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Perché il M5S non cattura l'astensione?


Valdo
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Al di là delle valutazioni più strettamente politiche, a mio avviso qui c'è un problema sociologico o forse addirittura antropologico. Il M5S è un movimento di giovani idealisti fatto per altri giovani idealisti che hanno voglia di cambiare il mondo con la passione e un certo radicalismo, tutti cresciuti in un'epoca di vacche magre, abituati in un certo senso al sacrificio materiale (e che quindi sono portati ad accettare, anche inconsciamente, la scarsità come paradigma. Non a caso, perciò, attratti da teorie quali la decrescita felice).

Questa tipologia vale grosso modo il 20% circa dell'elettorato e direi che il M5S questa fascia di elettore lo ha conquistato. Ha già fatto il pieno, insomma. Per crescere di più, e conquistare una bella fetta di astenuti, il M5S dovrebbe cambiare totalmente linguaggio e parzialmente natura.

Gli over 40, indipendentemente dall'ideologia, non rimangono particolarmente colpiti da entusiasmo, richiamo continuo all'onestà, linguaggio barricadero e radicale ("cambieremo il mondo") tipico dei giovani e dalle sparate grilline. Anzi, queste cose vengono vissute con fastidio, come sintomo di immaturità e di inaffidabilità. Poi poco importa che sentano parlare i Di Battista e i Di Maio, che fanno ragionamenti argomentati, l'impressione è quella: "Questi qua non hanno idea della vita e sono anche un po' fanatici". L'atteggiamento poi davvero fanatico e acritico di una parte della base (si veda il grillinismo presente su Facebook) rafforza questi timori.

Anche l'idea della partecipazione in prima persona alla politica infastidisce. Non puoi cambiare la testa di un 60enne o 70enne, secondo cui la democrazia rappresentativa è appunto rappresentativa e alla fine devi delegare. Qualche persona puoi "convertirla" in tarda età ma la maggioranza degli over 40, no. Devi lasciar loro due opzioni: quella più completa - ognuno deve personalmente partecipare alla costruzione delle proposte - e quella più tradizionale della delega. Altrimenti, se si sceglie la rivoluzione del modo di concepire la politica, senza fare sconti, si sappia che ci vorrà tantissimo tempo e che certe fasce d'età per ora non ti voteranno mai.

La mistica della scarsità, come chiamo io la tendenza del M5S ad esaltare frugalità, risparmio delle risorse naturali ma anche monetarie (da qui il continuo riferimento a tagli, scontrini ecc.), decrescismo, affascina appunto le giovani generazioni precarizzate ma non piace per nulla ai padri e ai nonni, che invece sono cresciuti negli anni del boom e dell'abbondanza. Anche qui, poco importa che poi il M5S nei fatti sia l'unico a difendere il welfare, quel che conta è che alla massa over 40 essi appaiono i sostenitori di una società più legalitaria e giusta, certo, ma anche più povera, più noiosa, più sottomessa al controllo sociale, in un certo senso, più calvinista. E c'è un ultimo punto: che questa mistica della frugalità finisce (ma questo lo capiscono solo le persone più consapevoli) per piacere tanto, ma tanto alla cosiddetta classe dominante, la quale nulla di meglio chiede che un popolo che si accontenti di decrescere.


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C’è un astensionismo enorme perchè si sono aperte praterie enormi a sinistra del PD che il M5S non è riuscito a colonizzare. Si è ricollocato a sinistra troppo tardi e in modo maldestro, perchè nonostante le battaglie sul reddito di cittadinanza e contro l’Italicum, evidentemente rimane l’impressione che sia tutta una tattica per conquistare consenso.

Perchè Dibba e Di Maio, con le loro facce da bravi ragazzi, ricordano più i nazisti dell'Illinois che altro, quindi non ispirano molta fiducia.

Perchè il loro discorso isolazionista non permette di costruire per tempo le condizioni per alleanze ampie a sinistra, come è successo ad esempio in Spagna con Podemos.

Perchè il discorso sull'onestà, legalità ed efficienza non basta per rappresentare un gruppo o una classe sociale.

Perchè agli occhi di molti rimane un partito che vuole solo arrivare al potere al posto del PD, impressione confermata vedendo dopo le votazioni gongolare di gioia Di Maio e co (nonostante la sconfitta e la perdita di voti), visto che con l'Italicum hanno più di una possibilità di andare al governo da soli e con una manciata di voti, in un modo che definire antidemocratico è un eufemismo.


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Valdo
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C’è un astensionismo enorme perchè si sono aperte praterie enormi a sinistra del PD che il M5S non è riuscito a colonizzare. Si è ricollocato a sinistra troppo tardi e in modo maldestro, perchè nonostante le battaglie sul reddito di cittadinanza e contro l’Italicum, evidentemente rimane l’impressione che sia tutta una tattica per conquistare consenso.

