Politica: Quando pr...
 
Notifiche
Cancella tutti

Politica: Quando proprio non si vuole capire.


druida
Trusted Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 65
Topic starter  

Da: http://www.druida.it/blog/2008/05/26/politica-quando-proprio-non-si-vuole-capire/

Cosa succede? Succede che la “politica” è diventata una sorta di entità a sé stante, come fosse un animale strano. Definiamo “Casta” chi si dedica alla politica, e si cerca di sottolineare la distanza fra questa e tutto quello che ne resta “fuori”. D’altro canto, però, viene definito “qualunquista” chi ha un approccio negativo nei confronti di un qualcosa teoricamente atto ad amministrare la “cosa pubblica” (termine ritornato ultimamente in auge).

Si continua a non voler imparare dagli errori. Chi sta dentro alla politica od orbita attorno ad essa, è effettivamente distante dal pensiero definibile “popolare”, non per un fatto di differenza economica (il politico si può permettere un tipo di vita che a noi comuni mortali non è concesso), quanto per una specie di deficit nel pensiero di questi personaggi.

Ufficialmente questa moda dell’insulto l’ha iniziata il Cavaliere: “Ho troppa stima dell'intelligenza degli italiani per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni”. Ok, meno male che aveva stima, però è evidente che per forza una percentuale di coglioni era presumibile che esistesse. Seguì a ruota il Professore affermando che chi votava a destra era un evasore fiscale ed un ladro. Poi continuò Padoa-Schioppa che, in maniera elegante, prima disse che bisognava levare le mani dei cittadini dalle tasche dello Stato (meno male!) e poi affermò che i giovani italiani erano dei “bamboccioni”. Ora si prosegue: la nostra classe dirigente non ha notato che la frequenza alle urne è stata ancora più bassa del solito e quindi prosegue Anno Zero affermando (e poi correggendo) che gli elettori che a maggioranza hanno votato di nuovo Berlusconi, siano “stupidi”. Ci tengo a precisare: qua non si parla di Sinistra “contro” Destra, qua non si elogiano le due fazioni, al massimo le possiamo solo guardare entrambe storcendo la bocca.

La politica e i suoi satelliti sono distanti dal resto della cittadinanza, ripeto, non per il conto in banca, ma semplicemente perché siamo rimasti ancorati ad un modo di concepire lo Stato decisamente monarchico. Ufficialmente l’Italia è una Repubblica Democratica, ma, praticamente, continuiamo a crearci delle aristocrazie, le mettiamo su un piedistallo, le veneriamo e le viziamo e l’atteggiamento è differente. Oggi il politico, domani il calciatore, dopodomani la velina. Siamo tutti pronti a guardarli, a far la fila per sbirciarli, a toccarli come le reliquie di santi. Ovviamente alla fine vengono su viziati da noi stessi, e dunque distanti.

Se noi per primi non ci accorgiamo questa distanza, i nostri Parlamentari continueranno a fare i furbi. Se noi per primi non cominciamo a vedere come meno “speciali” personaggi come Berlusconi, Veltroni, Fini, Fassino, non ci sarà mai alcun cambiamento radicale. Ma la vedo dura: è già pronto un altro piedistallo, su cui si farà salire il prossimo dio pagano. Purtroppo i Grillini mostrano un atteggiamento analogo a quello dei fan delle vecchie fazioni. E lo schema si ripete.


Citazione
Condividi: