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Perché la Francia non vota più o vota Le Pen


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Quando l'insicurezza sociale e la miseria nuociono gravemente alla democrazia. Il tasso di astensione in Francia ha registrato ieri, in occasione del primo turno delle municipali, un nuovo record, oltre il 35% a livello nazionale e più della metà della popolazione che nemmeno s'è iscritta alle liste elettorali in grandi città come quella della cintura parigina. E' una sanzione per le politiche liberiste e social-liberiste anche dove governa il Partito socialista che, dall'Eliseo, ha di nuovo disilluso le aspettative popolari all'indomani della cacciata di Sarkozy: servizi pubblici amputati, politiche sociali trascurate, tagli al budget per la cultura, democrazia partecipata rimasta lettera morta.

Raramente, è stato segnalato, in Francia una tornata elettorale intermedia si è sviluppata in un contesto tanto ostile alla presidenza. Secondo gli ultimi sondaggi, Hollande e il suo primo ministro Jean-Marc Ayrault godono della fiducia di appena il 20 o 25 per cento dei francesi. E una cappa mediatica avvolge il risultato del Fn che è grave anche se il partito dei Le Pen ha presentato liste solo sul 7% del territorio. L'Humanite, quotidiano del Pcf, denuncia l'oscuramento nei fatti delle maree spagnole (ignorate anche dai giornali nostrani), delle grandi marce per la dignità dei lavoratori dello stato spagnolo che si sono tenute a ridosso dell'apertura delle urne francesi. Ma la censura in campagna elettorale nei confronti delle forze di sinistra è stata pressoché totale - mentre lo stesso non si può dire per il Front national coccolato dai grandi media - e viene denunciata dal Front de gauche con tabelle piuttosto allarmanti che ricordano una dinamica tipica in Italia dove l'estinzione della sinistra è stata una profezia che alla fine s'è autoavverata grazie all'insistente oscuramento e ai ripetuti annunci di morte che hanno costituito un senso comune interiorizzato dai cittadini-spettatori che si sono visti costruire il mito di Grillo solo in apparenza antitelevisivo.

Anche in Francia sembra impossibile che si denuncino in televisione i massacri sociali determinati dalle direttive Ue su debito e competitività. Olivier Besancenot (Nuovo partito anticapitalista, Npa) ha spiegato che l'astensione record registrata nel primo turno ha dimostrato «che il sistema politico è carbonizzato». «Prima ancora del risultato del Fronte nazionale, c'è l'astensione. La prima lezione di oggi è che il sistema politico è carbonizzato», ha detto l'ex candidato dell'estrema sinistra francese che nel 2007 registrò un impressionante 4,8% alle presidenziali presentandosi con la Lega comunista rivoluzionaria che poi decise di avviare il percorso che avrebbe costruito l'Npa. Aveva 33 anni e per tutti è il "postino rosso" che lavora in un sobborgo di Parigi.

«Se si somma l'astensione con le persone che non sono registrate nelle liste elettorali vuol dire che la maggior parte delle persone ha scelto di non votare». I risultati del primo turno, che delineano una svolta del Fronte Nazionale, costituiscono «un grande schiaffo dato nel modo peggiore» al governo di Jean - Marc Ayrault. «Si può dire un grande grazie alla politica del governo - ha spiegato amaramente - che rafforza solo la svolta di estrema destra».

Besancenot si è detto pronto a lavorare a un'«insurrezione democratica», in modo perché «tutti quelli che hanno il cuore a sinistra e che sono molto preoccupati possano sperare di nuovo e che la paura cambi campo». Per il Front de gauche il risultato potrebbe anche ribaltarsi al prossimo turno in molte situazioni purché la gauche sia determinata a voltare pagina rispetto alle politiche di austerità. La presenza di una opposizione di sinistra al governo socialista è difficile da conteggiare per via della divisione a sinistra e del carattere municipale della tornata ma questa opposizione in più di 100 città, con il Front de gauche e l'Npa, supera il 10 % dei voti.

