Paolo Barnard - 29e...
 
Notifiche
Cancella tutti

Paolo Barnard - 29esimo mese di stretta di credito...


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
Topic starter  

29ESIMO MESE DI STRETTA DI CREDITO A CHI LAVORA. IMPRENDITORI, SVEGLIA!

E’ il 29esimo mese consecutivo (Bloomberg) che le banche europee non prestano alle piccole medie aziende in quantità sufficiente per sopravvivere.

Imprenditori, per PIETA’ capite le basi!

Una banca presta a X solo se il tasso d’interesse che può ricavarne è migliore del prestito a Y. Se la Borsa o i Titoli di Stato gli danno interessi migliori delle aziende, ovviamente scelgono i primi. Lo diceva un mostro universale dell’economia nel capitolo 17 della General Theory, cioè John Maynard Keynes.

Ora, le banche sono delle merde. Lo sono per nascita e definizione. Se non potessero rubare non esisterebbero. Ma…

Ma è anche vero che purtroppo nell’economia aziendale le banche hanno anche dei limiti severi. Si chiamano “limitazione di capitale”. Cioè: non hanno grossi problemi a fottere i 12 euro al mese al cliente comune, ma quando vanno a prestare alle aziende i limiti li hanno (troppo complessi da spiegare qui).

Allora, se è vero che le banche sono oggi affogate di liquidità (per volontà della BCE), perché non prestano a chi lavora? Ripeto: perché oggi l’ECONOMIA DELLE AUSTERITA’ VOLUTA DALLA GENERAZIONE NEOCLASSICA DI ECONOMISTI DOMINANTI (Serra, Taddei renziani inclusi) ha talmente devastato l’ECONOMIA REALE che le banche non sanno dove girarsi.

I titoli di Stato? Danno interessi da far ridere i polli. La Borsa? Le banche USA non possono possedere titoli di borsa, le altre li guardano e li vedono crollare un giorno sì e l’altro sì. I Corporate bonds? (cioè i titoli emessi da aziende che chiedono soldi in prestito). Valgono oggi, nella catastrofe europea, come un cecio nella spazzatura del circo. Prestare alle aziende? Nell’inferno dell’Eurozona non si fidano. Lo hanno fatto e si sono trovate in Europa con 1.500 miliardi di euro di prestiti che non riavranno mai più, A CAUSA DELLE AUSTERITA' VOLUTE DALLA MERKEL. La banche non sanno dove girarsi. E vanno a drogarsi al limite della Galassia finanziaria giocando coi mostri del pianeta Vega: i Derivati.

Ed ecco che le banche, ladre, bastarde finché volete, hanno però anche dei conti da fare, e nell’olocausto economico dell’euro/Merkel non ci si mettono. Anche perché, come da me detto e spiegato, sono di fatto tutte tecnicamente fallite.

Imprenditori, per pietà, (mi fotto di voi che comunque la BMW da 60.000 euro l’avete – ciao Tanari – ma dei vostri operai), capite cosa sta succedendo? Non esisterà mai più crescita se non si disintegra dalla faccia della terra il più catastrofico progetto monetario dai tempi di Ramses II d’Egitto: L’Eurozona, che impoverisce interi Paesi per favorire Berlino e solo Berlino, mettendo le banche nel circolo vizioso descritto sopra. E non esisterà mai più crescita se le banche non vengono messe sotto strettissimo controllo dei Parlamenti nazionali, con un ampio aiuto pubblico all’economia REALE, così che le banche tornino a prestare a voi, piccoli, medi, imprenditori, guadagnandoci.

E se non si torna a John Maynard Keynes, interpretato nei tempi moderni da Warren Mosler, della Mosler Economics.

Paolo Barnard
Fonte: http://paolobarnard.info
Link: http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=982
29.10.2014


Citazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

eccerto, adesso le banche sono delle povere vittime del "sistema"... peccato che quello stesso "sistema" hanno contribuito a crearlo...

