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Per "salvare" l'ambiente potrebbe essere necessario darsi al cannibalismo


Davide
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https://twitter.com/CesareSacchetti/status/1170283654326755328


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esca
 esca
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In effetti....pero' quelli che ho in mente sono indigesti. Preferisco di no.


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uomospeciale
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Basterebbero e avanzerebbero i preservativi e le pillole, a salvare il pianeta.


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Sirius
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uomospeciale;c-241340 wrote: Basterebbero e avanzerebbero i preservativi e le pillole, a salvare il pianeta.

@uomospeciale sai, mi trovo da qualche tempo ad avere un amico (l'unico grande amico che ho), che ogni tanto salta fuori con questa bizzarra e strampalata idea di fare un figlio.
Si sta anche comprando casa (mutuo 30 anni) e apposta si è preso un trilocale.
Entrambi nella coppia fanno lavori umili, operaio lui commessa lei (part time).
Entrambi contratto indeterminato (chissà cosa vorrà dire).
La cosa mi da davvero i nervi, perchè nonostante la loro "stabilità" fasulla sistematicamente ogni mese non ha mai abbastanza soldi, chiaramente con il costo della vita avere risparmi è quasi impossibile, e tu stronzo che non arrivi a fine mese continui a pensare veramente di mettere al mondo un figlio?

Il problema è: come faccio a dichiarare la mia opinione, in modo tale che venga accolta non come critica ma come consiglio spassionato per non diventare ancora più poveri e trascinare in questo inferno altre creature innocenti?
O mi conviene fare come sto facendo già e abbozzare una smorfia che vorrebbe essere un finto sorriso ogni volta che ne parla?


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fiurdesoca
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Per Sirius 90, o lasci perdere o gli chiedi perché considera cosi entusiasmante esserci e riprodursi. Da li puoi dire il tuo parere sapendo però che non è detto che ascolti o che voglia capire. Tieni presente che ora la penso come te ma 26 anni fa la pensavo come il tuo amico.


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uomospeciale
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@sirius90
Cerca di dissuaderli con il ragionamento e la fredda logica dei numeri.
Chi nasce oggi entrerà nel mondo del lavoro verso il 2040 se non oltre, e tutte le previsioni ci dicono che sarà un periodo storico veramente di merda.
L'automazione, la robotizzazione industriale e civile, unite alla sempre più massiccia delocalizzazione produttiva, spazzeranno via tre posti di lavoro su quattro nei prossimi 30 anni, quindi la prospettiva per chi nasce oggi è quella della disoccupazione a vita.
Non fino a 20 anni, non fino a 30 anni, ma per sempre.
Inoltre le prossime generazioni non potranno contare sulla ricchezza accumulata dai loro padri e nonni, come ha fatto l'attuale generazione di 20-30enni odierni, quindi la prospettiva oltre alla disoccupazione perpetua sarà la miseria nera, ( a meno di improbabili e dolorosissimi riassetti della società tutta in direzione sia di un drastico contenimento demografico, sia di una vita completamente slegata dal denaro)
E tra l'altro in un contesto di relazioni familiari e affettive sempre più sfaldate e precarie ( si vede già adesso il crollo dei matrimoni e delle relazioni stabili, ecc ecc)
Il tutto in una società sempre più violenta a causa dell'immigrazione selvaggia, del progressivo esaurirsi delle risorse, e per giunta in un mondo in cui ogni fonte alimentare è in via di esaurimento oltrechè pesantemente inquinata.
E con queste prospettive, vorrebbero fare un figlio?
Se ci pensano bene si rendono conto anche da soli che
non fai un favore a nessuno mettendolo al mondo.

P.S:

Lo sai perchè io non ho mai voluto avere dei figli, pur essendo ricco?
Per salvarli.
Salvarli dalla morte, dal dolore, dalla sofferenza di doversi conquistare tutto
per poi vederselo inevitabilmente sfuggire tra le mani senza poterci fare niente.
La vita è una partita truccata dove non può mai vincere niente nessuno, siamo al mondo solo per perdere tutto....
Non c'è bisogno di altra carne ad altro sangue, da dare in pasto alla morte, la vecchia con la falce dovrà accontentarsi solo della mia vita.
Non avrà anche quella dei miei figli.
No.......Proprio no....
E questo tra l'altro, è l'unico modo che esiste per fottere la morte.


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Sirius
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fiurdesoca;c-241350 wrote: Per Sirius 90, o lasci perdere o gli chiedi perché considera cosi entusiasmante esserci e riprodursi. Da li puoi dire il tuo parere sapendo però che non è detto che ascolti o che voglia capire. Tieni presente che ora la penso come te ma 26 anni fa la pensavo come il tuo amico.

