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Overthrow Berlusconi


dana74
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Overthrow Berlusconi
Alessandro Lattanzio // 2 novembre 2010

L’odore del sangue si sta intensificando in questi giorni, squali, barracuda e iene sentono odore di morte e iniziano ad affollare anche lo spazio web. Si sta chiaramente formando un’ampia area di conflitto ‘virtuale-infomativo’ su internet. Vediamo scenette agghiaccianti per il loro carattere oscenamente grottesco.

Ma intanto facciamo un passo indietro.

La cosiddetta globalizzazione sta cambiando rapidamente le carte sul tavolo della geopolitica. I paesi BRIC stanno consolidando la loro presa internazionale sull’economia, il commercio, le interrelazioni tecnologiche e scientifiche, e quindi inevitabilmente anche sul piano politico, diplomatico, strategico, geostrategico, geopolitico e militare in ultimo. In Brasile ha vinto la candidata di Lula, nonostante gli insulti e le preghiere in senso contrario di tanti destri, estremo-destri, e anche di tanti ultra-sinistri e ‘omini verdi’ vari. Il circo mediatico imperiale ha tirato fuori di tutto per cercare di sabotare all’interno, e di denigrare all’esterno, questo processo di ridislocazione degli equilibri mondiali. Dal golpe in Honduras, sanguinario e occultato dai massmedia ‘manifestically correct‘, impiegato come monito contro il processo integrazionista bolivariano, alle campagne politico-mediatiche contro Hugo Chavez Frìas, tra l’altro abbondantemente pagate dalle tasse che Washington estrae dalle tasche dell’uomo qualunque yankee, che inquadra la propria potente incazzatura nel ‘Tea Party’ nostalgista e xenofobo. Come avrebbe detto Vladimir Ilic Uljanov, vendere all’impiccando la corda per impiccarsi.

In mezzo c’è di tutto, dal mancato golpe ‘colorato’ contro Rafael Correa in Ecuador, un golpe gustosamente appoggiato e approvato perfino dai rottami marxisti-leninisti (gli ‘enveristi’ locali del MPD/PCEML), che facendo lega con ‘Bandera Roja’ venezuelana, dimostrano che tali scimmiette rosse non hanno più la bussola puntata su Tirana, come ai bei vecchi e gloriosi tempi di Enver Hoxha, ma più mestamente verso Langley e le ville di Soros (le ville antillane che una Milena Gabanelli si guarderebbe bene da far scrutare dai suoi ben ammaestrati segugi); oppure i movimenti neo-pujadisti, i movimenti della protesta per la protesta, costituiti e fondati per destabilizzare i paesi bersagli. In Brasile, oltre alle manovre spionistiche nordamericane contro la neopresidente Dilma Rousseff, è stato avviato un Grillo locale: il pagliaccio Tiririca, che dice più o meno le stese cose che dice Grillo, e che dicevano prima di tutti loro individui come Pujade o Joseph McCarthy. Insultare un intera classe politica nazionale, giusto o sbagliato che sia, ma con il dichiarato e unico scopo di destabilizzare l’intero paese che rischia di sfuggire alla morsa dei veri padroni. Quei padroni e quei poteri che nessun guitto che si crede Robespierre, attaccherà mai. Il copione che tutti costoro recitano è stato scritto dal ‘General Intellect’ dell’imperialismo; decenni di studi socio-psicologici delle società industrializzate o in via d’industrializzazione capitalistiche, oggi, stanno dando i loro frutti.

Le tecniche golpiste colorate, ampiamente adoperate e sperimentate sul blocco ex-socialista, da Pechino 1989 a Mosca 1991, giù fino ai Viola dei Dipietro-Vendola e dei dirigenti ‘pierreccini’ (su cui svetta l’avanguardia masadista della setta dei Sionisti Uniti di Grassi-Giannuli), passando per tutto lo spettro cromatico ‘politically correct’ (dagli arancioni di Jushenko ai zafferani di Aung Saa Su Ky). Una giostra che, per fortuna, registra sempre meno successi, e sempre più una efficiente e rigorosa risposta. L’Iran di Ahmadinejad e del complesso economico-politico che lo esprime, oppure il Granpatriottismo autenticamente Internazionalista di Hugo Chavez Frìas e del suo progetto-programma politico-ideologico, nonostante gli irridenti commenti di ‘menti presuntamente raffinate’, sono una lampante dimostrazione degli insuccessi imperiali. Insuccessi che vanno accumulandosi sempre più rapidamente.

Il mondo cambia, e l’occidente arrogante e bacchettone, predatore e moralista, capendo che un ‘Change’ reale è alle porte, tira fuori speciosi argomenti pseudoscientifici e parafilosofici: Il sovraffollamento umano della Terra*; Il ‘Picco petrolifero‘, fuffa di gran moda fino a un paio di anni fa, e ora gettata nel ripostiglio della pseudo-scienza; L”inquinamento e le morti sul lavoro che devasterebbero’ Cina e India, come ci raccontano, stranamente all’unanimità sia il filo-settlers della Rai Paolo Longo che l’apologeta di Pol Pot Giovanni Scuderi. (Ricordarsi dei super-marxisti filogolpisti ecuadoriani.) Giganti che avanzano economicamente e scientificamente nel mondo, che i nostri giornalisti, con a capo Federico Rampini, ci descrivono come lande desolate abitate da androidi senza anima e senza futuro… Giusto quel che serve per mettere in pace momentaneamente l’animo delle ‘anime belle razziste d’occidente‘. Tristi figuri, i cui ragionamenti furono così ben spiegati dal mai troppo compianto Edward Said.

