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29 Maggio 2014 16:59
Popolo di tarati, avanti!
Al di là dei risultati politici, al di là del fatto che in tutta Europa – fatta debita eccezione, com’era prevedibile, per la Germania – siano stati disconosciuti gli attuali Governi al potere e al di là delle fosche sorti che ci toccheranno, il dato stupefacente delle nostre ultime elezioni è rappresentato dagli stessi elettori italiani: il 40,81% di essi ha accordato la propria preferenza a Renzi, mentre il 16,82% ha preferito Berlusconi. Una maggioranza italiota davvero schiacciante, questa. Più che un indagine sulle votazioni, allora, andrebbe intrapreso uno scrupoloso e imparziale studio antropologico sui votanti del Bel Paese.
La domanda da porsi, per iniziare, non è cosa ne sarà di noi, ma cos’è stato di noi la scorsa domenica: cos’è stato della nostra malcelata sopportazione nell’assistere per la terza volta consecutiva all’ingiustificato spettacolo di un Governo che non è stato eletto dal “popolo sovrano” e che, di fatto, rappresenta il perfetto prosecutore della linea eurocratica Monti-Letta? A dimostrazione di quanto detto, un nome per tutti: Pier Carlo Padoan, Ministro dell’Economia, soprannominato niente meno che “il “cheerleader dell’austerità”.
Cos’è stato della nostra rivolta rispetto alle sconfitte patite quotidianamente, tassa su tassa, spreco su spreco, ingerenza su ingerenza? Cos’è stato dell’indignazione per quella spudorata elemosina equivalente a ottanta euro e destinata proprio a tutti, tranne che agli “incapienti”, ovvero a coloro i quali, non arrivando a guadagnare 8.000 euro l’anno, sono i veri poveri?
Ancora, cos’è stato della volontà di liquidare chi a sua volta si disfa dei beni e delle bellezze italiane – laddove vendere un’opera equivale già a svendersi – impiegati alla stessa stregua di provvisori tappabuchi? Cos’è stato della vergogna da vendicare a furor di coscienze per quei connazionali – umiliati come uomini, prima ancora che come lavoratori – morti di Stato? E cos’è stato, infine, non del nostro coraggio di gettarsi a capofitto nel buio, ma della nostra disperazione e, perché no, della nostra autentica e vitale paura di non volerlo continuare, questo buio?
E’ stato un fuoco di paglia, la nostra insubordinazione, che tuttavia ha irrimediabilmente incendiato le intenzioni di chi, tacciato di essere un populista, un qualunquista, un mozzorecchi, un agitatore e, dulcis in fundo, un incolto fatto e finito, ha voluto suo malgrado partecipare e dissentire.
Alle elezioni per le europee, in Italia, è stato clamorosamente sconfitto il senso della responsabilità nei confronti, non solo di noi stessi, ma dei nostri congiunti, amici e vicini, ormai usurati da un analfabetismo politico, economico e sociale. Ed è stato sconfitto il senso della comunità – o quello che di essa restava – per cui il suicidio di un imprenditore o di un operaio, il fallimento di un’impresa o di una famiglia, avrebbero dovuto riguardare le sorti e ancora le coscienze di un intero popolo, al di là dei partiti e delle posticce ideologie.
Verrebbe da dire che gli Italiani – questi sconosciuti, questi tarati, questi rammolliti d’indole – meritano esattamente ciò che hanno, né più né meno, e che i rappresentanti politici tanto discussi non sono altro che lo specchio della loro decadenza spirituale, morale ed etica; subito dopo, verrebbe da ritirarsi in buon ordine e in perfetta solitudine sulla propria torretta d’avorio, se non fosse per quella cocciutissima e inestinguibile volontà di partecipazione, di rammarico e di ribellione che legano, di nuovo e sempre, il sentire all’agire, il pensare all’essere e il destino proprio a quello altrui. Senza mai uno scarto e senza eccedenza alcuna. Nonostante gli Italiani.
Fiorenza Licitra
http://www.ilribelle.com/la-voce-del-ribelle/2014/5/29/popolo-di-tarati-avanti.html
29.05.'14
29 Maggio 2014 17:30
Un punto che va ricordato nel risultato di queste elezioni, è che il risparmio privato italiano è il più alto d'Europa (per quanto sia sceso negli ultimi anni).
Questo vuol dire che gli italiani riescono in qualche modo a sopravvivere mangiandosi i risparmi.
Del resto l'attacco delle banche (tramite Renzi-Napolitano) al popolo italiano punta principalmente ad impossessarsi del loro risparmio (Cassa depositi e prestiti, INPS).
La propensione italiana al risparmio viene da lontano, dalla millenaria omologazione tra debito e colpa, spinta dalla Chiesa cattolica per il mantenimento del proprio potere.
E quindi gli italiani, che sono sempre stati rispettosi del potere, rispettano i mantra di chi comanda e sopravvivono grazie ai risparmi precedenti.
Ma per molti i risparmi sono finiti. Forse c'è stata troppa fretta nel voler vedere le masse che si rivoltano al saccheggio da parte dei barbari mentre esso è ancora in corso. La paura prevale ancora sulla disperazione.
30 Maggio 2014 0:14
"Verrebbe da dire che gli Italiani – questi sconosciuti, questi tarati, questi rammolliti d’indole – meritano esattamente ciò che hanno, né più né meno, e che i rappresentanti politici tanto discussi non sono altro che lo specchio della loro decadenza spirituale, morale ed etica; subito dopo, verrebbe da ritirarsi in buon ordine e in perfetta solitudine sulla propria torretta d’avorio,"
Si, proprio così come hai detto.
Questi italiani non hanno più scuse, sono complici dei ladri e dei mafiosi pertanto come tali, gli uni con gli altri, ci dovremmo trattare e, incontrandoci in strada, sputacchiarci addosso e darci un sacco di legnate vicendevolmente.
Mi pare di capire la vera essenza del knockout game e, in questo senso, lo condivido qualsiasi sia la vittima perchè con altissima probabilità (almeno 40.8+16,7), se italiano, se lo merita.
30 Maggio 2014 13:48
chi ha votato il Pd,in quantità, è sempre lo stesso nocciolo duro di ricchi benestanti mafiosi.
Stessi voti di Bersani, all'incirca stessi voti Renzi.
Quel 10 11 milioni.
E' inutile scaldarsi tanto pretendendo che gli astenuti si recassero in massa a votare 5 stelle
Che cosa rappresentava quel voto? Protesta? Rottura??
Davvero? Un movimento che non ha avuto manco il coraggio di una chiara e netta posizione contro l'euro DOVEVA ESSERE CONVINCENTE??
Soprattutto per gli astenuti, che se non si facevano incantare prima perché avrebbero dovuto farlo adesso?
30 Maggio 2014 14:04
Chi sarebbe questo popolo di tarati?
Sta Fiorenza Licitra ce lo potrebbe dire invece di sparar sentenze di questo genere?
Poi magari ci spieghi anche se nei tarati ha messo anche quelli che non hanno votato.Giusto per capire le sue amenità.
Più che un indagine sulle votazioni, allora, andrebbe intrapreso uno scrupoloso e imparziale studio antropologico sui votanti del Bel Paese.
ecco.... e questo mi pare sia il motivo principale per non farne di tutta l'erba un fascio.
Quindi il popolo di tarati la signora se lo inventa di sana pianta.
30 Maggio 2014 21:13
Chi sarebbe questo popolo di tarati?
Sta Fiorenza Licitra ce lo potrebbe dire invece di sparar sentenze di questo genere?
Poi magari ci spieghi anche se nei tarati ha messo anche quelli che non hanno votato.Giusto per capire le sue amenità.
Più che un indagine sulle votazioni, allora, andrebbe intrapreso uno scrupoloso e imparziale studio antropologico sui votanti del Bel Paese.
ecco.... e questo mi pare sia il motivo principale per non farne di tutta l'erba un fascio.
Quindi il popolo di tarati la signora se lo inventa di sana pianta.
Credo che il tempo delle delicatezze sia ormai finito e sia ora di giustizia sommaria.
Orrore! Che cosa dico!? Cose fasciste!
Me ne scuso, ma mi pare che se anche il 10, il 15% di innocenti, serie e degne persone soccombano sotto i colpi di una ripulitura generale del pensiero mafioso imperante sia il meno peggio.
Si, mi pare che sia giunto il momento di fare di tutta l'erba un fascio.... e dargli fuoco.
31 Maggio 2014 23:25
Renzi non ha ancora, in pratica, governato. Quindi gli italiani hanno creduto alle balle che ha raccontato. Purtroppo bisogna aspettare le riforme strutturali perché capiscano di che si tratta.
Poi vedremo che succederà. Non che abbia molte speranze.