Avevo pensato anch'io di cominciare chiedendogli il perchè di questa scelta evidentemente contro ogni logica. Conscio del fatto che potrebbe anche mandarmi al diavolo, ma preferirei questo rispetto a dover mentire.
Ma se posso permettermi, per quale ragione la pensavi come il mio amico? E perchè ora hai cambiato idea, dopo 26 anni? (p.s.: io ho 26 anni)


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Sirius
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uomospeciale;c-241353 wrote: @sirius90
Cerca di dissuaderli con il ragionamento e la fredda logica dei numeri.
Chi nasce oggi entrerà nel mondo del lavoro verso il 2040 se non oltre, e tutte le previsioni ci dicono che sarà un periodo storico veramente di merda.
L'automazione, la robotizzazione industriale e civile, unite alla sempre più massiccia delocalizzazione produttiva, spazzeranno via tre posti di lavoro su quattro nei prossimi 30 anni, quindi la prospettiva per chi nasce oggi è quella della disoccupazione a vita.
Non fino a 20 anni, non fino a 30 anni, ma per sempre.
Inoltre le prossime generazioni non potranno contare sulla ricchezza accumulata dai loro padri e nonni, come ha fatto l'attuale generazione di 20-30enni odierni, quindi la prospettiva oltre alla disoccupazione perpetua sarà la miseria nera, ( a meno di improbabili e dolorosissimi riassetti della società tutta in direzione sia di un drastico contenimento demografico, sia di una vita completamente slegata dal denaro)
E tra l'altro in un contesto di relazioni familiari e affettive sempre più sfaldate e precarie ( si vede già adesso il crollo dei matrimoni e delle relazioni stabili, ecc ecc)
Il tutto in una società sempre più violenta a causa dell'immigrazione selvaggia, del progressivo esaurirsi delle risorse, e per giunta in un mondo in cui ogni fonte alimentare è in via di esaurimento oltrechè pesantemente inquinata.
E con queste prospettive, vorrebbero fare un figlio?
Se ci pensano bene si rendono conto anche da soli che
non fai un favore a nessuno mettendolo al mondo.

P.S:

Lo sai perchè io non ho mai voluto avere dei figli, pur essendo ricco?
Per salvarli.
Salvarli dalla morte, dal dolore, dalla sofferenza di doversi conquistare tutto
per poi vederselo inevitabilmente sfuggire tra le mani senza poterci fare niente.
La vita è una partita truccata dove non può mai vincere niente nessuno, siamo al mondo solo per perdere tutto....
Non c'è bisogno di altra carne ad altro sangue, da dare in pasto alla morte, la vecchia con la falce dovrà accontentarsi solo della mia vita.
Non avrà anche quella dei miei figli.
No.......Proprio no....
E questo tra l'altro, è l'unico modo che esiste per fottere la morte.

Il fatto è che concordo totalmente con te, ma temo che i dati oggettivi possano essere visti più come soggettivi, è arduo infatti immaginare (per tutti i pensieri che ne derivano) a simili grandi cambiamenti sociali. Si preferisce sonnecchiare nella speranza che tutto rimanga com'è.
Difatti generalmente non si fa più nulla nemmeno per migliorare le cose, neanche quelli che i figli li hanno già.

Il post scriptum invece, potrebbe avere un successo maggiore andando a toccare questioni fondamentali della vita, su cui è impossibile non riflettere.
Soprattutto perchè anch'io essendo piuttosto "ricco" non lo farei mai, perchè ricco o povero poco cambia se si tratta di consegnare una vita nella mani della signora con la falce. Certo avrebbe un inferno diciamo con i comfort, ma pur sempre inferno sarebbe e come hai ben detto, tutto è destinato ad essere perso.
Con questa consapevolezza dare in pasto al mondo un figlio è un atto totalmente folle (e non solo dannoso all'ambiente, per stare in tema con gli aspiranti cannibali ambientalisti).
Fottere la morte, mi piace.