Keynes visto come "mostro universale" dell'economia e della politica che "salva la gente", quando non era altro che un pragmatico borghese che voleva salvare il capitalismo ed il sistema di sfruttamento umano ed ambientale che è alla sua base...

Povero Barnard, pur di non riconoscere il fallimento delle teorie che diffonde, non ha timore di esporsi al ridicolo in tv, di farsi manipolare dalla destra più becera. E' talmente miope da non vedere che le teorie keynesiane sono inapplicabili al capitalismo del XXI secolo, da non vedere che gli imprenditori a cui si rivolge non hanno gli stessi interessi della “ggente” che la MMT vorrebbe salvare (ed è per questo che lo ignorano), per non parlare della stupidaggine di affidarsi ad uno speculatore affarista come Mosler per risolvere i problemi che speculatori affaristi come lui hanno creato...

Che differenza con la persona che criticava il capitalismo e l'imperialismo che ne è la sua naturale evoluzione, frustandoli a sangue. Che differenza con la persona che scriveva: "Ho visto un enorme cartello con la scritta: Il turbo-capitalismo è il futuro, e questo mi ha aperto gli occhi".

La depressione è una brutta bestia.


RispondiCitazione
Jor-el
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 990
 

A parte i soliti discorsi di dburruti sui quali non sono assolutamente d'accordo, penso che l'errore di Barnard sia insistere nel rivolgersi agli imprenditori che, secondo la sua visione, dovrebbero aprire gli occhi e trovare conveniente la MMT. In questo Barnard, inconsapevolmente, somiglia a Renzi. Entrambi mettono l'imprenditore su un piedistallo e gli danno un insolito titolo: Colui che crea il lavoro, sottintendendo che l'imprenditore abbia grande considerazione del lavoro che "crea" e che consideri questa attività una sorta di missione umanitaria. Non è così. L'imprenditore se ne frega del lavoro, gli interessano solo i soldi.

Barnard non tiene conto di un fatto importante: gli imprenditori in questa società comandano. Sono la classe che ha il potere, che controlla la politica e l'informazione. I grandi imprenditori hanno grandi poteri, i piccoli, meno. Quando tutto va bene, la gerarchia funziona e i padroni di tutte le taglie competono fra di loro nel meraviglioso gioco del libero mercato e sono tutti contenti (non è così idilliaco, ma tanto per capirci).
Quando va male, quando arriva la crisi, la competizione fa un salto quantico e i grandi Capitali cominciano a sbranare i piccoli. Normale, non è strano, nel capitalismo.

La morte di una persona è sempre una tragedia su cui riflettere, ma non riesco a provare tutta questa pena e commozione per i piccoli/medi imprenditori che si tolgono la vita perché rovinati dalla crisi. Mentre i grandi capitali li sbranano, questi mitici imprenditori preferiscono uccidersi piuttosto che schierarsi con i lavoratori. Il loro odio antioperaio è più grande dell'attaccamento alla vita. E' proprio vero che i capitalisti soffrono di un eccesso di coscienza di classe!