«Ecco quello che accade se la gente non vede alternative credibili alle politiche del fiscal compact - commenta, con Popoff, Nicoletta Dosio, valsusina No Tav e candidata per il Nord Ovest della Lista Tsipras - i risultati francesi dimostrano che quelle politiche sono fatte apposta per mettere all'angolo ogni speranza di difesa di un futuro comune e le istanze di uguaglianza e libertà. La mannaia dell'Ue, infatti, colpisce immediatamente il tenore di vita e i diritti e scatena la guerra tra poveri che non trovano strumenti per difendere collettivamente lo stato sociale. A governare nel mito dell'Europa delle banche i risultati sono questi, la gente pensa che si possa salvare solo da sola mentre solo le lotto comuni di chi sta in basso possono essere utili e proprio per questo, come dimostrano i dati sulla censura, vengono oscurate. L'unico modo per dare voce all'Altra Europa è dire che l'Europa si può solo demolire collettivamente in base a un modello di socialità e internazionalismo, se pensiamo di "aggiustarla" la protesta sarà catalizzata su spinte xenofobe come quella del Fn in Francia».

«In Francia, come nel resto d'Europa, non c'è solo la Le Pen - dice Fabio Amato, coordinatore europeo della campagna di Tsipras e candidato nell'Italia centrale - a contrastare le politiche antipopolari di Hollande e della Troika c'è un'opposizione di Sinistra a questa Europa. Un'opposizione che non gioca sul sentimento nazionalista, sulla propaganda xenofoba e razzista contro gli immigrati, ma sul tema della rifondazione democratica e sociale dell'Europa. Sulla disobbedienza ai trattati neoliberisti e alle loro regole che producono recessione economica, disuguaglianza e disoccupazione. Un'opposizione che alle Europee sarà unita con il Front de Gauche, nel sostegno alla Sinistra Europea e ad Alexis Tsipras. E' l'unità dei popoli, e non la loro divisione su basi nazionaliste, che può battere l'austerità e la grande coalizione che la sostiene».

Ma la borghesia preferisce lo spauracchio di Marine Le Pen per potersi raffigurare da antidoto. Ma è il virus.

Checchino Antonini
Fonte: http://popoff.globalist.it
Link: http://popoff.globalist.it/Detail_News_Display?ID=100166&typeb=0&Perche-la-Francia-non-vota-piu-o-vota-Le-Pen
24.03.2014


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clausneghe
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1251
 

Non sono certo "LePenista" ma tutto quello che va contro a questa Europa dei bankieri ladri e assassini mi va bene. Corta vita e peggior morte per l'Eu, la Nato e già che ci siamo, anche per il governicchio abusivo di Renso. 🙄


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Truman
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Post: 4113
 

a contrastare le politiche antipopolari di Hollande e della Troika c'è un'opposizione di Sinistra a questa Europa. Un'opposizione che non gioca sul sentimento nazionalista, sulla propaganda xenofoba e razzista contro gli immigrati, ma sul tema della rifondazione democratica e sociale dell'Europa. Sulla disobbedienza ai trattati neoliberisti e alle loro regole che producono recessione economica, disuguaglianza e disoccupazione. Un'opposizione che alle Europee sarà unita con il Front de Gauche, nel sostegno alla Sinistra Europea e ad Alexis Tsipras. E' l'unità dei popoli, e non la loro divisione su basi nazionaliste, che può battere l'austerità e la grande coalizione che la sostiene».

Ecco, qui sopra ci dovrebbero essere le proposte della sinistra. Dal vuoto di queste proposte esce il vuoto delle urne.


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Farkas
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Post: 45
 

Ma magari avessimo in Italia ilFN. Purtroppo ci dobbiamo accontentare di M5S.Magra consolazione.Dalla Francia la salvezza dalla demoplutocrazia.


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dana74
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Registrato: 2 anni fa
Post: 14384
 

"E' l'unità dei popoli, e non la loro divisione su basi nazionaliste, che può battere l'austerità e la grande coalizione che la sostiene». "

si certo guidate da un'entità suprema super partes ma per favore Ci manca di citare il NWO e siamo a posto.
SE NON E' INTERNAZIONALISMO questo, volerne dare ancora un'accezione positiva quando la sua essenza è quella di un dominio imperialista è fuorviante e fuori tempo massimo. Ma continuiamo a prendere in giro con ste fandonie.

