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Poi non ne voglio più parlare


mastermind
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E va bene. Però, poi, giuratemi che da ora in poi non mi chiederete più niente di Beppe Grillo.

Sono quasi al termine di un viaggio piuttosto lunghetto al Sud per raccattate qualche soldo a favore di questa ricerca che sta rischiando la morte per la soddisfazione di tanti avversari noti, di tanti sospettabili e di qualcuno che pochi si sognerebbero di sospettare. Dunque, sono in condizioni di fortuna e questo post non sarà come i soliti.Nel corso di tutte queste conferenze ho quasi regolarmente ricevuto domande su Beppe Grillo, così come accadde nel corso della ormai famigerata trasmissione Porta a Porta del personaggio Vespa. E anche le mail più recenti sono una piccola tempesta di domande sul tema.

Mi si chiede perché Beppe Grillo avversa Per Il Bene Comune e perché nel suo blog ha messo dei filtri che bloccano qualsiasi accenno si faccia al mio nome.Certo, la cosa mi addolora e non mi va affatto di parlarne, ma sono stanco di dover sfuggire alle domande.

Grillo si è schierato dalla parte politica di Di Pietro, cosa, peraltro, del tutto legittima e su cui non deve spiegazioni né a me né a nessuno.

Di Pietro è, nei fatti, uno dei peggiori devastatori dell’ambiente, e il suo “braccio armato” è un tale Aurelio Misiti, parlamentare di Italia dei Valori, cementificatore indefesso, propugnatore di TAV, MOSE, Ponte di Messina, inceneritori e di quant’altro si possa pensare nell’ottica della pirateria ambientale. Perché l’onorevole, professore e ingegnere (credo), si schieri così non posso saperlo. Ignoranza, interesse economico o pura follia. O, magari, sono io a sbagliare e con tutta quella roba il popolo italiano diventa automaticamente e per legge sano e ricco. A fianco di detto Misiti si schiera apertamente tale Antonio Borghesi, pure lui parlamentare di Italia dei Valori.

Di Pietro, come è suo costume, agisce nella più perfetta ipocrisia. Nel corso di un’infelice trasmissione TV chiamata Matrix cui io ebbi la sventura di partecipare, l’ex ministro disse che lui è contrario agl’inceneritori, ma poiché “non esiste alternativa”… Ignoranza e basta o peggio?Ora, è chiaro che Italia dei Valori non può essere contenta di ciò che sto facendo io che vado a rompere le uova nel paniere. Dunque, mi deve massacrare così come stanno facendo Destra e Sinistra alleate in questa battaglia per la difesa di ovvi interessi comuni. Dove si manducca, Dio mi conducca è il vecchio detto bolognese che non necessita di traduzione.

Se fin qui è tutto comprensibile, assai meno lo diventa, almeno per me, quando tento di capire la posizione di Grillo, a meno di non fare della dietrologia. Come può essere possibile che Beppe possa sostenere posizioni simili palesando un’incoerenza di una portata colossale? No lo so, non lo voglio sapere, non m’interessa minimamente e non risponderò a chi mi chiede pareri.

I miei tentativi di mettermi in contatto con lui sono stati fallimentari. Quando Grillo vede il mio numero comparire sul display del cellulare non risponde, così come non risponde alle mie mail che, peraltro, non invio più, se non altro per dignità. Evidentemente

crede che io gli chieda spiegazioni che, altrettanto evidentemente, non ha. Ma a me, lo ripeto, non interessano le spiegazioni perché ognuno deve rispondere solo a se stesso e lui non certo a me.

Malauguratamente l’ipocrisia di Di Pietro è quella di regime: Porto Marghera brucia e al massimo c’è un po’ di vapore acqueo nell’aria, così come fu a Treviso quando bruciò la De Longhi, a Saonara di Padova quando bruciò un centro di riciclaggio dei rifiuti, appena fuori Parma quando bruciò una discarica, qua e là in Puglia, e potrei riempire pagine con il solo elenco. Non è successo nulla. Nulla che il popolo bue, carne da voto, possa sapere. E qui la casta è fatta di roccia.

Non che fuori di qua vada meglio. In Francia una centrale nucleare perde uranio che finisce in due fiumi provenzali e anche lì è tutta salute.Ora, per tornare a noi, la manovra è quella di toglierci il microscopio, lo strumento principe di lavoro che IO mi sono guadagnato percorrendo l’Italia per un anno intero. Mille porte su cui IO ho bussato. Duecentoventi conferenze che IO ho tenuto per mendicare quattrini, senza un soldo nemmeno di rimborso spese. Soldi e fatica miei. Gloria per altri che vestono le penne del pavone e che ora si arrogano diritti che non hanno. Tutto nei piani.

Così, adesso ho ripreso a mendicare, se non altro per mettere qualche pezza nei debiti che la ricerca ha inevitabilmente aperto.A margine, rendo noto ai mascalzoni che si riempiono la bocca di veleno, che in tutto questo io non solo non ho introitato un soldo, ma ci ho rimesso tutto quanto avevo messo da parte nella mia vita.

E allora, grazie.

Mal che vada (o ben che vada a questi personaggi), manderò tutto al diavolo. Io il mio dovere l’ho fatto.

Stefano Montanari
Il blog di Stefano Montanari
11.07.2008
Link: http://www.stefanomontanari.net/index.php?option=com_content&task=view&id=1079&Itemid=1


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