Divaghiamo, ma non troppo.

La paccottiglia summenzionata, e qui torniamo a bomba su Caimani veri e presunti, Berluska e Italietta porno-moralista, che viene abbondantemente riciclata da ‘nuove forze‘ che si presumono ‘Alternative’; anche se non si comprende alternative a che? A cosa? E così riassistiamo alla sceneggiata, di anno in anno più squallida, di novelli vecchissimi salvatori della patria o del mondo.

Convegni per ricostruire le forze alternative al presente, alternative anche agli alternativi Grillo e Vendola, o ex-alternativi come Dipietro e Demagistris. Ed ecco rispuntare vecchi estimatori di quel campione del suicidio di successo, nonché maggiordomo della famiglia Rockefeller, di Mickey Gorby. Insomma, ricicciano i vari gorbacioviani di sinistra e di destra, quelli movimentisti occhetto-dipietreschi-washingtoniani, o quelli che frequentano i paludati ‘centri studi‘ dalemiano-tremontiani-washingtoniani, come l’ASPEN. Che scrivono libri farlocchi sull’URSS terminandoli in peana e preoccupazioni tutte pro-globalismo.

Berlusconi s’aggancia precariamente alle forze nuove del mondo in mutamento, in ciò ricordando lo scalfaro-debenedettianamente odiato Ghino di Tacco? Bene, anche contro Silvio Mafiosolo va applicata la stessa ricetta composta per Hugo il Negro, il Vecchio Fidel, il Killer Putin, il Mostro Hu, l’Abominevole Ahmadinejad, e altri arabacci, banditacci latinoamericani, comunistacci, ecc.

Ed ecco raccogliersi forze disparate: travestiti appartenenti alla setta cialtronista-marconista dei cicappini, scribacchini rosso-brunofobi e russo-russofobi (l’unico russo buono, oltre a quello morto, è quello che ‘odia se stesso’), sbandati del grillismo, neo-delusi del vendolismo, ex-dipietrini, svariati profeti di sventure purtroppo mai realizzatesi, donchisciotteschi adoratori di Veroniche Fini varie, narcisistici polit-filososofi del narcisismo altrui, e altre esizilità. È vero, pidocchi e pulci; sembra di descrivere le nanomachie di cimici e altre animaletti fastidiosi. Ma appunto, quando si ha a che fare con una crescente massa di piccolissime e microscopiche entità esiziali, dannose, allora si è in presenza del processo di decomposizione, o meglio, putrefazione socio-culturale, e umano alla fine, di tutta una nazione (che tale, forse, non lo è mai stata).

Un processo di decadimento che prepara il terreno all’avvento degli ‘ultimi uomini’, o meglio, degli ultimi quaquaraquà post-berlusconiani. I cinici aderenti al porno-moralismo crepuscolare, che predicano il principio delle forche politiche, del giogo culturale e della miseria intellettuale, hanno per scopo vitale l’ascarismo ’sexually correct’** politico-economico, la distruzione programmata dei diritti sociali e politici residuali esisten
ti. I Lucky Montezemolo, i Fini (Gianfranchi o Massimi), i Casini in Caltagirone, i Vendola dai gusti pasoliniani, i suprematisti sionisti rossi, i braccianti con un salario annuo da 600mila euro, i rettiliani delle procure e i seguaci del comunismo vignettistico ci porteranno nella nuova promessa realtà post-berlusconiana; diffondendo le loro soluzioni, allo stesso modo con cui le pulci dei ratti di chiavica diffusero la peste…

Alessandro Lattanzio 1/10/2010 - http://sitoaurora.xoom.it/

* Chiodo fisso, questa della sovrapopolazione, delle elitès atlantiste rhodesiano-rockfelleriane. Va posta la domanda a chi predica queste farneticazioni: ‘Chi riduce chi‘? La loro non risposta è la risposta.

** Le donne, per questo strato umanoide, sono degne di essere considerate solo per i sacrifici umani; essendo l’unico ideale femminile consentito quello di essere brutte e ottuse. Per il resto, è lecito ogni forma di pervertitismo, invertitismo, bestialismo e familismo monosessuale da baraccone (tipo due donne omosessuali che si fanno fecondare da un disabile; non mi sorprenderei che il loro ‘figlio’, una volta maggiorenne, decida di prendere il coltellaccio da cucina e sgozzarli tutti.) L’importante è condannare il normale rapporto donna-uomo-figli. Niente belle figliole, opera del demonio, come direbbero per il loro tornaconto mondano, i bigotti beghini vendoliani.

http://www.cpeurasia.eu/1209/overthrow-berlusconi


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