I POPOLI uniti per battere l'austerità??
Ma da dove esce questo?

I popoli in Grecia, Spagna, Portogallo non hanno fatto altro che manifestare contro l'austerità e che hanno ottenuto?

A proposito di incantatori di serpenti agitati dal Vendola amico di Archinà.
Come dice Truman si vede il vuoto e Truman è stato un signore.

IO CI VEDO ASSERVIMENTO.
Nell'analisi dell'Antonini solo i numeri, conteggi, e pure astio verso i francesi come a dire "in fondo son tutti nazisti"

e nessuna riflessione sia su quello che è la Ue sia su quanto DICE LA LE PEN

Come mai non entra in argomento con quanto sostenuto dalla Marine?
Come potrebbe?
La sinistra sostiene la finanza, ne è parte integrante.

Niente, il FN è xenofobo non si capisce da che cosa derivi sta posizione, o meglio, solo perché si esige il rispetto dei confini e fermare l'immigrazione di massa verso un'Europa che cola a picco è razzismo.

Bei ragionamenti, come se i presunti xenofili accogliessero e sfamassero i profughi a spese loro.

La Dosio sa che il candidato Tsipras non intende proprio demolire un bel niente?
Le sinistre hanno avuto mano libera dalla seconda guerra mondiale in poi e questi sono i risultati?
Ma i cattivi sono sempre gli altri.

Ed a proposito di credibilità, si fa credere che con le lotte si sia arrivati a vincere.
Il Mose è quasi finito, il Dal Molin e Muos completato, il TAV lo stanno scavando.
A proposito di incantatori di serpenti.


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dana74
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Post: 14384
 

a proposito di internazionalismo, è una parola usata per giustificare la globalizzazione che sta alla base dell'internazionalismo.

Si finge di sostenere che l'internazionalismo si riferisca alla lotta di classe ma di fatto, basta guardarsi intorno....

Cosa intendono i cosiddetti internazionalisti per la lotta alla globalizzazione?

Dazi doganali? Protezionismo? Autarchia??

Ma è tutta roba razzista........dicono.

Quindi come è evidente, si tratta di parole da incantatori di serpente


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oriundo2006
Famed Member
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Post: 3197
 

Guardardate che la Le Pen è più 'moderna' dei suoi critici e tanto più avveduta a dichiarare che il suo movimento rigetta le etichette destra-sinistra: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/03/francia-pen-front-national-non-e-di-destra/731519/. Come la mettiamo ? Direi che oggi il dibattito politico si sta radicalizzando ( meno male ) su due assi contrapposti: il primo è quello mondalista, che vuol dire solo in buona sostanza il governo 'illuminato' di piccole elites ( le solite peraltro ) a capo di maggioranze di iloti, atrofizzate nei diritti e nella stessa possibilità di esprimere un parere ( ascoltato ). Di contro emerge il NO, per ora a difesa del passato, se vogliamo, ma domani con ben altre argomentazioni ( risulta con tutta evidenza da questa dicotomia la posizione di Grillo, che a pena della propria autoevirazione, rifiuta apparentamenti qualsivoglia con la seconda posizione, antielites, che lo costringerebbe a rivedere pesantemente il suo ruolo e quello di Casaleggio ). A favore dei diritti nazionali e dello Jus gentium oppure a favore della 'specialità' di una missione planetaria: sono questi i termini intorno a cui comincia a definirsi il campo di battaglia. Perchè, non ci facciamo illusioni, ci sarà da battersi senza pietà e da qui a Maggio ce ne saranno delle belle.


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spadaccinonero
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non credo che il FN della le pen sia in grado di portare la Francia fuori dall'euro altrimenti l'intero (massonico) progetto della moneta-tumore si dissolverebbe...

il FN al massimo riuscirà a rubare qualche punto percentuale in più sul deficit-pil e tutto finirà a tarallucci e vino...

pessimista?

la ragione mi ha portato a questa conclusione...


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