempo, però, anche la criminalità del terzo millennio si trova, come un tempo, di fronte un muro istituzionale fatto di politica, enti locali, società civile, libera stampa che sanno dire di no e lottano per impedire che le cosche piantino radici.
«Negli ultimi dieci anni nessun’altra Regione si è impegnata per studiare il fenomeno mafioso e per agire di conseguenza come l’Emilia-Romagna», spiega Ciconte, che ricorda anche come «molti sindaci hanno allontanato aziende in odore di mafia che pure avevano partecipato o volevano partecipare a gare d’appalto». Insomma, lungo la via Emilia la corazza istituzionale è solida. A confermarlo, anche la lunga scia di attentati e intimidazioni che hanno avuto ad oggetto spesso anche i politici locali. La ricerca rileva infatti una certa frequenza di atti intimidatori verso politici della regione, sindaci in particolare, ma anche esponenti di partito senza cariche amministrative. «Anche questo – sottolinea la relazione - è il segno di un cambiamento, per quanto ancora embrionale, nelle strategie della mafia in Emilia-Romagna, ma è anche la dimostrazione della capacità di resistenza della politica locale».

http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/2/138198/Mafia_la_via_Emilia_sempre_pi%C3%B9_terra_di_conquista.html


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dana74
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Post: 14377
 

beh a giudicare dal libro delle inchieste sulla mafia, ndrangheta redatto dalla Casa della Legalità tutta sta resistenza alle mafie non si evince proprio..

basti pensare al tav ed inceneritori, centri commerciali che pullulano la regione....

Tra la via emilia ed il Clan
http://www.legalitabooks.com/


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jeken
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Post: 3
 

Persone rigide, incapaci di ascolto e dialogo costruttivo.


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