Si favoleggia molto sulla contraddizione fra produttori (il mondo della produzione di beni e servizi) e redditieri (il mondo della finanza), ma si dimentica che spessissimo sono proprio gli imprenditori - piccoli, medi e grandi - che preferiscono investire i profitti in borsa piuttosto che nelle loro aziende. Produttori e redditieri sono le stesse persone. Non si cambiano nemmeno d'abito, il classico cilindro e frac delle vignette si adatta ai due ruoli. Ripeto: agli imprenditori non gliene frega niente di "produrre", il loro fine ultimo è il denaro. Ovvio che vadano dove esso corre veloce e abbondante. I loro dipendenti? s'impicchino! Ma ecco che quando arriva la crisi, i bei grassi titoli imboscati al calduccio crollano, la fabricheta, che tenuta su con gli spiccioli non tirava più già da un pezzo, chiude e l'imprenditore si ritrova a non poter più pagare le tasse. Non ha fatto nulla di male, niente di illegale, non ha licenziato nemmeno un impiegato, finché ha potuto. Anzi, a un certo punto ha rinunciato persino a mettersi in tasca gli ultimi magri profitti per pagare i salari (tanto con la crisi in borsa con poco si fa poco), si sente un brav'uomo, una vittima. Ce l'ha con le banche, che da parco giochi si sono improvvisamente trasformate in macellerie in cui lui fa la parte del manzo. Lui, l'imprenditore, quello che "crea lavoro". E allora perché anziché tirarsi un colpo intesta non va in fabbrica, dai suoi dipendenti e non li aiuta a occuparla? Perché non va con loro a fare i blocchi stradali la mattina presto? Perché non resta con loro fin quando arriva la polizia? Perché lui è innanzitutto il padrone. Perché fa parte della classe di quelli che comandano e non si mischia con i servi. Perché i servi gli fanno paura. Cosa gliene può fregare della piena occupazione, dello stato che spende a deficit per i cittadini e le imprese? Lui è un imprenditore fra gli imprenditori, lo stato è roba loro. Regalare soldi ai servi? Perché così possano spendere e comprare la sua roba? Troppo casino. Perché non li da direttamente a lui i soldi, lo stato? Con tutte le tasse che ha pagato (più o meno) sarebbe il minimo.

Inutile implorararli, gli imprenditori. Non sono ignoranti, è che dell'economia se ne fregano, non gli interessa. Loro sono i padroni. In questa società si trovano al vertice della piramide.

La MMT va benissimo, ma a patto che la si applichi spazzando via l'attuale classe dirigente, asservita ai capitalisti. Spesa pubblica per rilanciare la produzione? Ottimo, ma saranno altri imprenditori quelli che faranno ripartire il ciclo economico e, soprattutto, non dovranno comandare, dovranno fare ciò che dicono la leggi approvate da un parlamento e da un governo che non sono quelli che hanno fatto eleggere loro. Ci vuole non dico il comunismo, non dico il socialismo, ma giusto un po' di democrazia. Un po' di MMT, fuori dall'Euro. Tanto per cominciare.


RispondiCitazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

Ci vuole non dico il comunismo, non dico il socialismo, ma giusto un po' di democrazia.

Se quello che desideri è un capitalismo dal volto umano, quello paternalista alla Olivetti, è un miraggio.
D'altra parte, come ha fatto ben notare anche Cesaratto, la MMT prefigura un potere immenso da parte dello Stato, mantenendo però il modello produttivo capitalista asservito ad esso. Esperimenti di questo genere sono già stati fatti e non mi sembra che abbiano portato a grandi risultati.


RispondiCitazione
GiovanniMayer
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 582
 

"Imprenditori, per pietà, (mi fotto di voi che comunque la BMW da 60.000 euro l’avete – ciao Tanari – ma dei vostri operai)"
Non voglio entrare nel merito Barnard si, Barnard no o MMT si, MMT no, ma da quella frase mi sembra chiaro che a Barnard interessano gli operai e non gli imprenditori. Purtroppo la rivoluzione proletaria (o degli operai, chiamatela come volete) oggi è praticamente impossibile...senza praticamente. Non resta che "per pietà" rivolgersi ANCHE agli imprenditori (piccoli e medi), visto che, tutto sommato, anche loro non ci stanno sguazzando.
Il capitalismo dal volto umano di Barnard non deve essere un punto di arrivo, ma, semmai, un punto di partenza per ulteriori lotte sociali.


RispondiCitazione
Firenze137
Trusted Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 97
 

Leggo sempre con molto interesse a chi ne sa più di me di teorie finanziarie, di imprenditori che fanno A, mentre dovrebero fare B, che si suicidano perchè non vogliono passare dalla parte degli operai.. ecc.

