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Benetazzo - Europa ed euro: pericolo break up


Tao
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Le situazioni greche e spagnole rischiano di contagiare anche le banche italiane. Per questo credo che diversificare i risparmi, prendendo in considerazione anche banche di altri paesi, possa essere un polmone finanziario. Ora tutto dipende dalle elezioni greche

Oggi i mercati in apertura hanno registrato subito grande euforia per la notizia che si è riusciti, nella giornata di domenica, a supportare la Spagna e la sua attuale difficoltà del sistema bancario. Per noi, operatori indipendenti, l'aspettativa che emerge è ancora una volta quella di percepire come l'attuale crisi economico - finanziaria che caratterizza in questo momento l'Unione Europea, abbia ormai i connotati di una crisi politica.

Sostanzialmente, i mercati per tranquillizzarsi hanno la necessità di poter comprendere quale possa essere la nuova leadership europea e soprattutto il nuovo equilibrio europeo a fronte delle recenti elezioni politiche e amministrative in Francia, Germania e Italia.

Per l'esperienza che ormai abbiamo maturato sulla gestione della crisi del debito sovrano in Europa, quello che emerge è la capacità di intervenire sempre a fronte di contingenze temporali e repentine e questo purtroppo non dà grande speranza all'integrità dell'Unione Europea. La scorsa settimana abbiamo avuto il governatore della Bce che in qualche modo ha tentato di tranquillizzare il gli operatori, facendo comprendere come, nelle prossime settimane, verrà varato il famoso big plan, cioè il grande piano di Salvi tutti, in cui verranno messi in sicurezza, non solo i paesi, ma anche le istituzioni finanziarie.

Di certo, questo modo di intervenire per sanare situazioni di emergenza da parte dell'Unione Europea, crea profonde perplessità per il proseguo. Il rischio è quello di rivedere una torrida estate.
L'augurio che io mi faccio come contribuente e anche come imprenditore, è quello di una rapida una reazione da parte della Grecia attraverso la nuova tornata elettorale. Mi auguro che sia tutto sommato stabilizzante, nello specifico mi aspetto che gli ateniesi non facciano gli spartani altrimenti per tutti quanti noi europei le conseguenze sarebbero per la prima volta drammatiche in quanto si andrebbe incontro alla materializzazione di quello che viene definito lo scenario del break up, la spaccatura dell'Unione Europea con la messa in discussione soprattutto della sua moneta unica.

In tutto ciò, il contagio per le banche italiane è più legato a un'incapacità delle autorità sovranazionali di gestire adeguatamente con sapienza e lungimiranza quello che sta accadendo adesso in Spagna. Il mercato bancario spagnolo tutto sommato si è basato su dei driver di crescita negli anni precedenti concentrandosi esclusivamente sulla crescita immobiliare. Fortunatamente il mercato bancario italiano non ha questo tipo di matrice. Certo non sarà indenne qualora una reazione con effetto domino dovesse esplodere proprio da Atene la settimana prossima. E' proprio per questo motivo che continuo a sostenere che tutto sommato al momento stiamo vivendo una fase di limbo finanziario in cui siamo appesi alle decisioni che emergeranno dalla popolazione greca all'inizio della prossima settimana.

Il pensiero che continua a trasmettere, soprattutto per il pubblico Retail, cioè per chi in questo momento detiene investimenti sotto forma liquida, è quello di ponderare attentamente innanzitutto il suo emittente, cioè il soggetto al quale si va a prestare denaro e ricordiamo che i grandi gruppi bancari italiani in questo momento sono tutti quanti sotto osservazione e necessitano di continue operazioni di ricapitalizzazione per aumentare la solidità dei popoli patrimoni.

In seconda battuta è forse il caso di cominciare ad abbandonare la logica della detenzione di giacenze solo in Italia, ma crearsi una sorta di polmone finanziario, chiaramente nel pieno rispetto del monitoraggio fiscale della legislazione italiana vigente, qualora si verificasse lo scenario del break up in Italia. Quindi, non la delocalizzazione integrale delle proprie risorse monetarie, ma la predisposizione di uno o due, per esempio, conti bancari in Europa, che possano fungere da polmone finanziario qualora l'Italia dovesse subire delle conseguenze particolarmente gravose per l'effetto domino che scaturirebbe dalla Grecia e dalla Spagna.

Eugenio Benetazzo
Fonte: www,cadoinpiedi.it
Link: http://www.cadoinpiedi.it/2012/06/11/europa_ed_euro_pericolo_break_up.html#anchor
11.06.2012


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