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GioCo
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Gentili tutti,
e caro @Sirius90, a parte che noi non sappiamo cosa succederà tra un minuto, figuriamoci nel 2040, fare un figlio non mi sembra un atto economico, ma principalmente di fede (quanto meno verso il partner) e d'Amore per la Vita. In altri tempi (sempre da come la vedo io) in cui non c'era di che sfamarsi, non ci si faceva di certo scrupolo a mettere al mondo qualcuno.
Certo era molto differente il rapporto con la Vita e di conseguenza anche quello verso la morte, non necessariamente migliore ne l'uno, ne l'altro. Solo diverso e (putroppo) oggi smarrito. Non era importante ad esempio il corpo fisico ma la condotta di vita perché il corpo fisico sarebbe comunque morto, chissà quando e dove, ma almeno che quello spirituale non morisse era preoccupazione della maggioranza. Chi non ci credeva era ladro o truffatore (o peggio ancora posseduto) per definizione (semplicemente). Persino i pessimi nobili ci credevano e si adeguavano per quel che la ricchezza consentiva e questo ci ha datto luoghi e tempi come il Rinascimento, "soltanto" l'epicentro storico e culturale occidentale che diede il via all'era moderna. In tanti scordano che senza l'atteggiamento e lo stile di vita condiviso tipico della metalità cristiana, sarebbe stato impossibile anche solo concepire l'era moderna e la scienza. In effetti, non mi sembra che l'allontanamento da quell'atteggiamento abbia prodotto poi tanti miglioramenti. No?
Certo che una fede d'amore non è tutto rose e fiori. Le peggiori perversioni nascono sempre da fondamentalismi di fanatici alla deriva, ma solo perché possiamo condannarli. Un robot come terminator (veivolo militare attualmente in uso per operazioni di assassinio civile seriale su scala industriale) è un I.A. che fa uguale schifezza ma non la possiamo condannare, perché in buona sostanza è solo una macchina spinta da istruzioni, non da emozioni. Al massimo possiamo condannare il fottuto pirla che l'ha creata e il coglione che la controlla sentensosi "dio".
Ma queste sono tutte digressioni. Il tuo amico se sente di desiderare un figlio non ha solo il diritto di metterlo al mondo ma anche di crescerlo e di Amarlo con tutto se stesso. La ricchezza è relativa, i soldi oggi ci sono e domani chissà, vanno e vengono come le scorregge, ma un figlio non hai tutta la vita a disposizione per metterlo al mondo. Piuttosto vedrei più critica la robustezza emotiva, perché maggiore è la prospettiva difficile da affrontare (povertà inclusa ma non ultima) maggiore sarà il sacrificio richiesto, più forte sarà la necessità di stabilità emotiva per il bene del bambino che andrà protetto finché non è abbastanza grande. Non sono molte in effetti le attenzioni verso questo aspetto e di sicuro questo rende orrida ogni prospettiva.
Per ciò non farei i conti in tasca al tuo amico, ma gli chiederei se è ben cosciente di quello che significa oggi mettere al mondo un figlio, della responsabilità che richiede anche in termini educativi (e non secondario di protezione dall'abuso di potere sistemico dei nostri governanti). Se anche in quel caso dovesse sentirsi di continuare, lo abbraccerei e gli augurerei il meglio per lui e per il suo futuro, nonché tutto il mio sostegno da amico. Oppure smetterei semplicemente di chiamarlo amico, ma solo per coerenza.

Aggiungo poi un commento per il tweet del Sacchetti segnalato da @Davide. Mai visto il film "soylent green"? Un distopico paranoico fantascientifico sociale sulla scorta del più noto 1984 di Orwell uscito nel 1974. Un futuro di sovrappopolazione dove per sopravvivere il governo da da mangiare ai vivi i cadaveri di chi sceglie di suicidarsi perché non sopporta più la schifezza che è diventata il mondo, con tanto di industria di riconversione della carne e propaganda che racconta tante belle balle circa la materia prima del cibo, che da una parte viene distribuito con generosità alla popolazione affamata quando c'è e solo dopo aver rimpinzato i ricchi, dall'altra la stessa viene "spalata" viva con i buldozer (veramente, è tra le scene più memorabili 😉 ) quando se ne perde il controllo perché non c'è abbastanza cibo per tutti. Ci parla del 2022 ed è tratto da un romanzo del 1966. In fondo più predittivo del 1984 di Orwell, no?


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lurker
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GioCo wrote: Mai visto il film "soylent green"?

Non a caso citato nell'articolo di zerohedge linkato nel tweet. Almeno nel film la verita' veniva tenuta nascosta. Nella realta' sembra che non ci useranno questa premura.


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GioCo
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lurker;c-241364 wrote:
Non a caso citato nell'articolo di zerohedge linkato nel tweet. Almeno nel film la verita' veniva tenuta nascosta. Nella realta' sembra che non ci useranno questa premura.

Un ottimo film, indubbiamente anche se l'autore del romanzo non si è detto soddisfatto forse perché si parlava di bistecche soylent nel suo romanzo e non di gallette.
A mio avviso Fleischer è stato intelligente proprio a non rendere esplicita la macellazione umana. Tuttavia questa accortezza sono d'accordo che nel film è in parte esagerata. Che l'industria della medicina abbia trasformato il corpo in pezzi macellabili e prelevabili a piacere dai corpi di una società che si preoccupa sempre meno del prossimo e del suo destino, non è più una novità. Feti e adulti poco importa, il mercato in questo senso è molto flessibile e non richiede per forza il tuo consenso informato. Gli basta sapere che il prelievo non comporta rogne. Per adesso ad esempio c'è il ricco mercato degli sbarcati senza soldi. Il vantaggio è che una volta a pezzi la gente non sarà di certo trattata con razzismo, un po' perché come i merluzzi in scatola saranno poco riconoscibili e poi perché il mercato è molto egalitario e ha altri fantastici vantaggi, per esempio le onlus pro-migranti a senso unico che alimentano i guadagni dei trafficanti e fanno salire il PIL chiundendo un occhio sui loro mercanteggi, ma tenendoli bene aperti sulla guardia di finanza che asfaltano con grande sicumera (e spalle larghe) con il plauso di tutti, che in fondo la guardia di finanza non si è di certo mai guadagnata le nostre simpatie, con buona pace dei novelli legalisti, cioè quelli con il disumanesimo a spruzzo.
Dalla medicina senza consenzo alla pezzatura in cibo, tipo come si vede in macelleria circa la vacca, mi pare poi che il passo sia molto breve.


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fiurdesoca
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Per Sirius90, per quale ragione la pensavi come il mio amico? E perchè ora hai cambiato idea, dopo 26 anni? 
Bella domanda...
Come se si potesse dire in alcune frasi una ricerca che mettendo in discussione molto di ciò che si crede, si sa ed è stato insegnato, modifica la prospettiva con cui si valuta e ci si rapporta a ciò che si comprende della realtà.
Partendo dalla prospettiva di affidarmi a ciò che conosco e che posso comprendere, rifiutando una prospettiva di fede (che per sua natura è un affidarsi a qualcosa che non si può dimostrare ma forse solo intuire), la mia conclusione è che ogni vita non è degna di essere vissuta, mi pare solo un gioco crudele in cui noi siamo solo pedine giocate con indifferenza e crudeltà.
Non so chi sta dirigendo tutto quello che sta accadendo a livello europeo e mondiale se una èlite o il caso o cosa altro ma non mi piace per nulla dove stiamo andando.


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Sirius
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Grazie @GioCo sicuramente dovrò interagire in modo soft, o meglio prima di tutto chiedergli cercare di capire cosa lo spinge in questa direzione.

Il lato economico è più importante che mai, perchè volenti o nolenti è la base sulla quale costruire ogni cosa, anche se animata dall'amore.
Venendo meno i soldi infatti, qualsiasi rapporto o progetto è destinato a erodersi e inevitabilmente le tensioni derivanti andranno a ricadere sui figli.
Non saranno certo solo i soldi a garantire "robustezza emotiva", ma giocano un ruolo importante, insieme al tempo (risorsa ben più preziosa).
Dover lavorare per forza tutto il giorno tutta la settimana, lascia ben poco spazio alla vita personale, figuriamoci per crescere un figlio e insegnarli la vita spendendo con lui cosa, 2 giorni su 7 e qualche ora tirata la sera, dove comunque sei stanco e stressato dal lavoro.
Cioè voglio dire ognuno è libero di fare e crescere un essere umano come vuole, si può tralasciare il pensiero che nel momento in cui lo dai alla Luce (o a Lucifero) lo stai allo stesso tempo uccidendo, ma per lo meno nel momento in cui lo concepisci devi già essere in grado di garantirgli il meglio, del tuo tempo, degli insegnamenti, delle opportunità, e un capitale abbondante. E queste cose derivano principalmente dalla sicurezza economica e dalla libertà dal lavoro.
Altrimenti è una scommessa, e io non me la sentirei proprio di giocare tirando in mezzo altri, se perdo una scommessa che almeno riguardi solo me.
In altri tempi c'era anche tutt'altra situazione, quando si era tutti contadini e "poveri" i matrimoni non avvenivano sempre per amore, e i figli erano braccia per i campi e sostentamento per la vecchiaia precoce.
Non ho elementi per dire se fosse meglio o peggio di ora, ma penso che di domande filosofiche non se ne facessero molte.
Io infatti per fortuna non ho da faticare molto, sono ricco di tempo e quindi ho tempo per pensare a ste cose.
Di certo non smetterò mai di essergli amico, vorrei però capire meglio per mia pura curiosità scientifica cosa spinge gli uomini a fare ciò che fanno, e il perchè di queste abissali differenze nell'interpretare la realtà.


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Sirius
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@fiurdesoca è certamente complicato spiegare i cambiamenti e tutti i pensieri che nel corso del tempo ci formano. Grazie mille e fanculo alle èlite e "fratellanze" varie.


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