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Potere al Popolo: Bancarottieri e fallimenti, ecco cosa è la flat tax di Salvini


Davide
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Una recente inchiesta de L’Espresso pone, in modo serio e documentato, un interrogativo forte. Il teorico della flat tax italiana, braccio destro di Matteo Salvini e capo della scuola di formazione politica della Lega, ha alle spalle un passatto da bancarottiere. Accertati i fatti, se sono, come pare, proprio quelli documentati dall’Espresso, ecco l’interrogativo: può reggere un impianto fiscale del genere con simile artefice?

Beh, non reggerebbe comunque. La flat-tax è un tipo di tassazione che spazza via quella prodotta dalla costituzione. Nella costituzione infatti le tasse devono essere proporzionali al reddito. I percettori maggiori di reddito pagano, in percentuale e in proporzione, più di coloro che percepiscono di meno. La flat-tax prevede invece l’abolizione della proporzionalità delle tasse in base al reddito. Una tassa unica per tutti, 15 per cento secondo alcuni, mentre 25 per altri. In sostanza un risparmio notevole per i redditi dei più ricchi, in proporzione maggiore rispetto ai poveri. La motivazione è che tale tassa rilancerebbe l’economia liberando nuove risorse economiche.

CONTiNUA QUI http://www.senzasoste.it/potere-al-popolo-bancarottieri-fallimenti-cosa-la-flat-tax-salvini/


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olmo
 olmo
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Post: 209
 

Il problema vero è che persone che si dicono di sinista leggano qualcosa pubblicato dal gruppo repubblica - l 'espresso a proposito della voce dei veri ricchi e padroni!
Persone che vanno alla camera per presentare la propria lista vantandosi di saper gestire un centro sociale, neanche fosse Mompracem, a da questo discenderne la loro capacità di governare un paese rende impresentabile ogni loro pensierino.


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fuffolo
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Post: 686
 

Per chi guadagna poco, sono importanti le detrazioni non quanto è più ricco chi lo è già. Tanto di pezzi di carta ne puoi stampare quanti ne servono...


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comedonchisciotte
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Post: 634
 

Articolo abbastanza schierato.
Conviene riportare testualmente la Costituzione:
Art. 53. "Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività."

La proposta di Flat tax mi risulta accompagnata da un'estensione della fascia esente da tasse, che dovrebbe arrivare a 12mila euro, il che avvantaggerebbe parecchi lavoratori precari che si troverebbero a rientrare in tale fascia.
(vedere https://comedonchisciotte.org/forum/index.php?p=/discussion/comment/237196/#Comment_237196 )
L'assieme di un'ampia area esente e di una tassa piatta al di sopra mi sembra creare almeno un criterio di progressività.
Non sono sicuro che l'assieme fascia esente + flat tax sia vistosamente incostituzionale e potrebbe essere perfezionato inserendo una ulteriore fascia (es. 50mila euro) al di sopra della quale si paga per intero la flat tax e non si ha alcun diritto alla fascia esente da 12mila euro.
(Questo nell'idea che i 5S volessero concordare questa tassa con la Lega, ma introducendo maggiore progressività. Si potrebbe anche pensare a un meccanismo più raffinato, del tipo "sopra i 40 mila euro ogni gradino di 2000 euro fa perdere 1000 euro di quota esente", arrivando a pagare per intero la flat tax da 64mila euro in poi).
Quindi con piccoli ritocchi la proposta di flat tax di Berlusconi (12mila euro esenti, poi aliquota unica al 23%) non dovrebbe avere problemi costituzionali.
La proposta della Lega (che è correlata al nucleo familiare) sarebbe ancora più accettabile (presumibilmente anche questa da modificare leggermente).
Anche nell'ipotesi peggiore, cioè la formulazione di Forza Italia/Berlusconi senza modifiche, la Corte Costituzionale potrebbe semplicemente chiedere maggiore progressività senza bocciarla "in toto".
Il problema più grosso della flat tax è che le entrate fiscali diminuiscono e quindi è accettabile solo se si spiega dove si prendono i soldi che mancano al conto.
Personalmente considero accettabile una flat tax del tipo proposto dalla Lega, con piccole modifiche o meno, se si trova un modo per recuperare introiti dai redditi di capitale, che pagano aliquote bassissime. Insomma la FCA che paga le tasse fuori dall'Italia la farei rientrare o la penalizzerei, e lo stesso per le altre aziende che fanno simili furbate.


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comedonchisciotte
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Post: 634
 

Dimenticavo: il titolo "Bancarottieri e fallimenti, ecco cosa è la flat tax di Salvini" tende a criticare chi ha proposto la legge, prima ancora di entrare nei dettagli.
E' un modo di fare diffuso, ma fallace: https://it.wikipedia.org/wiki/Argumentum_ad_hominem


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Piramis
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Post: 14
 

Noi italiani siamo un grande popolo.
Siamo disposti a qualsiasi sacrificio, purchè i nostri vicini di pianerottolo stiano peggio di noi.
Non ce ne frega niente se moriamo di fame, l'importante è che chi sta meglio di noi, non stia ancora meglio.
La flat tax al 15% mi farebbe risparmiare un botto di tasse e mi permetterebbe di vivere meglio? non mi interessa, l'importante è che quello davanti, che ha il SUV e la villa, non risparmi più di me.
E dove vogliamo andare con questa mentalità?

Dicono: manca il lavoro.
E chi cazzo lo dovrebbe creare, 'sto lavoro, se non gli imprenditori? e perché gli imprenditori chiudono o aprono all'estero?
Se siete o siete stati imprenditori lo sapete, la risposta è semplice: in Italia non si può più lavorare.
Le imposte, i lacci, gli adempimenti, ti strangolano.
Quindi, i piccoli imprenditori, il fiore all'occhiello del tessuto produttivo italiano, si lasciano strangolare, mentre chi è in grado di farlo, semplicemente se ne va in paesi dove ti lasciano lavorare con una tassazione ragionevole.
Il capitale si sposta e va dove è più remunerato e si porta con sé il lavoro.

La flat tax non è progressiva? e sarebbe tutto qui il problema? se ne fanno due, una al 15% e un'altra al 25% superato un certo scaglione.
Ad esempio in Gran Bretagna ce ne sono due, una al 23% e l'altra al 28% per chi supera un utile di 1.600.000 sterline.
Va meglio così?

Si possono inserire decine di correttivi ma, la sostanza, è che per creare lavoro bisogna fare impresa perché solo quella crea lavoro e per fare impresa bisogna che gli imprenditori, soprattutto quelli piccoli, possano lavorare tranquillamente e avere un profitto, altrimenti chi glielo fa fare, di fare l'imprenditore?

I grandi imprenditori, hanno migliaia di strade per fregare il fisco legalmente, i piccoli no, quindi, il criterio di progressività, va comunque a farsi benedire.

La domanda che pongo, a tutti i disoccupati, è questa: preferisci essere a) disoccupato o b) avere un lavoro decente, con cui puoi fare progetti, ma il tuo datore di lavoro guadagna molto più di te?

Perché è solo questo, il problema.
Il resto sono masturbazioni mentali di chi il pane ce l'ha.


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mazzam
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Registrato: 2 anni fa
Post: 742
 

@olmo
"neanche fosse Mompracem.." AHAHAHAAHH! forte!
... te la copio.


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olmo
 olmo
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Post: 209
 

mazzam;237307 wrote: @olmo
"neanche fosse Mompracem.." AHAHAHAAHH! forte!
... te la copio.

E' sempre bene divertirsi anche quando si affrontano questioni serie! Grazie!


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