Perchè Dibba e Di Maio, con le loro facce da bravi ragazzi, ricordano più i nazisti dell'Illinois che altro, quindi non ispirano molta fiducia.

Perchè il loro discorso isolazionista non permette di costruire per tempo le condizioni per alleanze ampie a sinistra, come è successo ad esempio in Spagna con Podemos.

Perchè il discorso sull'onestà, legalità ed efficienza non basta per rappresentare un gruppo o una classe sociale.

Perchè agli occhi di molti rimane un partito che vuole solo arrivare al potere al posto del PD, impressione confermata vedendo dopo le votazioni gongolare di gioia Di Maio e co (nonostante la sconfitta e la perdita di voti), visto che con l'Italicum hanno più di una possibilità di andare al governo da soli e con una manciata di voti, in un modo che definire antidemocratico è un eufemismo.

Queste possono essere le ragioni politiche, anche se io concordo solo in piccola parte con questo elenco, ma io ho evidenziato l'aspetto pre-politico. Antropologico. La massa degli astenuti usa il fiuto più che il ragionamento, cosa che facciamo noi "impegnati".


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brumbrum
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a me piacerebbe sapere dove sarebbero andati i voti dei grilli se i grilli non ci fossero stati


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Storno
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"Poi poco importa che sentano parlare i Di Battista e i Di Maio, che fanno ragionamenti argomentati," !!!???
Peccato che Di Ballista sia finito sul NYT tra i politici ballisti del mondo.
Ho sentito Di Maio dire che la Ciarambino aveva inserito nel suo curriculum di lavorare per Equitalia aggiungendo con arroganza "Chissà cos'ha letto lei" rivolgendosi all'intervistatrice.

Non intercettano i delusi perché questi hanno deciso (a torto o ragione) che sono come gli altri.


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Egr. VALDO,
la sottoscritta è collocata nella fascia dei 60-70 e non ho vissuto nella bambagia ma nelle ristrettezze, perciò non mi riconosco nella sua disamina.
Invece fin dall'inizio ho consultato il loro programma: del tutto inesistente, ma la prima proposta di legge, appena sfiorato con il piede il palazzo, è stata a favore dei finocchi, atteggiamento riconfermato successivamente con il PD solidarizzando con i recchioni.
Fortunatamente noi andiamo a fiuto.


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Valdo
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Egr. VALDO,
la sottoscritta è collocata nella fascia dei 60-70 e non ho vissuto nella bambagia ma nelle ristrettezze, perciò non mi riconosco nella sua disamina.
Invece fin dall'inizio ho consultato il loro programma: del tutto inesistente, ma la prima proposta di legge, appena sfiorato con il piede il palazzo, è stata a favore dei finocchi, atteggiamento riconfermato successivamente con il PD solidarizzando con i recchioni.
Fortunatamente noi andiamo a fiuto.

Non mi pare di avere usato la parola "bambagia". Ma via, lei è un fake, non è possibile esprimersi così...


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Egr. VALDO,
la sottoscritta è collocata nella fascia dei 60-70 e non ho vissuto nella bambagia ma nelle ristrettezze, perciò non mi riconosco nella sua disamina.
Invece fin dall'inizio ho consultato il loro programma: del tutto inesistente, ma la prima proposta di legge, appena sfiorato con il piede il palazzo, è stata a favore dei finocchi, atteggiamento riconfermato successivamente con il PD solidarizzando con i recchioni.
Fortunatamente noi andiamo a fiuto.

Non mi pare di avere usato la parola "bambagia". Ma via, lei è un fake, non è possibile esprimersi così...

No, l'ho usata io, ma il senso delle sue parole era quello riassunto dal mio termine.
E' semplicistico accusare qualcuna di fake quando non si è in grado d'argomentare le proprie ragioni. Cercherò di sopravvivere.


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Egr. VALDO,
la sottoscritta è collocata nella fascia dei 60-70 e non ho vissuto nella bambagia ma nelle ristrettezze, perciò non mi riconosco nella sua disamina.
Invece fin dall'inizio ho consultato il loro programma: del tutto inesistente, ma la prima proposta di legge, appena sfiorato con il piede il palazzo, è stata a favore dei finocchi, atteggiamento riconfermato successivamente con il PD solidarizzando con i recchioni.
Fortunatamente noi andiamo a fiuto.

Non mi pare di avere usato la parola "bambagia". Ma via, lei è un fake, non è possibile esprimersi così...

No, l'ho usata io, ma il senso delle sue parole era quello riassunto dal mio termine.
E' semplicistico accusare qualcuna di fake quando non si è in grado d'argomentare le proprie ragioni. Cercherò di sopravvivere.

Effettivamente erano anni che non leggevo un uso così disinvolto di termini come "finocchio" e "recchione". Gaia deve essere rimasta un po' indietro nel tempo, o forse l'hanno mummificata e tirata fuori solo ora senza spiegarle che oggi si usa il termine "omofobia".


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