Di Barnard che "disperato" più di Masini si affanna a cercare di spiegare quello che la gente media non può capire. ecc.

Ma scusate secondo me il "problema" non è se la moneta può fare miracoli se ha ragione keynes , Mosler o Barnard. Il problema (entro certi limiti beninteso) non sono gli "strumenti" ma sono i .. come dicono i napoletani "mariùooli" insomma i "mariuoli" .

Da quando sulla moneta non ci sono più garanzie "oggettive" ( come la parità con l'oro es.) ed il mondo della finanza non "gira" più su delle regole oggettive riscontrabili, ma è tutto un fluttuare di conflitti di interessi più o meno estesi, insomma come una specie di Casinò, le teorie monetarie e le politiche pù o meno "liberiste" se ne vanno a farsi fottere perchè l'unica
fiosofia che "conta" è quella che e regole del "monòpoli" me le faccio a modo mio e così vinco sempre io.

Il problema vero sono i ...mariùooli.


RispondiCitazione
Stodler
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3972
 

eccerto, adesso le banche sono delle povere vittime del "sistema"... peccato che quello stesso "sistema" hanno contribuito a crearlo...

Keynes visto come "mostro universale" dell'economia e della politica che "salva la gente", quando non era altro che un pragmatico borghese che voleva salvare il capitalismo ed il sistema di sfruttamento umano ed ambientale che è alla sua base...

Povero Barnard, pur di non riconoscere il fallimento delle teorie che diffonde, non ha timore di esporsi al ridicolo in tv, di farsi manipolare dalla destra più becera. E' talmente miope da non vedere che le teorie keynesiane sono inapplicabili al capitalismo del XXI secolo, da non vedere che gli imprenditori a cui si rivolge non hanno gli stessi interessi della “ggente” che la MMT vorrebbe salvare (ed è per questo che lo ignorano), per non parlare della stupidaggine di affidarsi ad uno speculatore affarista come Mosler per risolvere i problemi che speculatori affaristi come lui hanno creato...

Che differenza con la persona che criticava il capitalismo e l'imperialismo che ne è la sua naturale evoluzione, frustandoli a sangue. Che differenza con la persona che scriveva: "Ho visto un enorme cartello con la scritta: Il turbo-capitalismo è il futuro, e questo mi ha aperto gli occhi".

La depressione è una brutta bestia.

Il problema credo che si ponga in questi termini, come possono gli sfruttati portare avanti una politica a loro favore?

Credo che il pragmantismo di Barnard ha molto senso, più di quanto si possa pensare.

Guardiamo la Grecia, con tutto quello che le è capitato, non ho visto rivoluzioni.

Persino le primavere arabe sono finite come sono finite. Almeno per chi in quei paesi ci ha creduto a dei cambiamenti.

Se pensiamo alla storia dalla rivoluzione francese ai moti sel 1848 il percorso è stato lungo e molto accidentato.

Credo che la mmt o keynesismo o come lo volte chiamare sia solo un punto di partenza, non certo di arrivo, per poter costruire qualcosa, la miseria non costruisce, i cambiamenti piaccia o non piaccia li ha guidati la borghesia.


RispondiCitazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

Il problema credo che si ponga in questi termini, come possono gli sfruttati portare avanti una politica a loro favore?

L'unica cosa certa è che non bisogna chiederla agli imprenditori ed ai maghi finanziari a cui si rivolge Barnard.

la miseria non costruisce, i cambiamenti piaccia o non piaccia li ha guidati la borghesia.

La Storia dei movimenti popolari non è d'accordo con questa affermazione.


RispondiCitazione
[Utente Cancellato]
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2066
 

Il problema credo che si ponga in questi termini, come possono gli sfruttati portare avanti una politica a loro favore?

L'unica cosa certa è che non bisogna chiederla agli imprenditori ed ai maghi finanziari a cui si rivolge Barnard.

A chi ci dobbiamo rivolgere?


RispondiCitazione
Condividi: